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PNRR – La resilienza è strategica nel Piano nazionale per la ripresa. Agenda 2030, innovazione, CSR e criteri ESG

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PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 gennaio 2021

Per imprese e territori, enti ed organizzazioni si sta presentando la grande opportunità di beneficiare del PNRR, ovvero il Piano Nazionale per la Ripresa che mette al centro la Resilienza.

Gli obiettivi prioritari puntano a promuovere la coesione economica, sociale e territoriale per la crescita sostenibile, nonché attenuare l’impatto sociale ed economico della crisi, sostenere le transizioni verde e digitale, incentivare la creazione di posti di lavoro nel periodo successivo alla crisi Covid-19.

Suggerimenti 

Gli ingenti fondi stanziati offrono grandi opportunità. Occorre agire con innovazione e lungimiranza e ripartire con coraggio per un nuovo tipo di sviluppo più sostenibile. Studio Baroni suggerisce una serie di orientamenti da introdurre nelle aziende, enti, associazioni e in qualsiasi organizzazione. 

INVESTIMENTI SOSTENIBILI AGENDA 2030 

Pubblico e Privato acquisteranno resilienza se sapranno orientare tutta la pianificazione tenendo in grande evidenza gli obiettivi internazionali di Agenda 2030. Poi, in particolare, occorre tener presente che la grande mole del sostegno finanziario agli investimenti pubblici sarà indirizzato verso la transizione verde e digitale. Questo interessa in modo particolare alle nuove generazioni. Quindi, in questo nuovo scenario traguardato alla fase post Covid-19, si farà ancora più strada la pratica dell’investimento responsabile.

FORMARE ALLA RESILIENZA

Suggeriamo di investire in formazione e organizzazione per aumentare la resilienza a tutti i livelli, perché è il giusto antidoto per affrontare qualsiasi crisi, superarla e trarre vantaggio. Va tenuto presente che la resilienza è presente in qualsiasi persona, realtà e organizzazione. Va ricercata e sviluppata per potersi rapportare al meglio nella società contemporanea contrassegnata dalla complessità. Formare alla resilienza significa muoversi con efficacia nel contesto influenzato dalla pandemia e dalla globalizzazione, dalla mobilità sociale e la multiculturalità. La resilienza permette di convivere con i cambiamenti climatici e la rivoluzione tecnologica digitale che sta trasformando radicalmente tutta la nostra società.

FARE E GESTIRE INNOVAZIONE

Studio Baroni suggerisce un approccio olistico all’innovazione e propone il laboratorio formativo con il metodo “Sviluppo Resiliente“. In vista della ripresa post Covid-19 è importante fare e gestire innovazione in modo strutturato, continuativo e inclusivo. Chi saprà cogliere le opportunità di resilienza della crisi in corso, potrà ripartire alla grande con ottime garanzie di successo. In questo senso suggeriamo anche la nuova ISO 56000 pubblicata di recente lo scorso 18 febbraio e in evoluzione. Contiene i concetti fondamentali e i principi per la gestione dell’innovazione e la sua attuazione sistematica.

CSR RESPONSABILITÀ SOCIALE

La CSR Corporate Social Responsibility individua pratiche e comportamenti che qualsiasi impresa e organizzazione può adottare su base volontaria. Ad esempio, la ISO 37101 è ottima per organizzazioni che puntano a migliorare resilienza e capacità di adattamento al contesto economico, sociale e ambientale. La CSR Serve soprattutto per migliorare i rapporti con i propri portatori d’interesse, nel senso di stakeholder intesi come collaboratori, fornitori, clienti, partner, comunità e istituzioni locali. Consente di accrescere la resilienza poiché mira a conciliare gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali del territorio di riferimento. I vantaggi sono evidenti. Ad esempio, secondo una recente ricerca, le certificazioni legate alla CSR (FSC, Sustainable cleaning, Friend of the sea, Ecocert, UTZ, Fairtrade, Ecolabel, Cruelty free) determinano gli acquisti dei consumatori per un valore di poco inferiore ai 4 miliardi €.

IMPLEMENTARE CRITERI ESG

Per tutte le imprese è sicuramente strategico implementare il più presto possibile nuovi modelli organizzativi finalizzati a migliorare la propria performance in relazione ai criteri ESG, cioè Environmental, Social e Governance. Ambientale, Sociale e Governance sono tre fattori centrali, ormai inevitabili, per misurare (ed essere misurati) circa la sostenibilità e l’impatto sociale di un investimento. In merito a questo argomento ricordiamo che la Commissione europea ha presentato (marzo 2018) un piano d‘azione per finanziare la crescita sostenibile.

#PNRR #Resilienza

Agenda 2030, Ambiente, CCIAA, Europa, Eventi, Sostenibilità, Veneto

Agenda 2030 VENETO SOSTENIBILE. La Regione implementa la Strategia dello Sviluppo Sostenibile economico, sociale e ambientale

LOGO VENETO SOSTENIBILE agenda 2030 - news vittorio baroni

La Regione del Veneto fa sul serio sul tema dello Sviluppo Sostenibile e conferma l’impegno preso nel DEFR 2020-2022, Documento di Economia e Finanza Regionale, cioè il collegamento con l’Agenda 2030 e la SNSvS, Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile. VENETO SOSTENIBILE è il nome del sito web tematico della Regione Veneto.

La bontà della Strategia Regionale si può chiaramente notare  da pagina 68 a 78 nel “FOCUS – L’Agenda 2030, una sfida per il Veneto” con interessanti statistiche sui 17 obiettivi dell’Agenda 2030 nel rapporto Italia/Veneto.

TAVOLI TEMATICI PROVINCIALI

  • PADOVA – Fiera di Padova, 7 novembre 2019 ore 14:00>18:00, Via N. Tommaseo, 59

  • VICENZA – Aries Hotel, 8 novembre 2019 ore 09:00>13:00, Viale Leonardo Da Vinci, 28

  • TREVISO – Sede ARPAV, 11 novembre 2019 ore 14:00>18:00, Via Santa Barbara, 5/a

  • BELLUNO – Comune di Belluno, 12 novembre 2019 ore 09:00>13:00, Viale G. Fantuzzi, 11, Sala Bianchi

  • VERONA – Sede AGSM, 19 novembre 2019 ore 14:00>18:00, Lungadige Galtarossa, 8

  • ROVIGO – Centro don Bosco, 20 novembre 2019 ore 09:00>13:00, Via G. Marconi, 5  ore 09.00 – 13.00

  • VENEZIA – Palazzo Grandi Stazioni, 3 dicembre 2019 ore 09:00>13:00, Fondamenta Santa Lucia, 23

I tavoli tematici provinciali sono incontri propedeutici all’elaborazione della Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile economico, sociale e ambientale. Saranno trattati i sui temi dell’economia circolare, la città e la montagna (territori e stili di vita sostenibili), il turismo sostenibile e il consumo di suolo.

Nei giorni scorsi, tra i capoluoghi regionali, la Giunta della Città di Venezia “coerentemente con le linee programmatiche definite nel Piano Strategico Metropolitano”, ha deliberato convinta adesione al Protocollo d’Intesa per lo Sviluppo Sostenibile del Veneto predisposto dalla Regione (vedi la news).

A livello nazionale è operativa la la Cabina di Regia “Benessere Italia” che coordina e monitora le attività specifiche dei Ministeri, assiste le Regioni, le Province autonome e gli Enti locali nella promozione di buone pratiche sul territorio. Tale organismo studia e approfondisce i fenomeni che legano i 17 Global Goal di Sviluppo Sostenibile con il compito di sostenere, potenziare e coordinare le politiche e le iniziative del Governo italiano per il Benessere Equo e Sostenibile (BES) e per la Strategia nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS), nell’ambito degli impegni sottoscritti dall’Italia per l’Agenda 2030. Saranno c. Saranno elaborate specifiche metodologie e linee guida per la rilevazione e la misurazione degli indicatori della qualità della vita.

La stesura della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile si colloca nella fase di definizione del ciclo di programmazione comunitaria 2021-2027 favorendo la coerenza e le sinergie tra gli strumenti di programmazione. In questo nuovo settenato gli investimenti dell’UE saranno orientati su cinque obiettivi principali:

  1. Europa più intelligente mediante l’innovazione, la digitalizzazione, la trasformazione economica e il sostegno alle piccole e medie imprese;
  2. Europa più verde e priva di emissioni di carbonio grazie all’attuazione dell’accordo di Parigi e agli investimenti nella transizione energetica, nelle energie rinnovabili e nella lotta contro i cambiamenti climatici;
  3. Europa più connessa, dotata di reti di trasporto e digitali strategiche;
  4. Europa più sociale, che raggiunga risultati concreti riguardo al pilastro europeo dei diritti sociali e sostenga l’occupazione di qualità, l’istruzione, le competenze professionali, l’inclusione sociale e un equo accesso alla sanità;
  5. Europa più vicina ai cittadini mediante il sostegno alle strategie di sviluppo gestite a livello locale e allo sviluppo urbano sostenibile in tutta l’UE.
Cultura, Formazione, green economy, Innovazione, Partecipazione, Pubblica Amministrazione, Responsabilità Sociale, Ricerca, Sostenibilità

Agenda 2030 Sviluppo Sostenibile, cioè 17 obiettivi e 169 target

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Con la sottoscrizione avvenuta all’Assemblea generale dell’Onu nel settembre 2015, tutti i Paesi del mondo si sono impegnati a raggiungere 17 obiettivi e 169 target che costituiscono la rotta comune di Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

OBIETTIVI

  1. Porre fine alla povertà in tutte le sue forme. Ad oggi sono ancora molte le persone che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno; un fenomeno ingiusto per la dignità di qualsiasi essere umano che può giungere al termine con la cooperazione tra Paesi e l’implementazione di sistemi e misure sociali di protezione per tutti.
  2. Azzerare la fame, realizzare la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile. Ognuno di noi ha diritto ad avere cibo sufficiente per tutto l’anno: un concetto elementare ma ancora trascurato. Tuttavia lo si può affermare, ad esempio, con sistemi di coltivazione e produzione di cibo sostenibili e mantenendo intatto l’ecosistema e la diversità di semi e di piante da coltivare.
  3. Garantire le condizioni di salute e il benessere per tutti a tutte le età. Monito basilare è la riduzione del tasso mondiale di mortalità materna e impedire la morte di neonati e di bambini sotto i 5 anni per cause prevenibili. In che modo? Ad esempio, assicurando l’assistenza sanitaria per tutti e supportando la ricerca e sviluppo di vaccini e medicine per malattie trasmissibili o meno.
  4. Offrire un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e promuovere le opportunità di apprendimento durante la vita per tutti. L’istruzione può davvero garantire ai giovani un futuro migliore. Un passo in avanti è fare in modo che tutti, uomini e donne, possano leggere e scrivere, eliminando ogni forma di discriminazione di genere e promuovendo un accesso paritario a tutti i livelli di educazione accompagnato da un’elevata qualità degli insegnanti.
  5. Realizzare l’uguaglianza di genere e migliorare le condizioni di vita delle donne. Ancora oggi vengono perseguite discriminazioni verso il genere femminile: sradicare ogni forma di violenza contro le donne nella sfera privata e pubblica, così come il loro sfruttamento sessuale è fondamentale.
  6. Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e condizioni igieniche per tutti. L’acqua è fonte di vita ed è necessario che questa sia accessibile a chiunque. Un’affermazione che sprona a garantire entro il 2030 l’accesso universale all’acqua pulita e potabile, e a garantire adeguate condizioni igieniche con particolare attenzione alle persone più vulnerabili.
  7. Assicurare l’accesso all’energia pulita, a buon mercato e sostenibile per tutti. Ad oggi, i sistemi energetici sono elemento fondamentale per la vita quotidiana di tutti noi: per questo una tappa importante è quella di renderli accessibili a tutti.
  8. Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro decoroso per tutti. Il lavoro ci dà la possibilità di vivere la nostra vita dignitosamente: sostenere la crescita economica e raggiungere alti livelli di produttività possono aiutare la nostra sopravvivenza.
  9. Costruire infrastrutture resistenti, promuovere l’industrializzazione sostenibile e inclusiva e favorire l’innovazione. Sia le infrastrutture che l’industria sono importanti per supportare l’intero sviluppo economico e il nostro benessere divenendo sostenibili ed affidabili con lo sviluppo tecnologico e la ricerca.
  10. Riduzione delle disuguaglianze tra i Paesi. Ogni Paese dovrebbe avere pari opportunità e diritti a livello economico e globale: per questo è necessario che sia raggiunta e sostenuta la crescita del reddito interno. Per andare in questa direzione urge che entro il 2030 vengano promosse politiche fiscali, salariali, di protezione che assicurino gradualmente una maggiore uguaglianza tra la popolazione.
  11. Rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resistenti e sostenibili. L’ambiente che ci circonda può influire drasticamente sulle nostre abitudini e stili di vita. Per questo il miglioramento in ottica sostenibile dei nostri spazi vitali è un obiettivo imprescindibile entro il 2030.
  12. Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili. Il nostro pianeta ha bisogno di essere rispettato e salvaguardato: in quest’ottica entro il 2030 è importante ridurre gli sprechi e le sostanze chimiche rilasciate soprattutto dalle grandi aziende multinazionali tramite politiche sostenibili e improntate sul riciclaggio dei prodotti.
  13. Fare un’azione urgente per combattere il cambiamento climatico e il suo impatto. I cambiamenti climatici sono all’ordine del giorno e balzano agli occhi di tutti: una situazione che non può più essere ignorata e che deve essere affrontata entro il 2030 con politiche e strategie globali sostenibili in modo da arginare i rischi ambientali e gli effettivi disastri naturali.
  14. Salvaguardare gli oceani, i mari e le risorse marine per un loro sviluppo sostenibile. La conservazione e lo sfruttamento sostenibile degli oceani, dei mari e di tutte quelle risorse al loro interno sono importanti per la nostra vita: la riduzione dell’inquinamento marino, così come una gestione sostenibile dell’ecosistema e una protezione dell’ambiente subacqueo sono obiettivi necessari per salvaguardare la nostra salute.
  15. Proteggere, ristabilire e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, la gestione sostenibile delle foreste, combattere la desertificazione, fermare e rovesciare la degradazione del territorio e arrestare la perdita della biodiversità. Preservare il nostro pianeta è un compito affidato a tutti noi e per questo motivo è necessario che entro il 2030 si persegua un’azione congiunta per proteggere, ristabilire e promuovere l’impiego sostenibile dell’ecosistema terrestre.
  16. Promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia, realizzare istituzioni effettive, responsabili e inclusive a tutti i livelli. Un futuro migliore per ognuno di noi è possibile, ma solo in caso di una riduzione drastica di violenza e mortalità: una visione che oggi sembra lontana, ma tuttavia fattibile con la realizzazione entro il 2030 di società pacifiche, l’accesso alla giustizia per tutti e l’esistenza di istituzioni responsabili.
  17. Rinforzare i significati dell’attuazione e rivitalizzare le collaborazioni globali per lo sviluppo sostenibile. L’attuazione dell’Agenda richiede un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese al settore pubblico, dalla società civile alle istituzioni filantropiche, dalle università e centri di ricerca agli operatori dell’informazione e della cultura.

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AGENDA 2030 – Selezione di 100 progetti per il “Premio PA SOSTENBILE”. Modulo semplificato online su Google Docs fino al 6 aprile 2018

Premio PA SOSTENBILE 2018 - studio baroni marketing formazione comunicazione

L’obiettivo del Premio mira a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare progettare, realizzare e promuovere percorsi di innovazione volti a generare soluzioni, consolidando il ruolo delle PA, delle organizzazioni indipendenti e della cittadinanza attiva nella costruzione di uno sviluppo economico e sociale che garantisca benessere equo e sostenibile. L’iniziativa è promossa da FPA Forum Pubblica Amministrazione e ASviS Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Contatti: telefono 06 684251, email premi@fpanet.it.

studio baroni vittorio - 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile agenda 2030 - goals sustainable developmentCHI PUO’ PARTECIPARE – Fino al 6 aprile 2018 possono partecipare: enti centrali, regioni, enti locali e loro unioni, province, strutture della sanità pubblica; Aziende dei SPL Servizi Pubblici Locali, multiutility, piccole e medie imprese innovative e start up, istituzioni scolastiche, università e centri di ricerca, società strumentali a partecipazione pubblica, cooperative e associazioni. Il tutto si fa in modo davvero semplice. Infatti, il modulo online è qui compilabile mediante Google Docs. Per dubbi consultare il Regolamento.

AMBITI TEMATICI PROGETTI O PRODOTTI – Ecco i 7 ambiti tematici nei quali possono rientrare i progetti o prodotti da presentare:

  1. Ambiente, energia, capitale naturale: energie rinnovabili, tecnologie low carbon, clean tech; efficienza energetica e idrica; ciclo dei rifiuti; gestione sostenibile e uso efficiente delle risorse naturali; istruzione e awareness sulla sostenibilità ambientale; messa in sicurezza del territorio; green & blue economy.
  2. Diseguaglianze, pari opportunità, resilienza: misure per la lotta alla povertà e il sostegno al reddito; inclusione economica e sociale, accesso ai servizi di base e alle tecnologie; inclusione e integrazione delle persone con disabilità; resilienza ai mutamenti sociali e economici dei soggetti più vulnerabili; parità di genere; gestione dei migranti e dei richiedenti asilo.
  3. Economia circolare, innovazione e occupazione: politiche attive del lavoro; promozione dell’imprenditorialità, della creatività e dell’innovazione; ricerca scientifica, aggiornamento tecnologico e innovazione dei sistemi produttivi e dei settori industriali (es. manifattura 4.0, IoT, robotica, Meccatronica); nuovi modelli per la produzione e il consumo di beni e servizi (es. sharing economy); food innovation e lotta agli sprechi alimentari.
  4. Capitale umano ed educazione: migliore accesso all’istruzione a tutti i livelli; istruzione e formazione nell’ottica del lifelong learning; sviluppo competenze tecniche e professionali per l’occupazione; nuovi percorsi formativi.
  5. Città, infrastrutture e capitale sociale: urbanizzazione inclusiva e sostenibile; pianificazione e gestione partecipata e integrata dell’insediamento umano; gestione risorse idriche, rifiuti e qualità dell’aria in ambito urbano; trasporti e mobilità sostenibile; rigenerazione urbana, riuso del costruito; risparmio di suolo.
  6. Giustizia, trasparenza, partecipazione: lotta alla criminalità organizzata, recupero e riutilizzo dei beni confiscati alle organizzazioni criminali; contrasto della corruzione in tutte le sue forme; istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti a tutti i livelli; processi decisionali reattivi, inclusivi, partecipativi e rappresentativi; trasparenza e garanzia di accesso alle informazioni (engagement dei cittadini e degli stakeholders all’utilizzo del FOIA); accountability.
  7. Salute e welfare: accesso universale a servizi di assistenza sanitaria di qualità, anche attraverso le tecnologie del digitale; azioni a favore della prevenzione delle malattie; educazione e promozione dei corretti stili di vita; presa in carico delle persone affette da malattie croniche e degli non autosufficienti; soluzioni per l’assistenza territoriale e/o domiciliare e per la deospedalizzazione; med tech.

TIPOLOGIE DI PROPOSTE PRESENTABILI – Le proposte da presentare vanno dallo stadio di idea progettuale a progetti e prodotti approvati, finanziati e/o in fase di realizzazione, nonché progetti conclusi dopo il 31/12/2016 e prodotti pronti per l’utilizzo o già in utilizzo (primo utilizzo a partire dal 01/01/2017).

CRITERI DI VALUTAZIONE – I progetti/prodotti regolarmente pervenuti saranno sottoposti ad una Giuria di esperti che selezionerà, per ciascun ambito, una short list di soluzioni meritevoli. La valutazione terrà conto dei criteri di innovatività e originalità, trasferibilità, rilevanza e sostenibilità.

PUBBLICAZIONE E PREMIAZIONE PROGETTI – Tutti i progetti selezionati nella short list saranno promossi in un’apposita area nell’ambito di FORUM PA 2018 e pubblicati sulla piattaforma FORUM PA Challenge con possibilità di promozione e valorizzazione del progetto, attraverso strumenti di comunicazione virale e di social ranking messi a disposizione dalla piattaforma. Durante il FORUM PA 2018 (22 – 24 maggio) saranno comunicati i progetti/prodotti vincitori decretati dalla Giuria. Durante i tre giorni della Manifestazione i visitatori decreteranno il progetto/prodotto più apprezzato che riceverà, per questo, un riconoscimento a conclusione della Manifestazione.

ESPERIENZE STUDIO BARONI – Vittorio Baroni, sul tema dello Sviluppo Sostenibile, PA, resilienza e CSR (Corporate Social Responsibility in italiano RSI Responsabilità Sociale d’Impresa), ha maturato significative esperienze anche in ambito europeo (Francia, Germania e Catalogna). Dapprima come collaboratore volontario dell’UNESCO nell’ambito del DESS Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014. Poi come esperto di progettazione per la sicurezza della popolazione circa il Rischio Industriale e lo Sviluppo Sostenibile come Autore e Project Manager di “Padova Sostenibile & Responsabile” con “Iniziative Dirette e Indirette” annuali della CCIAA di Padova. Inoltre, nel “Salone PA 2004” con il progetto “Ponti sui canali per il Digital-Divide”, ricevette un’attestazione nell’ambito del multiprogetto del Comune di Venezia che includeva il progetto di successo “Centro Internet Marghera Digitale” (ancora operativo dopo 15 anni di attività e oltre 10.000 persone formate) per l’alfabetizzazione informatica della popolazione nell’ottica di Marghera Digitale.