La benzina del futuro potrebbe costare sei volte di meno rispetto al prezzo attuale.
Benzina senza petrolio, ottenibile senza attendere milioni di anni che servono ai fossili per diventare idrocarburi e con l’enorme vantaggio di nessuna emissione in atmosfera se non vapore acqueo.
Il tutto grazie a un rivoluzionario utilizzo della tecnologia dell’idrogeno, messo a punto dall‘azienda inglese Cella Energy dopo quattro anni di studi nei laboratori della Rutherford Appleton vicino a Oxford.
Gli scienziati della “Cella Energy”, un’azienda all’avanguardia in questo settore, sono pronti a rivelare la scoperta che potrebbe sconvolgere non solo il mondo dei motori, della mobilità in generale e dei problemi dell’inquinamento, ma anche mettere in crisi l’industria più potente al mondo: quella del petrolio. Se poi si considera che alcuni Paesi, come la Norvegia, hanno già un’autostrada ecologica in quanto percorribile solamente dalle automobili il cui motore è alimentato ad idrogeno e non a benzina.
Questa scoperta potrebbe quindi sconvolgere il mercato del petrolio con una rivoluzione nei rapporti economici con i Paesi produttori di dell’oro nero hanno basato ricchezza e sviluppo.
Tutto consiste nella capacita’ di stoccare l’idrogeno a temperatura ambiente. Finora l’ostacolo al suo utilizzo era costituito dal fatto che l’idrogeno si può conservare solo a bassissime temperature oppure a pressione molto alta (e tutto ciò comporta costi e rischi). Ebbene, gli studiosi della azienda inglese, grazie alle nanotecnologie, sarebbero riusciti a incapsulare l’idrogeno in un tessuto polimero poroso. Questo nuovo carburante all’idrogeno sarebbe costituito da microcelle di borano di ammoniaca circondate da polimeri in modo da potere essere immesse nei serbatoi.