Bandi europei, Europa, Unioncamere

Guida ai finanziamenti europei 2023

La nuova “Guida ai finanziamenti europei 2023” è stata realizzata da Unioncamere del Veneto-Eurosportello Veneto, in collaborazione con la Delegazione di Bruxelles e Venicepromex, con il supporto dei quattro sportelli Europe Direct regionali.

La Guida ai Finanziamenti Europei 2023 nasce con lo scopo di aggiornare ed informare cittadini e imprese sulla Programmazione Europea per il periodo 2021-2027, offrendo una visione d’insieme dei principali programmi di finanziamento diretto messi a disposizione dalla Commissione Europea. 

La Guida è suddivisa per argomenti ed aree tematiche, nello specifico: 

  • Ricerca, sviluppo tecnologico e competitività (Horizon Europe, Europa Digitale, Mercato Unico), Ambiente e energia (LIFE e REpower EU), 
  • Agricoltura (PAC),
  • Istruzione e cultura (Erasmus+, Europa Creativa),
  • Turismo,
  • Giustizia, uguaglianza e cambiamento sociale (Giustizia, Diritti e Valori), 
  • Salute (EU4Health),
  • Fiscalità e dogane (Dogana),
  • Infrastrutture e trasporti (Connecting Europe Facility), 
  • Cooperazione internazionale (Vicinato NDICI, Global Europe, FAMI), 
  • Strumenti finanziari per la ripresa economica e sociale (InvestEU), 
  • Politica di Coesione (Coesione, REACT-EU, Interreg).

Al fine di rendere la Guida quanto più comprensibile ed immediata possibile, per ciascuna sezione vengono presentati i programmi principali, tenendo in considerazione le tre priorità tematiche, comuni trasversalmente a tutti i programmi, ovvero:

  • Transizione Digitale,
  • Transizione Verde,
  • Resilienza economica e sociale europea.

Fonte: UNIONCAMERE VENETO

Agenda 2030, Economia, Energia, Europa, green economy, New European Bauhaus, Porto Marghera Venezia, Pubblica Amministrazione, Sostenibilità, Veneto, Venezia

Sostenibilità, Venezia capitale mondiale che strizza l’occhio al New European Bauhaus

La Biennale della Sostenibilità, uno dei punti di forza del progetto presentato oggi a Venezia, riunirà ogni due anni istituzioni, accademici, esponenti del mondo dell’arte, scienze e imprese per discutere e proporre soluzioni sul cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile.

Ora è più forte la candidatura di Venezia (dello scorso aprile) per il New European Bauhaus, proposta lanciata dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.

Firmatari dell’atto

È stato firmato oggi, alla presenza del ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, nell’ambito della Conferenza Clima al G20 Economia in corso a Venezia, l’atto propedeutico alla costituzione della Fondazione “Venezia capitale mondiale della sostenibilità”.

Venezia, 11 luglio 2021

La firma è avvenuta nel corso di un incontro svoltosi nel Palazzo della Prefettura a Ca’ Corner a cui hanno preso parte, tra gli altri, i rappresentanti delle istituzioni pubbliche fondatrici del progetto, il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, il Governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, e il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.

Erano presenti all’incontro, anche i rappresentanti delle prime istituzioni e aziende promotrici della Fondazione: Snam, Assicurazioni Generali, Confindustria Veneto, Università di Ca’ Foscari, Eni, Boston Consulting Group, IUAV, Accademia di Belle Arti, Conservatorio Benedetto Marcello e Fondazione Giorgio Cini.

Per Snam e Generali erano presenti, rispettivamente, l’Amministratore delegato, Marco Alverà, e il Group Ceo, Philippe Donnet. Per Confindustria Veneto il presidente, Enrico Carraro, e per l’Università di Ca’ Foscari la Rettrice, Tiziana Lippiello. Per Eni Giuseppe Ricci, Direttore Generale Energy Evolution e per Boston Counsulting Group Francesco Guidara, Marketing director. Le istituzioni culturali e accademiche sono intervenute con la delegata del Rettore Valeria Tatano per l’Università IUAV, il presidente Fabio Moretti per l’Accademia di Belle Arti, il direttore Roberto Gottipavero per il Conservatorio Benedetto Marcello e il segretario generale Renata Codello per la Fondazione Giorgio Cini. L’Università degli Studi di Padova partecipa al progetto, alla pari delle altre istituzioni accademiche, e formalizzerà successivamente l’adesione.

Obiettivo del progetto

Promuovere lo sviluppo di un piano di interventi funzionali alla crescita sostenibile del territorio, in particolare il rilancio di Marghera come polo per la produzione di energie alternative, la riqualificazione urbana e la promozione del patrimonio artistico e culturale di Venezia.

L’iniziativa si propone anche di rendere la città un centro di rilievo mondiale per il dibattito scientifico accademico e culturale sui temi della sostenibilità e ESG (ovvero temi di Ambiente, Sociale e Governance), anche attraverso l’organizzazione di una “Biennale della Sostenibilità”, riunendo ogni due anni istituzioni, accademici, esponenti del mondo dell’arte e delle scienze e imprese per discutere e proporre soluzioni sui temi relativi ai cambiamenti climatici e, più in generale, della sostenibilità.

Va ricordato che nel marzo 2021 la Giunta regionale del Veneto aveva approvato la delibera, presentata dal Presidente Luca Zaia, del progetto “Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità”, un piano di interventi funzionali allo sviluppo sostenibile del territorio, con fulcro la città capoluogo.

D’altra parte il Veneto parte bene grazie alla fase di semina fatta con Veneto Sostenibile che già vede aderenti quasi 300 organizzazioni tra comuni, categorie e imprese.

Ambiti di azione

Tutte le attività sono volte alla creazione di una comunità inclusiva, sicura, resiliente e sostenibile. Venezia è una città unica, punto di incontro tra società civile, mondo accademico e scientifico, ma è sempre più spesso minacciata da fragilità cicliche e strutturali che mettono a rischio il patrimonio artistico, il sistema socio-economico e residenziale e l’ecosistema lagunare.

Il compito della Fondazione sarà quello di portare avanti azioni concrete per lo sviluppo sostenibile di Venezia in vari ambiti di azione, tra i quali:

  • ESG, transizione energetica e sostenibilità ambientale: avviare un polo di idrogeno ed energie alternative a Marghera; favorire la decarbonizzazione e circolarità a Venezia (tra cui in ambito di mobilità, riscaldamento); favorire la circolarità (riciclo rifiuti organici e plastici); avviare il progetto VeniSIA, un centro di innovazione e accelerazione di startup; manutenzione e difesa dell’ecosistema lagunare; tutela della biodiversità e promozione della bio-agricoltura.
  • Formazione e Centri di Ricerca per favorire il rilancio dell’offerta accademica e lo sviluppo di corsi di formazione sui temi della sostenibilità. Sono previste anche l’apertura e il potenziamento di sedi di fondazioni e centri di ricerca su temi della sostenibilità e la promozione di Venezia come città campus internazionale.
  • Tra le altre aree di lavoro sono incluse anche il turismo sostenibile, con il lancio di una piattaforma digitale per gestire i flussi, l’avvio di un piano per il commercio e residenzialità e azioni per favorire l’inclusione sociale.

Franco: “La questione climatica è fondamentale e bisogna agire in fretta”

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco ha sottolineato che il “G20 ha posto questo tema come cruciale, come una priorità. Uno dei motivi per fare il G20 a Venezia, dove per me c’è aria di casa, è proprio il delicato rapporto con l’ambiente di questa città, che nella storia ha deviato tre fiumi per salvaguardare la laguna. Venezia era il posto adatto per questa ottima iniziativa”

Brunetta: “Un progetto per proteggere e valorizzare il ‘bene culturale’ Venezia”

“Sono lieto di sostenere questo progetto che si muove nella direzione di proteggere e valorizzare il ‘bene culturale’ Venezia, le sue ‘pietre’, le donne e gli uomini che la abitano e che meritano una città vivibile”, afferma il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. “È questo che intendiamo per sostenibilità e che Venezia può incarnare nella sua unicità: una sostenibilità economica, ambientale e tecnologica in linea con le ‘transizioni’ che il Piano nazionale di ripresa e resilienza ora rende possibili. Sviluppo e qualità della vita che marciano insieme, con lo stesso passo: questo è il futuro che candidiamo Venezia a rappresentare”. 

Zaia: “Dal più ampio partenariato una visione futura di rilievo per la città e tutto il territorio”

“L’adesione del ministro Brunetta al progetto è un momento di grande soddisfazione – sottolinea il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia – Venezia è una città universale e da questa connotazione tutto il Veneto attinge la sua vocazione internazionale e cosmopolita. Dal più ampio insieme di partner a tutti i livelli viene la conferma della bontà di questa nostra iniziativa, in grado di proporre una visione futura di rilievo per la città e tutto il suo territorio. Un rilievo internazionale e storico come Venezia e tutto il Veneto meritano, presentandosi come laboratorio di sostenibilità; una vera sfida di questo millennio”. 

Brugnaro: “Orgoglioso di sapere tutti uniti per questo importante riconoscimento a Venezia” 

“Venezia, proprio nell’anno in cui celebra i 1600 anni dalla sua Fondazione, guarda al futuro e dimostra, con questo importante progetto, di essere luogo di innovazione e d’avanguardia culturale e tecnologica – commenta il sindaco Luigi Brugnaro. Il sostegno a questo progetto anche da parte del ministro Brunetta dimostra l’importanza del piano ma soprattutto il perfetto allineamento tra Comune di Venezia, Città Metropolitana, Regione Veneto e Governo. Una sinergia che si estende anche alle aziende che sono già presenti sul territorio con importanti progetti di sostenibilità. Un percorso virtuoso che la Città sta portando avanti toccando gli aspetti della sostenibilità economica, culturale, sociale e ambientale. Un piano che sta dando risultati concreti in tutti gli ambiti di intervento: in particolar modo a Porto Marghera, simbolo della riconversione green e luogo dove la Città può diventare un laboratorio di sperimentazione e crescita. Venezia si conferma essere la più antica città del futuro”.

Alverà: “Venezia è un patrimonio naturale, artistico, culturale e scientifico di tutto il mondo”

Marco Alverà, Amministratore delegato di Snam, ha manifestato un pensiero d’affetto verso Venezia sottolineando che “dobbiamo difenderla dalle sue fragilità strutturali e soprattutto dalla minaccia del cambiamento climatico. Proprio da Venezia, in questi giorni, il G20 Economia ha lanciato un messaggio potente di attenzione alla sostenibilità e al pianeta. E sempre da qui, con il nostro progetto, frutto di una virtuosa sinergia tra pubblico e privato che troverà compimento nella nuova Fondazione, raccogliamo questo invito per rendere la città un simbolo globale di ripartenza all’insegna della tutela dell’ambiente, della valorizzazione del territorio e del dibattito sugli ESG, proteggendo e rilanciando questa città a beneficio delle future generazioni.”

Donnet: “Il legame tra Generali e la città di Venezia risale a quasi duecento anni fa, alla nascita della compagnia.

“Oggi questo rapporto è ancora più forte, e lo è sotto il segno della sostenibilità –  precisa il Group Ceo di Generali, Philippe Donnet – e ne sono prova progetti quali il recupero dei Giardini Reali con la Venice Garden Foundation e il restauro delle Procuratie Vecchie a San Marco, destinato a diventare l’hub dell’iniziativa promossa da Generali ‘The Human Safety Net’, attiva in 23 Paesi nel mondo. Le Procuratie, che saranno riaperte al pubblico per la prima volta dopo 500 anni, le mettiamo a diposizione anche per la sede di questa iniziativa; diverranno un luogo vivo di pensiero, lavoro, cultura – un hub che vuole essere motore di progetti locali e internazionali di inclusione sociale. Similmente, Venezia ha la potenzialità – per risorse, vitalità, attrattività e la sua storia unica – di essere al centro del grande movimento globale di creazione di benessere condiviso. Come Generali salutiamo l’impegno delle istituzioni della Città e della Regione in questo senso e mettiamo a disposizione il nostro impegno per il nuovo ruolo di Venezia”.

 Carraro: “Il tema della sostenibilità è al centro di questo G20 Economia”

Il Presidente di Confindustria Veneto Enrico Carraro ha detto che “questo progetto, a cui abbiamo creduto dall’inizio, ne è parte integrante. Le imprese devono contribuire al cambiamento e indicare le scelte di politica industriale che ritengono strategiche per continuare a produrre valore ed essere competitive. La fondazione di ‘Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità’ ci permetterà di sviluppare il piano regionale per la creazione di una Hydrogen Valley che coinvolga distretti e filiere industriali del Veneto a partire dall’area di Marghera. È la strada per arrivare non solo un significativo abbattimento di Co2 attraverso il consumo di energia pulita nei processi industriali, ma anche alla riqualificazione di molte aziende in una supply chain per la produzione di idrogeno estremamente promettente anche per il futuro”.

Lippiello: “Passo decisivo per un futuro più sostenibile”

“L’Università Ca’ Foscari Venezia, lo IUAV, l’Accademia di Belle Arti di Venezia ed il Conservatorio Benedetto Marcello con la firma del protocollo odierno, in occasione del G20 attualmente in corso nella città lagunare, accolgono con soddisfazione il compimento di un passo decisivo per un futuro più sostenibile”. La Rettrice di Ca’ Foscari Tiziana Lippiello ha messo in evidenza che “la partecipazione alla costituzione di una fondazione, insieme alle altre istituzioni del territorio e nazionali, che sarà valutata dai rispettivi organi di governo, ha come obiettivo l’avvio del progetto Venezia capitale mondiale della sostenibilità. Si tratta di un’iniziativa destinata a segnare una svolta nel futuro di questa città e non solo, per affrontare una sfida di respiro globale e fare di Venezia un modello di sostenibilità ambientale per il mondo intero, con il contributo decisivo delle nuove generazioni. Le Università veneziane e le Istituzioni di Alta Formazione sono impegnate in prima linea su questi temi, mettendo in campo ricerca scientifica e didattica improntate ad un approccio trasversale e interdisciplinare. Siamo pronti, ora, a dare un ulteriore contributo in vista di questo nuovo, importante obiettivo, in sinergia con le istituzioni e il mondo delle imprese. Abbiamo davanti a noi grandi responsabilità ma anche grandi opportunità. Venezia capitale mondiale della sostenibilità rappresenta un appuntamento decisivo per contribuire a migliorare la qualità della vita e lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio”.

Ricci: “Siamo orgogliosi di partecipare a questo importante progetto”

Giuseppe Ricci, Direttore Generale Energy Evolution di Eni, ha dichiarato che “Venezia rappresenta la bellezza italiana nel mondo, ne rappresenta in modo importante la storia, l’arte, la cultura. Ed è fondamentale che continui a replicare la sua eccellenza guardando al futuro, alla scienza, alla ricerca, all’innovazione e alla tecnologia. Elementi che Eni riconosce nel territorio e pone alla base della sua strategia di transizione verso un futuro di energia completamente decarbonizzata. Una strategia della quale Venezia è parte fondamentale, grazie alla bio raffineria e agli altri progetti innovativi che stiamo implementando”.

Pianon: “Il Progetto Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità”

Nicola Pianon, Senior Advisor di Boston Consulting Group ha detto che il Progetto “si configura nel contesto attuale un’occasione unica, forse l’ultima possibile, per portare un impatto concreto e misurabile e provare a risolvere i problemi prioritari della città di Venezia. L’obiettivo è disegnare una prospettiva di futuro sostenibile, ora fortemente limitata dall’attuale assetto economico, normativo e sociale. Terminata la fase di disegno e approvazione del progetto, diventa ora fondamentale la sua implementazione nei filoni di lavoro individuati, e lo sforzo congiunto di tutti gli attori andrà in questa direzione. La città storica di Venezia può davvero tornare a essere un luogo dove abitare e nel quale creare posti di lavoro qualificati, fondamentali per contrastare proprio i fenomeni dello spopolamento dei residenti e della dipendenza dal turismo di massa”.

Governance del Progetto

New European Bauhaus

Studio Baroni valuta strategica questa nuova importante iniziativa progettuale. Oggi è stata data nuova energia per la candidatura di Venezia tra le città europee protagoniste dei 5 progetti pilota dell’iniziativa New European Bauhaus che saranno selezionati e finanziati dalla Commissione Europea. Venezia gioca quindi un importante jolly per raccogliere la proposta lanciata dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.

Infatti, solo tre mesi fa il 14 aprile 2021, Venezia aveva dichiarato pubblicamente la candidatura della Città per il New European Bauhaus allo scopo di progettare nuovi modi di vivere nelle città e nei territori del futuro, ragionando sulla possibilità di coniugare sostenibilità, inclusività e bellezza.

Come fatto oggi, cioè con la formula vincente della cooperazione, idem avveniva il 14 aprile a Ca’ Farsetti c’erano le Università veneziane Iuav e Ca’ Foscari insieme al Comune di Venezia e la Regione Veneto, Accademia di Belle Arti e Conservatorio Benedetto Marcello, La Biennale di Venezia, Fondazione di Venezia, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna,  Confindustria, Autorità portuale e Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia.

Fonti: Regione Veneto, Ministro Funzione Pubblica, Comune di Venezia, Veneto Sostenibile, Wikipedia, IPC Magazine.

Bandi europei, Europa, Unioncamere

Guida 2021 finanziamenti europei e info bandi

Ecco la nuova Guida ai finanziamenti europei 2021 in formato PDF realizzata da Unioncamere del Veneto-Eurosportello Veneto con il supporto di Europe Direct Venezia e Europe Direct Verona.

PDF Guida finanziamenti europei 2021

Nella versione 2021 spiccano, tra gli altri, i termini cooperazione, coesione, resilienza, sostenibilità, innovazione e transizione.

La Guida si presenta come uno strumento di facile utilizzo, ideato per orientare e informare cittadini e stakeholder sulla programmazione messa a disposizione dalla Commissione europea nell’ambito del Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 e di Next Generation EU.

Per bandi in scadenza, ricerca partner e info Studio Baroni suggerisce:

Agenda 2030, Ambiente, Bandi europei, Economia, Europa, Formazione, Giovani, Innovazione, Pubblica Amministrazione, Resilienza, Responsabilità Sociale, Ricerca, Sistemi gestionali, Sostenibilità

PNRR – La resilienza è strategica nel Piano nazionale per la ripresa. Agenda 2030, innovazione, CSR e criteri ESG

resilienza italia europa - PNRR Piano nazionale rilancio e resilienza - vittorio baroni - studiobaroni.info

PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 gennaio 2021

Per imprese e territori, enti ed organizzazioni si sta presentando la grande opportunità di beneficiare del PNRR, ovvero il Piano Nazionale per la Ripresa che mette al centro la Resilienza.

Gli obiettivi prioritari puntano a promuovere la coesione economica, sociale e territoriale per la crescita sostenibile, nonché attenuare l’impatto sociale ed economico della crisi, sostenere le transizioni verde e digitale, incentivare la creazione di posti di lavoro nel periodo successivo alla crisi Covid-19.

Suggerimenti 

Gli ingenti fondi stanziati offrono grandi opportunità. Occorre agire con innovazione e lungimiranza e ripartire con coraggio per un nuovo tipo di sviluppo più sostenibile. Studio Baroni suggerisce una serie di orientamenti da introdurre nelle aziende, enti, associazioni e in qualsiasi organizzazione. 

INVESTIMENTI SOSTENIBILI AGENDA 2030 

Pubblico e Privato acquisteranno resilienza se sapranno orientare tutta la pianificazione tenendo in grande evidenza gli obiettivi internazionali di Agenda 2030. Poi, in particolare, occorre tener presente che la grande mole del sostegno finanziario agli investimenti pubblici sarà indirizzato verso la transizione verde e digitale. Questo interessa in modo particolare alle nuove generazioni. Quindi, in questo nuovo scenario traguardato alla fase post Covid-19, si farà ancora più strada la pratica dell’investimento responsabile.

FORMARE ALLA RESILIENZA

Suggeriamo di investire in formazione e organizzazione per aumentare la resilienza a tutti i livelli, perché è il giusto antidoto per affrontare qualsiasi crisi, superarla e trarre vantaggio. Va tenuto presente che la resilienza è presente in qualsiasi persona, realtà e organizzazione. Va ricercata e sviluppata per potersi rapportare al meglio nella società contemporanea contrassegnata dalla complessità. Formare alla resilienza significa muoversi con efficacia nel contesto influenzato dalla pandemia e dalla globalizzazione, dalla mobilità sociale e la multiculturalità. La resilienza permette di convivere con i cambiamenti climatici e la rivoluzione tecnologica digitale che sta trasformando radicalmente tutta la nostra società.

FARE E GESTIRE INNOVAZIONE

Studio Baroni suggerisce un approccio olistico all’innovazione e propone il laboratorio formativo con il metodo “Sviluppo Resiliente“. In vista della ripresa post Covid-19 è importante fare e gestire innovazione in modo strutturato, continuativo e inclusivo. Chi saprà cogliere le opportunità di resilienza della crisi in corso, potrà ripartire alla grande con ottime garanzie di successo. In questo senso suggeriamo anche la nuova ISO 56000 pubblicata di recente lo scorso 18 febbraio e in evoluzione. Contiene i concetti fondamentali e i principi per la gestione dell’innovazione e la sua attuazione sistematica.

CSR RESPONSABILITÀ SOCIALE

La CSR Corporate Social Responsibility individua pratiche e comportamenti che qualsiasi impresa e organizzazione può adottare su base volontaria. Ad esempio, la ISO 37101 è ottima per organizzazioni che puntano a migliorare resilienza e capacità di adattamento al contesto economico, sociale e ambientale. La CSR Serve soprattutto per migliorare i rapporti con i propri portatori d’interesse, nel senso di stakeholder intesi come collaboratori, fornitori, clienti, partner, comunità e istituzioni locali. Consente di accrescere la resilienza poiché mira a conciliare gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali del territorio di riferimento. I vantaggi sono evidenti. Ad esempio, secondo una recente ricerca, le certificazioni legate alla CSR (FSC, Sustainable cleaning, Friend of the sea, Ecocert, UTZ, Fairtrade, Ecolabel, Cruelty free) determinano gli acquisti dei consumatori per un valore di poco inferiore ai 4 miliardi €.

IMPLEMENTARE CRITERI ESG

Per tutte le imprese è sicuramente strategico implementare il più presto possibile nuovi modelli organizzativi finalizzati a migliorare la propria performance in relazione ai criteri ESG, cioè Environmental, Social e Governance. Ambientale, Sociale e Governance sono tre fattori centrali, ormai inevitabili, per misurare (ed essere misurati) circa la sostenibilità e l’impatto sociale di un investimento. In merito a questo argomento ricordiamo che la Commissione europea ha presentato (marzo 2018) un piano d‘azione per finanziare la crescita sostenibile.

#PNRR #Resilienza

Agenda 2030, Ambiente, CCIAA, Europa, Eventi, Sostenibilità, Veneto

Agenda 2030 VENETO SOSTENIBILE. La Regione implementa la Strategia dello Sviluppo Sostenibile economico, sociale e ambientale

LOGO VENETO SOSTENIBILE agenda 2030 - news vittorio baroni

La Regione del Veneto fa sul serio sul tema dello Sviluppo Sostenibile e conferma l’impegno preso nel DEFR 2020-2022, Documento di Economia e Finanza Regionale, cioè il collegamento con l’Agenda 2030 e la SNSvS, Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile. VENETO SOSTENIBILE è il nome del sito web tematico della Regione Veneto.

La bontà della Strategia Regionale si può chiaramente notare  da pagina 68 a 78 nel “FOCUS – L’Agenda 2030, una sfida per il Veneto” con interessanti statistiche sui 17 obiettivi dell’Agenda 2030 nel rapporto Italia/Veneto.

TAVOLI TEMATICI PROVINCIALI

  • PADOVA – Fiera di Padova, 7 novembre 2019 ore 14:00>18:00, Via N. Tommaseo, 59

  • VICENZA – Aries Hotel, 8 novembre 2019 ore 09:00>13:00, Viale Leonardo Da Vinci, 28

  • TREVISO – Sede ARPAV, 11 novembre 2019 ore 14:00>18:00, Via Santa Barbara, 5/a

  • BELLUNO – Comune di Belluno, 12 novembre 2019 ore 09:00>13:00, Viale G. Fantuzzi, 11, Sala Bianchi

  • VERONA – Sede AGSM, 19 novembre 2019 ore 14:00>18:00, Lungadige Galtarossa, 8

  • ROVIGO – Centro don Bosco, 20 novembre 2019 ore 09:00>13:00, Via G. Marconi, 5  ore 09.00 – 13.00

  • VENEZIA – Palazzo Grandi Stazioni, 3 dicembre 2019 ore 09:00>13:00, Fondamenta Santa Lucia, 23

I tavoli tematici provinciali sono incontri propedeutici all’elaborazione della Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile economico, sociale e ambientale. Saranno trattati i sui temi dell’economia circolare, la città e la montagna (territori e stili di vita sostenibili), il turismo sostenibile e il consumo di suolo.

Nei giorni scorsi, tra i capoluoghi regionali, la Giunta della Città di Venezia “coerentemente con le linee programmatiche definite nel Piano Strategico Metropolitano”, ha deliberato convinta adesione al Protocollo d’Intesa per lo Sviluppo Sostenibile del Veneto predisposto dalla Regione (vedi la news).

A livello nazionale è operativa la la Cabina di Regia “Benessere Italia” che coordina e monitora le attività specifiche dei Ministeri, assiste le Regioni, le Province autonome e gli Enti locali nella promozione di buone pratiche sul territorio. Tale organismo studia e approfondisce i fenomeni che legano i 17 Global Goal di Sviluppo Sostenibile con il compito di sostenere, potenziare e coordinare le politiche e le iniziative del Governo italiano per il Benessere Equo e Sostenibile (BES) e per la Strategia nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS), nell’ambito degli impegni sottoscritti dall’Italia per l’Agenda 2030. Saranno c. Saranno elaborate specifiche metodologie e linee guida per la rilevazione e la misurazione degli indicatori della qualità della vita.

La stesura della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile si colloca nella fase di definizione del ciclo di programmazione comunitaria 2021-2027 favorendo la coerenza e le sinergie tra gli strumenti di programmazione. In questo nuovo settenato gli investimenti dell’UE saranno orientati su cinque obiettivi principali:

  1. Europa più intelligente mediante l’innovazione, la digitalizzazione, la trasformazione economica e il sostegno alle piccole e medie imprese;
  2. Europa più verde e priva di emissioni di carbonio grazie all’attuazione dell’accordo di Parigi e agli investimenti nella transizione energetica, nelle energie rinnovabili e nella lotta contro i cambiamenti climatici;
  3. Europa più connessa, dotata di reti di trasporto e digitali strategiche;
  4. Europa più sociale, che raggiunga risultati concreti riguardo al pilastro europeo dei diritti sociali e sostenga l’occupazione di qualità, l’istruzione, le competenze professionali, l’inclusione sociale e un equo accesso alla sanità;
  5. Europa più vicina ai cittadini mediante il sostegno alle strategie di sviluppo gestite a livello locale e allo sviluppo urbano sostenibile in tutta l’UE.
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“VelaXTutti” tra laguna e mare alla Base Nautica della Lega Navale Italiana Venezia. A Malamocco è operativo il nuovo pontile omologato.

Progetto by Lega Navale Italiana Venezia

15 settembre 2018, data importante per gli annali marittimi di Venezia. Innovazione e Partecipazione, elemento unificatore l’Acqua. Tra laguna e mare la Socialità naviga in rima con la Sussidiarietà

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A Malamocco, l’antica Metamauco, è stato inaugurato il nuovo pontile accessibile a 360°. Progettazione curata dall’architetto Stefano Maurizio.

Quindi, da sabato scorso è realtà. Infatti, è proprio il caso di dirlo, tra il dire e il fare c’è di mezzo il pontile che sta sul mare.

Struttura open, disponibile per tutti gli associati con disabilità. Potranno praticare anche la Scuola di Vela. Via gli ostacoli e mai più barriere. Vivere le emozioni in compagnia, con sicurezza, è più facile tra la laguna, la terra e il mare.

Opera omologata, benedetta da terra e subito provata in canale. A battezzare il pontile stava al timone il caparbio promotore Giovanni Galifi. Barca a vela Hansa 303. Seguiva a distanza la fisioterapista e coordinatrice Simonetta Rossi. Poco prima aveva relazionato da esperta e presentato il Team di supporto al pubblico presente.

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Sul gommone della Base Navale gli addetti alla sicurezza sorvegliavano le operazioni. Tutto OK. Gioia e ammirazione con tanti, meritati, applausi dalla moltitudine dei presenti.

Presieduta da Paolo Leone Rossi, la Sezione LNI Venezia conta sul sicuro supporto di centinaia e centinaia di soci, attivi e uniti alla marea di familiari, amici e simpatizzanti.

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Venezia, oltre a tradizioni e memorie della Repubblica Marinara, vanta un titolo nazionale che fa davvero onore al Paese. È stata la “Prima tra le prime”, nel senso di Sezione fondatrice della Lega Navale Italiana. All’inaugurazione è  intervenuto il Presidente Nazionale Maurizio Gemignani.

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Nel programma dell’evento, proprio per gli alti valori di Promozione Sociale e i meriti storici, sono intervente le massime Autorità marittime. Pino Musolino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Porto di Venezia e Chioggia, seguito da Piero Pellizzari, Direttore Marittimo del Veneto e Comandante della Capitaneria di Porto di Venezia.

Quelle cittadine rappresentate dal Prosindaco del Lido Paolo Romor e dall’Assessore Simone Venturini. Apprezzata la testimonianza di collaborazione portata da Francesco Pietrobon, Presidente della Fondazione Ospedale San Camillo.

Cerimoniere il Vice Presidente Massimo Comelato e la manifestazione ha visto il ruolo attivo dell’intero Consiglio Direttivo, Segreteria e collaboratori.

Il Progetto si caratterizza per essere davvero all’avanguardia in Europa. Esprime ottime qualità tecnologiche della struttura, cura dei dettagli, sicurezze logistiche ed ergonomiche, attenzione all’ambiente con studio di pendenze e maree.

È stata messa in rilievo la cooperazione multidisciplinare tra soggetti diversi, la preparazione professionale degli operatori, nonché la fitta rete sociale di persone a supporto della progettualità. Distribuiti cappellini ricordo, polo e braccialetti in tipico stile marinaro.

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Hanno operato insieme tantissime persone tra associati ed esperti, tecnici e imprese, volontari e personale qualificato. Oltre alle istituzioni già partner e i supporter, sono fioccate le adesioni degli sponsor. L’orizzonte dello Sport sembra possa far traguardare lo sviluppo del Progetto verso nuove rotte di Socialità.

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Anche così Venezia eccelle in Italia e l’Europa, grazie allo spirito di libertà che l’ha sempre contraddistinta. Mossa dal buon vento solidale è stata come simbolicamente aggiunta una nuova bandiera. Già, perché quella “Blu eco-label” sventola al Lido da ben 10 anni e senza interruzioni.

A sentire le opinioni di soci e famiglie presenti c’è soddisfazione per la Scuola di Vela che cresce di anno in anno. Il nuovo pontile potrà sviluppare ancor di più l’interesse dei piccoli? Potrà far crescere il coraggio di provare a conquistare qualche trofeo, bandiera o medaglia alle prossime gare?

Intanto, restando sul pezzo circa la “VelaXTutti”, lo scorso weekend a Genova hanno registrato un record di iscrizioni. Si è tenuto il Campionato Italiano Hansa 303, organizzato dalla Lega Navale Italiana – Sezione Genova Sestri su delega della Federazione Italiana Vela in collaborazione con la Classe Italia Hansa 303.

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Se son rose fioriranno. Comunque, quel giorno a Malamocco, si percepiva ottimismo diffuso. Il Lido di Venezia sembra come pronto a rifiorire. Tra la laguna, il mare e le due bocche portuali, anche a girare con il bus o in bicicletta, si notano numerose qualità. Ormai, nella famosa “Isola d’Oro” sembrano esserci le carte in regola per rigenerare quel prezioso sviluppo orientato dalla Sostenibilità.

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☆ Curiosità Terme di Venezia ☆

“Le Sirene”, gondole da bagno per signore nella Venezia dell’800

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Porto Marghera, tanti progetti di sviluppo e nuove prospettive. Bando Invitalia aperto fino al 7 marzo

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Da ieri fino al prossimo 7 marzo, Invitalia ha aperto la call delle manifestazioni d’interesse per il rilancio di Porto Marghera e, in generale, per tutto il Comune di Venezia. Il modulo si compila facilmente ed è online qui. Invitalia è l’Agenzia nazionale di proprietà del Ministero dell’Economia per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.

All’iniziativa possono partecipare imprese italiane o estere con progetti di sviluppo e programmi occupazionali per la produzione di beni e servizi, tutela ambientale, innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Sono privilegiati progetti per la riqualificazione delle produzioni nel settore della meccanica, del vetro e della chimica, con investimenti migliorativi dell’efficienza dei processi e l’innovazione dei prodotti. Tra le priorità anche la promozione della logistica legata alle attività portuali, l’aggregazione delle PMI e la loro collaborazione con le Grandi Imprese, l’attrazione di nuovi investimenti anche finalizzati alla diversificazione produttiva.

Su Porto Marghera, nel Centenario della sua fondazione, ci sono interessanti segnali di sviluppo e opportunità da cogliere sul piano nazionale. Infatti, se andiamo a scorrere l’elenco del Ministero dello Sviluppo Economico circa le Aree di crisi industriale complessa, nel quadro dei PRRI Progetti di Riconversione e Riqualificazione Industriale, ci sono solo due Città Metropolitane interessate: Venezia con Porto Marghera e Genova con Sestri Ponente. In questo particolare scenario Venezia sta già dando evidenza di alcuni vantaggi e punti di forza istituzionali. Nel marzo 2017, con il Decreto del Ministro Carlo Calenda, sono state create le condizioni ottimali per snellire la burocrazia e progettare con maggiore efficacia la riconversione e la riqualificazione di Porto Marghera. Inoltre, è stato costituito il Gruppo di Coordinamento e Controllo per l’area di crisi industriale complessa di Venezia – Porto Marghera.

Se da una parte c’è il vantaggio competitivo di avere solo Genova come Città Metropolitana “concorrente” per i finanziamenti metropolitani verso le Aree di crisi industriale complessa, dall’altra emerge un vantaggio non secondario visto che siamo nell’ambito della Pubblica Amministrazione. Cioè, in questa fase vediamo lavorare sugli stessi obiettivi la Regione del Veneto, la Città Metropolitana di Venezia e il Comune di Venezia, nonché l’Autorità Portuale di Venezia, insieme a rappresentanti nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Si tratta di una sorta di “Conferenza dei Servizi e di Progetto permanente”. Non è cosa da poco visto che le tenaglie della burocrazia e la scellerata pratica dei veti incrociati dei vari enti competenti, nel passato hanno spesso messo in ginocchio qualsiasi progetto di rilancio per Marghera.

In questo scenario si sta muovendo altro di interessante, ovvero il PON  METRO  e le ZES Zone Economiche Speciali. In particolare, nel Documento sulla strategia di sviluppo PON METRO della Città di Venezia, a pagina 15 nella tabella 3.b, si esplicita chiaramente che “Le strategie di rilancio dell’economia veneziana assumono l’obiettivo generale di promuovere lo sviluppo economico attraverso il rilancio dell’area di Porto Marghera”. Poi, verso la fine di pagina 16 si parla di “investimenti sui settori logistico-portuali, della Green Economy e della produzione di soluzioni energetiche alternative”. Per quanto riguarda le ZES, grazie ad un emendamento all’ultima legge di Bilancio, nel Nord Italia sono diventate ZLS Zone Logistiche Semplificate, ovvero zone franche con aiuti economici, meno burocrazia e vantaggi per attrarre investimenti nei porti. Avranno durata di sette anni, rinnovabile per altri sette.

Infine, ecco una serie di altri progetti in evidenza che sono segnali importanti del cambiamento in corso a Porto Marghera:

  • Ripartenza altoforno Pilkington – Chiuso nel 2012 l’altoforno del vetro è ritornato a funzionare a fine 2017. Con un investimento di 20 milioni di € la Pilkington ha riaperto la produzione creando 134 posti di lavoro. L’attività punta sulle forniture per il mercato delle attività edilizie nell’Europa centrale.
  • Autostrade del Mare – Con un co-investimento europeo TEN-T di 13 milioni di €, a Fusina è in programma l’ampliamento del Terminal Autostrade del Mare per lo sviluppo dei collegamenti marittimi ro-ro/ro-pax e delle connessioni intermodali con il Centro-Nord Europa (Venezia-Francoforte) e lo sviluppo dei collegamenti marittimi con i porti greci di Igoumenitsa e Patrasso.
  • Ecodistretto Marghera – Presentato nel 2012 e progressivamente sviluppato, si estende su una grande area a sud di Porto Marghera fino a Fusina. Nel luglio 2017 la Società Eco-Ricicli Veritas ha presentato il progetto “Ecodistretto Marghera, Area 10 Ha”. Consiste negli interventi di adeguamento dei comparti esistenti e di realizzazione di nuove linee per la selezione dei rifiuti ingombranti, della carta e cartone, del multimateriale leggero e pesante, plastiche monomateriale. L’intervento si articola in un primo stralcio che dovrebbe realizzarsi agli inizi di quest’anno, poi un secondo entro i primi mesi del 2019. La capacità di trattamento finale dell’Ecodistretto aumenterà del 20% e sarà di circa 365.000 tonnellate all’anno.
  • Progetto Venice LNG – Presentato lo scorso fine gennaio dalla newco formata da Decal Spa e San Marco Gas, prevede investimenti di oltre 100 milioni di € per il progetto che ha l’obiettivo di realizzare un deposito di stoccaggio costiero di GNL, acronimo di Gas Naturale Liquefatto. Sarà realizzato con il 20% di contributi UE su terreni bonificati lungo il Canale Industriale Sud di Porto Marghera. Il GNL permette di eliminare del 95% le emissioni di ossidi di zolfo e delle polveri sottili. Entro il 2025 l’Unione Europea prevede la realizzazione di un sistema di rifornimento GNL per navi e veicoli pesanti lungo la rete centrale di trasporto transeuropea TEN-T. Il Porto di Venezia rientra tra i porti dell’iniziativa GAINN_IT promossa dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
  • Polo energie alternative – C’era tempo fino allo scorso 31 gennaio per partecipare al bando promosso da ENEA finalizzato ad individuare la sede del DTT Divertor Test Tokamak, ossia un Centro di ricerca internazionale per gli studi sulla generazione di energia elettrica da fonti alternative. Investimento da 500 milioni di € con previsione di 2.000 nuovi posti di lavoro. Venezia ha partecipato mettendo a disposizione 6 ettari nel terreni ex Syndial del nuovo Petrolchimico.
  • Ampliamento One Works – Il leader nazionale tra gli studi di architettura ha scelto di investire su Marghera con l’ampliamento della sede in Via Elettricità dove lavorano 55 professionisti su 150 architetti complessivi dello studio. A Marghera si progettano le grandi infrastrutture del futuro come, ad esempio, lo stadio dei mondiali di calcio del Qatar nel 2022.
  • Riconversione area Pili – Cambierà il waterfront di Porto Marghera nell’ex Prima Zona industriale. E’ di qualche giorno fa la decisione del Consiglio Comunale di Venezia per realizzare il nuovo Palasport da 15.000 posti. Ai Pili, dopo le necessarie bonifiche, sono inoltre previsti investimenti milionari per strutture a fini turistici, ricettivi, residenziali, direzionali, ricreativi e commerciali. Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, per evitare i rischi di conflitti di interesse, ha incaricato uno studio legale americano per le procedure di blind trust.

Foto by maeg costruzioni: Ponte strallato, Canale Industriale Ovest Porto Marghera 

Bandi europei, Economia, Europa, Formazione, green economy, Innovazione, Pubblica Amministrazione, Unioncamere, Veneto

Online (gratis) la Guida ai finanziamenti 2017 by Eurosportello Veneto e Unioncamere del Veneto

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Aziende, istituzioni, associazioni, organizzazioni e cittadini del Veneto hanno uno strumento in più per orientarsi nei finanziamenti europei. E’ disponibile gratis online la nuova Guida ai finanziamenti 2017. Si può scaricare qui dal sito di Eurosportello del Veneto.

La pubblicazione, proposta da Eurosportello Veneto ed Unioncamere del Veneto, è stata realizzata in collaborazione con 3 sportelli di Europe Direct del Veneto. Rinnovata rispetto agli anni precedenti, risulta uno strumento di facile utilizzo, ideato per orientare e informare sulla programmazione 2014-2020 che sta in piena fase attuativa.

L’interessate Guida si articola in 14 temi per una strategia di crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva.: Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Competitività, Ambiente, Agricoltura e Pesca, Cambiamento Sociale e Innovazione, Sicurezza Interna, Istruzione e Cultura, Giustizia e Uguaglianza, Salute e Sicurezza, Fiscalità e Dogane, Infrastrutture e Trasporti, Formazione, Cooperazione, Strumenti Finanziari, Cooperazione Territoriale Europea.

Ciascun tema della Guida curata da Gian Angelo Bellati, Roberta Lazzari e Ludovica Munari, è trattato in modo facilmente intuibile. Infatti, la consultazione in formato scheda risulta agile poiché, oltre alle descrizioni tematiche, sono riportati i budget approvati, la normativa di riferimento e i link.

Su questo importante argomento, dal 10 ottobre al 14 novembre, è in programma il Corso di Euroformazione che si terrà presso la sede di Unioncamere del Veneto.

Giuseppe Fedalto, Presidente Unioncamere del Veneto, sottolinea che “i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea per lo sviluppo e l’integrazione degli stati Membri, rappresentano, oggi più che mai, un’opportunità che Imprese ed Enti Locali non possono lasciarsi sfuggire”.

Bandi europei, CCIAA, Europa, Pubblica Amministrazione, Unioncamere, Veneto

Guida ai finanziamenti europei 2016

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Eurosportello Veneto Informa ha annunciato che è disponibile  la nuova Guida ai finanziamenti europei 2016, realizzata da Unioncamere del Veneto in collaborazione con la Regione del Veneto – Direzione Industria e Artigianato e Europe Direct Venezia.

SCARICA PDF Guida ai finanziamenti europei 2016.jpgLa Guida, completamente rinnovata rispetto agli anni precedenti, è uno strumento di facile utilizzo, utile per orientare e informare i cittadini sulla programmazione 2014-2020, che è attualmente in piena fase attuativa.

E’ suddivisa in sezioni tematiche quali: ricerca, sviluppo tecnologico e competitività, ambiente, agricoltura e pesca, cambiamento sociale e innovazione, sicurezza interna e immigrazione, istruzione e cultura, salute e sicurezza, fiscalità e dogane, infrastrutture e trasporti, formazione, cooperazione internazionale, strumenti finanziari e cooperazione territoriale europea. All’interno delle sezioni sono elencati i principali programmi europei attinenti, in modo da rendere la ricerca di finanziamenti quanto più semplice ed immediata.

PDF Guida ai finanziamenti europei 2016

Fonte: Unioncamere del Veneto

Ambiente, Bandi europei, Energia, Europa, EUROPA 2020, green economy, Innovazione, INTERREG Europe 2020, Pubblica Amministrazione, Regioni, Società della Conoscenza

Cooperazione Territoriale Europea. Parte INTERREG Europe 2020. Attesa per giugno la prima call.

Quali sono i concetti chiave del nuovo Programma INTERREG Europe? Promuovere scambio e trasferimento di conoscenze, favorire buone pratiche tra regioni europee per l’innovazione con l’economia della conoscenza e per l’ambiente con la prevenzione dei rischi.

INTERREG EUROPE 2020 Programma europeo per la Cooperazione Territoriale Europa

L’apertura della prima call è prevista per metà giugno 2015 e sarà chiusa dopo circa 30 giorni. Nel frattempo l’Unione Europea si è già messa in moto con la campagna informativa. Il nuovo Programma interessa tutti i 28 membri UE, più Norvegia e Svizzera. La Regione Umbria svolge la funzione di Contact Point per l’Italia.

Il Programma vede già stanziati 107.5 M€ ed è cofinanziato dal FESR, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Per ciascun progetto, il budget deve essere compreso tra uno e due milioni di €. La quota di co-finanziamento è:

  • 85% per gli organismi pubblici e di diritto pubblico;
  • 75% per gli organismi privati senza scopo di lucro.
  • +15% di contributo nazionale per i partner italiani pubblici e pubblici equivalenti.

La Cooperazione Territoriale Europea (CTE in sigla) è considerata un pilastro dell’integrazione europea per avvicinare gli europei a collaborare insieme, favorire la soluzione di problemi comuni e condividere idee strategiche verso obiettivi comuni.

INTERREG EUROPE 2020 research innovation SME competitiveness low-carbon economy enrironment and resource  efficiency

INTERREG Europe si focalizza su quattro importanti temi: ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione; competitività delle PMI; economia a basse emissioni di carbonio; ambiente ed efficienza delle risorse. Ecco in sintesi le due priorità:

  1. Innovazione ed economia della conoscenza – Si collega in modo strettissimo con l’agenda della strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione nell’Unione Europea. Autorità regionali, locali e altri soggetti interessati a livello regionale, possono migliorare politiche, metodi e capacità nel campo dell’innovazione e dell’economia della conoscenza. Questa priorità si pone l’obiettivo di ridurre le disparità regionali per rafforzare il potenziale di innovazione regionale ed aumentare il livello generale di competitività delle regioni in Europa.
  2. Ambiente e prevenzione dei rischi – L’obiettivo di questa seconda priorità è connesso con l’agenda di Göteborg e i temi dello sviluppo sostenibile. Responsabilizzare le autorità pubbliche e altre parti interessate per migliorare le loro politiche territoriali e sviluppare nuovi approcci per migliorare la qualità dell’ambiente. Aumentare l’attrattività delle regioni in Europa mediante lo scambio di conoscenze e di esperienze tra le regioni.

Per comprendere come predisporre la documentazione di progetto, in attesa del via libera del Comitato di Sorveglianza, online sono già disponibili (in inglese, lingua ufficiale del Programma) i seguenti materiali informativi in bozza:

L’Unione Europea ha reso disponibile il database delle buone pratiche selezionate nel corso dei progetti INTERREG IVC.