E grazie alla segnalazione di Emanuele Dal Carlo di DNA Italia, ecco il Bokode, ovvero l’evoluzione della specie QR-CODE:
Il Bokode è nato presso il “MIT Media Lab” e, tra le usabilità più importanti, consente di ridurre la superficie di taggatura da 30 millimetri a 3 millimetri. Si possono prevedere nuovi interessanti utilizzi nel campo della virtualizzazione della realtà.
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