Web 2.0 per comunicare l’azienda
Corso Web 2.0 per Comunicare l’azienda in modo efficace – 20 ore
Problem solving e creatività
Corso Tecniche di problem solving e creatività – 12 ore
Corso Web 2.0 per Comunicare l’azienda in modo efficace – 20 ore
Corso Tecniche di problem solving e creatività – 12 ore
Ciò significa valorizzare l’impatto sensoriale e psicologico di serenità e benessere, la prima impressione visiva, anche tattile e olfattiva. Come dire che porta sicuro vantaggio dare valore al primo biglietto da visita, cioè quello che le imprese presentano alle persone che entrano in azienda, comprese quelle che ci lavorano ogni giorno.
Di questo argomento studio baroni ne parlava qui l’anno scorso, a proposito dell’Energy Forum 2014 tenutosi a Bressanone dove è stato introdotto l’innovativo argomento della “Hortitecture Adattiva”. Hooman Koliji, della School of Architecture Planning and Preservation (Università del Maryland – USA), ha spiegato la “cultura interdisciplinare di design thinking per le città future”.
Un ottimo esempio di azienda italiana innovativa, capace di inventare ed esportare con la Green Economy, è la Polifor di Faenza (RA). Per il verde che si installa e cresce sulle pareti ha brevettato il sistema FLEXIVERDE VYDRO®. La Polifor sta attualmente curando alcuni padiglioni all’EXPO di Milano, ma ecco una prima foto relativa ad un intervento di qualità ben riuscito al centro di Parigi: In questa seconda immagine si nota l’effetto ottenuto con la trasformazione intelligente e sostenibile di una parete in cemento alla cantina Montepulciano:
La Polifor, prima di procedere alla progettazione esecutiva e alla realizzazione del giardino verticale, stende un report preliminare di cantiere. Ogni parete è studiata nei minimi particolari perché presenta dei particolari che la rendono unica. Finestre, porte, difformità, travi, elementi architettonici e variazioni di inclinazione, materiali. Presenza di canaline elettriche o tubi dell’acqua interni ed esterni alla parete. Condizioni di esposizione alle condizioni ambientali tipo la distanza dal mare, vento, umidità, orientamento ed esposizione al sole o all’ombra.
Un altro interessante esempio italiano da seguire è “Ortofabbrica”, ideato dallo Studio Grassi Design per Fuorisalone 2015, a Milano zona Brera, nella corte di Palazzo Cusani. L’innovativo spazio, così come progettato e realizzato, potrebbe sicuramente dare moltissimo valore a qualsiasi area aziendale. Studio Grassi Design spiega che “Ortofabbrica” Concept Lab unisce progettisti, artigiani ed imprese con l’intento di fare del futuro sostenibile il proprio territorio di ricerca. “Ortofabbrca” è un marchio che accosta volutamente due nomi in antitesi, cioè “Orto” perché siamo su un pianeta che ha bisogno di rimanere verde e ”Fabbrica” perché dobbiamo continuare a produrre, seguendo però i criteri corretti della sostenibilità e delle energie rinnovabili.
“Corporate garden” è una nuova tendenza aziendale iniziata nel 2010 in USA. Come scrive greenews, a promuovere il giardino aziendale hanno iniziato aziende del calibro di Google, Toyota, PepsiCo e altri colossi multinazionali. Gli ampi spazi esterni e le terrazze di cui dispongono le aziende vengono trasformati in orti metropolitani e coltivati volontariamente dai dipendenti.
Infine, per comprendere la situazione e le prospettive della Green Economy, studio baroni invita a partecipare agli Stati Generali 2015 in programma a Rimini il 3 e 4 novembre. Nel Documento di sintesi 2014 (file PDF) emerge che il punto di forza delle imprese Green è la capacità di innovazione orientata all’elevata qualità ambientale e all’eco-innovazione. Tutti i documenti sono scaricabili qui.
Oggi prendiamo spunto dall’interessante post “Amanuensi“, scritto da PierLuca Santoro che è l’Autore de “Il Giornalaio”, nel quale mette in evidenza l’obbligo (decorrenza 1 gennaio 2013) che ricade su tutta l’intera filiera distributiva della comunicazione stampata.
Questa cosa italiana dei giorni nostri… è come un terremoto silenzioso, carsico, sottovento… che va ancora più in profondità del sistema della comunicazione su carta stampata, va alle radici del sistema informativo dei quotidiani e periodici su carta, cioè un mondo che produce, ancora adesso, comunicazione a go go.
La stampa di quotidiani e periodi dà lavoro a migliaia di persone, è un mondo che, fino a qualche decennio fa, usava il piombo a nastro… ma che ha saputo gradualmente evolversi fino all’attuale punto di non ritorno, cioè “giornale tablet”.
Il punto della situazione evolutiva di questo mondo l’ha ben rappresentato Luca De Biase come possiamo leggere in questa discussione 2011 tenutasi all’interno dell’intenso programma del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia (p.s. programma 2013 in gestazione qui).
Stiamo parlando di quel qualcosa che ha avvio al quella che possiamo essere stata la “prima Rivoluzione della Comunicazione” grazie a quanto è stato inventato dal famoso Johann Gutenberg, orafo, inventore e tipografo tedesco, inventore della stampa a caratteri mobili moderna. Senza addentrarci troppo nella storia, ricordiamo solo che fu un’invenzione molto importante che fece da cerniera tra la fine Medio Evo e l’inizio del Rinascimento. 500 anni fa, qui da noi, avevamo Venezia con l’Armenia, già capitale dell’innovazione culturale europea di quel tempo. Grande, infatti, era la mole di libri fabbricati nella Serenissima laguna grazie alle esperte mani armene giunte a Venezia dalle terre del Monte Ararat. Per onore della storia, a dirla quasi tutta sotto l’aspetto della storia della carta stampata, prima degli europei sono arrivati i cinesi con la stampa a blocchi di legno (epoca Dinastia Tang). Tuttavia esistono testimonianze su questo metodo di stampa a fantasie su tessuto che portano in Egitto a prima dell’anno 220.
Bene, ma ora ritorniamo “sul pezzo” come si usa dire, cioè andiamo a comprendere a cosa mira la nuova norma italiana approvata nel 2012 dal Parlamento. Essa mirerebbe ai seguenti due obiettivi:
Questa nuova norma va certamente a gravare sul sistema della carta stampata che è già stato fortemente provato dall’aggressività televisiva pubblica e privata. Già, proprio quella TV amata e odiata con bizzeffe di petizioni contro il canone da pagare oppure accustaa di essere faziosa, di parte, manovrata e chi più ne ha più ne metta. Già proprio quella TV che ha recentemente cambiato pelle sbarcando sul digitale con centinia e centinaia di canali pubblici e privati, a pagamento e gratuiti. E’ quella TV ancora più aggressiva che ti puoi vedere sul tablet e sul cellulare che aggredisce ancor di più il provato mondo della cosiddetta carta stampata anche accusata di usare inchiostri inquinanti e carte patinate non sempre riciclate.
MA COSA FANNO GLI ATTORI DI QUESTO SISTEMA?
Alla fine, rimane solo una domanda: come verranno gestiti i dati certificati? La cui risposta si trova nella LEGGE 16 luglio 2012, n. 103 (che ha convertito in legge, con modificazioni, il DL 18 maggio 2012, n. 63 “disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale”).
E, per concludere con il ragionamento delle rivoluzioni in atto, ecco qui sott il testo e i riferimenti delle due citazioni pubblicate dagli amici Paul Saffo e Daniele Callini. Proviamo a metterle insieme, una dopo l’altra, per tentare di dare ancora più senso al lor pensiero.
L’Istituto Italiano di Resilienza è nato il Il 26 febbraio 2011 a Spoleto (Palazzo Mauri) e opera con un Centro Studi attivo nel settore della Sicurezza, Protezione e Difesa Civile. Rafforzare il valore di Resilienza ad ogni livello della società italiana, questo lo scopo dell’Istituto mediante attività di pianificazione e formazione per legare i concetti di Resilienza alla Protezione Civile.
Fulvio Toseroni, Presidente Centro Studi Sistema Protezione Civile, ha curato il progetto per l’istituto Italiano di Resilienza attivo anche con un proprio Comitato Tecnico. Sul “concetto di Resilienza” sono stati raccolti i contributi di David Alexander, docente all’Università degli Studi di Firenze.
Ecco le parole chiave per lo Sviluppo contenute nel 5^ Rapporto Classe Dirigente 2011 pubblicato dall’Associazione Management Club, il centro studi e ricerche creato da Fondirigenti e Università LUISS:
AGGREGAZIONE di interessi, esigenze e fabbisogni di individui, organizzazioni e della collettività nel suo insieme. Nelle realtà virtuose esaminate, le idee migliori sono caratterizzate dall’attivazione di momenti di condivisione delle proposte;
GIOVANI come lo sono i principali attori delle iniziative di innovazione e sviluppo, i futuri imprenditori e manager, ma anche studenti e ricercatori, coinvolti attivamente nelle azioni promosse a livello territoriale;
INNOVAZIONE che valorizza le specifiche realtà produttive, cultruali e scientifiche delle singole realtà e che trova in queste spinta creativa e forza propulsiva;
RADICAMENTO, ovvero pensare globale e agire locale (vedi in proposito l’“Orientamento Glocal”) per un senso della comunità e del territorio riscoperto e valorizzato;
INTERNAZIONALIZZAZIONE per cogliere appieno le opportunità e le singergie offerte dall’estero nell’ambito delle quali individuare mercati di sbocco e parternship tecnologiche e produttive;
GOVERNANCE con la richiesta di luoghi di collaborazione tra organizzazioni pubbliche e private per guidare il processo, esercitare un ruolo attivo, di stimolo e di leadership, dimostrando capacità di cogliere e trasmettere i segnali di cambiamento;
APPRENDIMENTO perché la sfida della governance della complessità e dello sviluppo può essere vinta solo attivando le condizioni di un efficace apprendimento dell’intero sistema socio-economico.
.
Nell’attuale Società dell’informazione il passaggio all’economia digitale rappresenta un importante fattore di innovazione, sviluppo e creazione di nuovi posti di lavoro. Le grandi trasformazioni in atto interessano tutti i settori dell’economia. Nella Sanità l’innovazione si chiama eHealth.
eHealth, ovvero il complesso di risorse, soluzioni e tecnologie informatiche di rete che esprime un mercato europeo stimato attorno ai 15 miliardi con trend di crescita annua pari che sfiora il 3%. Studio Baroni propone questo sintetico approfondimento sull’argomento.
La domotica si colloca nell’ambito delle nuove tecnologie digitali che sono particolarmente indicate per trasformare il luogo del vivere quotidiano in “casa intelligente”, ma anche in aziende per le “imprese intelligenti” e comunità e altro come “scuole intelligenti”, “ospedali intelligenti”, “stazioni intelligenti”… e via così 🙂
Studio Baroni, nel team dei partner coordinato da M31 Spa (Treart Srl, ATEC Srl, Neol Srl, Metodo spa, OIA Srl, Teleart Spa, H-umus, Telerete, VEGA, Infodati, Calamus, Kynetics, Telsey, Premiere, Consorzio Vita, Master, 4-noks, Alfatelematica, Studio Baroni, Ubiest, Comune di Padova, Comune di Cappella Maggiore) è impegnato in alcune attività di progetto e nella realizzazione del manuale per le applicazioni operative nelle scuole pilota.
L’obiettivo del progetto “Multimedialità e domotica nelle scuole”, proposto con un’innovativa formula di “project financing 2.0” esprime un valore di circa 1,3 milioni di € ed è finanziato in quota parte dalla Regione del Veneto per circa 0,5 milioni di €.
Il progetto in Veneto mira a mappare ed integrare, tramite attività di trasferimento tecnologico, prodotti e servizi offerti da imprese venete afferenti al Metadistretto Digitalmediale (l’MDM è 1° Cluster Digital Mediale Italiano per numero di aziende associate e fra i più grandi in Europa) per la definizione e la progettazione di sistemi multimediali e di building automation per edifici pubblici ed in particolare per le scuole. Il fine è definire le peculiarità della specifica applicazione per disegnare un’offerta integrata che soddisfi alle necessità infrastrutturali e tecnologiche di edifici che ospitano scuole primarie e secondarie.
Le attivitàdel progetto “Multimedialità e domotica nelle scuole” sono iniziate nel 2009 e hanno raggiunto un buon stato di avanzamento nelle seguenti macroaree:
Ma ritorniamo alla news di “Xmobile” perchè ci torna utile e spiega che la domotica è la “scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle nuove tecnologie per migliorare la qualità della vita nella nostra casa. Benessere, tecnologia, risparmio energetico, comodità e case più sicure sono i principali vantaggi della domotica”.
Ma, l’aspetto più interessante è il caso “Nokia Home Control Center” che viene così descritto anche con delle immagini molto chiare e comprensibili per un target senza particolari competenze tecniche.
La domotica può essere applicata in diverse aree come gli elettrodomestici (lavatrice, forno, frigorifero ecc) , comunicazione (telefono, citofono, fax ecc) sicurezza (antifurto, serrature ecc). La descrizione di queste apparecchiature potrebbe far pensare a qualcosa di accessibile soltanto in futuro, in realtà il mercato in italia consente di acquistare un sistema domotico a prezzi molto convenienti.
Nokia è leader mondiale nelle telecomunicazioni e ha sviluppato una piattaforma domotica smart home ideata per la gestione da remoto degli elettrodomestici, allarmi, illuminazione, impianti di riscaldamento…
Il sistema permette di avere un controllo totale della nostra casa attraverso il cellulare. Basta infatti mandare un messaggio per accendere , ad esempio, il riscaldamento. Con Nokia home control center è possibile anche risparmiare energia elettrica grazie ai piani di risparmio energetico e tenere sotto controllo la casa da qualunque parte del mondo, anche grazie all’assegnazione di un sito personale da cui gestire la propria abitazione. Dalla collaborazione con RWE è stato sviluppato il sistema sfruttando un software realizzato per Symbian S60 in modo da sfruttare i comandi anche da remoto.
In queste immagini è possibile notare i diversi campi di utilizzo:
fonti:
La notizia è uscita giovedì scorso in esclusiva su screenweek e sta rimbalzando in ogni parte del pianeta: presto uscirà un film su Google.
I diritti di “Googled”, il romanzo scritto dal quasi 70 enne Ken Auletta, sono passati alla Groundswell Prods (carino il loro sito, ma nella sezione “press” non hanno ancora dato la news) e il produttore Michael London viaggerà in tandem con il collega John Morris.
E dopo il film di David Fincher su Facebook “Social Network“, anche la più importante azienda della new economy (Google fattura 20 miliardi di dollari in pubblicità e a giugno 2010 i suoi servizi sono stati usati dal 75% degli Internauti mondiali, pari a 944 milioni di persone) si appresta agli onori del grande schermo.
Con il sogno (e la mission) di “Organizzare le informazioni di tutto il mondo“ nel 2010 Google ha lanciato la sfida al libro elettronico con Google Editions e avviato prove di accordo con Facebook confermando particolare attenzione verso i social network.
Per capire dove sta andando Google, Studio Baroni propone la lettura del libro “Pianeta Google” di Randall Stross“, edito lo scorso anno da Sperling & Kupfer e suggerisce di dare un’occhiata a “Google Zeitgeist” e al nuovo servizio chiamato “Google goggles“.
–
P.S.
A proposito di Google, c’è una notizia interessante pubblicata nelle ultime righe in questo articolo del Corriere della Sera. Si parla di un accordo tra Google e Verizon (il documento originale è stato pubblicato da Google il 9 agosto 2010). Se l’operazione verrà accettata dal Congresso degli Stati Uniti e dalla Commissione Federale delle Comunicazioni l’accordo potrebbe trasformare l’internet libero e gratuito in una piattaforma chiusa simile alla televisione via cavo.
Verizon Communications è un fornitore di banda larga americano e di telecomunicazioni. Con il Gruppo Vodafone ha fondato Verizon Wireless che si basa esclusivamente sul mercato dei clienti senza fili. E proprio con Verizon, dal novembre 2009, Google distribuisce i cellulari con il suo sistema operativo Android (i più venduti al momento negli Usa).
–
Articolo è pubblicato con Licenza Creative Commons. Come fonte citare questo testo e link: Studio Baroni.
Dati interessanti sul Turismo 2.0: la quota dei turisti che prenotano online è passata dal 41% del 2009 contro il 36% registrato nel 2008 (dati ISNART) e, secondo una ricerca Nielsen, la fiducia dei consumatori sulle opinioni pubblicate online è del 70%.
A questo riguardo, Studio Baroni ha approfondito il tema del Turismo 2.0 e propone le net innovazioni di cinque territori turistici italiani (Venezia, Firenze, Jesolo, Roseto degli Abruzzi e Torino) e sei social network che mettono in rete viaggiatori, agenzie e operatori (Travel Trade, travel people, treboo, cisonostato, TripAdvisor e trivago).
E secondo l’Osservatorio Amadeus, che conferma i dati del settore travel di Google Italy, tra giugno e settembre oltre il 50% degli italiani viaggerà per vacanza prediligendo il mare nel 65-70% dei casi e le spiagge di Sardegna, Sicilia ed Emilia Romagna. Circa il 64% resterà in Italia, il 24,5% andrà in Europa, il 6% nelle Americhe, il 4% in Asia e Pacifico e circa l’1,5% in Africa (compreso il Sudafrica in occasione dei mondiali di calcio).
Amadeus Italia fornisce tecnologie e servizi che soddisfano le esigenze di marketing, vendita e distribuzione per opera nella filiera dei viaggi e del turismo.
Buone notize da ARGAV: il QR-CODE è stato adottato da Unaprol come sistema di comunicazione digitale dell’olio di oliva di qualità 100% italiano.
Uno dei prodotti più importanti della filiera agroalimentare italiana ha scelto di adottare la nuova tecnologia con l‘etichetta che parla al consumatore. Il progetto, oltre a presentare grandi potenzialità di marketing per i prodotti italiani, è un efficace mezzo di controllo della tracciabilità.
Ogni bottiglia, una carta d’identità elettronica. L’etichettatura innovativa adottata da Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano, guarda al mercato, parla al consumatore ed è la novità dell’edizione 2010 del SOL, il salone internazionale dell’olio extra vergine di oliva di qualità appena concluso a Verona.
Questo sistema di etichettatura permette di dotare le bottiglie di olio extra vergine di oliva di una carta di identità elettronica, costituita da una semplice etichetta intelligente adesiva. L’etichetta è capace di ospitare e veicolare a consumatori, distributori, ristoratori, numerose e più complete informazioni sull’ olio extra vergine di oliva contenuto nella bottiglia.
Approfondisci e vedi gli esempi con le applicazione del QR-CODE in un precedente articolo di Studio Baroni (in fondo al post c’è il link per generare gratuitamente il QR-CODE.