Un appello aperto della societร civile e delle professioni della comunicazione e dell’informazione per rendere trasparente e partecipato il percorso di rinnovo del contratto di servizio delle Istituzioni con la Rai. Parte la campagna di adesione online alla lettera aperta promossa da Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica (COMPUBBLICA) e INFOCIVICA โ Gruppo di Amalfi
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Senza un processo trasparente e partecipato dalla societร civile, un atto fondamentale come il contratto di servizio della Rai, la cui scadenza รจ stata posticipata a settembre 2023, rischia di far perdere all’Italia l’occasione di avere la prima azienda culturale del Paese al passo con i tempi, i valori e le sfide di oggi e dell’immediato futuro.
In una lettera aperta promossa dall’Associazione Italiana della comunicazione pubblica e istituzionale insieme a Infocivica-Gruppo di Amalfi e sottoscritta da un numero crescente di organizzazioni e di esponenti della societร civile vengono avanzate tre richieste cogenti:
- trasparenza dei processi decisionali;
- prioritร del presupposto di โservizio pubblicoโ per la Rai;
- valutazione seria ed oggettiva del rispetto degli obblighi da parte della Rai e di tutti i contributi pubblici necessari ad attuare i compiti che le sono affidati.
Secondo i promotori dell’appello, infatti, giร la pandemia ha documentato quanto il sistema radiotelevisivo e digitale di servizio pubblico sia il fondamentale riferimento per le persone, soprattutto in momenti emergenziali.
Le sfide culturali dei prossimi anni, tra cui il raggiungimento degli obiettivi dell’agenda per lo sviluppo sostenibile, la candidatura dell’Italia per l’esposizione universale del 2030 e la costruzione di una societร sempre piรน inclusiva e multiculturale, ma dal chiaro marchio identitario e di tutela delle tradizioni italiane nella traiettoria europea, spingono la societร civile ad auspicare un concreto e trasparente lavoro partecipativo per far sรฌ che il contratto di servizio tra il governo e la Rai sia un concreto volano di sviluppo.
La prima azienda culturale del Paese – proseguono i firmatari dell’appello – rappresenta un asset strategico per l’esercizio dei diritti delle persone, in particolare per recuperare alla partecipazione civica la crescente disaffezione elettorale dei cittadini. In quest’ottica il contratto di servizio rappresenta un momento fondamentale per garantire l’efficacia, l’efficienza, l’economicitร e l’etica del servizio pubblico in un quadro di trasformazione digitale della media company italiana di servizio pubblico e come tale deve essere oggetto di dibattito e confronto pubblico i piรน ampi possibili.
APPELLO DELLA SOCIETร CIVILE E DELLE PROFESSIONI SUL CONTRATTO DI SERVIZIO RAI
promosso da:
COMPUBBLICA (Associazione Italiana Comunicazione Pubblica e Istituzionale)
INFOCIVICA โ Gruppo di Amalfi
Il Contratto di Servizio tra la RAI e il Governo definisce l’attivitร che la Societร concessionaria svolge ai fini del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale. ร il documento che sancisce gli obblighi del servizio pubblico della comunicazione, la cui scadenza era prevista a marzo 2023 ed รจ stata giร prorogata al settembre prossimo. La scadenza ha subรฌto rinvii per il mancato insediamento della Commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI in questa legislatura, ma il confronto tra il Ministero competente e la RAI per il rinnovo (sulla base di linee guida emesse dall’AGCOM) รจ giร iniziato, senza che molto se ne sappia e senza che nulla sia stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica, anche specialistica.Per questa ragione, le Associazioni della societร civile e professionali e i soggetti che promuovono e sottoscrivono questo appello ritengono che il nuovo Contratto di Servizio RAI debba essere portato all’attenzione dei cittadini e che diventi oggetto di dibattito e confronto trasparente tra i diversi operatori (sociali, professionali, tecnologici) che siano interessati a renderlo non solo uno strumento di orientamento dell’azienda, ma un indispensabile strumento di servizio pubblico nella trasformazione digitale nel nostro Paese. Infatti, il passaggio epocale in corso nel mondo della comunicazione, con l’ingresso impetuoso della Intelligenza Artificiale nella giร tumultuosa rivoluzione o trasformazione digitale, impone al Paese di dotarsi di un moderno soggetto di comunicazione, informazione, coesione sociale, stimolo culturale e educativo, che sia al passo con i tempi e possa agire dando la massima produttivitร alle risorse investite.
I soggetti firmatari chiedono dunque:
- Trasparenza dei processi decisionali, attenzione dei media e avvio di un serio dibattito pubblico sul rinnovo del Contratto di Servizio, in modo che questo superi le passate routines e porti la RAI a un sollecito rinnovamento, estendendo, il piรน possibile, il suo sguardo e la sua offerta alle giovani generazioni.
- Il presupposto di โservizio pubblicoโ per la RAI divenga assolutamente prioritario, pur restando l’azienda una realtร che opera sul mercato della comunicazione digitale a tutto campo, passando dal concetto di โdigital mediaย companyโ a quello di โdigital media company di servizio pubblicoโ.
- Alla rilevanza dei compiti affidati alla concessionaria corrisponda, contrattualmente, una valutazione, altrettanto seria ed oggettiva, di tutti i contributi pubblici necessari ad attuarli, anche attraverso l’individuazione di strumenti di misurazione e operativi che consentano la verifica, reciproca, della loro realizzazione.
Di seguito, in ordine alfabetico, le Associazioni e le organizzazioni che hanno finora aderito, ma l’appello resta aperto e quindi l’elenco sarร continuamente aggiornato. Chi si riconosce negli obiettivi di trasparenza, democraticitร e partecipazione espressi dall’appello puรฒ infatti sottoscrivelo inviando email a compubblica@compubblica.it presidenza@infocivica.it.
AGE (Ass. Italiana Genitori), AIART (Ass. Cittadini Mediali) Onlus, AICAB (Ass. Italiana Cabarettisti) Aps, AIMC (Ass. Italiana Maestri Cattolici), AISDET (Ass. Italiana della Sanitร Digitale e Telematica), ARTICOLO 21, AIIS (Ass. Italiana per l’Integritร della Salute), CENTRO CULTURALE SAN PAOLO Onlus, CNBA (Coordinamento Biblioteche di Architettura), COMPUBBLICA (Ass. Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale), COPERCOM (Coordinamento per la comunicazione), CIME (Consiglio Italiano del Movimento Europeo), EUROVISIONI, FARERETE BENE COMUNE Aps, FONDAZIONE ANNA MARIA CATALANO Onlus, FONDAZIONE SALVATORE CRUCITTI Onlus, FORUMSAD (Forum Permanente per il Sostegno a Distanza) Onlus, INFOCIVICA โ Gruppo di Amalfi, LIBENTER, MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani), MEDIA AID Onlus, PERIOD Think Tank Asp, RADUNI (Associazione italiana degli operatori e dei media universitari), SGI (Stati Generali dell’Innovazione), UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori), UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana), USIGRAI (Unione Sindacale Giornalisti Rai), WECA (Associazione Web Cattolici Italiani).













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