Comunicazione, Innovazione, QR code, sicurezza, Società della Conoscenza

Il QR-CODE etichetta l’alta qualità 100% dell’olio extra vergine made in Italy

Buone notize da ARGAV: il QR-CODE è stato adottato da Unaprol come sistema di comunicazione digitale dell’olio di oliva di qualità 100% italiano.

Uno dei prodotti più importanti della filiera agroalimentare italiana ha scelto di adottare la nuova tecnologia con letichetta che parla al consumatore. Il progetto, oltre a presentare grandi potenzialità di marketing per i prodotti italiani, è un efficace mezzo di controllo della tracciabilità.

Ogni bottiglia, una carta d’identità elettronica. L’etichettatura innovativa adottata da Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano, guarda al mercato, parla al consumatore ed è la novità dell’edizione 2010 del SOL, il salone internazionale dell’olio extra vergine di oliva di qualità appena concluso a Verona.

Questo sistema di etichettatura permette di dotare le bottiglie di olio extra vergine di oliva di una carta di identità elettronica, costituita da una semplice etichetta intelligente adesiva. L’etichetta è capace di ospitare e veicolare a consumatori, distributori, ristoratori, numerose e più complete informazioni sull’ olio extra vergine di oliva contenuto nella bottiglia.

Approfondisci e vedi gli esempi con le applicazione del QR-CODE in un precedente articolo di Studio Baroni (in fondo al post c’è il link per generare gratuitamente il QR-CODE.

Innovazione, Politecnico di Milano, Sistemi gestionali

I sistemi gestionali nelle PMI: classificazione del Politecnico di Milano

I sistemi gestionali sono una delle principali applicazioni del sistema informativo delle aziende.

Supportano in modo integrato molteplici attività (amministrazione, finanza, gestione della produzione, vendite, ecc.).

Nelle imprese, in particolare in quelle di piccole e medie dimensioni, il patrimonio applicativo è spesso frutto di un percorso di evoluzione che si è articolato lungo due direzioni principali: l’ampliamento del livello di supporto ai processi e l’integrazione applicativa.

Tale approccio ha portato le aziende a informatizzare i processi in base alle priorità: inizialmente i processi amministrativi, poi la gestione dei clienti e degli ordini e successivamente, in funzione della tipologia di aziende, i processi produttivi, la logistica, i servizi post vendita. Parallelamente è cresciuta l’esigenza di disporre di informazioni, di dettaglio e di sintesi, per monitorare e governare i processi. Si sono quindi introdotte applicazioni per la reportistica e per l’analisi dei dati (Business Intelligence).

La disponibilità, a partire dagli anni ’90, di soluzioni software gestionali in grado di garantire un’ampia copertura applicativa attraverso differenti moduli e di supportare i processi in modo integrato, i cosiddetti Enterprise Resource Planning (ERP), ha rappresentato un’opportunità per molte imprese.

benefici derivanti dall’introduzione di un sistema gestionale integrato sono molteplici e legati prevalentemente all’introduzione della logica di funzionamento per processi, all’integrazione delle informazioni e al miglioramento delle prestazioni chiave, come la produttività, i tempi di ciclo, il numero di errori.

La fotografia attuale dei sistemi gestionali presenti nelle aziende italiane è ancora eterogenea. L’Osservatorio ICT & PMI della School of Management del Politecnico di Milano, distingue le applicazioni gestionali in cinque categorie principali:

  1. ERP internazionali. Applicazioni  (letteralmente “pianificazione delle risorse d’impresa”) caratterizzate da un’elevata copertura funzionale realizzata attraverso moduli, ovvero insiemi di funzionalità destinate a supportare uno specifico processo o funzione aziendale (quali ad esempio l’amministrazione, la produzione, la logistica, ecc.), che condividono un’unica base dati. In tale modo l’integrazione tra le varie funzionalità è garantita. Sono realizzate da software house internazionali, in grado quindi di acquisire esperienza sulle modalità migliori di lavoro delle aziende, le cosiddette best practice, e di codificarla nelle modalità di utilizzo delle funzionalità del software.
  2. Gestionali nazionali. Applicazioni che garantiscono un buon livello di supporto integrato ai processi, anche se in generale non al livello degli ERP internazionali. Sono realizzati principalmente da software house nazionali, anche se alcune di esse fanno oggi parte di gruppi internazionali, che, sebbene non abbiano accesso ad un casistica di studio così ampia come nel caso dei fornitori di ERP internazionali, conoscono molto bene la realtà nazionale e sono quindi in grado di fornire un prodotto altamente localizzato al contesto (si pensi alle specificità dei processi nei settori tessile, alimentare o arredo italiani, alle particolarità normative, ecc.).
  3. Gestionali verticali. Applicazioni che presentano un’elevata personalizzazione, in termini di tipologie di informazioni gestite, funzionalità messe a disposizione, tipologie di interfacce, per un determinato settore industriale. Sono spesso derivati da ERP internazionali o gestionali nazionali e rappresentano una soluzione utile per le imprese che operano in contesti molto particolari e che sono interessate a contenere i tempi e i costi di adattamento del software gestionale all’impresa durante la fase di introduzione.
  4. Sistemi sviluppati ad hoc. Applicazioni software sviluppate per soddisfare le esigenze dell’impresa. Possono essere realizzate interamente ex novo o a partire da un nucleo di funzionalità di base di un prodotto gestionale. In relazione alla modalità di realizzazione, possono essere sviluppate internamente all’impresa o da parte di una software house. Anche se queste soluzioni garantiscono la maggiore rispondenza alle specifiche esigenze delle imprese, sono spesso realizzate su tecnologie proprietarie e non allo stato dell’arte, determinando spesso vincoli all’evoluzione futura, in termini di sviluppo di nuove funzionalità o integrazione con altre applicazioni.
  5. Pacchetti semplici. Applicazioni in grado di supportare un numero limitato di funzionalità (ad esempio, le funzionalità amministrative), basate su tecnologie relativamente allo stato dell’arte e sono realizzate da società di informatica locali. Rappresentano solitamente il primo passo di implementazione per le imprese di dimensioni inferiori. Nel caso emerga l’esigenza di ampliare la copertura funzionale, tali applicazioni vengono spesso completate mediante sviluppo ad hoc di nuove funzionalità.

Fonte: newsletter accreditati  http://www.ict4executive.it

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Facebook, nuovo giro di privacy

Dopo la lettera aperta del fondatore di Facebook che nel dicembre 2009 informava  dell’aggiornamento delle impostazioni sulla privacy, grazie a Punto Informatico ecco la notizia di una nuova serie di modifiche alle policy in materia di dati personali. Ci sarà un’opzione per la localizzazione e soprattutto una lista di siti terzi pre-approvati, che potranno ottenere in automatico le informazioni degli utenti

Roma – Si tratterebbe di un nuovo fondamentale passo nella gestione aperta e trasparente dell’immenso ecosistema social di Facebook. Una mossa per coinvolgere milioni di netizen nelle sostanziali modifiche che verranno presto apportate al social network in blu. A loro il compito di esprimere la propria opinione su una serie di nuove revisioni delle policy in materia di privacy della creatura di Mark Zuckerberg.

Revisioni annunciate di recente dal deputy counsel di Facebook Michael Richter, che in un post sul blog ufficiale del sito ha anche parlato di una serie di modifiche che verranno apportate allo Statement of Rights and Responsibilities. “Non tutti i prodotti che stiamo analizzando sono stati ultimati, alcuni non sono nemmeno stati sviluppati – ha spiegato Richter – Tuttavia, abbiamo identificato delle opportunità interessanti”.

Cosa hanno dunque in cantiere i responsabili di Facebook? Abbondanza di dettagli non ce n’è stata, ma il post ha comunque fatto luce su alcune modifiche precise. In primis sulla condivisione dei luoghi reali che l’utente potrebbe visitare ogni giorno. Facebook sembra aver abbandonato la precedente idea riguardante l’inclusione di una particolare location all’interno di un comune post. Per abbracciare quella di un luogo in riferimento ad una particolare pagina del sito in blu, come ad esempio quella di un ristorante locale.

La parte tuttavia più interessante del post di Michael Richter ha riguardato la prossima gestione delle applicazioni e dei siti web terzi. “Nella nostra proposta – si legge nel post – abbiamo illustrato la possibilità di lavorare con siti web partner, che noi provvediamo a pre-approvare per offrire agli utenti un’esperienza maggiormente personalizzata”. Come sottolineato da qualcuno, Facebook darebbe agli inserzionisti la possibilità di cucire pubblicità su misura, modellata sugli interessi degli stessi utenti in stile Facebook Connect.

In pratica, i dati personali degli iscritti al sito in blu verranno automaticamente indirizzati verso applicazioni terze pre-approvate. A meno che gli stessi utenti non vadano a disattivare la particolare opzione in maniera manuale. Pare quindi che queste nuove opzioni verranno installate di default su ogni profilo attivo su Facebook.

Per TechCrunch, la nuova mossa del social network darà ai siti terzi la possibilità di identificareanche quegli utenti che non hanno mai accettato di accedere a Facebook Connect. In questo modo, le applicazioni terze potranno visualizzare i dati personali degli iscritti e dei loro amici. Con la probabilità molto alta che questi stessi dati personali vengano condivisi con chiunque.

A questo proposito, l’intervento di Richter ha anche spiegato meglio il perché dell’opzione di condivisione impostata di default su everyone. “Le persone hanno ancora il controllo delle proprie informazioni sul sito – si legge – ma l’impostazione con tutti ha l’obiettivo di permettere alla gente di condividere il più possibile i propri contenuti. Per supportare questa distribuzione, noi permettiamo agli altri di visualizzare e ridistribuire i contenuti a chiunque”.

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Fonte: http://punto-informatico.it

Autore: Mauro Vecchio

Facebook, Imprese 2.0, Marketing, Social Network, Web 2.0

Facebook sostituirà “Diventa fan” con “Mi piace”

Nuova, piccola rivoluzione in vista per Facebook. Anziché cliccare sull’ormai conosciutissimo pulsante “Diventa fan” per dare il proprio sostegno virtuale e restare aggiornati sulle attività di aziende, gruppi, artisti o associazioni, gli utenti troveranno un link “Mi piace“, come già accade per messaggi di stato, video, immagini e altri contenuti caricati sul social network.

Quale sono i motivi che hanno spinto i vertici dell’azienda verso tale decisione? A quanto pare, consci che gli iscritti al portale sono più propensi al click su “Mi piace” anziché a quello su “Diventa fan”, Facebook spera, in questo modo, di favorire i legami tra i singoli utenti e i brand.

Questo porterà inevitabilmente a un incremento nel numero delle aziende che scelgono di aprire una pagina ufficiale e, di conseguenza, di quello delle realtà pronte a investire in pubblicità per la loro promozione. L’altro lato della medaglia riguarda il rischio, almeno in una prima fase, di generare confusione negli utenti meno esperti.

Con oltre 400 milioni di iscritti, la metà dei quali effettuano l’accesso al proprio profilo quotidianamente, ogni mossa di Facebook è ormai destinata a far discutere, soprattutto nel caso in cui, in modo decisamente poco velato, le modifiche introdotte hanno il fine unico di monetizzare le attività dei netizen sulle proprie pagine.

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Fonte: http://www.oneweb20.it

Autore: Cristiano Ghidotti

enterprise, Project Manager

Project Manager: ecco come fare il monitoraggio dei progressi

Una delle attività principali del project manager consiste nel tenere il progetto sulla giusta traiettoria. Per fare questo è indispensabile monitorarne i progressi. Grazie allo staff di QualitiAmo ecco disponibile una raccolta di schemi:

Action plan
Analisi supporto degli stakeholder al progetto
Come acquisire i requisiti
Communication plan
Compiti dello sponsor di un progetto
Controllare i progressi
Cosa serve per svolgere un certo compito?
Delegare le attività
DMAIC – Gli strumenti
Equità e valutazione
Esempi dei 7 sprechi
Esempio interazione processi
Evoluzione del vendor rating
Filtrare i requisiti e definire le priorità
Guidare una sessione di valutazione dello stato di un progetto
I fattori che ostacolano i team
Il quadrante della Qualità
Le domande per prendere decisioni sul futuro del progetto
Marcatura CE – Un e-book dell’ing. Carraro
Matrice strumenti utilizzati nella produzione snella
Matrice per il problem solving
Matrice processo punti norma
Matrice delle responsabilità
Monitorare i progressi di un progetto
Problematiche dei team
Processi e politiche
Processo di macropianificazione
Raccogliere il sostegno per un progetto
Riepilogo richiesta output processo
Schema DMAIC
Schema outsourcing
Schema rilevazione efficienza / efficacia processi
Schema riassuntivo livelli documentazione
Schema riassuntivo processo 1
Schema riassuntivo processo 2
Scegliere il team di progetto
Scrivere i report di progetto
Sviluppare un progetto della Qualità
Tempio lean
Concorsi, Eventi, Innovazione

20 artisti emergenti nel concorso online CERES4ART

Ecco un innovativo concorso promosso dalla nota birra danese CERES che trasferisce in rete le 20 opere di Ceres4Art 2010, ospitate presso la MyOwnGallery di Milano.

La mostra-evento abbandona i canoni tradizionali di esposizione artistica e approda sul web: le opere saranno esposte online dal 10 marzo al 31 agosto 2010 su una sezione dedicata di www.ceres.com e visibili all’intera rete.

Gli utenti potranno accedere all’area MY CERES del sito, votare l’opera che più rappresenta l’universo giovane, allegro, vivace che Ceres incarna e partecipare al concorso. Il 31 agosto si chiuderanno le operazioni di voto e si procederà con la designazione del vincitore tra tutti coloro che avranno votato le opere in gara. Entro il 15 ottobre 2010, verrà estratto il fortunato vincitore di 1 fornitura annuale di birra Ceres (360 bottiglie).

Per aderire basterà registrarsi inserendo i propri dati (nome, cognome, indirizzo, cap, città, recapito telefonico, e-mail, data di nascita, sesso). Effettuata la login, un bottone interattivo permetterà l’accesso alla pagina di votazione, dove l’utente potrà esprimere la propria preferenza.

MY CERES, l’area dedicata all’iniziativa, è un vero e proprio portale interattivo dove gli utenti online potranno scaricare gli screensaver delle opere in gara e giocare ad un divertente Game Memory, un gioco di carte e abilità per svelare le opere in concorso.

Ecco i 20 artisti in gara:

  • Nicola Alessandrini
  • Marco Barbieri (DEM)
  • Fabrizio Bragherio (Bixio)
  • Marco Campori (El Gato Chimney)
  • Samantha Casolari
  • Nadia Collura
  • Giordano Curreri
  • Ivana Falconi
  • Andrea Francolino
  • Ivan Lardschneider
  • Andrea Martinucci
  • Jara Marzulli
  • Opiemme
  • Max Papeschi
  • Carlo Pasini
  • Michele Quadri
  • Tina Sgrò
  • Gigi Tarantola (GGT)
  • Chiara Todero
  • Giuseppe Veneziano

Giunta al suo terzo anno, Ceres4Art coinvolge venti artisti emergenti provenienti principalmente dalle correnti urban art e new pop, chiamati con la loro creatività a interpretare e rielaborare il loro vissuto di Ceres, illustrando nelle loro produzioni ciò che è divenuto ormai il mito di intere generazioni: la bottiglia della classica bionda doppio malto chiara dell’azienda danese.

Il progetto Ceres4Art conferma ancora una volta l’impegno assunto da Ceres a sostegno del talento degli artisti emergenti, facendosi promotrice di una concezione di arte accessibile, nonché la volontà di avvicinare l’universo giovane all’arte.

Formazione, Imprese 2.0, Innovazione, Padova, Pubblica Amministrazione

Saper fare rete: il dirigente e le reti per lo sviluppo del territorio

Fare sistema: andiamo oltre lo slogan

Oggi, siamo tutti coscienti del fatto che per ottenere uno sviluppo sostenibile del territorio è necessario “fare sistema”, ovvero unire le forze e collaborare con l’obiettivo di sviluppare l’economia, tutelare l’ambiente e migliorare la qualità della vita della comunità locale.

Ma com’è possibile passare dalle buone intenzioni ai risultati?

L’equilibrio conduce pi facilmente al risultato Il successo di questi processi dipende da due aspetti fondamentali: l’abilità di chi, in qualità di attivatore del processo, si fa garante dei bisogni e delle esigenze di ogni soggetto locale, facilitando l’individuazione di un obiettivo di sviluppo comune e condiviso; la capacità del “sistema” di istituire un organismo di governance in grado di rappresentare equamente gli interessi di tutte le parti in gioco e dotato delle necessarie competenze tecniche. L’esperienza ci dice che questo può concretizzarsi solo attraverso un “percorso di rete”, realizzato da un insieme di attori, di intelligenze, di motivazioni, di interazioni, di competenze differenti collegati tra loro. Facile enunciarlo, molto meno realizzarlo.

Ecco allora l’occasione per approfondire il tema con questa interessante proposta (anche nel prezzo) di formazione:

  • Quando: Venerdì 26 marzo 2010, dalle 10 alle 17
  • Titolo: “Saper fare rete: vengo anch’io? Sì tu sì!”.
  • Destinatari: dirigenti pubblici sulle reti per lo sviluppo del territorio
  • Dove:  Padova – Confservizi Veneto- V.le della Croce Rossa, 62/3
  • Iscrizione: 250€ + IVA
  • Info:  MartiniAssociati – Netpoint di Padova, tel. 049.656158, e-mail: padova@martiniassociati.it
  • Download programma SAPER FARE RETE pdf

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Comunicazione, digitale, Facebook, Google, Social Network, Società della Conoscenza, Web 2.0

Google e Facebook… prove di accordo?

Dopo aver integrato aggiornamenti in tempo reale provenienti da Twitter e FriendFeed, Google ha da poco avviato una nuova iniziativa per includere nei risultati in real-time le informazioni di stato degli utenti di Facebook.

La nuova strategia potrebbe consentire al motore di ricerca di arricchire sensibilmente la propria offerta di contenuti in tempo reale, rendendo maggiormente dinamica l’esperienza d’uso per le decine di milioni di utenti che ogni giorno fanno affidamento su Google Search.

Per comunicare l’introduzione del nuovo servizio, la società di Mountain View ha deciso di mantenere un profilo basso, affidando a un breve post su Twitter la notizia. L’aggiunta di Facebook costituisce un importante passo in avanti per i risultati in tempo reale di Google, ma al tempo stesso comporta solamente una lieve modifica al sistema messo in campo alcuni mesi or sono. Al momento, infatti, il servizio sarà in grado di fornire solamente i risultati ottenuti attraverso le Pagine di Facebook e non dai profili dei singoli utenti. Tale condizione riduce sensibilmente le fonti per il motore di ricerca, che analizzerà circa 3 milioni di Pagine ignorando – per ora – le centinaia di milioni di profili presenti sul trafficato social network.

Il numero di informazioni per il real-time proveniente da Facebook sarà dunque estremamente limitato. Le Pagine sono solitamente utilizzate da società, celebrità, istituzioni e politici a scopo promozionale per far conoscere le proprie attività e costruirvi intorno una comunità di utenti, disposti a condividere opinioni ed esperienze. Saranno dunque queste le informazioni indicizzate in tempo reale da Google, mentre gli aggiornamenti di stato personali degli oltre 400 milioni di iscritti al servizio non saranno ancora disponibili.

Stando alle prime indiscrezioni, Facebook non avrebbe avanzato alcuna richiesta nei confronti di Google in cambio della possibilità di indicizzare parte dei propri contenuti nella pagina dei risultati per il real-time. L’iniziativa potrebbe infatti consentire al celebre social network di ampliare ulteriormente il proprio bacino di utenti, conquistando nuove fonti di traffico utili per incrementare gli introiti derivanti dall’advertising. Verificato l’andamento di questa prima apertura nei confronti di Mountain View, i responsabili di Facebook potrebbero decidere in un secondo momento di estendere la collaborazione con il motore di ricerca.

Il destino di Facebook su Google dipenderà probabilmente dai rapporti con Bing, il motore di ricerca targato Microsoft. Nato dalle ceneri di Live Search, il sistema per effettuare le ricerche online ha da poco avviato l’indicizzazione degli aggiornamenti di stato degli iscritti al portale che hanno deciso di rendere pubblico il loro status. Al momento, però, il processo di indicizzazione non avviene in real-time e non consente dunque di visualizzare immediatamente gli aggiornamenti formulati dagli utenti, spesso utili per reperire informazioni su importanti eventi in corso o notizie dell’ultimo minuto da tutto il mondo.

La decisione di Google di compiere un nuovo passo verso la raccolta dei contenuti proposti su Facebook conferma la particolare attenzione della società di Mountain View per i social network. L’interesse è duplice e riguarda da un lato la possibilità di ottenere maggiori informazioni in tempo reale per migliorare precisione e qualità dei risultati delle ricerche, mentre dall’altro lato interessa la possibilità di essere parte attiva nel social networking attraverso una propria piattaforma. Lo strumento social Google Buzz, da poco introdotto in Gmail, mira a soddisfare tale esigenza, ma al momento risulta essere ancora acerbo per poter sfidare realtà ormai radicate come Twitter e Facebook.

Emanuele Menietti

26 Febbraio 2010

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Fonti:

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Innovazione, Pedagogia, Pubblica Amministrazione, Scuola, Società della Conoscenza

SCUOLA: Guida alla Riforma della secondaria di secondo grado

Pubblicato dal Ministero dell’Istruzione un vademecum sul nuovo impianto organizzativo che vedrà la sua realizzazione a partire dal prossimo anno scolastico 2010/2011. Sei licei, istituti tecnici suddivisi in due settori con undici indirizzi, istituti professionali suddivisi in due settori e sei indirizzi.

Quattro dei sei diplomi liceali (classico, scientifico, linguistico, delle scienze umane) si pongono in continuità – per durata, numero e tipo di materie e orari (allineati sulle 30 ore settimanali, 27 nel biennio iniziale, ad eccezione del liceo classico che prevede 31 ore nel secondo biennio e nel quinto anno) – con i tradizionali corsi di ordinamento. Ad essi si affiancano il nuovissimo liceo musicale e coreutico (32 ore settimanali) e i percorsi artistici che, da oltre quaranta, si ridurranno a sei, con un orario settimanale di 34 ore al biennio iniziale e di 35 ore nei tre anni successivi.

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