Città, Etica, Eventi, Imprese 2.0, Innovazione, Nordest, Padova, Web 2.0

PADOVA Sostenibile & Responsabile, workshop il 12 novembre 2009 con il Team Manager Vittorio Baroni

PROGETTO 2.0 ICONA

Si terrà giovedì 12 novembre alle 10.30 presso il quartiere fieristico di PadovaFiere, presso la 12^ edizione di ExpoScuola, il workshop progettuale di presentazione dell’iniziativa “Il territorio padovano per la Sostenibilità & Responsabilità” che vede il dott. Vittorio Baroni come Autore e Team Manager.

L’evento è promosso dalla Camera di Commercio di Padova e Confservizi e riconoscimento della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. Saranno media e book partner NordestEuropa.it e FrancoAngeli Editore.

Per la prima volta in Italia, un’associazione di categoria dei servizi pubblici locali e un ente camerale si sono uniti per sperimentare nel territorio le potenzialità dei Social Network applicate ai temi della sostenibilità e della responsabilità attraverso il corso di formazione “Imprese 2.0”, avviato lo scorso 21 ottobre. Vi partecipano 7 aziende/organizzazioni padovane – AcegasAps, ETRA, Bacino Padova 2, P.R. Consulting, Gaiares Comunicazione, Cartorange e Associazione Daccapo – in un “gruppo pilota” che si farà promotore di un percorso di sensibilizzazione e diffusione dei concetti e dei valori chiave della Responsabilità Sociale di Territorio attraverso la realizzazione concreta del “Vocabolario Padova Sostenibile & Responsabile“.

Vocabolario Padova Sostenibile & Responsabile verso il workshop 12 novembre 2009

Il Vocabolario, in distribuzione nel mese di dicembre, verrà presentato nelle sue linee progettuali nel corso del Workshop del prossimo 12 novembre, a cui interverranno, oltre ai componenti del gruppo pilota, Roberto Furlan(Presidente Camera di Commercio Padova) Lamberto Toscani (Presidente Confservizi Veneto), Francesco Tognana (UNESCO – CNI Italia), Nicola Mazzonetto (Direttore Confservizi Veneto), Giampietro Vecchiato (Vicepresidente FERPI), Luca Dalla Libera (Veneto Responsabile). In allegato il programma dell’evento coordinato dal Team Manager dott. Vittorio Baroni.

Il progetto rientra a pieno titolo tra le iniziative del Decennale sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS)proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per il periodo 2005-2014 e promosso dall’UNESCO al fine di sensibilizzare governi e società civili alla necessità di educare a un futuro più equo ed armonioso e di promuovere etica e business come due aspetti sinergici e integrati nella gestione aziendale. In questa prospettiva sinergica si colloca la sperimentazione di nuovi paradigmi per l’innovazione e l’organizzazione aziendale basati sulla relazione digitalemediante l’utilizzo dei social network, in ottica di condivisione 2.0. A questo proposito, sono già stati attivati un gruppo su Facebook, un blog del progetto e 2 siti blog per le attività del corso di formazione, un canale file Slideshare e un canale video YouTube e, a breve, una piattaforma Ning.

digitale, Innovazione, Pubblica Amministrazione, sicurezza, Società della Conoscenza

CARTE, Conference&Expo ABI payment cards e sistemi di pagamento innovativi, Roma > 12 e 13 novembre 2009

palazzo dei congressi roma abi eventi CARTE 2009

CARTE è la Conference&Expo ABI sul mondo delle payment cards e dei sistemi di pagamento innovativi.

Promossa e organizzata in collaborazione con il Consorzio BANCOMAT, rappresenta da un decennio il grande appuntamento internazionale dove incontrare i principali protagonisti del mondo dei pagamenti, entrare nel vivo dei progetti di sistema, conoscere lo scenario internazionale, mettere a confronto esperienze e casi di successo, apprendere le ultime novità dal mercato, gli studi e le indagini condotti sia in Italia che all’estero.

Il programma dei lavori è ricco di autorevoli speaker, che si confronteranno all’interno delle Sessioni Plenarie e Parallele e della Tavola Rotonda Conclusiva su temi cruciali e di grande attualità quali lo scenario internazionale sulla SEPA, le nuove regole della PSD per le carte, lo stato dell’arte di EAPS, la tecnologia e i pagamenti innovativi, la sicurezza delle carte, la relazione tra le carte, il cittadino e la PA, i nuovi prodotti e servizi offerti dalle carte

Ecco il panel completo dei Relatori (in ordine alfabetico):

  • Luigi Altavilla, UniCredit
  • Paolo Battiston, MasterCard Italia
  • Ugo Bechis, EAPS
  • Maurizio Blancuzzi, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
  • Federica Brambilla, Wincor Nixdorf
  • Claude Brun, EPC – Banque de l’Economie du Commerce et de la Monétique/Crédit Mutuel
  • Roberto Bruno, Y&R Roma
  • Walter Bruschi, CPP Card Protection Plan
  • Filippo Capanna, Umig Italia
  • Carlo Alberto Carnevale Maffé, Università Bocconi
  • Giovanni Carosio, Banca d’Italia
  • Giuseppe Capponcelli, ICBPI
  • Luciano Cavazzana, Ingenico Italia
  • Rosella Creatini, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
  • Dominique Decavèle, Cartes Bancaires “CB”
  • Massimo Doria, Banca d’Italia
  • Umberto Filotto, Assofin
  • Franco Fiocco, Quercia Software
  • Alessandro Gentili, Arma dei Carabinieri
  • Roberto Giacchi, PosteMobile
  • Gianluigi Giberti, KeyClient Cards&Solution
  • Maria Pia Giovannini, CNIPA
  • Andrea Gnetti, UniCr edit Group
  • Luigi Iannaccone, Gesfin
  • Giuseppe Maresca, MEF – Dipartimento del Tesoro – Direzione V
  • Gian Bruno Mazzi, SIA-SSB
  • Carlo Maria Medaglia, C.A.T.T.I.D. Università di Roma “Sapienza”
  • Andrea Mencarini, Banco Popolare
  • Mara Mignone, RiSSC-Centro Ricerche e Studi su Sicurezza e Criminalità
  • Carlo Mochi Sismondi, Forum PA
  • Francesca Nieddu, Intesa Sanpaolo
  • Oscar Occhipinti, Consorzio BANCOMAT
  • Maurizio Panetti, Senior Advisor
  • Fabrizio Paschina, Intesa Sanpaolo
  • Mario Perini, CartaSi
  • Filippo Renga, Osservatorio ICT&Management School of Management Politecnico di Milano
  • Massimo Roccia, ABI
  • Giovanni Sabatini, ABI
  • Raffaele Sandroni, SiTeBa
  • Antonella Sciarrone Alibrandi, Università Cattolica del Sacro Cuore
  • Filippo Scibilia, Hypercom EMEA
  • Renato A.Sica, Value Partners
  • Enrico Sponza, Consorzio Movincom
  • Davide Steffanini, Visa Europe
  • Luca Vanetti, Gruppo Banca Popolare di Vicenza
  • Angelo Verzili, ABI
  • Ruth Wandhoefer, Citi
  • Alessandro Zollo, ABI – Consorzio BANCOMAT

Fonti:

Città, enterprise, Eventi, Industria, Innovazione, Nordest, Porto Marghera Venezia, Regioni, Società della Conoscenza, Unioncamere, VEGA, Venezia, Waterfront

“nuova economia postindustriale, sostenibilità e innovazione”/Workshop Venezia 10 novembre 2009

Programma workshop 10 novembre 2009

link: PER REGISTRARSI ALL’EVENTO

Dar forza a politiche e investimenti sostenibili orientati verso la nuova economia delle città postindustriali nonché a esperienze e progettualità finalizzate al recupero del patrimonio industriale italiano: questi gli obiettivi del Workshop “nuova economia postindustriale, sostenibilità e innova@zione” che si svolge presso l’Unioncamere al Vega (Marghera), il 10 novembre 2009.

L’evento è riconosciuto dalla CNI UNESCO (v. file pag. 152), promosso dall’associazione Venti di Cultura in collaborazione con Unioncamere Veneto, e patrocinato da enti locali italiani in sinergia con imprese venete. Venti di Cultura ha realizzato il documentario “Le Cattedrali del Mare” in collaborazione con le Amministrazioni Provinciali di Venezia, Latina, Chieti, Macerata, Siracusa, con la Fondazioni Michelagnoli di Taranto e il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, che viene presentato in anteprima al meeting. Il documentario e il convegno sono dedicati al patrimonio industriale dismesso lungo la costa italiana, come straordinario patrimonio del passato e, allo stesso tempo, come decisiva occasione di sviluppo innovativo e sostenibile http://www.cattedralidelmare.it/viaggio.html

Il Workshop è articolato in tre sessioni:

  1. la prima è dedicata alle strategie della Pubblica Amministrazione nel valorizzare il patrimonio industriale, a partire dalle sinergie tra le istituzioni già partecipanti al cabotaggio culturale di Venti di Cultura;
  2. la seconda sessione è dedicata alle reti e ai patrimoni industriali sulla costa del Nordest, come possibile risorsa della candidatura di Venezia e del Nordest a capitale europea della cultura 2019;
  3. la terza sessione è dedicata alla riconversione postindustriale nella laguna di Venezia, con particolare riguardo agli operatori delle trasformazioni in atto a Porto Marghera.

MATTINA

h. 9:30 – Accoglienza partecipanti

h. 10:00 – Dibattito “Valorizzare il patrimonio industriale: le strategie della Pubblica Amministrazione”

Introducono:

  • Francesca Zaccariotto, Presidente della Provincia di Venezia
  • Laura Fincato, assessore al piano Strategico del Comune di Venezia
  • Michele Vianello, direttore VEGA Parco Scientifico Tecnologico Venezia

Partecipano:

  • Alessandro Mecozzi, dirigente settore urbanistica della Provincia di Macerata
  • Enrico Digiannantonio, presidente della Provincia di Chieti
  • Matteo Baradà, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Michelagnoli
  • Enzo Reale, vicepresidente Provincia Regionale di Siracusa
  • Maurizio Fatigoni, assessore all’urbanistica del Comune di Minturno (Latina)
  • Luciano Ottelli, direttore del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna

Coordina: Francesco Calzolaio

h. 12:00 Proiezione del film documentario “Le Cattedrali del Mare” Anteprima nazionale, prodotto da Venti di Cultura.

icona Workshop Venezia 10 11 2009

h. 12:30 – Interventi flash sul film:

  • Marta Moretti, vicedirettrice centro Città D’Acqua
  • Claudio Paggiarin, presidente associazione 40xvenezia
  • Nicola Pellicani, Fondazione Gianni Pellicani
  • Giorgio Perini, presidente Assonautica Venezia
  • Anna Zemella, direzione comunicazione Audis

Coordina: Maurizio Crema

h. 12:30 – Buffet Terrazza VEGA, a cura di Achille Donazzon Leon D’Oro Top Service Catering & Banqueting – Venezia

POMERIGGIO

h. 14:00 – Visita esterna del cantiere “Urban Market” Nova Marghera, VEGA (Via delle Industrie)

h. 14:30 – II^ Sessione “Economia e patrimonio postindustriale costiero nel Nordest”

Introducono:

  • Gian Angelo Bellati, Direttore Unioncamere Veneto
  • Amerigo Restucci, rettore IUAV, Istituto Universitario di Architettura, Venezia
  • Francesco Calzolaio, Presidente Venti di Cultura

Intervengono:

  • Antonio Paoletti, presidente Camera di Commercio di Trieste
  • Gianfranco Pizzolitto, sindaco di Monfalcone
  • Luana Zanella, assessora alla Produzione Culturale del Comune di Venezia
  • Andrea Rizzo, Confindustria Veneto – Giovani Imprenditori
  • Lino Tosini, direttore Consorzio di Bonifica Delta Po Adige
  • Massimo Medri, presidente del Parco del Delta del Po Emilia-Romagna
  • Vanni Bulgarelli, Coordinamento Nazionale Agenda 21
  • Cristiano Seganfredo, direttore Innov(e)tion Valley – Nordest Italy

Coordina: Laura Trevisan

h. 16:00 – III^ Sessione “Riconversione postindustriale: il caso Venezia”

Introducono:

  • Claudio Menichelli, Sovrintendenza per i Beni Architettonici di Venezia e Laguna
  • Franco Mancuso, Vicepresidente AIPAI Ass. Naz.le per il Patrimonio Archeologico Industriale
  • Giuseppe Trieste, Presidente FIABA Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche

Testimonianze e conversazioni tra gli operatori delle trasformazioni:

  • Adriana Manaresi Marinese, Chef Executive Officier Nova Marghera
  • Paolo Costa, presidente Autorità Portuale di Venezia*
  • Ilaria Abrami, responsabile comunicazione VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia
  • Giannandrea Mencini, THETIS, Divisione Ingegneria Sistemi della Conoscenza
  • Derek Donadini, Porta di Venezia
  • Giancarlo Tommasin, Immobiliare Complessi*
  • Gabriella Chiellino, eAmbiente

Coordina: Vittorio Baroni

* da confermare

h 18:30 Aperitivo c/o MB O BM, VEGA Edificio Cygnus A cura di Laura Barberi collabora l’Azienda Agricola Salvan

link: PER REGISTRARSI ALL’EVENTO

organizzazione patrocinio ringraziamenti workshop 10 novembre 200 UNESCO

Industria, Innovazione, Nordest, Venezia, Waterfront

Waterfront Venezia metropolitana

Città, CUOA, Eventi, Industria, Innovazione, Nordest, Pubblica Amministrazione, Ricerca, Società della Conoscenza

Lean Society Summit > Eliminare lo spreco. Generare valore, VICENZA, 11 – 12 NOVEMBRE 2009

Dowloand file PDF:

enterprise, Innovazione, Psicologia, Società della Conoscenza, Web 2.0

APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE “alla Morin” con il Crowdsourcing e il modello di stile lavorativo in Team Web 2.0

edgar Morin in studio baroni - foto da fonte by www.lascitasdemivida.blogspot.it
Edgar Morin

Questo post prende spunto dalla straordinarietà del pensiero contemporaneo di Edgar Morin.

Lo scopo è giungere ad un’Ipotesi comprensibile che rafforza il modello di Lavoro Cooperativo basato sul concetto di Mutualità. I primi a operare in tal senso furono i 28 pionieri di Rochdale, tessitori inglesi del Lancashire, contea inglese del nord-ovest.

Nel 1844, i pionieri di Rochadele “codificarono” in 7 punti i principi basilari della Cooperazione:

  1. adesione volontaria dei soci;
  2. libera elezione, da parte di tutti i soci, degli organi direttivi ed amministrativi della società cooperativa ( “controllo democratico”);
  3. pratica del “ristorno”, o distribuzione degli utili ai soci in proporzione alle transazioni con la cooperativa (acquisti, conferimenti, prestazioni lavorative) effettuate da ciascuno di essi;
  4. interesse limitato alle quote sociali;
  5. vendita per contanti;
  6. neutralità politica e religiosa;
  7. sviluppo della educazione cooperativa.

Il fine di questo post sta nel promuovere uno stile di collaborazione professionale, sicuramente più adatta e più funzionale alle esigenze della società contemporanea che è in stato di crisi internazionale.

Cioè, si tratterebbe di valorizzare e sviluppare un modello più flessibile, più plastico, più molecolare e più adattivo èer essere in grado di affrontare ogni tipo di situazione lavorativa.

Oggi, con la crisi internazionale che sta mettendo alla prova iù resilienza alle istiuzioni, alle aziende, ai territori e – in generale – alle organizzazioni di persone e imprese. quasi perfettamente . In poche parole, uno stile di lavoro abbastanza nuovo, capace di assorbire ed implementare le continue innovazioni – soprattutto digitali – in quello che “studio baroni” abbozza come essere il “Crowsourcing Digital Style – Web 2.0 Team”.

Edgar Morin, appena agli inizi del III Millennio, porta in provvidenziale evidenza un’importante problematica che “studio baroni” considera di fondamentale interesse per lavorare in Team su qualsiasi tipo di progetto complesso.

Morin pensa alla transdisciplinarietà e parla di sviluppo della conoscenza in ottica di integrazione, di cooperazione tra le discipline: “le realtà globali complesse sono frammentate; l’umano è smembrato; la sua dimensione biologica, cervello compreso, è rinchiusa nei dipartimenti di biologia; le dimensioni psichica, sociale, religiosa, economica sono nel contempo separate le une dalle altre nei dipartimenti di scienze umane; i caratteri soggettivi, esistenziali, poetici si trovano relegati nei dipartimenti di letteratura e di poesia. La filosofia, che è per natura riflessione su ogni problema umano, è divenuta a sua volta un dominio chiuso su se stesso.”.

Quindi, è alla luce del pensiero di Morin e del movimento Creative Commons, come si sta espandendo in tutto il mondo per la libera condivisione dei contenuti e della conoscenza, che va interpretata la proposta del “Crowsourcing Digital Style – Web 2.0 Team”.

Se, fino a qui, il discorso risulta comprensibile, iniziamo allora ad esplorare la materia con l’ausilio di un video YouTube. Poi faremo un rapido passaggio sul “perfetto gioco di squadra” per chiudere su “Wikinomics 2.0″, ovvero la “collaborazione di massa che sta cambiando il mondo” di Don Tapscott ed Anthony D. Williams

Il termine Crowdsourcing ( da crowd cioè gente comune + outsourcing cioè esternalizzare una parte delle proprie attività) è un neologismo che definisce un modello di business nel quale un’azienda o un’istituzione richiede lo sviluppo di un progetto, di un servizio o di un prodotto ad un insieme distribuito di persone non già organizzate in un team. Tale processo avviene attraverso degli strumenti web o comunque dei portali su internet.

Inizialmente il crowdsourcing si basava sul lavoro di volontari ed appassionati che dedicavano il loro tempo libero a creare contenuti e risolvere problemi. La community open source è stata la prima a trovarne beneficio. Wikipedia è un esempio di crowdsourcing volontario. Oggi il crowdsourcing rappresenta per le aziende un nuovo modello di open enterprise, per i freelance la possibilità di offrire i propri servizi su un mercato globale.

perfetto gioco di squadra citazione studio vittorio baroniDa un certo punto di vista, questo modello si collega alle modalità di lavoro impresa 2.o, ovvero che utilizzano il web per collaborare in ottica team working. La multidisciplinarietà che sa valorizzare i singoli ruoli e che favorisce il successo di un’impresa, nel crowdsourcing si caratterizza da un perfetto gioco di squadra tra tutti i settori aziendali e tra le persone che formano i team all’interno di essi.

Particolare attenzione va prestata al coordinamento delle energie affinché agiscano in modo sinergico e si orientino (anche in forme autogestite) verso un obiettivo comune.

Secondo Tapscott e Williams la Wikinomics (traducibile con Wikinomia) si basa su quattro principi: apertura, peering, condivisione e azione di portata globale e può rappresentare un motore di innovazione e creazione di ricchezza su una scala mai raggiunta prima.

**************************

Questo post è stato revisionato in data 8 dicembre 2014.

Domotica, Innovazione, Porto Marghera Venezia, Pubblica Amministrazione, Ricerca

Nanotecnologie, filiera del legno, domotica e abitazioni modulari/Accordo Vegapark Venezia e Ice

VEGA ICE FLAA

Le nanotecnologie al servizio della filiera del legno e dell’abitare. Rilancio della filiera del legno. Accordo Vegapark di Venezia e l’Ice per un programma di innovazione tecnica e di prodotto

Tra i progetti allo studio, l’unità abitativa modulare ecosostenibile ricoperta di strati fotovoltaici e dotata di minigeneratori eolici per il risparmio energetico

Innovare il comparto produttivo del legno e dell’abitare italiano tramite l’applicazione delle tecnologie più all’avanguardia, quali ad esempio le nanotecnologie, favorendo l’aggregazione e la formazione delle imprese del settore, oltre che la ricerca di nuovi mercati. E’ l’obiettivo dell’accordo siglato tra ICE – Istituto Nazionale per il Commercio Estero e VEGA – Parco Scientifico Tecnologico di Venezia, in collaborazione con Federlegno, per avviare un programma di profonda innovazione tecnica e di prodotto per le imprese del settore.

I progetti, la ricerca applicata, la formazione e l’aggregazione di impresa sono coordinati dal WEEG (Wood European Experts Group) il gruppo europeo di docenti universitari, progettisti, tecnici specialisti e designer, costituito al Parco VEGA. Le attività di logistica e di promozione internazionale sono gestite da un apposito nucleo operativo con sede all’ICE.

Tra i primi progetti, “WEEG” sta sviluppando la realizzazione di un’innovativa unità abitativa modulare costruita con le migliori tecnologie per la coibentazione, la domotica, la salubrità e il risparmio energetico, ricoperta con strati filmici fotovoltaici e dotata di minigeneratori eolici, per la produzione diretta di energia elettrica. L’unità modulare potrà essere utilizzata sia per ampliare, entro il 20%, un’abitazione già esistente (sulla base dell’Intesa del 31 marzo 2009 – Conferenza Stato-Regioni ed Enti Locali) sia per crearne una nuova con tutti i criteri antisismici. Grazie a specifici trattamenti nanotecnologici il legno utilizzato sarà reso ignifugo, idrorepellente, inattaccabile da agenti atmosferici, inorganici e organici.

WEEG, inoltre, sta sviluppando progetti multidisciplinari quali: trattamenti innovativi di funzionalizzazione dei materiali lignei per migliorare le risposte chimico – fisiche del materiale sia in superficie sia in spessore; conferimento di proprietà di resistenza U.V.; miglioramento delle caratteristiche idrofobiche; controllo agenti patogeni; processi ecocompatibili di trattamento per sviluppare vernici atte a coniugare esigenze estetiche e rispetto dell’ambiente; processi produttivi con particolare attenzione al risparmio energetico; nuovi percorsi di design; impiego strutturale del legno per la diffusione del settore nell’edilizia abitativa e pubblica.

Fine ultimo dell’accordo VEGA-ICE è quello di rilanciare l’intero Sistema Legno-Arredamento italiano che comprende oltre 75.000 imprese e 409.000 addetti e un fatturato alla produzione di 37.533 milioni di euro, e che ha segnato un calo del 5,6% rispetto al 2007/08, un saldo negativo di -2% nelle esportazioni e un calo del consumo interno di -7,8% (dati Federlegno pre-consuntivi 2008, elaborati a marzo 2009).

Oltre all’innovazione e all’applicazione delle nanotecnologie, il programma VEGA-ICE ruota intorno ai concetti – già applicati con successo dal VEGA Park – di aggregazione, per favorire la nascita di consorzi di fornitura e la realizzazione di progetti “chiavi in mano”, e di internazionalizzazione, per stimolare la nascita di cordate transfrontaliere di imprese, soprattutto con i distretti del legno del sud-est europeo.

Lo scopo dell’iniziativa, promossa e sostenuta dall’I.C.E. (Istituto Commercio Estero), è di sviluppare, in un momento di difficoltà economica, un sistema vincente anche in campo internazionale, attraverso la realizzazione di progetti di sviluppo tecnologico e innovativo, che possano rilanciare, la filiera del legno alto adriatica.

Già nel corso delle prime riunioni sono stati individuati i settori di sviluppo nel comparto del legno, il quale seppur risentendo della crisi economica, individua tra i suoi punti di forza:

  • un perfetto connubio con l’ambiente,
  • delle ottime caratteristiche di coibentazione,
  • una buona leggerezza e maneggevolezza,
  • un’eccellente usabilità e gradevolezza,
  • una totale riciclabilità

È inoltre indubbio che il legno sia un materiale totalmente “sostenibile” e quindi perfettamente in sintonia con le attuali linee guida dei mercati, al fine di un suo utilizzo, sia nelle costruzioni di tipo mobile, sia per un suo impiego nell’edificazione di fabbricati.

Il WEEG, sta quindi sviluppando, progetti multidisciplinari su differenti ambiti applicativi come ad esempio:

  • Trattamenti innovativi di funzionalizzazione dei materiali lignei come le nanotecnologie per migliorare le risposte chimico – fisiche del materiale sia in superficie sia in spessore, conferimento di proprietà di resistenza U.V., miglioramento delle caratteristiche idrofobiche , controllo agenti patogeni, etc.
  • Processi ecocompatibili di trattamento, per sviluppare vernici atte a rispondere ad differenti esigenze estetiche coniugando il rispetto dell’ambiente, o sviluppare e migliorare processi produttivi con particolare attenzione al risparmio energetico.
  • Nuovi percorsi di design, attraverso l’utilizzo di materiali e tecnologie legate anche al design emozionale.
  • Impiego strutturale del legno per la diffusione del settore nell’edilizia abitativa e pubblica.

Per ciò che concerne la costruzione di case in legno, infatti, il nostro paese non brilla certamente per la reperibilità di lotti edificabili, soprattutto nelle città, e perdurano i fattori di tipo culturale, che prediligono il “mattone”.

Il gruppo di esperti, proprio riguardo a questo aspetto, ha allora preso in considerazione due fattori:

  1. da un lato le recenti determinazioni assunte nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni ed Enti Locali – Intesa del 31 marzo 2009, che consentono l’ampliamento entro il limite del 20% della volumetria esistente di edifici uni-bi familiari, con una semplificazione delle procedure per velocizzare la concreta applicazione di quanto previsto.
  2. e dall’altro le norme di progettazione antisismica, oggi di particolare attualità, in virtù dei precedenti e recenti eventi.

Si è pensato allora di proporre un’unità abitativa modulare composta da una struttura portante in grado di aumentare il volume abitativo in verticale o in orizzontale, senza ledere alla portanza statica dell’edificio e costruita con le migliori tecnologie per la coibentazione, la domotica, la salubrità e il risparmio energetico.

La parte superiore dell’unità potrà essere, per esempio, ricoperta con strati filmici fotovoltaici e dotata di minigeneratori eolici, per la produzione diretta di energia elettrica.

Il modello che si intendere assumere è quello delle cabine delle grandi navi passeggeri, che vengono assemblate in fabbrica e, già complete di tutti i sistemi tecnologici e l’impiantistica, solo successivamente issate ed installate a bordo.

L’unità abitativa sarà quindi dotata di tutte le tecnologie e degli impianti, in buona parte autosufficienti, atti a soddisfare tutte le esigenze del committente (condizionamento, illuminotecnica scenografica, amplificazione sonora, video, sicurezza, ecc.) e integrate in un perfetto impianto domotico.

Il legno utilizzato, verrà reso ignifugo, idrorepellente, inattaccabile per un lungo periodo, da agenti atmosferici, inorganici ed organici, mediante specifici trattamenti, utilizzando gli studi più attuali sulle nanotecnologie, grazie anche alle ricerche che attraverso il progetto si stanno attuando.

L’unità modulare potrà naturalmente essere utilizzata sia per estendere un’unità abitativa già esistente, sia per crearne una nuova.

Si intende ribadire il fatto che lo studio del complesso abitativo ne estende l’abitabilità con un utilizzo di tipo completamente modulare e quindi adattabile a qualsiasi specifica esigenza e necessità anche estetiche e di rispetto del patrimonio già costruito.

Gli allestimenti potranno configurarne una fruizione da alloggio minimo o da Penthouse di lusso, da sala per l’home theater, alla camera da letto sotto le stelle, con un’abbondanza di tecnologie hi-tech.

Fonti testi e immagini:

digitale, enterprise, Industria, Innovazione, Pubblica Amministrazione, Social Network, Società della Conoscenza, Web 2.0

Carta Etica Digitale

Carta Etica Digitale INNOVATORI

Per le adesioni alla Carta Etica Digitale invia una e-mail all’indirizzoced@innovatori.it riportando nome, cognome e la parola “aderisco” >>> 25 ottobre 2009, consultazione pubblica a Venezia

ottobre 2009

——————————————————–

Art.1 (Opportunità digitale)

A chiunque deve essere universalmente garantita l’opportunità di accedere ad Internet per la diffusione del proprio libero pensiero

Art.2 (Sviluppo)

I Governi favoriscono l’accesso locale ad Internet quale sviluppo democratico della Societa’ dell’Informazione.

Art.3 (Promozione)

I Governi sostengono l’utilizzo di Internet sviluppando procedure di governance che assicurino trasparenza, efficacia e tempestività nei rapporti tra Stato e cittadino.

Art.4 (Rispetto)

Chiunque nell’utilizzo di Internet e’ chiamato al rispetto della risorsa tecnologica nell’interesse proprio e della collettività.

Art.5 (Verifica)

Chiunque nella diffusione di informazioni deve accertare e verificare, prima delle divulgazione delle stesse, la veridicità della fonte.

Art.6 (Segreto)

Chiunque condivide informazioni in Internet non è tenuto a rivelare la fonte dell’informazione se non su richiesta dell’autorità giudiziaria.

Art.7 (Anonimato)

Chiunque può ricorrere a sistemi di anonimizzazione etica qualora il Governo del proprio Paese ponga in atto azioni lesive verso i diritti e le libertà fondamentali dell’uomo.

Art.8 (Compilazione)

Chiunque scrive ed esegue un codice o un algoritmo informatico deve rispettare i diritti personali e patrimoniali altrui.

Art.9 (Standard)

Chiunque scrive ed esegue un codice o un algoritmo informatico deve porre ogni azione affinchè sia possibile garantire l’interoperabilità dei sistemi.

Art.10 (Gratuità)

Chiunque produce e diffonde liberamente la propria conoscenza non è tenuto alla corresponsione di alcuna tassa o esser sottoposto a vincoli di controllo.

.>>>25 ottobre 2009, consultazione pubblica a Venezia

versione in formato pdf

———————————————————————-

Per le adesioni alla Carta Etica Digitale invia una e-mail all’indirizzoced@innovatori.it riportando nome, cognome e la parola “aderisco”.

Breve presentazione della Carta Etica Digitale

a cura di Massimo Melica

L’errore sovrano nell’approcciarsi alle nuove tecnologie della comunicazione e’ di personalizzarle attraverso le proprie visioni ideologiche e a volte purtroppo commerciali.

Compito di questa Carta Etica Digitale (CED) e’ di tracciare sotto il profilo etico una linea di condotta che sia di indirizzo per il corretto approccio all’”infosfera”, dove per “info” si intende il mondo dell’informazione digitale.

Internet oggi, come in passato, e’ uno strumento di informazione affidato a tutte le persone che liberamente, salvo opportune cautele, hanno la possibilità di informare ed essere informati.

Prima di chiedere “la neutralità della rete” occorre tuttavia che gli utilizzatori della risorsa tecnologica si pongano verso di essa in modo neutrale, evitando altresì che influenzino o siano influenzati da interessi, sociali ed economici, che suscitino il progredire di norme censorie e antiliberali.

L’applicazione sempre più dinamica di Internet in campo sociale, sebbene offra enormi possibilità di sviluppo, contribuisce a creare nuovi problemi etici e sociali e contestualmente a modificarne i vecchi.

Le tecnologie pervadono a tal punto la società da rendere obsoleti i classici modelli di rappresentazione e interpretazione dell’etica, richiedendo una inevitabile evoluzione della stessa così come rappresentato nella Carta Etica Digitale.

Da questa premessa prende vita la Carta Etica Digitale che, attraverso la centralità degli uomini, diventa punto di riferimento per un cammino di interazione tra cittadini, governi e aziende in ambito digitale.
Nonostante i dieci articoli, la Carta Etica Digitale ha il merito, di assolvere a numerose questioni inerenti la condotta etica che, giorno dopo giorno, si pone all’attenzione dell’utilizzatore delle nuove tecnologie della comunicazione digitale.

Internet non è la terra di nessuno, non è un moderno “far west” senza regole dove si afferma il più forte capace solo di urlare, ma è un dinamico e produttivo modello sociale dove le regole possono essere date dal suo interno.

.>>>25 ottobre 2009, consultazione pubblica a Venezia

Hanno aderito: (in aggiornamento)

Associazioni:

INNOVATORI (promotori) ASSODIGITALE Ass. Ita. Industria Digitale
CSIG – Centro Studi Informatica Giuridica ANDIP – Ass. Naz. per la Difesa della Privacy
MDC – Movimento Difesa del Cittadino FSUGitalia Free Software User Group Italia
IWA Italy Inter. Webmasters Association Punto IT
NuoviAbitanti associazione culturale AICEL- Ass. It. Commercio Elettronico

Testate giornalistiche:

KEY4BIZ – Knowledge for Business – Quotidiano on line fondato e diretto da Raffaele Barberio

7thFLOOR Share Your Vision For The Future – diretto da Andrea Genovese

Giornalisti:

MASERA Anna (La STAMPA)


Bloggers:

Michele Ficara Manganelli Stefano Quintarelli
Luca Conti Gianluigi Cogo – webconoscenza
Roberto Scano Stefano Epifani
Vittorio Baroni ComputerLaw 2.0
Technico Blog Nicola Fabiano
NonSoloLug Orizzonti
Michele Iaselli Codice Binario
Ius Reporter ibrid@menti
SySOp GreenInternet

—————————————

Hanno aderito inoltre (clicca qui)

Hanno aderito a titolo individuale alla Carta Etica Digitale

(in ordine di adesione – totale 108- 13 ottobre ore 19,15)

per correzioni o integrazioni ced@innovatori.it

indietro

MELICA Massimo PAVESIO Fausta MAGNANI Mauro FICARA MANGANELLI
SCANDELIN Barbara BERARDI Luisa BASSOLI Elena IASELLI Michele
CONTE Bruno BONADIO Gabriele BUCCI Elisa SIDELLA Giuseppe
CARBONARA Fatima POMANTE Gianluca BOLOGNINI Luca VILLECCO Alessandra
LA MESA Eugenio DEL TURCO Ennio BARBERIO Raffaele SERAFINI Giuseppe
MAGGIPINTO Andrea SPADA Rossella BATTISTELLA Andrea TESORO Antonio
BRUSCHI Maria Grazia IRRERA Salvatore GUALTIERI Barbara CELLERINO GUIDO
SCIALDONE Marco CARRIERI Otello MILILLO Marco FABIANO Nicola
CAPITANI Rosanna LAURENTI Stefano CECCARELLI Cristina DITTO Giuseppe
TRANCOSSI Michele QUINTARELLI Stefano PALLANCA Irada MARZANO Flavia
PINI Joanne Maria ALIBERTI Amidani Livia PUCCIO Anna TACCONI Francesco
MANTOVANO Giorgio FIAMMELLA Bruno MARANDOLA Giorgio IORIO Eugenio
PEIA Roberto GUASTONE Carlo SCARPA Lucio BROVELLI Claudio
GIORGINI Aurelio TURRI Roberta BALBO Alessio LOMBARDO Dario M.
GERI Marina Chiara GOVONI Giorgio TRONCHIN Enzo FARMESCHI Nicoletta
SACCANI Paolo

Di GENNARO Gioconda

ZANGA Diego APUZZO Vittorio
FACCHINI Gianandrea LOPRIORE Pasquale MELE Stefano PIRAS Maurizio
JANNIS Giorgio ROSSI Monica MENEGUZZI Maria EPIFANI Stefano
NAVACCHIA Max VISMARA Paolo LAURENZI Gian Luca RICCERI Vincenzo
FAVRETTO Eliana FONTANA Cesare ANGELITTI Anna Maria ROMANO Rino
SPAMPINATO Laura Di RUSCIO Annamaria NASINI Alessandro BRIGANTI Giuseppe
LATTUADA Mauro SPEDALE Andrea ABADINI Graziano GALLERINI Micaela
CASADEI Andrea RUGGIERO Antonio KILZIE Khaled CAMANA Anna
GUAZZARONI Giuliana GENOVESE Andrea BLOISE Vincenzo FERRAZZA Federico
BOVESECCO Alessandro ZIBORDI Emanuela NASINI Alessandro CHISTE’ Aurora
RAMBAUD Riccardo P. PERONE Michele CROCE Lorenza ILARI Andrea
IANNICELLI Giuseppe CLAVARINO Alberto FAVARO Simone TULLISI Carlo
BERRA Mariella CANEPA Stefano

Ambiente, Industria, Innovazione, Porto Marghera Venezia, Pubblica Amministrazione

Green: il futuro di Porto Marghera, Rapporto della Fondazione Pellicani

Green Economy FONDAZIONE PELLICANI

CONTENUTI DEL RAPPORTO

  • INDICE
  • PREMESSA
  • GREEN ECONOMY
  • IMMAGINARE FUTURO
  • IL NODO DELLE BONIFICHE
  • Guadagnare terra
  • Guadagnare tempo
  • Il bilancio aggiornato
  • Il rapporto tra bonifiche e progetti di sviluppo urbano: un problema italiano e europeo
  • MARGREEN
  • Produzione bioetanolo – Grandi Molini
  • Green Oil Bioraffineria
  • METAS – Metadistretto Veneto dell’Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile
  • Interuniversity National Consortium “Chemistry for the Environment” (INCA)
  • Polo Integrato di Fusina – Centrale CDR
  • Centrale ad Idrogeno
  • Hydrogen Park-Consorzio Marghera per l’idrogeno
  • Greenwood
  • Green port – Autorità portuale
  • Venice blue flag – Porto passeggeri a zero emissioni
  • eNave – Energia dalle alghe
  • Progetto Vallone Moranzani
  • Altri progetti a Porto Marghera
  • PORTO MARGHERA
  • Un quadro sintetico dell’area
  • Trasformazioni su diversi Piani
  • Aziende ed addetti
  • Produzioni e settori
  • Chimicamente instabili
  • UN PORTO PER L’ADRIATICO
  • Traffico merci tra industria e commercio
  • Tonnara Adriatica
  • Venezia, terminal crocieristico
  • RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

CHE COS’E’ LA GREEN ECONOMY

Ma cos’è la “Green Economy”? Non esiste una definizione soddisfacente di “Economia Verde”; il termine comprende settori come l’efficienza energetica, la produzione e distribuzione di energia rinnovabile, il trasporto sostenibile, la fornitura d’acqua, la depurazione, la gestione dei rifiuti e l’agricoltura sostenibile oltre alle industrie che usano risorse in modo efficiente, grazie a tecnologie “intelligenti” (continua a leggere nel Rapporto della Fondazione Pellicani)

Fonte: http://www.fondazionegiannipellicani.it

Bandi europei, enterprise, Eventi, Industria, Innovazione, Pubblica Amministrazione, Ricerca, Società della Conoscenza, Unioncamere

Presentazione a Treviso, Bandi di FINANZIAMENTO 7° PROGRAMMA QUADRO UNIONE EUROPEA

Treviso 7 presentazione 7 bando UE

12 ottobre 2009

Unindustria Treviso – Palazzo Giacomelli

Piazza Garibaldi, 13 – Treviso

PRESENTAZIONE DEI BANDI DI FINANZIAMENTO DEL 7° PROGRAMMA QUADRO DELL’UNIONE EUROPEA, NANOTECNOLOGIE, MATERIALI E PRODUZIONE

La sede della Regione Veneto a Brussels, Veneto Nanotech e Unindustria Treviso organizzano lunedì 12 ottobre, presso Palazzo Giacomelli in Piazza Garibaldi a Treviso, una presentazione del 7° Programma Quadro – Nanotecnologie, Materiali e Produzioni con l’obiettivo di promuovere la partecipazione veneta ai bandi europei. Con l’occasione verrà anche illustrata in dettaglio l’iniziativa denominata “PROGETTA!” nata per finanziare la presentazione di progetti europei (“call for proposals” e “calls for tenders”) presentati da soggetti veneti tramite contributi a fondo perduto.

L’evento è organizzato in collaborazione con Apre – Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, Eurosportello Veneto e Veneto Innovazione.

La partecipazione all’evento è gratuita, previa iscrizione obbligatoria e fino all’esaurimento dei posti disponibili. Si prega di compilare la scheda di partecipazione ed inviarla a info@venetonanotech.it – fax 049 7705555

Per scaricare la locandina dell’evento: cliccare qui

Per scaricare la scheda di partecipazione: cliccare qui

Per informazioni: Veneto Nanotech, tel 049 7705500

PROGRAMMA

Ore 15.00

Registrazione Partecipanti e Welcome coffee

Ore 15.30

Saluto del Vicepresidente di Unindustria Treviso con delega alla Scuola – Formazione – Ricerca e Innovazione, dott. Ennio Bianco

Saluto del Direttore della Sede di Bruxelles della Regione del Veneto, dott. Gianlorenzo Martini

Saluto dell’Amministratore Delegato di Veneto Nanotech, Nicola Trevisan

Ore 15.45

Presentazione della call 7PQ-NMP-2010

Dott.ssa Cristina Gabellieri, Commissione Europea, DG Ricerca Direzione Tecnologie Industriali/Unità Nanotecnologie

Ore 16.15

Raccomandazioni su aspetti legali e finanziari relativi alla presentazione di un progetto all’interno del 7PQ

Dott.ssa Martina Desole, APRE

Ore 17.00

Presentazione di progetti vincenti delle precedenti call 7PQ-NMP con coordinatori italiani/veneti

Ore 17.15

Presentazione dell’iniziativa “PROGETTA!”

Dott. Andrea Sartori, Regione del Veneto, sede di Bruxelles

Ore 17.30

Conclusioni e dibattito

Fonte: Veneto Nanotech