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300 artisti per oltre 100.000 persone in Veneto dal 24 al 28 aprile ad Arsego Padova 🧡 Aperyshow Charity è l’evento di beneficenza tra i più grandi in Italia

MAPS Via Prà della Fiera, 35010 Arsego – PD

www.aperyshow.it

FREE ENTRY-DONAZIONE VOLONTARIA

Entra nel vivo Aperyshow Charity Event, ad Arsego dal 24 al 28 aprile attese oltre centomila presenze per l’evento di beneficenza tra i più grandi in Italia. Oltre trecento artisti sul palco, lo scorso anno furono raccolti 140 mila euro, destinati a 46 associazioni.

DAL PARCO GIOCHI INCLUSIVO ALL’ASSOCIAZIONE PER L’AUTISMO, I PROGETTI SOLIDALI DI APERYSHOW 

Dal 24 al 28 aprile, nel Padovano, torna “Aperyshow Charity Event”, la manifestazione di beneficenza che unisce spettacoli dal vivo, musica e arte. L’edizione 2024, patrocinata dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Padova e dal Comune di San Giorgio delle Pertiche, si preannuncia spettacolare. L’evento, che quest’anno ha come tema “Elements of Love”, si celebrerà come lo scorso anno negli spazi dell’Antica Fiera di Arsego, a San Giorgio delle Pertiche. Il “Live Aid” italiano, che lo scorso anno ha fatto registrare il record di presenze di sempre con 107.500 partecipanti nei cinque giorni di evento, torna così alla ribalta. 

Ad animare tutti i cinque giorni dell’evento ci saranno oltre 300 artisti nazionali ed internazionali e una luna park per divertire grandi e piccini, compresa una spettacolare ruota panoramica alta 33 metri e un intero parco giochi a tema del brand Scivolandia. Oltre all’intrattenimento musicale, ci saranno una ventina di food truck e uno stand gastronomico gestito dai volontari del territorio. L’ingresso è ad offerta libera, il ricavato verrà devoluto ad una rosa di associazioni del territorio. Lo scorso anno furono raccolti 140 mila euro, donati a 46 associazioni diverse. 

Quest’anno sono stati scelti sei progetti sui quali focalizzare l’attenzione di tutti, ma sono decine i gruppi formali e informali che partecipano all’evento. 

Tra le associazioni, saranno sostenute Viviautismo, organizzazione con sede a Padova che opera a Villa Berta e si occupa della sensibilizzazione sui temi dell’autismo operando in sinergia con il Centro per l’Autismo (Csma). Sempre a Padova ha sede la Fondazione Ometto, che finanzia lo sviluppo della ricerca scientifica sul Glioblastoma allo scopo di migliorare l’efficacia dei trattamenti e la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari e ha avviato anche il progetto “Piccolo Principe” nel 2022 in ricordo di Carlo Alberto Conte, giovanissima promessa delle Fiamme Oro venuto a mancare per arresto cardiaco. L’obiettivo è la donazione, installazione e formazione all’uso di defibrillatori nelle aree verdi e nelle scuole per un tempestivo soccorso; ma anche la sensibilizzazione, prevenzione e ricerca scientifica sulle morti per arresto cardiaco nei bambini. 

A Jesolo, nel Veneziano, opera invece Fondazione Solo per Te con lo scopo di migliorare la qualità di vita di bambini affetti da gravi patologie e delle loro famiglie. C’è poi, ancora nel Padovano, la Onlus “Braccio di Ferro”, che sostiene i bambini con problematiche oncologiche, di gravi malattie e di dolori. 

Ma non solo associazioni. Tra i progetti sostenuti da Aperyshow c’è anche l’acquisto di un mezzo per il trasporto sociale nel comune di San Giorgio delle Pertiche e il sostegno al progetto che prevede la costruzione del nuovo parco giochi inclusivo, sempre nel territorio del comune ospitante l’evento.

“Siamo orgogliosi di ospitare questo evento che ormai ha una dimensione nazionale”, dichiara Daniele Canella, Sindaco di San Giorgio delle Pertiche e Vicepresidente vicario della Provincia di Padova. “Un appuntamento che è opportunità di sano divertimento per molti giovani, ma che diventa anche vetrina per il nostro territorio e fonte di indotto per i nostri commercianti, penso ad esempio al settore della ristorazione e dell’ospitalità. Ma la cosa più importante rimane comunque l’anima sociale: ci sono ricadute benefiche per il mondo associazionistico locale, che partecipa attivamente e vede valorizzare le proprie iniziative, ed in particolare per il terzo settore ed il sociale, con una vera e propria gara di beneficenza per sostenere progetti e iniziative a favore delle persone in difficoltà”.

“L’anima vera di Aperyshow è solidale”, concorda Riccardo Checchin, portavoce degli organizzatori. “Il popolo della notte, composto da event manager, artisti, tecnici, pubbliche relazioni gestori di locali  e volontari che ruotano attorno ai club e ai festival più importanti d’Italia opera in sinergia per donare, con l’arte e l’intrattenimento, la speranza di un mondo migliore. Siamo orgogliosi di lavorare assieme per il bene dei più deboli e di farlo come ci riesce meglio, ossia organizzando eventi nei quali tutti si possano divertire, dai giovani alle famiglie ma anche ai più anziani, proprio perché Aperyshow è un evento per tutti. Ringraziamo il Comune di San Giorgio delle Pertiche e gli operatori della pubblica amministrazione quali prefettura e questura che operano attivamente con la nostra organizzazione per la perfetta riuscita dell’evento in piena sicurezza”.

LA STORIA DI APERYSHOW

L’Aperyshow Charity Event è stato istituito nel 2010 da Riccardo e Luigi Checchin, Thomas e Alex Visentin con l’obiettivo di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza, soprattutto in aree sensibili come la ricerca sul cancro, la disabilità e l’inclusione sociale. Nel corso degli anni, il gruppo ha organizzato diversi festival e spettacoli con cantanti e band di fama internazionale. Nella sede di Piazzola sul Brenta, nel 2017 ha registrato ben 100 mila spettatori, grazie a 250 artisti italiani e stranieri che hanno contribuito con i loro spettacoli alla causa, oltre mille volontari e un totale di 135 mila euro raccolti e devoluti in beneficenza. Nel 2018, nonostante la pioggia, l’evento di Piazzola del Brenta a Padova ha visto oltre sessantamila presenze, ed ha conquistato inoltre il prestigioso “premio Dance Music Awards” come Miglior Festival. Sono seguiti tre anni di stop forzato a causa della pandemia, ma, nonostante ciò, nel 2020 Aperyshow ha promosso una raccolta fondi online riuscendo a devolvere 36.000 euro all’ULSS 2 di Treviso. L’evento ha ripreso vita nel 2023, nella nuova location di Arsego, quando si è raggiunta quota 107.500 presenze (con donazioni per 140 mila euro a 46 associazioni).  

PROGETTI 2024 – ASSOCIAZIONE APERYSHOW

FONDAZIONE DIVERSITY LIFE E ASSOCIAZIONE VIVIAUTISMO Viviautismo Odv è un’Organizzazione di Volontariato, iscritta al Registro Regionale del Veneto, costituita da genitori di persone con autismo, nata nel 2009 dalla volontà di 5 genitori di far fronte alle necessità di un numero in continua crescita di famiglie che non trovano nel territorio risposte adeguate o sufficienti alle esigenze dei loro figli. L’Associazione Viviautismo ODV è uno dei soci fondatori della Fondazione Diversity Life. Nel 2015, ha realizzato, unicamente con fondi privati, il Centro per l’Autismo (CSMA). Da novembre 2019 il Comune di Padova ha dato a Viviautismo in concessione Villa Berta, luogo in cui poter sviluppare ed incrementare i progetti dedicati agli adolescenti e ai giovani adulti. Ad oggi Viviautismo si occupa della sensibilizzazione sul territorio rispetto ai temi dell’autismo, della organizzazione di eventi informativi, della raccolta di fondi grazie alla quale è possibile calmierare le spese a carico delle famiglie per le terapie e per i diversi progetti.


FONDAZIONE OMETTO Nel 2017 nasce l’Associazione Luca Ometto in ricordo di Luca Ometto, giovane imprenditore padovano venuto a mancare a soli 41 anni per glioblastoma, il più aggressivo tra i tumori cerebrali. Luca era riconosciuto per le sue capacità visionarie e imprenditoriali, è stato un precursore dell’e-commerce in Italia creando il portale libreriauniversitaria.it che gli ha valso il premio Volpato-Menato della Camera di Commercio di Padova. È in ricordo del fratello e per esaudire la sua volontà di portare aiuto a tutte le persone colpite da glioblastoma che la sorella Valentina fonda l’Associazione Luca Ometto. L’obiettivo dell’associazione è finanziare lo sviluppo della ricerca scientifica sul Glioblastoma allo scopo di migliorare l’efficacia dei trattamenti e la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari. La raccolta di fondi da destinare alla ricerca scientifica sul glioblastoma finanzia il progetto REGOMA e REGOMA-2, un protocollo internazionale coordinato dall’Istituto oncologico Veneto. Nel 2022 nasce il Progetto Piccolo Principe della Fondazione stessa in ricordo di Carlo Alberto Conte, giovanissima promessa delle Fiamme Oro venuto a mancare per arresto cardiaco. Il Progetto Piccolo Principe ha come mission: la donazione, installazione e formazione all’uso di defibrillatori nelle aree verdi e nelle scuole per un tempestivo soccorso; ma anche la sensibilizzazione, prevenzione e ricerca scientifica sulle morti per arresto cardiaco nei bambini senza dimenticare la formazione e orientamento per aiutare i ragazzi a riflettere consapevolmente sul proprio futuro scolastico e professionale. 

FONDAZIONE SOLO PER TE Fondazione Solo per Te nasce a Jesolo (nel Veneziano) nel 2022, con lo scopo di migliorare la qualità di vita di bambini affetti da gravi patologie e delle loro famiglie. “Crediamo fortemente nel miglioramento dell’autostima, della fiducia e della capacità di inserimento nel tessuto sociale di questi bambini, che troppo spesso vivono ai margini a causa della loro condizione”, dicono dall’associazione. “Ci riconosciamo nei valori della relazione, della condivisione con l’altro e della solidarietà. Un mondo senza altruismo è destinato a non progredire mai verso una coscienza collettiva più alta e consapevole”.

ONLUS BRACCIO DI FERRO Braccio di Ferro è un’associazione di volontariato di Padova che raccoglie fondi per sostenere bambini con problematiche oncologiche, di gravi malattie, di dolore e inguaribilità, veri e propri nemici invincibili. “Aiutiamo le loro famiglie svolgendo esclusivamente attività di beneficenza, a favore di bambini in condizione di disagio relativo a situazioni psico-fisiche o di gravi situazioni economiche”, spiegano dall’associazione. “Il nostro staff è composto da volontari che si impegnano a raggiungere obbiettivi solidi e prefissati attraverso la raccolta fondi, eventi e collaborazioni, con lo scopo di sostenere lo sviluppo della straordinaria struttura che ospita questi bambini: l’Hospice Pediatrico di Padova. Il nostro obbiettivo è quello di aiutare questo luogo a diventare un vero punto di riferimento, offrendo la formazione professionale adeguata a tutto lo staff infermieristico e strumentazioni tecnologiche adatte a ogni esigenza. 

TRASPORTO SOCIALE Tra i progetti sostenuti da Aperyshow c’è anche l’acquisto di un mezzo per il trasporto sociale nel comune di San Giorgio delle Pertiche il sostegno al progetto che prevede la costruzione di un parco giochi inclusivo nel comune di San Giorgio delle Pertiche

LA LINE UP ARTISTICA E I PARTNER – APERYSHOW CHARITY EVENT EDIZIONE “ELEMENTS OF LOVE 2024”

ARTISTI Albert Marzinotto, Ale Basciano, Alexander Rya, Alice Basso, Andrea Bozzi, Andrea Zelletta, Andy Bollo, Andy J, Angelino, Anna Ciati, Ava, Bello Figo, Bert, Boro Boro, Botteghi, Cassimm, Christian Liguori, Clif Jack, Damante, Danielino, Dimmish, Disco Club Paradiso, Diss Gacha, Dj Matrix, Djs From Mars, Don Pero, Elena Manuele, Fabe, Federico Scavo, Filippo Marchesini, Francesca Brambilla, Giaime, Ginevra Lamborghini, Giulia Salemi, Giuliano Veronese, Greg Willen, Igor S, Il Rosso, Leandro Da Silva, Luca Daffre, Luca Morris, Ludovica Pagani, Marco Cordi, Mario Piú, Martina Smeraldi, Matt Joe, Matteo Robert, Mauro Ferrucci, Merk & Kremont, Miggy, Mike More, Mistericky, N4c, Nabi, Nausica, Nicola Schenetti, Nicola Zucchi, Nko, Olderic, Pekka, Prince Anizoba, Pyrex, Ricky Le Roy, Rivaz, Rudeejay, Samuele Brignoccolo, Sante Sansone, Slings, Stefy De Cicco, The Cube Guys, Thomas Rotunno, Tio, Tommy Vee, Vale Pain, Will e Yo Fellas.
VOICE Chiara Giorgianni, Christian De Sieno, Cire, Cucci, Danny Pee, Francesco Sarzi, Fuxy, Kevin Salvato, Lady Brian, Luca Pechino, Mario Scognamiglio, Salvo Gagliano e Victor.
PERFORMER And So, Andrea Casta, Enrico Di Stefano, Jay Singers, Luca B, Matthew Sax, Roboled Man, Valentina Dalla Libera e Zampino.
FORMAT 80 Voglia, Amarcord, Culture, Cuore Matto, Infinity, Memories, Papeete, Pull Up, Señorita, Holi Il Festival dei Colori, Tiki Tiki, Vida Loca, Voglio Tornare Negli Anni 90 e Yolo.
I PARTNER: Dolomia, Martini, Nave de Vero, Obiettivo risarcimento, Red Bull, Rizzato calzature, TicketSms.
I MEDIA PARTNER: Opera Advertise, Radio Bellla&Monella, Radio Company, Radio Piterpan, Radio Stereocittà, Radio Wow.
ORARI APERTURA Mercoledì 24 aprile: dalle 17.00 alle 00.30;  Giovedì 25 aprile: dalle 12.30 alle 00.30; Venerdì 26 aprile: dalle 17.00 alle 00.30; Sabato 27 aprile: dalle 17.00 alle 00.30; Domenica 28 aprile: dalle 12.30 alle 00.30

CONTATTI

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https://www.instagram.com/aperyshow_official

info@aperyshow.it

+39 388 859 9288


News in collaborazione con UFFICIO STAMPA PK COMMUNICATION

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Marco Polo 700 in onore del grande viaggiatore Veneziano, primo ambasciatore al mondo

Oggi 8 gennaio 2024 iniziano le celebrazioni dell’anno dedicato a Marco Polo a 700 anni esatti dalla scomparsa del famoso viaggiatore Veneziano, primo ambasciatore al mondo ed eccellente comunicatore pubblico.

“Ad Oriente… il mirabolante viaggio di Marco Polo” è il tema del Carnevale di Venezia 2024 che farà da amplificatore di numerosi spettacoli, importanti mostre e iniziative di ogni genere.

MARCO POLO IN SINTESI

Marco Polo ha aperto un mondo di conoscenze e relazioni con il suo viaggio iniziato nel 1271 da Venezia insieme al padre Niccolò e allo zio Matteo, esperti mercanti.

Grazie a Marco Polo si diede forte impulso al porto di Venezia strategicamente posizionato nell’Adriatico, egli facilitò il commercio tra l’Europa e l’Oriente. La sua posizione centrale contribuiva al successo della Repubblica di Venezia come importante potenza commerciale.

Marco Polo attraversò la Via della Seta, dirigendosi verso est a Costantinopoli, percorse l’Asia centrale e la Persia (l’attuale Iran) allora terre assai sconosciute e pericolose, ma il suo carattere e le abilità relazionali gli consentirono fruttuosi incontri con diverse culture e popoli.

Dopo un viaggio durato diversi anni, Marco Polo arrivò in Cina, dove fu ben accolto dal Kublai Khan. Trascorse una parte rilevate della sua vita a servizio dell’Imperatore ricoprendo incarichi diplomatici e amministrativi. In qualità di ambasciatore non ufficiale, Polo agì come intermediario tra i vari regni e imperi che visitò. Ha interagito con una vasta gamma di culture imparando e documentando usanze, lingue e tradizioni locali. Ciò contribuì a creare un ponte tra le civiltà orientali e occidentali.

Dopo circa 24 anni trascorsi in Cina, Marco Polo decise di ritornare a Venezia. Attraverso il mare, fece rotta verso sud, raggiungendo l’Indonesia e risalendo poi attraverso la via terrestre. Tornato a Venezia nel 1295 partecipò alla guerra tra Venezia e Genova nella quale fu catturato in battaglia – sembra – nel mare della Dalmazia nei pressi di Curzola.  In prigione a Genova dettò le memorie dei suoi viaggi a Rustichello da Pisa che poi diventò “Il Milione”.

70, 700, 770 sono i numeri di Marco Polo nel 2024. Nato 770 anni fa il 15 settembre 1254 visse 70 anni fino all’8 gennaio 1324 di cui celebriamo il 700°. Si sposò con Donata Badoer, ebbe tre figlie: Fantina, Bellela e Moreta. Ma nella sua famiglia ci fu anche Agnese, la figlia sconosciuta nata prima del matrimonio.

MATERIALI PER LE SCUOLE

Qui di seguito alcuni materiali utili per le scuole:

La storia di Marco Polo in cartoni animati, 26 episodi Rai da 10 minuti ciascuno;

Progetto Marco Polo – Venezia Pesce di Pace con gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile Agenda 2030;

IL MILIONE di Marco Polo, tutto il libro in un file PDF scaricabile gratuitamente;

Sulle orme di Marco Polo, storia di 15 minuti – Rai – L’albero Azzurro.

Disegno di copertina realizzato da Hamza Elevad ©, omaggio di Şükrü Gelmez a Vittorio Baroni.

#marcopolo700

Eventi, Venezia

10° Venice Hospitality Challenge – Gran Premio Città di Venezia. A Venezia, il 14 ottobre, c’è la regata più bella del mondo

Venezia è pronta ad accogliere sabato 14 ottobre la regata velica più spettacolare del mondo. Sotto l’imponente Paron de Casa, cioè il Campanile di San Marco, sarà festeggiato il 10° anniversario della “Venice Hospitality Challenge – Gran Premio Città di Venezia”. Si tratta dell’unica regata al mondo che si disputa all’interno di un circuito cittadino.

Per la prima volta il pubblico potrà ammirare da vicino tutte le imbarcazioni situate in un punto centrale della Serenissima. Ad annunciare la bella novità è stato presidente dello Yacht Club Venezia Mirko Sguario. Questa mattina ha confermato a sorpresa l’ormeggio di tutte le imbarcazioni, a partire da giovedì 12, presso la banchina delle Zattere dove verrà istituito il quartier generale della manifestazione.

Lo start per i diciassette maxi yacht in gara verrà dato alle ore 13.30 del 14 ottobre e sarà scandito, come da tradizione, con i potenti getti d’acqua dei rimorchiatori nei pressi di Punta della Salute. A presiedere il comitato di regata sarà Tito Morosetti coadiuvato dagli ufficiali di regata Gianfranco Frizzarin e Emilia Barbieri.

La decima edizione della regata vede come sempre al suo fianco i più importanti Hotel 5 stelle veneziani: Alajmo Ristorante Quadri, Aman Venice, Bauer Palazzo, Ca’ di Dio VRetreats, Ca’ Sagredo Hotel, Hotel Danieli, Hotel Excelsior, The Gritti Palace, Londra Palace, JW Marriott, Nolinski Venezia, Palazzina, St. Regis, SINA Centurion Palace e Violino d’Oro. Skipper ed equipaggi si contenderanno il Cappello del Doge, che per questa decima edizione è stato realizzato dalla storica vetreria muranese Berengo Studio.

(Maxi Yacht, Hotel/Ente, Skipper)

  • Flying Dragon, Aman Venice, Mauro Pelaschier
  • Magia 2, Bauer Palazzo, Valentino Maestrutti
  • Kiwi, Ca’ di Dio Vretreats, Paolo Pesaresi
  • Arca, Ca’ Sagredo Hotel, Furio Benussi
  • Adriatic Europa, Hotel Danieli, Dusan Puh
  • Shockwave 3, Hotel Excelsior, Mitja Kosmina
  • Way of Life, The Gritti Palace, Vincec Gaspar
  • Eratosthenes, Londra Palace, Lucijan Jurman
  • Anemos II, JW Marriott, Gughi Danelon
  • Midnight of London, Nolinski Venezia, Marco Furlan
  • Idrusa, Palazzina , Paolo Montefusco
  • Anywave, The St. Regis Venice, Alberto Leghissa
  • Shining, SINA Centurion Palace, Zelico Perovic Huck
  • Clean Sport One, Violino d’Oro, Jure Orel
  • Pegaso, Alajmo Ristorante Quadri, Roberto Zambelli
  • Moro di Venezia, Comune Venezia-Salone Nautico, Duilio Coletti
  • New Zealand Endeavour, Scuola Navale Militare F. Morosini, Ezio Tavasani

Per celebrare la decima edizione della regata è stata allestita la mostra “Venice Hospitality Challenge: il Decennale”. Curata da Patrizia Zambelli, la mostra intende essere la vetrina di un grande evento sportivo legato alla marineria e all’ospitalità per far rivivere quelle emozioni che solo le grandi vele nella fantastica cornice di Venezia possono rendere indimenticabili. Il pubblico potrà ammirare gli scatti più belli ed emozionanti dei fotografi che per dieci anni, ognuno col proprio sguardo, hanno interpretato il celebre evento organizzato dallo Yacht Club Venezia. In esposizione il “Cappello del Doge”, ambito premio realizzato per questa edizione da Berengo Studio e altre opere d’arte dei maestri delle più famose vetrerie di Murano. Non mancheranno l’albo d’oro dei vincitori, le foto degli hotel partecipanti, una raccolta di poster e altri memorabilia. Palazzo delle Zattere, dal 30 settembre al 15 ottobre ore 11.00-17.00 con ingresso libero.

Taglio del nastro della Mostra, da sx: Lorenza Lain GM Ca’ Sagredo, Patrizia Zambelli curatrice della mostra, Simone Venturini Assessore al Turismo, Federica Bosello Responsabile Rapporti Istituzionali, Comunicazione e Promozione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale.

Da anni la sostenibilità ambientale è l’obiettivo dello Yacht Club Venezia, condiviso dagli hotel e dai team partecipanti: tutto l’abbigliamento verrà realizzato da MureaDritta con materiali riciclati dalle bottiglie di plastica. Al termine del loro utilizzo, i capi potranno essere riutilizzati l’anno successivo ancora una volta come materia prima. Per quanto riguarda l’aspetto sociale Venice Hospitality Challenge è inoltre al fianco della Lega Italiana per la lotta contro i tumori: il maxi yacht Kiwi – che isserà il guidone dello Yacht Club Venezia – come lo scorso anno gareggerà ancora per LILT mentre il Vaporetto Rosa, un natante ibrido a basso impatto ambientale, accompagnerà la regata per divulgare l’importanza della prevenzione per i tumori al seno.

Questa edizione della Venice Hospitality Challenge – ha dichiarato Mirko Sguario – festeggia il suo decimo anniversario. Abbiamo fatto molta strada da quel 19 ottobre 2014 quando, con sette hotel veneziani, ho iniziato questa avventura con l’obiettivo di portare la grande vela a Venezia. Oggi posso dire, con mia grande soddisfazione, che ci sono riuscito. In occasione del decennale ho deciso di porre particolare attenzione alla visibilità internazionale e, grazie ad un accordo raggiunto con una importante società di distribuzione, prevediamo la diffusione delle immagini della regata su 77 broadcaster sparsi nei cinque continenti con una audience potenziale di oltre 800 milioni di telespettatori oltre a 12 compagnie aeree che inseriranno i nostri contenuti nelle piattaforme di intrattenimento a bordo. Buon vento a tutti!”

L’assessore al Turismo Simone Venturini ha sottolineato l’importanza della regata per Venezia: “Una grande manifestazione che negli anni ha creato una potente rete per la città che, senza dimenticare l’aspetto sociale e ambientale, si colloca coerentemente nel panorama sportivo e turistico internazionale con quanto l’Amministrazione si prefigge.”

Come sempre, l’atteso appuntamento della Venice Hospitality Challenge riporta la grande vela in laguna, posizionandolo tra gli eventi di spicco dell’Autunno Veneziano – commenta Fabrizio D’Oria, direttore operativo di Vela spa e direttore organizzativo del Salone Nautico Venezia – l’Amministrazione ha sempre sostenuto la Venice Challenge, ma il Salone ne è voluto diventare partner perché gli eventi di qualità che si sposano con il mare devono trovare spazio in questo contesto. La Venice rientra, infatti, tra le tappe di avvicinamento alla quinta edizione del Salone Nautico Venezia, che si terrà dal 29 maggio al 2 giugno 2024”.

Partner istituzionali e patrocini: Comune di Venezia, Regione Veneto, Autorità Portuale, Federazione Italiana Vela. La manifestazione beneficia del supporto di Vela S.p.A., Salone Nautico Venezia, Marina Militare, Venezia Le Città in Festa, dei gold sponsor Generali Italia, Visa, Acqua Dolomia e degli sponsor Comte de Montaigne, Berengo Studio e MureaDritta.

Evento in collaborazione con: Capitaneria di Porto, CMV Panfido, Bubola & Naibo, Assonautica, VYP Venice Yacht Pier, Portodimare, Marina Santelena, Venezia Certosa Marina, Alilaguna, Bellini Canella e Rossi Renzo Costruzioni.

Media Partner: Barche, Excellence Magazine, Venezia Made in Veneto, Venezia Unica, Lagunamare e Wonder Cortina.

News creata grazie alla collaborazione del Press Office Venice Hospitality Challenge a cui sono attribuiti tutti i crediti delle immagini.

Ambiente, Eventi, sport

🚵 Tour Transalp 🚵 Terre del Grappa Mab Unesco. 600 in gara sulle vette alpine e prealpine tra Austria e Italia

MONTE GRAPPA, ARRIVA L’EPICA TRAVERSATA DELLE ALPI CON 600 CICLISTI DI 21 NAZIONI

Tour Transalp, gara leggendaria che solca le vette alpine e prealpine tra Austria e Italia. Studio Baroni e PK Communication hanno il piacere di presentare l’evento del 20 giugno sui luoghi Mab Unesco.

Una sfida che genera un enorme indotto turistico, attesi moltissimi appassionati. L’assessore allo sport di Pederobba, Fabio Maggio: “Orgogliosi di ospitare una manifestazione così spettacolare”. L’evento è supportato dal Consorzio Vivere il Grappa

È una delle sfide più epiche, di quelle che ogni amatore della pedivella vorrebbe vivere. Per alcuni è un viaggio nell’ignoto, per altri è l’occasione di una settimana di vacanza da passare con amici e famigliari al seguito. È la Tour Transalp, su strada è la “sorella” della mitica Bike Transalp creata per gli appassionati della mountainbike. È una gara ciclistica su strada divisa in sette tappe e giunta alla sua alla 18esima edizione: quest’anno il Monte Grappa sarà protagonista della tappa del 20 giugno grazie al consorzio Vivere Il Grappa, che in collaborazione al Comune gestirà l’arrivo a Pederobba dopo la scalata alla Cima del Monte Grappa, massiccio che recentemente ha ottenuto il riconoscimento di riserva della biosfera Mab Unesco.

La Tour Transalp quest’anno ha attirato circa 600 atleti provenienti da 21 nazioni diverse, un raduno internazionale degli amanti della bicicletta che potranno attraversare tutti i più bei passi alpini nell’arco di una settimana, tra il 18 e il 24 giugno, per un totale di 827 chilometri e 18.233 metri di dislivello. La gara parte da Lienz in Tirolo (Austria) e attraversa le località di tappa: Fiera di Primiero, Pederobba, Folgaria, Caldaro, Comano Terme prima di terminare ad Arco (Trento). L’itinerario di quest’anno sfiora i ghiacciai degli Alti Tauri e si addentra nel cuore delle Dolomiti, ma porta anche verso i vigneti del Prosecco in Veneto, verso quelli intorno al Lago di Caldaro, tra i meleti della Val di Non e attraverso gli alpeggi dell’Altopiano di Asiago e Lavarone.

“Eventi di questo genere sono fondamentali per la promozione del territorio”, dichiara Fabio Maggio, assessore allo sport a Pederobba. “Da una decina di anni il Monte Grappa è protagonista della Tour Transalp e nel corso degli anni abbiamo notato una sempre crescente attenzione del mondo ciclistico per le nostre salite. Attendiamo migliaia di persone assiepate lungo le strade e all’arrivo per salutare l’epica impresa dei ciclisti, che vivranno emozioni indimenticabili. Chi vive la gara per la prima volta, va detto, poi torna, magari con la famiglia a seguito, per ripercorrere gli stessi luoghi. Per inciso, il cicloturista che partecipa ad eventi di questo genere è sempre un profilo high spending, ci sono professionisti, avvocati, commercialisti, dentisti e ingegneri che hanno la passione della pedivella; un pubblico sicuramente con una capacità di spesa maggiore rispetto ad altri sport. Siamo certi che manifestazioni come queste facciano bene alle comunità locali, il ciclismo sul Monte Grappa va sviluppato sempre di più. Ringraziamo per il supporto alla manifestazione gli sponsor locali, ma in particolare Banca delle Terre Venete che sposa le eccellenze del territorio e valorizza il patrimonio Mab Unesco”.

Le tappe che vedranno i ciclisti sudare attorno al Monte Grappa sono due, tra il 20 e il 21 giugno: la terza (partenza da Fiera di Primiero e arrivo a Pederobba dopo 123 chilometri e 3.244 metri di dislivello) e la quarta (partenza da Pederobba e arrivo a Folgaria dopo 142 chilometri e 2.670 metri di dislivello).

Dopo Croce d’Aune, i ciclisti entreranno nel territorio Feltrino per affrontare la Sacra Cima dopo aver domato un vasto massiccio dai verdi fianchi ricoperti di vegetazione, la cui vetta arriva ai 1.775 metri e che sarà raggiunta dopo uno spettacolare passaggio per il Forcelletto prima di tornare giù, verso il Monte Tomba, fino a Semonzo alle porte di Bassano del Grappa; quindi il percorso passa per Crespano del Grappa, arrivo a Pederobba che si sdraia al sole a 200 metri sul livello del mare sul margine meridionale del massiccio.

Ad accoglierli, lo staff organizzativo tecnico della gara, costituito da 160 persone, che predispone un’area Expo nella zona della Mostra Mercato dei Maroni del Monfenera in collaborazione con le associazioni locali. Gli atleti alloggeranno in circa una quarantina di strutture ricettive da Borso del Grappa a Pederobba, fino ad Asolo e Caerano, per loro è organizzato il trasporto bagagli ed il trasferimento in shuttle bus.

IL CONSORZIO TURISTICO VIVERE IL GRAPPA

www.vivereilgrappa.it

Il Consorzio Turistico Vivere il Grappa è un’associazione composta oggi da una cinquantina di operatori della Pedemontana del Grappa che si occupa di promuovere e sviluppare il turismo nel territorio. Grazie ad una rete di partner offre ospitalità e servizi ai tanti visitatori della zona. Gestisce le aree di decollo ed atterraggio del Sito di Volo Monte Grappa, organizza manifestazioni ed eventi sportivi e fornisce informazioni ed accoglienza ai visitatori presso i suoi uffici. Nato nel 1997 con l’intento di creare una rete sinergica di servizi e imprese accomunati dall’obiettivo di valorizzare il territorio della pedemontana del Grappa, identificata come crescente meta turistica per la pratica del volo libero (parapendio e deltaplano senza motore) grazie alle sue favorevoli condizioni atmosferiche. Inizialmente ad aderire al progetto furono strutture ricettive o comunque nel business della ristorazione, nel corso degli anni hanno poi deciso di consorziarsi imprese più diversificate (piccole aziende, negozi, società di trasporti). Il consorzio lavora come braccio operativo di Ipa Terre di Asolo e Montegrappa e proprio per questo si sta occupando della promozione del territorio a 360 gradi, non solo volo libero ma anche altri sport ed enogastronomia. A testimonianza il fatto che dal 2012 si occupa dell’organizzazione delle tappe di arrivo della Transalp. Come da statuto, il Consorzio è un’ associazione senza scopo di lucro, composta da un Consiglio direttivo, il presidente oggi è Emanuele Reginato.

Bandi europei, Europa, Unioncamere

Guida ai finanziamenti europei 2023

La nuova “Guida ai finanziamenti europei 2023” è stata realizzata da Unioncamere del Veneto-Eurosportello Veneto, in collaborazione con la Delegazione di Bruxelles e Venicepromex, con il supporto dei quattro sportelli Europe Direct regionali.

La Guida ai Finanziamenti Europei 2023 nasce con lo scopo di aggiornare ed informare cittadini e imprese sulla Programmazione Europea per il periodo 2021-2027, offrendo una visione d’insieme dei principali programmi di finanziamento diretto messi a disposizione dalla Commissione Europea. 

La Guida è suddivisa per argomenti ed aree tematiche, nello specifico: 

  • Ricerca, sviluppo tecnologico e competitività (Horizon Europe, Europa Digitale, Mercato Unico), Ambiente e energia (LIFE e REpower EU), 
  • Agricoltura (PAC),
  • Istruzione e cultura (Erasmus+, Europa Creativa),
  • Turismo,
  • Giustizia, uguaglianza e cambiamento sociale (Giustizia, Diritti e Valori), 
  • Salute (EU4Health),
  • Fiscalità e dogane (Dogana),
  • Infrastrutture e trasporti (Connecting Europe Facility), 
  • Cooperazione internazionale (Vicinato NDICI, Global Europe, FAMI), 
  • Strumenti finanziari per la ripresa economica e sociale (InvestEU), 
  • Politica di Coesione (Coesione, REACT-EU, Interreg).

Al fine di rendere la Guida quanto più comprensibile ed immediata possibile, per ciascuna sezione vengono presentati i programmi principali, tenendo in considerazione le tre priorità tematiche, comuni trasversalmente a tutti i programmi, ovvero:

  • Transizione Digitale,
  • Transizione Verde,
  • Resilienza economica e sociale europea.

Fonte: UNIONCAMERE VENETO

Comunicazione, digitale, Giovani, Marketing, Ricerca, Veneto

Inizia il progetto Veneto Creators con 28 giovani promotori territoriali

Veneto Creators è un innovativo progetto di marketing territoriale che ha l’obiettivo di promuovere le eccellenze venete mediante nuovi contenuti social su Instagram e TikTok. I protagonisti sono 28 giovani creativi organizzati in sette squadre, una per ciascono dei territori di Belluno, Rovigo, Padova, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza dei quali faranno lo storytelling digitale.

Il progetto è coordinato dalla cafoscarina Veronica Civiero fondatrice di ViralVeneto con laurea in Economia e Gestione delle Imprese e da colui che per primo inziò a raccontare il Veneto sui social, cioè Nicola Canal “Canal il Canal” che sarà la voce narrante dei contenuti prodotti dalle squadre.

Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha detto che “Sono l’orgoglio del Veneto. Amano il Veneto e sono orgogliosi di poterlo raccontare e rappresentare nei social network. Sono 28 Veneto Creators e oggi, assieme a loro, la Regione del Veneto dà il via ufficiale alla sfida digitale che racconterà tutto ciò che di più bello e inedito è custodito nelle sette province. Ogni gruppo ha un suo tema che diventerà contenuto digitale e virale, su Instagram o TikTok. Dall’enogastronomia alla natura, passando dalla storia all’arte e usando anche la lingua veneta che fa parte del nostro patrimonio. Toccheranno sia gli aspetti culturali, sia le tematiche importanti come la sostenibilità e l’inclusione. I creators, in questo viaggio di tre mesi, saranno supportati dalle DMO e dai Consorzi di Promozione turistica, una sinergia che darà ancora più valore a ogni singolo luogo. L’obiettivo è che 28 voci creative propaghino il loro messaggio, per migliaia di volte, grazie all’interazione nei social”.

Ecco le 7 squadre di Veneto Creators

Fino al 7 giugno 2023 le sette squadre saranno al lavoro per creare i contenuti, ovvero due video per ogni creator ed un contenuto di squadra. Alla fine dell’attività verranno premiati i tre team che si saranno distinti nella comunicazione e per i loro contenuti.

Belluno

Padova

Rovigo

Treviso

Venezia

Verona

Vicenza 

#venetocreators

digitale, Innovazione, Ricerca, Società della Conoscenza

AI Intelligenza Artificiale. La storia interna di ChatGPT nel dialogo di Will Douglas Heaven con quattro autori

Novembre 2022, la società OpenAI lancia senza clamore ChatGPT. Nessuno all’interno dell’azienda era preparato per un mega successo virale. Cosa è avvenuto in pochi mesi? Quali saranno gli sviluppi?

Andiamo a comprendere dietro le quinte il fenomeno culturale che nel gennaio 2023, a soli due mesi dal lancio, ha raggiunto la strabiliante cifra di 100 milioni di utenti attivi mensili. ChatGPT è l’applicazione consumer con la crescita più rapida nella storia.

Ringraziamo Will Douglas Heaven, senior AI editor del MIT Massachusetts Institute of Technology Technology Review, che voluto condividere il suo dialogo con quattro autori di ChatGPT.

By Will Douglas Heaven

Per conoscere la storia dietro il chatbot (software che simula una conversazione con un essere umano), come è stato realizzato, come OpenAI lo ha aggiornato dal momento del rilascio e cosa pensano i suoi creatori del suo successo, ho parlato con quattro persone che hanno contribuito a creare quella che è diventata una delle app Internet più popolari che mai. Oltre ad Agarwal e Fedus, ho parlato con John Schulman, cofondatore di OpenAI, e Jan Leike, leader del team di allineamento di OpenAI, che lavora sul problema di far fare all’AI ciò che i suoi utenti vogliono che faccia (e nient’altro) .

Quello che mi è venuto fuori è stata la sensazione che OpenAI sia ancora perplesso dal successo della sua anteprima di ricerca, ma ha colto l’opportunità per portare avanti questa tecnologia, osservando come milioni di persone la stanno usando e cercando di risolvere i problemi peggiori man mano che si presentano.

Da novembre, OpenAI ha già aggiornato più volte ChatGPT. I ricercatori stanno utilizzando una tecnica chiamata adversarial training per impedire a ChatGPT di consentire agli utenti di indurlo a comportarsi male (noto come jailbreak). Questo lavoro mette l’uno contro l’altro più chatbot: un chatbot interpreta l’avversario e attacca un altro chatbot generando testo per costringerlo a superare i suoi soliti vincoli e produrre risposte indesiderate. Gli attacchi riusciti vengono aggiunti ai dati di addestramento di ChatGPT nella speranza che impari a ignorarli.       

OpenAI ha anche firmato un accordo multimiliardario con Microsoft e ha annunciato un’alleanza con Bain, una società di consulenza gestionale globale, che prevede di utilizzare i modelli di intelligenza artificiale generativa di OpenAI nelle campagne di marketing per i suoi clienti, tra cui Coca-Cola. Al di fuori di OpenAI, il clamore su ChatGPT ha dato il via a un’altra corsa all’oro attorno a modelli linguistici di grandi dimensioni, con aziende e investitori di tutto il mondo che sono entrati in azione.

È un sacco di clamore in tre brevi mesi. Da dove viene ChatGPT? Quali misure ha adottato OpenAI per assicurarsi che fosse pronto per il rilascio? E dove stanno andando dopo?  

Quanto segue è stato modificato per lunghezza e chiarezza.

Jan Leike: È stato travolgente, onestamente. Siamo stati sorpresi e abbiamo cercato di recuperare.

John Schulman: Stavo controllando molto Twitter nei giorni successivi al rilascio, e c’è stato questo periodo folle in cui il feed si stava riempiendo di screenshot di ChatGPT. Mi aspettavo che fosse intuitivo per le persone e mi aspettavo che ottenesse un seguito, ma non mi aspettavo che raggiungesse questo livello di popolarità mainstream.

Sandhini Agarwal: Penso che sia stata sicuramente una sorpresa per tutti noi quante persone hanno iniziato a usarlo. Lavoriamo così tanto su questi modelli che dimentichiamo quanto possano essere sorprendenti per il mondo esterno a volte.

Liam Fedus: Siamo rimasti decisamente sorpresi di quanto bene sia stato accolto. Ci sono stati così tanti tentativi precedenti di un chatbot generico che sapevo che le probabilità erano contro di noi. Tuttavia, la nostra beta privata ci ha dato la certezza di avere qualcosa che le persone potrebbero davvero apprezzare.

Jan Leike: Mi piacerebbe capire meglio cosa sta guidando tutto questo, cosa sta guidando la viralità. Ad esempio, onestamente, non capiamo. Non lo sappiamo.

Parte della perplessità del team deriva dal fatto che la maggior parte della tecnologia all’interno di ChatGPT non è nuova. ChatGPT è una versione perfezionata di GPT-3.5, una famiglia di modelli linguistici di grandi dimensioni che OpenAI ha rilasciato mesi prima del chatbot. GPT-3.5 è esso stesso una versione aggiornata dGPT-3 , apparso nel 2020. L’azienda rende questi modelli disponibili sul proprio sito Web come interfacce di programmazione delle applicazioni o API, che rendono facile per altri sviluppatori di software collegare i modelli al proprio codice . OpenAI ha anche rilasciato una precedente versione perfezionata di GPT-3.5, chiamata InstructGPT, nel gennaio 2022. Ma nessuna di queste versioni precedenti della tecnologia è stata presentata al pubblico. 

Liam Fedus: Il modello ChatGPT è messo a punto dallo stesso modello linguistico di InstructGPT e abbiamo utilizzato una metodologia simile per perfezionarlo. Abbiamo aggiunto alcuni dati di conversazione e messo a punto un po’ il processo di formazione. Quindi non volevamo sopravvalutarlo come un grande progresso fondamentale. Come si è scoperto, i dati conversazionali hanno avuto un grande impatto positivo su ChatGPT.

John Schulman: Le capacità tecniche grezze, valutate dai benchmark standard, in realtà non differiscono sostanzialmente tra i modelli, ma ChatGPT è più accessibile e utilizzabile.

Jan Leike: In un certo senso puoi intendere ChatGPT come una versione di un sistema di intelligenza artificiale che abbiamo avuto per un po’ di tempo. Non è un modello fondamentalmente più capace di quello che avevamo in precedenza. Gli stessi modelli di base erano disponibili sull’API da quasi un anno prima dell’uscita di ChatGPT. In un altro senso, l’abbiamo reso più allineato con ciò che gli umani vogliono farne. Ti parla in dialogo, è facilmente accessibile in un’interfaccia di chat, cerca di essere utile. Questo è un progresso incredibile e penso che sia ciò che le persone stanno realizzando.

John Schulman: Deduce più facilmente l’intento. E gli utenti possono ottenere ciò che vogliono andando avanti e indietro.

ChatGPT è stato addestrato in modo molto simile a InstructGPT, utilizzando una tecnica chiamata apprendimento per rinforzo dal feedback umano (RLHF). Questa è la salsa segreta di ChatGPT. L’idea di base è prendere un modello di linguaggio di grandi dimensioni con la tendenza a sputare tutto ciò che vuole, in questo caso GPT-3.5, e perfezionarlo insegnandogli quali tipi di risposte preferiscono effettivamente gli utenti umani.

Jan Leike:Abbiamo avuto un folto gruppo di persone che leggeva i prompt e le risposte di ChatGPT e poi diceva se una risposta era preferibile a un’altra risposta. Tutti questi dati sono stati quindi uniti in un’unica esecuzione di allenamento. Gran parte di esso è lo stesso tipo di cosa che abbiamo fatto con InstructGPT. Vuoi che sia utile, vuoi che sia veritiero, vuoi che sia – sai – non tossico. E poi ci sono cose specifiche per produrre dialoghi ed essere un assistente: cose come, se la domanda dell’utente non è chiara, dovrebbe porre domande di follow-up. Dovrebbe anche chiarire che si tratta di un sistema di intelligenza artificiale. Non dovrebbe assumere un’identità che non ha, non dovrebbe affermare di avere capacità che non possiede, e quando un utente gli chiede di svolgere attività che non dovrebbe svolgere, deve scrivere un rifiuto Messaggio.

Sandhini Agarwal: Sì, penso che sia quello che è successo. C’era un elenco di vari criteri in base ai quali i valutatori umani dovevano classificare il modello, come la veridicità. Ma hanno anche iniziato a preferire cose che consideravano una buona pratica, come non fingere di essere qualcosa che non sei. 

Poiché ChatGPT era stato creato utilizzando le stesse tecniche utilizzate in precedenza da OpenAI, il team non ha fatto nulla di diverso quando si è preparato a rilasciare questo modello al pubblico. Hanno ritenuto che il livello che avevano fissato per i modelli precedenti fosse sufficiente.  

Sandhini Agarwal: Quando ci stavamo preparando per il rilascio, non abbiamo pensato a questo modello come a un rischio completamente nuovo. GPT-3.5 era già presente nel mondo e sappiamo che è già abbastanza sicuro. E attraverso la formazione di ChatGPT sulle preferenze umane, il modello ha appena appreso automaticamente il comportamento di rifiuto, dove rifiuta molte richieste.

Jan Leike: Abbiamo fatto qualche ulteriore “red-teaming” per ChatGPT, dove tutti in OpenAI si sono seduti e hanno cercato di rompere il modello. E avevamo gruppi esterni che facevano lo stesso genere di cose. Abbiamo anche avuto un programma di accesso anticipato con utenti fidati, che hanno fornito feedback.

Sandhini Agarwal: Abbiamo scoperto che generava alcuni output indesiderati, ma erano tutte cose che genera anche GPT-3.5. Quindi, in termini di rischio, come anteprima della ricerca, perché era quello che inizialmente doveva essere, andava bene.

John Schulman: Non puoi aspettare che il tuo sistema sia perfetto per rilasciarlo. Abbiamo testato le versioni precedenti per alcuni mesi e i beta tester hanno avuto impressioni positive sul prodotto. La nostra più grande preoccupazione riguardava la fattualità, perché al modello piace fabbricare le cose. Ma InstructGPT e altri modelli linguistici di grandi dimensioni sono già disponibili, quindi abbiamo pensato che fintanto che ChatGPT è migliore di quelli in termini di fattualità e altri problemi di sicurezza, dovrebbe andare bene. Prima del lancio abbiamo confermato che i modelli sembravano un po’ più concreti e sicuri di altri modelli, secondo le nostre valutazioni limitate, quindi abbiamo deciso di procedere con il rilascio.

OpenAI ha osservato come le persone utilizzano ChatGPT sin dal suo lancio, vedendo per la prima volta come si comporta un modello linguistico di grandi dimensioni quando viene messo nelle mani di decine di milioni di utenti che potrebbero cercare di testarne i limiti e trovarne i difetti. Il team ha provato a saltare sugli esempi più problematici di ciò che ChatGPT può produrre, dalle canzoni sull’amore di Dio per i preti stupratorial codice malware che ruba i numeri delle carte di credito, e usarli per frenare le versioni future del modello.  

Sandhini Agarwal: Abbiamo molti prossimi passi. Sicuramente penso che il modo in cui ChatGPT è diventato virale abbia fatto esplodere molti problemi che sapevamo esistessero davvero e diventassero critici, cose che vogliamo risolvere il prima possibile. Ad esempio, sappiamo che il modello è ancora molto distorto. E sì, ChatGPT è molto bravo a rifiutare richieste errate, ma è anche abbastanza facile scrivere prompt che gli impediscano di rifiutare ciò che volevamo che rifiutasse.

Liam Fedus: È stato emozionante osservare le diverse e creative applicazioni degli utenti, ma siamo sempre concentrati sulle aree in cui migliorare. Pensiamo che attraverso un processo iterativo in cui distribuiamo, riceviamo feedback e perfezioniamo, possiamo produrre la tecnologia più allineata e capace. Man mano che la nostra tecnologia si evolve, inevitabilmente emergono nuovi problemi.

Sandhini Agarwal: Nelle settimane successive al lancio, abbiamo esaminato alcuni degli esempi più terribili che la gente avesse trovato, le cose peggiori che la gente vedesse in natura. Abbiamo valutato ciascuno di essi e abbiamo parlato di come dovremmo risolverlo.

Jan Leike: A volte è qualcosa che è diventato virale su Twitter, ma abbiamo alcune persone che in realtà contattano in silenzio.

Sandhini Agarwal: Molte cose che abbiamo scoperto erano jailbreak, che è sicuramente un problema che dobbiamo risolvere. Ma poiché gli utenti devono provare questi metodi contorti per far sì che il modello dica qualcosa di negativo, non è che questo fosse qualcosa che ci mancava completamente o qualcosa che ci ha sorpreso molto. Tuttavia, è qualcosa su cui stiamo lavorando attivamente in questo momento. Quando troviamo jailbreak, li aggiungiamo ai nostri dati di addestramento e test. Tutti i dati che stiamo vedendo alimentano un modello futuro.

Jan Leike:  Ogni volta che abbiamo un modello migliore, vogliamo pubblicarlo e testarlo. Siamo molto ottimisti sul fatto che un addestramento mirato all’avversario possa migliorare molto la situazione con il jailbreak. Non è chiaro se questi problemi scompariranno del tutto, ma pensiamo di poter rendere molto più difficile il jailbreak. Ancora una volta, non è che non sapessimo che il jailbreak fosse possibile prima del rilascio. Penso che sia molto difficile anticipare davvero quali saranno i veri problemi di sicurezza con questi sistemi una volta che li avrai implementati. Quindi stiamo ponendo molta enfasi sul monitoraggio di ciò per cui le persone utilizzano il sistema, vedendo cosa succede e quindi reagendo a ciò. Questo non vuol dire che non dovremmo mitigare in modo proattivo i problemi di sicurezza quando li anticipiamo.

A gennaio, Microsoft ha rivelato Bing Chat, un chatbot di ricerca che molti presumono essere una versione del GPT-4 ufficialmente non annunciato di OpenAI. (OpenAI afferma: “Bing è alimentato da uno dei nostri modelli di nuova generazione che Microsoft ha personalizzato specificamente per la ricerca. Incorpora i progressi di ChatGPT e GPT-3.5.”) L’uso di chatbot da parte di giganti della tecnologia con reputazioni multimiliardarie per proteggere crea nuove sfide per coloro che hanno il compito di costruire i modelli sottostanti.

Sandhin Agarwal: La posta in gioco in questo momento è decisamente molto più alta di quanto non fosse, diciamo, sei mesi fa, ma è ancora più bassa di dove potrebbe essere tra un anno. Una cosa che ovviamente conta davvero con questi modelli è il contesto in cui vengono utilizzati. Come con Google e Microsoft, anche una cosa che non è fattuale è diventata un grosso problema perché sono pensati per essere motori di ricerca. Il comportamento richiesto di un modello di linguaggio di grandi dimensioni per qualcosa come la ricerca è molto diverso rispetto a qualcosa che dovrebbe essere solo un giocoso chatbot. Dobbiamo capire come percorrere il confine tra tutti questi diversi usi, creando qualcosa che sia utile per le persone in una vasta gamma di contesti, in cui il comportamento desiderato potrebbe davvero variare. Ciò aggiunge più pressione. Perché ora sappiamo che stiamo costruendo questi modelli in modo che possano essere trasformati in prodotti. ChatGPT è un prodotto ora che abbiamo l’API. Stiamo costruendo questa tecnologia generica e dobbiamo assicurarci che funzioni bene su tutto. Questa è una delle sfide chiave che dobbiamo affrontare in questo momento.

John Schulman: Ho sottovalutato la misura in cui le persone indagano e si preoccupano della politica di ChatGPT. Avremmo potenzialmente potuto prendere decisioni migliori durante la raccolta dei dati di addestramento, il che avrebbe ridotto questo problema. Ci stiamo lavorando adesso.

Jan Leike: Dal mio punto di vista, ChatGPT fallisce spesso: ci sono così tante cose da fare. Non sembra che abbiamo risolto questi problemi. Dobbiamo tutti essere molto chiari con noi stessi e con gli altri sui limiti della tecnologia. Voglio dire, i modelli linguistici esistono da un po’ di tempo ormai, ma siamo ancora agli inizi. Conosciamo tutti i problemi che hanno. Penso che dobbiamo solo essere molto sinceri, gestire le aspettative e chiarire che questo non è un prodotto finito.

Credits: Will Douglas Heaven technologyreview.com

#ChatGPT #MIT

    

Comunicazione, Comunicazione Pubblica, Partecipazione, Ricerca

Contratto di servizio Rai: appello della società civile e delle professioni

Un appello aperto della società civile e delle professioni della comunicazione e dell’informazione per rendere trasparente e partecipato il percorso di rinnovo del contratto di servizio delle Istituzioni con la Rai. Parte la campagna di adesione online alla lettera aperta promossa da Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica (COMPUBBLICA) e INFOCIVICA – Gruppo di Amalfi

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Senza un processo trasparente e partecipato dalla società civile, un atto fondamentale come il contratto di servizio della Rai, la cui scadenza è stata posticipata a settembre 2023, rischia di far perdere all’Italia l’occasione di avere la prima azienda culturale del Paese al passo con i tempi, i valori e le sfide di oggi e dell’immediato futuro.

In una lettera aperta promossa dall’Associazione Italiana della comunicazione pubblica e istituzionale insieme a Infocivica-Gruppo di Amalfi e sottoscritta da un numero crescente di organizzazioni e di esponenti della società civile vengono avanzate tre richieste cogenti:

  • trasparenza dei processi decisionali;
  • priorità del presupposto di “servizio pubblico” per la Rai;
  • valutazione seria ed oggettiva del rispetto degli obblighi da parte della Rai e di tutti i contributi pubblici necessari ad attuare i compiti che le sono affidati.

Secondo i promotori dell’appello, infatti, già la pandemia ha documentato quanto il sistema radiotelevisivo e digitale di servizio pubblico sia il fondamentale riferimento per le persone, soprattutto in momenti emergenziali.

Le sfide culturali dei prossimi anni, tra cui il raggiungimento degli obiettivi dell’agenda per lo sviluppo sostenibile, la candidatura dell’Italia per l’esposizione universale del 2030 e la costruzione di una società sempre più inclusiva e multiculturale, ma dal chiaro marchio identitario e di tutela delle tradizioni italiane nella traiettoria europea, spingono la società civile ad auspicare un concreto e trasparente lavoro partecipativo per far sì che il contratto di servizio tra il governo e la Rai sia un concreto volano di sviluppo.

La prima azienda culturale del Paese – proseguono i firmatari dell’appello – rappresenta un asset strategico per l’esercizio dei diritti delle persone, in particolare per recuperare alla partecipazione civica la crescente disaffezione elettorale dei cittadini. In quest’ottica il contratto di servizio rappresenta un momento fondamentale per garantire l’efficacia, l’efficienza, l’economicità e l’etica del servizio pubblico in un quadro di trasformazione digitale della media company italiana di servizio pubblico e come tale deve essere oggetto di dibattito e confronto pubblico i più ampi possibili.

APPELLO DELLA SOCIETÀ CIVILE E DELLE PROFESSIONI  SUL CONTRATTO DI SERVIZIO RAI

promosso da:

COMPUBBLICA (Associazione Italiana Comunicazione Pubblica e Istituzionale)

INFOCIVICA – Gruppo di Amalfi

Il Contratto di Servizio tra la RAI e il Governo definisce l’attività che la Società concessionaria svolge ai fini del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale. È il documento che sancisce gli obblighi del servizio pubblico della comunicazione, la cui scadenza era prevista a marzo 2023 ed è stata già prorogata al settembre prossimo. La scadenza ha subìto rinvii per il mancato insediamento della Commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI in questa legislatura, ma il confronto tra il Ministero competente e la RAI per il rinnovo (sulla base di linee guida emesse dall’AGCOM) è già iniziato, senza che molto se ne sappia e senza che nulla sia stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica, anche specialistica.Per questa ragione, le Associazioni della società civile e professionali e i soggetti che promuovono e sottoscrivono questo appello ritengono che il nuovo Contratto di Servizio RAI debba essere portato all’attenzione dei cittadini e che diventi oggetto di dibattito e confronto trasparente tra i diversi operatori (sociali, professionali, tecnologici) che siano interessati a renderlo non solo uno strumento di orientamento dell’azienda, ma un indispensabile strumento di servizio pubblico nella trasformazione digitale nel nostro Paese. Infatti, il passaggio epocale in corso nel mondo della comunicazione, con l’ingresso impetuoso della Intelligenza Artificiale nella già tumultuosa rivoluzione o trasformazione digitale, impone al Paese di dotarsi di un moderno soggetto di comunicazione, informazione, coesione sociale, stimolo culturale e educativo, che sia al passo con i tempi e possa agire dando la massima produttività alle risorse investite.

I soggetti firmatari chiedono dunque:

  • Trasparenza dei processi decisionali, attenzione dei media e avvio di un serio dibattito pubblico sul rinnovo del Contratto di Servizio, in modo che questo superi le passate routines e porti la RAI a un sollecito rinnovamento, estendendo, il più possibile, il suo sguardo e la sua offerta alle giovani generazioni.
  • Il presupposto di “servizio pubblico” per la RAI divenga assolutamente prioritario, pur restando l’azienda una realtà che opera sul mercato della comunicazione digitale a tutto campo, passando dal concetto di “digital media  company” a quello di “digital media company di servizio pubblico”.
  • Alla rilevanza dei compiti affidati alla concessionaria corrisponda, contrattualmente, una valutazione, altrettanto seria ed oggettiva, di tutti i contributi pubblici necessari ad attuarli, anche attraverso l’individuazione di strumenti di misurazione e operativi che consentano la verifica, reciproca, della loro realizzazione.

Di seguito, in ordine alfabetico, le Associazioni e le organizzazioni che hanno finora aderito, ma l’appello resta aperto e quindi l’elenco sarà continuamente aggiornato. Chi si riconosce negli obiettivi di trasparenza, democraticità e partecipazione espressi dall’appello può infatti sottoscrivelo inviando email a compubblica@compubblica.it presidenza@infocivica.it.

AGE (Ass. Italiana Genitori), AIART (Ass. Cittadini Mediali) Onlus, AICAB (Ass. Italiana Cabarettisti) Aps, AIMC (Ass. Italiana Maestri Cattolici), AISDET (Ass. Italiana della Sanità Digitale e Telematica), ARTICOLO 21, AIIS (Ass. Italiana per l’Integrità della Salute), CENTRO CULTURALE SAN PAOLO Onlus, CNBA (Coordinamento Biblioteche di Architettura), COMPUBBLICA (Ass. Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale), COPERCOM (Coordinamento per la comunicazione), CIME (Consiglio Italiano del Movimento Europeo), EUROVISIONI, FARERETE BENE COMUNE Aps, FONDAZIONE ANNA MARIA CATALANO Onlus, FONDAZIONE SALVATORE CRUCITTI Onlus, FORUMSAD (Forum Permanente per il Sostegno a Distanza) Onlus, INFOCIVICA – Gruppo di Amalfi, LIBENTER, MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani), MEDIA AID Onlus, PERIOD Think Tank Asp, RADUNI (Associazione italiana degli operatori e dei media universitari), SGI (Stati Generali dell’Innovazione), UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori), UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana), USIGRAI (Unione Sindacale Giornalisti Rai), WECA (Associazione Web Cattolici Italiani).

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In Veneto la capitale del digitale 🌐 “WMR Digital Summit” con Google, Semrush, PrestaShop e Nexi a Campolongo Maggiore

Ci sono eventi professionali che meritano di essere conosciuti. Nel Veneto innovativo, regione attrattiva del digitale, emerge la capacità di calamitare realtà mondiali importanti come Google a Semrush, PrestaShop e Nexi.

Si tratta del primo evento formativo “WMR Digital Summit” dedicato alla digital transformation e alle strategie omnichannel organizzato da WMR Group, specializzato in web marketing e research. Nel Veneziano, a Campolongo Maggiore, sono giunti decine di esperti internazionali. Si è parlato del futuro delle inserzioni pubblicitarie secondo Google. La marketing automation analizzata da Mapp, il content marketing raccontato da Semrush e persino le strategie di seo localizzate sul territorio con Local Strategy.

Partecipanti al primo evento “WMR Digital Summit”

Andrea Cappello, Ceo di WMR Group, ha detto che “Inizia una nuova era per la formazione aziendale”. Di fatto, un happening ritmato da tavole rotonde e speech molto verticali, di settore, che ha portato sotto lo stesso tetto i migliori cervelli che oggi stanno operando a tutti i livelli sul web per realizzare il sogno di ogni imprenditore: trovare clienti nuovi grazie alla comunicazione digital.

Tavola rotonda e formazione

La giornata si è aperta con una tavola rotonda dedicata al marketing omnichannel moderata da Vittorio Tessari, e-business strategist di Studio Cappello, che ha parlato dei comportamenti di acquisto online. L’evento è proseguito con la “formazione diffusa” che caratterizza il format “WMR Digital Summit”: speech paralleli nei diversi ambienti dell’headquarter, tra i relatori alcuni sono arrivati persino dalla Spagna. I temi trattati sono stati i più svariati: le buyer personas con Target Research, i chatbot con Oct8ne, la seo local con Local Strategy, Search360 con Making Science, il price watching con NetRivals, i processi di pagamento online con Scalapay e Nexi, la commerce growth con Criteo, le performance e-commerce con PrestaShop, la log analysis con Oncrawl, le recensioni con Trustpilot, la data privacy con DGRS Legal e l’innovation technology con Intergic.

La contaminazione dei partner

Il linguaggio della pandemia esprime bene il concetto di una realtà viva, propriettata al futuro con tanti soggetti attivi dove “il summit è stato un’occasione di contaminazione tra alcuni nostri partner italiani ed esteri e i nostri team di lavoro attraverso appuntamenti formativi, relazionali e conoscitivi”, spiega Andrea Cappello. “Un evento all’interno del percorso di valorizzazione e crescita che abbiamo ribattezzato WMRNext. Inizia così una nuova era per Studio Cappello e WMR, un percorso di crescita ambizioso che sta caratterizzando la nostra organizzazione al fianco di un numero sempre maggiore di partner”.

Andrea Cappello, Ceo WMR Group

La nuova sede di 1300 mq

L’occasione del summit è stata perfetta anche per presentare agli ospiti la nuova sede di WMR Group, creata nell’ottica di valorizzare chi lavora al suo interno: 1300 metri quadri su due piani, grandi open space, sale riunioni, uno spazio mensa e varie zone relax al chiuso e all’aperto, una location dedicata agli eventi e un food & drink space. A tal proposito, durante il digital summit si è anche parlato di valori etici e cultura dell’individuo in un contesto win win con l’azienda, che deve saper crescere in modo armonioso sia nel mercato che coi suoi collaboratori. A relazionare, l’azienda Peoplerise.

Le novità dell’ecosistema relazionale

Gianna Casarin, People & Culture Manager WMR, ha spiegato le novità relative all’ecosistema relazionale di WMR Group, all’interno del quale operano professionisti nella gestione dei dati e del web marketing. L’approccio data-driven, l’utilizzo di tecnologie avanzate e di metodologie di lavoro innovative garantiscono la massimizzazione del ritorno sugli investimenti su obiettivi quali lead, nuovi clienti, vendite. Del gruppo fanno parte la digital marketing agency Studio Cappello, la web agency Adviva e la hospitality agency WMRH.

“Riteniamo che ospitare eventi di questo genere nel nostro headquarter sia fondamentale sia dal punto di vista della formazione che dal punto di vista della contaminazione di idee, sia tra i nostri colleghi che coi professionisti che arrivano dall’esterno”, conclude Cappello. “Relazionarsi coi massimi esperti internazionali e ragionare attorno a temi concreti è fondamentale per la crescita dei nostri dipendenti. E il luogo di lavoro in tal senso funge da contenitore di valori, gli spazi pensati in modo adeguato aiutano il diffondersi della conoscenza tra persone”.

La scheda del gruppo WMR

Il gruppo WMR è suddiviso in tre divisioni, ciascuna specializzata in un campo specifico: Studio Cappello, agenzia di digital marketing che si occupa di sviluppo e-commerce; Adviva, verticale nella realizzazione di siti web e sistemi digitali; Wmrh, che affianca hotel e strutture turistiche nella crescita del business. A queste si aggiunge WMRA, l’academy del gruppo, che forma specialisti e manager sui temi del digital marketing.


“Il nostro marketing è molto più di una tecnica per vendere prodotti. È l’arte di far trovare subito alla gente quello che proponi, e continuare a farti amare e preferire nel tempo”

Andrea Cappello, Ceo WMR Group


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Sviluppo sostenibile – Nuova ricerca sugli impatti ambientali del sistema Terra e diseguaglianze sociali

Una nuova ricerca sul tema dello sviluppo sostenibile, curata da un team di scienziati internazionali, ha fatto emergere interessanti incidenze nel rapporto tra impatti ambientali e diseguaglianze sociali. Gli autori collegano la “grande accelerazione” dei rapidi aumenti degli impatti ambientali causati dall’uomo con una “grande disuguaglianza”.

Scarica la ricerca

I punti chiave della ricerca:

  • Sono necessari cambiamenti fondamentali per affrontare la povertà e la disuguaglianza riducendo al contempo gli impatti ambientali;
  • Le pressioni ambientali derivanti dal terzo più povero dell’umanità equivalgono alle pressioni causate dall’1-4% più ricco;
  • Coloro che hanno più mezzi per ridurre le pericolose emissioni di gas serra hanno anche una maggiore responsabilità nel farlo.

UNA VITA DIGNITOSA PER TUTTI: quali sarebbero le ulteriori pressioni sul sistema Terra se fosse raggiunto un adeguato accesso minimo a cibo, acqua, energia e infrastrutture?

Il nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Sustainability da un team internazionale di scienziati, tra cui i ricercatori del centro Laura Pereira, David McKay, Steven Lade e Johan Rockström, ha analizzato gli impatti del sistema Terra nel raggiungimento di una vita dignitosa per tutti. Lo studio è stato ispirato dalle discussioni sui potenziali compromessi tra il raggiungimento degli obiettivi sociali e ambientali.

Grafico disuguaglianze fabbisogni materiali selezionati con la popolazione cumulativa in asse 
x (per paese e come percentuale della popolazione mondiale) e livelli di consumo/spesa in asse y 

“Il documento sottolinea l’importanza di cambiamenti trasformativi fondamentali che affrontino la povertà e la disuguaglianza riducendo al contempo gli impatti ambientali: c’è un urgente bisogno di nuovi sistemi politici, economici, comportamentali e tecnologici che proteggano le persone e il pianeta”, afferma il coautore e centro ricercatrice Laura Pereira.

Gli autori hanno guardato oltre la soglia internazionale di povertà e hanno invece definito il “giusto accesso” come requisiti minimi pro capite che consentirebbero alle persone di condurre una vita dignitosa libera dalla povertà. La loro analisi ha mostrato un aumento delle pressioni sui sistemi naturali della Terra, aumentando le emissioni di gas serra del 26%, aumentando l’uso di acqua e suolo e l’inquinamento dei nutrienti del 2-5%.

Impatti del sistema Terra 2018

La grande disuguaglianza

L’analisi ha anche mostrato che queste pressioni, derivanti dal terzo più povero dell’umanità che ottiene un accesso adeguato alle risorse, eguagliano le pressioni causate dall’1-4% più ricco. Ciò significa che per raggiungere gli obiettivi sociali e ambientali, sono i ricchi che devono subire un cambiamento trasformativo, non quelli che vivono in povertà.

“Coloro che hanno più mezzi per ridurre le pericolose emissioni di gas serra hanno anche una maggiore responsabilità nel farlo” dice Johan Rockström, ricercatore del centro.

“Sono i ricchi che si appropriano della maggior parte delle risorse della Terra, non i poveri”, afferma l’autore principale, Crelis Rammelt dell’Università di Amsterdam e della Earth Commission.

“Mentre diventa chiaro che le persone in povertà non stanno causando il problema climatico, è anche chiaro che dobbiamo risolvere il clima, risolvere l’ineguaglianza. Gli impatti climatici stanno colpendo più duramente coloro che non hanno le risorse per affrontarli, sia a livello internazionale che all’interno Quando si tratta di agire, coloro che hanno più mezzi per ridurre le pericolose emissioni di gas a effetto serra hanno anche una maggiore responsabilità per farlo”, afferma il ricercatore del centro Johan Rockström.

Fonti:

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