Arte, Concorsi, Cultura, digitale, Economia, Emilia Romagna, Eventi, Facebook, Formazione, Giovani, Imprese 2.0, Innovazione, Marketing, Partecipazione, Pubblica Amministrazione, Regioni, Ricerca, Social Network, Web 2.0

Bologna promuove Incredibol! Progetto per sostenere professioni creative, progetti start-up, sviluppo e innovazione

Incredibol! è:

  • indagine sul panorama dei progetti innovativi in Emilia-Romagna attraverso un bando per i nuovi artefici della creatività all’inizio della professione;
  • offerta di un kit di strumenti a supporto dei progetti innovativi: spazi gratuiti, contributi e strumenti per la crescita del settore economico più importante del futuro;
  • rete di partner formata da enti pubblici e privati, già attivi sul territorio cittadino e regionale con servizi di diverso tipo a favore dei giovani creativi che vogliono fare delle proprie idee una professione.
  • realizzato con il contributo di ANCI e Ministero della Gioventù e con la collaborazione di BAM – Bologna Art Managers, Governo Italiano (Ministro della Gioventù), Comune di Bologna (Area Cultura)

Informazioni e contatti:

Progetto Incredibol! – L’Innovazione Creativa di Bologna
Comune di Bologna, Area Cultura
via Oberdan 24, 40126 Bologna

www.incredibol.net
incredibol@comune.bologna.it
tel ++39 0512194661 | 4638 | 4663

il progetto e anche su:
facebook

Alto Adige/Südtirol, Città, Comunicazione, Cultura, Eventi, Friuli Venezia Giulia, Imprese 2.0, Innovazione, Nordest 2019, Partecipazione, Pubblica Amministrazione, Regioni, Ricerca, Sistemi gestionali, Social Network, Società della Conoscenza, Trentino Alto Adige, Veneto, Venezia

Oggi è un bel giorno per il NORDEST che guarda lontano… al 2019 :-)

Da Marsiglia in Francia, dopo aver appena incontrato il Servizio Comunicazione dell’“Associazione Marsille-Provence 2013” (il capoluogo e l’area metropolitana marsigliese sarà Capitale Europea della Cultura tra quasi 3 anni), Studio Baroni ringrazia del lavoro realizzato il network di www.nordesteuropa.it e www.nordest2019.eu e si unisce per l’augurio di buongiorno a tutto il NORDEST!

Oggi infatti, a Venezia, il Comune e la Provincia di Venezia, le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e le Province Autonome di Trento e Bolzano, firmeranno il protocollo d’intesa che pome le basi alla candidatura di “Venezia con il Nordest” a Capitale Europea della Cultura 2019.

1^ dicembre 2010… davvero un bel giorno x il NORDEST

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Fonte:

Alto Adige/Südtirol, Bandi europei, Comunicazione, Cultura, Economia, Eventi, Innovazione, Nordest 2019, Partecipazione, Pubblica Amministrazione, Regioni, Ricerca, Veneto

Venezia con il Nordest Capitale Europea della Cultura 2019

Capitale della Cultura 2019:

la pedemontana cuore dello sviluppo creativo del Nordest

Mercoledì 1 dicembre 2010 alle 18.30 a Bassano del Grappa (VI)

MUSEO CIVICO-Sala Chilesotti in Piazza Garibaldi


L’importante confronto in programma a Bassano del Grappa, promosso da Nordesteuropa.it e Adacta Studio Associato, avviene in occasione della firma del protocollo di intesa per la candidatura di Venezia con il Nordest a Capitale Europea della Cultura 2019, tra le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, il Comune e la Provincia di Venezia, le Province Autonome di Trento e Bolzano. Per confermare la partecipazione è sufficiente registrarsi sul sito www.nordesteuropa.it alla sezione eventi.

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PROGRAMMA

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Intervento di saluto

Stefano Cimatti, sindaco di Bassano del Grappa

 

Saluti

Luigi Bocca, Adacta Studio Associato

 

Introducono

Filiberto Zovico, editore Nordesteuropa.it

Carlo Ferraro, assessore alla Cultura e Spettacolo, Bassano del Grappa

 

Intervengono

Marzio Favero, assessore ai Beni Culturali, Provincia di Treviso

Pier Luigi Sacco, docente IUAV, Venezia

Cristiano Seganfreddo, direttore Fuoribiennale

Alessandro Verona, presidente Vicino/lontano

 

Modera:

Paolo Coltro, il Mattino di Padova

 

Nel corso del confronto sono invitati a intervenire i sindaci dei Comuni del Festival delle Città Impresa e delle Città Palcoscenico di Operaestate Festival Veneto

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In collaborazione con Nordest Rete Eventi:

Nordesteuropa Editore

Tel 049 87.57.589  Fax 049 82.20.053   info@nordesteuropa.it

www.nordesteuropa.it

www.nordesteuropacultura.it

www.nordest2019.eu

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CCIAA, Economia, Eventi, Formazione, Imprese 2.0, Industria, Innovazione, Nanotecnolgie, Nordest, Padova, PST Galileo Padova, Pubblica Amministrazione, Regioni, Responsabilità Sociale, Ricerca, Sistemi gestionali, Società della Conoscenza, Sostenibilità, Unioncamere, Università di Padova, Veneto

INNOVAZIONE a NORDEST con il Sistema medicale made in Veneto

Importante Convegno sull’Innovazione Biomedicale in programma il 27 novembre a Padova.

Verranno presentati i risultati dei progetti d’innovazione per il settore medicale “Made in Veneto” promossa dalla CNA e dal Sistema Camerale grazie al Progetto padovano SUPPORT INN.

27 novembre 2010 Sistema medicale made in Veneto

Il tessuto produttivo regionale a seguito della globalizzazione e della crisi, ha subito profonde trasformazioni, anche nel comparto della Sanità. Il biomedicale comprende l’insieme delle tecnologie e dei prodotti che afferiscono alla sanità e, in una accezione più ampia, alla salute ed al benessere. Nel settore vi sono significative filiere e reti specializzate, che possono costituire un importante volano per la ripresa della nostra economia.

Negli ultimi anni, anche con l’esperienza del Distretto Biomedicale Veneto, si è sviluppata una cultura di sistema che costituisce importante valore aggiunto al patrimonio del territorio veneto. La domanda di salute e benessere, il progressivo invecchiamento della popolazione, lo sviluppo dell’innovazione tecnologica, costituiscono i fattori di una nuova opportunità di sviluppo.

Un rapporto tra pubblico e privato ispirato dalla filosofia del “km zero”, può generare circoli virtuosi di crescita economica e civile a livello locale. Rafforzare gli strumenti per le aggregazioni, far crescere la cultura delle piccole e medie imprese, significa dar valore alla qualità nel territorio.

Materiali di approfondimento disponibili in:

http://www.osservatoriobiomedicaleveneto.it

  • pubblicazione – IL CASO AUSILI TECNICI PER DISABILI: RICERCA, NORMAZIONE & COMPETITIVITA’
  • pubblicazione – VERSO UN PROFILO TECNOLOGICO NEL MEDICALE: TREND E FILIERE
  • pubblicazione – BIOMEDICALE VENETO, DINAMICHE E PROSPETTIVE DI MERCATO
  • pubblicazione BIOMEDICALE VENETO E COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE
  • pubblicazione DINAMICA DI DOMANDA E OFFERTA DI DISPOSITIVI MEDICI NEL VENETO
  • pubblicazione – PROSPETTIVE NELL’ASSISTENZA PROTESICA E MERCATO DEGLI AUSILI
  • pubblicazione BIOMEDICALE VENETO TRA SOCIETA’ DEL BENESSERE E MERCATO
Città, digitale, Economia, enterprise, Etica, Eventi, Facebook, Imprese 2.0, Innovazione, Melica - Scandelin & Partners, Nordest, Partecipazione, Pedagogia, Pubblica Amministrazione, Ricerca, Sistemi gestionali, Social Network, Società della Conoscenza, Software libero, Veneto, Venezia, Web 2.0

INNOVAZIONE DIGITALE “Manifesto per l’Open Government” e “Social Inbox” Facebook

Due importanti novità stanno vivacizzando il mondo della partecipazione digitale sull’onda innovativa italiana e americana.

La pubblicazione del “Manifesto per l’Open Government” e le modifiche apportate con il “Social Inbox”dal re dei Social network, ovvero facebook.

Intanto che le varie comunità territoriali e tematiche sparse in giro per l’Italia e l’Europa commentano con interesse a questa veloce fase di trasformazione della partecipazione digitale con i Social network, ecco che ci vengono utili due preziosi contributi:
  • Il primo è di oggi a cura di Giovanni Calia con riflessioni sul concetto che “il medium non è il messaggio”. Calia propone un interessantissimo approfondimento sulla “king news” della settimana, ovvero la “Social Inbox di Facebook“. Infatti, sua maestà dei Social network ha  “lanciato il suo nuovo concetto di comunicazione one-to-one, destrutturando il mondo della comunicazione moderna, disegnando un’era di comunicazione sempre più transmediale, destinata a cambiare le sorti della comunicazione tra persone, destinata quindi a cambiare la società prossima ventura”;
  • Il secondo importante contributo riguarda la pubblicazione finale del Manifesto per l’Open Government. I promotori di questa orginale iniziativa potrebbe essere letta in combinazione con quella di Innovatori relativa alla “Carta Etica Digitale” per la quale c’è stata la consultazione pubblica a Venezia il 25 ottobre 2009 in occasione del 1^ VeneziaCamp 2009. Insomma, i promotori del nuovo Manifesto, partono dalla considerazione che tutti noi siamo impegnati quotidianamente, con diverse modalità e professionalità, a promuovere l’innovazione all’interno del Paese e in particolar modo della Pubblica Amministrazione in tutte le le sue dimensioni centrali e territoriali. Ciò viene fatto con enorme passione e professionalità ma, spesso, anche con la grande frustrazione generata da una politica spesso distratta e poco sensibile ai temi dell’innovazione. In molti Paesi si stanno sperimentando sistemi di Open Government, ma l’Italia è restia ad abbracciare questa nuova dottrina e tende a restare impantanata nelle patologie istituzionali tipiche dei modelli organizzativi tradizionali che acuiscono la distanza con i cittadini. Qui sotto i contenuti del Manifesto.
Manifesto per l’Open Government 

  1. Governare con le persone – La partecipazione attiva è un diritto e un dovere di ogni cittadino. L’Open Government si propone di creare le condizioni organizzative, culturali e politiche affinché questo venga esercitato con pari opportunità per tutti.
  2. Governare con la rete – La Pubblica Amministrazione deve far riferimento a un nuovo modello organizzativo che abbandoni la logica burocratica verticale di gestione dei servizi pubblici a favore di una logica orizzontale, in grado di coinvolgere i diversi attori pubblici, privati e del non profit, nel raggiungimento di un obiettivo comune. Tale obiettivo può essere perseguito attraverso un efficace uso della Rete.
  3. Creare un nuovo modello di trasparenza – L’Amministrazione deve agire in modo da garantire sempre la più completa trasparenza dell’attività di governo e la pubblicità di tutto ciò che è relativo al settore pubblico. Fornire ai cittadini tutte le informazioni sull’operato dell’Amministrazione è indispensabile per realizzare un controllo diffuso sulle attività di governo e sulla gestione della cosa pubblica.
  4. Trattare l’informazione come infrastruttura – I dati delle Pubbliche Amministrazioni devono essere accessibili a tutti sul Web in formato aperto, gratuitamente ove possibile, e – in ogni caso – con licenze idonee a consentire la più ampia e libera utilizzazione. La disponibilità di dati aperti è, di fatto, l’infrastruttura digitale sulla quale sviluppare l’economia immateriale. Le Pubbliche Amministrazioni, liberando i dati che gestiscono per conto di cittadini e imprese, possono favorire lo sviluppo di soluzioni da parte di soggetti terzi e contribuire in modo strategico, allo sviluppo economico dei territori dalle stesse amministrati.
  5. Liberare i dati pubblici per lo sviluppo economico del terzo millennio – Le Pubbliche Amministrazioni devono concentrarsi sulla produzione, classificazione e pubblicazione di dati e informazioni grezzi e disaggregati, lasciando, salvo eccezioni espressamente previste dalla legge, all’iniziativa privata lo sviluppo di applicazioni ed interfacce per la loro rielaborazione, consultazione e fruizione. Un orientamento della Pubblica Amministrazione verso l’Open Data offre nuove opportunità a chi investe nella Rete, incentivando la crescita di nuovi distretti dell’economia immateriale che rappresenterebbero un nuovo modello di produzione da affiancare a quello tradizionale oggi in crisi e, troppo spesso, sostenuto dagli aiuti di stato.
  6. Informare, coinvolgere, partecipare per valorizzare l’intelligenza collettiva – La rete moltiplica il potenziale delle intelligenze coinvolte e aumenta l’efficacia dell’azione amministrativa. Le dinamiche organizzative ed i procedimenti della Pubblica Amministrazione vanno ripensati per  migliorare la qualità dei processi di informazione,  facilitare il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i cittadini, diffondere la cultura dell’Open Governement anche attraverso i social media e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
  7. Educare alla Partecipazione – Lo  Pubblica Amministrazione promuove la partecipazione di tutti i cittadini alla gestione  della cosa pubblica anche attraverso il ricorso alle tecnologie dell’informazione, eliminando ogni discriminazione culturale, sociale, economica, infrastrutturale o geografica ed educando alla partecipazione come diritto e dovere civico di ogni cittadino.
  8. Promuovere l’accesso alla Rete – La tecnologia, ed in particolare internet e gli strumenti di accesso alla Rete, sono elementi abilitanti ai processi di partecipazione. Per questo motivo è dovere dello Stato consentire a tutti i cittadini di accedervi e promuoverne la cultura d’uso.
  9. Costruire la fiducia e aumentare la credibilità della PA – La conoscenza e la partecipazione ai processi decisionali sono strumenti di costruzione della fiducia in un rapporto tra pari che coinvolge Amministrazione e Cittadini rendendo inutili gli attuali livelli di mediazione. L’appartenenza agli stessi ecosistemi (digitali e non), la pratica delle stesse dinamiche sociali e servizi efficaci costruiti intorno al cittadino e alle sue esigenze aiutano ad accrescere la fiducia, la credibilità dell’Amministrazione e la condivisione degli obiettivi.
  10. Promuovere l’Innovazione permanente nella Pubblica Amministrazione – La costruzione di servizi deve essere sempre realizzata in modalità condivisa e sviluppata, pensando l’utente al centro del sistema e mantenendo aperta la possibilità di far evolvere i sistemi. Una innovazione permanente per garantire una revisione continua, nelle forme di utilizzo, negli adeguamenti tecnici, funzionali ed organizzativi sempre in linea con l’evoluzione dei paradigmi della Rete.

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Fonti:

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Città, Creative Commons, digitale, Economia, Eventi, Formazione, Imprese 2.0, Industria, Innovazione, Marketing, Nanotecnologie, Nordest, Nordovest, Partecipazione, Politecnico di Torino, Pubblica Amministrazione, Ricerca, Sistemi gestionali, Social Network, Società della Conoscenza, Software libero, Torino, Venezia, Web 2.0, wikipedia, YouTube

INNOVAZIONE DIGITALE – Ecco tre importanti eventi da oggi a fine novembre tra Venezia e Torino

A proposito di innovazione e sviluppo digitale, questo fine mese di novembre si preannuncia davvero scoppiettante 🙂

Infatti, tra Venezia e Torino, sono in programma tre eventi di grande importanza per la comunità degli innovatori italiani che operano in ottica europea ed internazionale. Vediamoli ad uno ad uno :

    1. TORINO 27 Novembre 2010, seconda Conferenza Annuale del Centro NEXA su Internet & Società. Momento di discussione, da diversi punti di vista, sul Diritto d’Autore internazionale e il tema della libertà di espressione e di informazione online in Italia. I ricercatori e i fellows del Centro NEXA ne parleranno con esperti, policy makers, professionisti, appassionati e semplici cittadini. L’evento includerà anche CCIT2010, una sessione sullo stato di Creative Commons in Italia, riprendendo la tradizione degli incontri “CCIT”. Sempre in tema Creative Commons, in serata avrà luogo il Creative Commons Music Party. La partecipazione alla conferenza NEXA è gratuita, ma occorre registrarsi entro il 25 Novembre, fino a esaurimento posti disponibili (la registrazione è aperta su nexa2010.eventbrite.com);
    2. VENEZIA – TERRAFERMA/MARGHERA, venerdì 26 Novembre al Parco Tecnologico e Scientifico VEGA di Venezia con il patrocinio di APSTI Associazione Parchi Scientifici Tecnologici Italiani. A proposito di questo evento sulla Banda Larga, Studio Baroni raccoglie e rilancia l’invito di Michele Ficara di non perdersi il convegno  “cosa faresti se avessi 300 mbps” nel quale verranno esplorate le possibilità ed opportunità di business per le aziende innovative che decideranno di utilizzare i 300 mb di connettività messi a loro disposizione dal VEGA. Infatti, è ormai noto che la diffusione della banda larga costituisce un asset fondamentale per lo sviluppo del Paese. Se ne fa un gran parlare e un grande polemizzare, ma il VEGA ha deciso di fare e, in accordo con Fastweb, dal prossimo 1 gennaio 2011  i 300 MB saranno una realtà. Con il termine “video on demand” (“video su richiesta”), in sigla VOD, si intende un servizio interattivo della televisione. Il servizio permette agli utenti di fruire, gratuitamente o a pagamento, di un programma televisivo in qualsiasi momento lo desiderino. Ecco il video invito di Michele Ficara:
      . In merito alle prospettive sull’Open Source, va ricordato che lo scorso 11 novembre, sempre al VEGA, è intevenuto Bryan Cheung, Presidente di Liferay Inc., società leader mondiale nelle applicazioni Open Source;
    3. VENEZIA venerdì 19 novembre 2010 Università Ca’ Foscari, Aula Baratto (Dorsoduro 3246, Venezia) giornata di studio “Cinema e videogame nella rete: pratiche di contaminazione”. Nell’epoca del digitale, l’identità di un medium si negozia in maniera sempre più significativa attraverso la ripresa di altri media, più vecchi e più giovani: cinema, videogame, televisione, web attivano processi reciproci di incorporazione e rimodellamento di strategie espressive. Studiosi provenienti da ambiti di ricerca diversi (film studies, media studies, game studies, informatica giuridica) si incontreranno per cercare di cartografare un territorio complesso e mutevole, per discutere nuovi strumenti di indagine e di analisi che sappiano rendere conto della complessità senza tradirla, e che ci offrano i mezzi per orientarci in un’epoca che sempre più prepotentemente ci richiede di essere, oltre che spettatori e lettori, attori consapevoli della produzione culturale. Le due iniziative rientrano nella più ampia manifestazione “I play videogame”, che proporrà anche una mostra, una retrospettiva e una sfida live tra campioni internazionali.

    Rapida evoluzione del digitale nello scenario italiano.

    Come spiegano in qui in “TAFTER cultura é sviluppo”, lo scorso 10 novembre è stato sottoscritto un accordo nazionale pubblico-privato per lo sviluppo di reti a banda larga. Emerge che “il  secondo decisivo passo per l’attuazione del piano “Italia digitale”, dopo quello che il Governo sta operando insieme alle Regioni per il superamento del digital divide nel nostro Paese (oltre 2 milioni di italiani già usciti dal digital divide da inizio legislatura e risorse stanziate e cantieri in apertura per fare uscire dal dd altri 1,2 milioni di italiani entro la metà del 2011). L’Italia segna in questo modo un passaggio fondamentale per raggiungere gli obiettivi definiti dall’Agenda Digitale europea, affinché – entro il 2020 – il 50 per cento degli italiani possa abbonarsi a servizi con velocità superiore a 100 Mbps”.

    Comunicazione, digitale, Economia, enterprise, Etica, Facebook, Google, Imprese 2.0, Industria, Innovazione, Marketing, Partecipazione, Privacy, Pubblica Amministrazione, Ricerca, Social Network, Società della Conoscenza, Web 2.0, wikipedia

    Newsletter aziendali e la FIAT con il caso “eco DriveGP”

    Quasi tutte le aziende, più o meno grandi che siano, comunicano con il loro mercato di riferimento. Anche con i propri pubblici interni ed esterni con relazioni in ottica stakeholder (o multistakeholder)*

    Come possiamo leggere dalla  più consultata e autorevole enciclopedia libera qual’è Wikipedia, per newsletter si intende un notiziario scritto o per immagini diffuso periodicamente per posta elettronica. Oggi è prevalentemente in formato HTML, che permette di gestire anche immagini.

    Ma le newsletter sono spesso invasive e talvolta invadono le caselle di posta elettronica in modo spropositato. Parecchi operatori e privati manifestano fastidio di tale invasività e fanno clic su “rimuovi iscrizione! per annullare l’iscrizione alla ricezione (autorizzata ai sensi del D.Lgs 196/2003 detto anche “Codice Privacy”).

    Le segnalazioni degli utenti infastiditi o quelle degli studi legali arrivano al Garante Privacy il quale esegue spesso richiami, esprime pareri oppure può anche attivare autonome procedure con procedimenti legali.

    Tra i vari operatori di servizi newsletter sul mercato, come il Gruppo SEAT Pagine Gialle (giusto per fare un esempio con le sue controllate Kompass e Consodata) è importante scegliere tra quelli che hanno un CODICE ETICO e soprattutto dichiarino pubblicamente quanto previsto dalla legislazione italiane ed europea. Nel senso che è preferibile scegliere la fornitura di servizi da società affidabili perchè certificate e con chiare regole legali comunicate all’atto dell’invio e nel testo stesso della newsletter.

    Nel panorama dei servizi newsletter è preferibile anche scegliere chi opera con formati HTML perché, come dice ancora Wikipedia, il formato testuale permette l’adattamento visuale con strumenti diversi dal personal computer, dotati di monitor più piccoli e di software incapace di interpretare l’HTML in maniera corretta, ovvero strumenti che via via vanno diventando di uso comune e pian piano vengono forniti di software sempre più capaci di leggere lo standard HTML.

    L’oggetto della newsletter può spaziare dall’informazione all’intrattenimento, anche se diversi portali e provider spesso usano questo canale in modo invadente e con fini prettamente pubblicitari, che si collocano fra il mailing e lo spam vero e proprio.

    La frequenza di invio è varia, può essere giornaliera o mensile-saltuaria. La ricezione in genere è gratuita, anche se talune newsletter divulgative, che trattano argomenti di nicchia, possono essere a pagamento, ma se ne incontrano ben poche.

    Le newsletter devono sottostare alla normativa relativa a privacy e vita privata, della quale si occupa il Garante Privacy che afferma come sia vietato inviare messaggi informativi o pubblicitari non sollecitati. La newsletter è caratterizzata da un singolo utente o un gruppo editoriale che invia messaggi unilateralmente verso la massa di iscritti, mentre questi ultimi possono inviare messaggi email al solo mittente originario e non anche a tutta la massa o a qualcuno degli iscritti, che restano vicendevolmente anonimi.

    Quest’ultimo aspetto segna la differenza sostanziale fra newsletter e mailing list. Stante che, in quest’ultima, ogni iscritto può inviare messaggi all’intera massa di iscritti, creando discussioni di sorta, private o pubbliche. Come mezzi analoghi alla newsletter c’è la E-zine, ma anche la Webzine e il Giornale on-line.

    Per capire cosa significa fare una buona newsletter, vediamo un attimo anche un’interessante caso che aprirebbe una riflessione sulla qualità dei contenuti newsletter (di questo ne parleremo una prossima volta).

    La newsletter di FIAT con il caso  “eco DriveGP” propone una comunicazione semplice. In grande evidenza c’è un’unica e accattivante immagine stile vignetta. FIAT invita a partecipare e offre la possibilità di vincere la partecipazione al Motor Show.

    bimbiambiente FIAT

    Il testo della newsletter è essenziale, asciutto in poche righe e dice:

    “Allaccia la cintura, controlla gli specchietti e metti alla prova le tua abilità di guida con eco:DriveGP. Dal 28 ottobre al 22 novembre non perderti la grande sfida che ti premia con il Motor Show di Bologna. Partecipare è semplice come usare eco:Drive: guida nel modo più efficiente possibile per scalare la classifica e diventare il miglior eco:Driver in Italia. Così potrai sfidare i campioni degli altri paesi europei a Bologna”.

    Ci sono anche due link e un collegamento al “the king of network” dei social network occidentali, ovvero facebook. Nelle informazioni legali FIAT scrive correttamente: “Ricevi questa newsletter in quanto iscritto ai siti Fiat. Se non desideri piu’ ricevere la newsletter, clicca qui. Questa e-mail e’ generata automaticamente, non rispondere al mittente, ma collegati al sito www.fiat.it e clicca sulla sezione Contattaci.

    Per ultimo, ma ne parleremo ancora prossimamente, ci sono altri interessanti casi. La newsletter di Facebook è senza immagini e fa riferimento alle iniziative marketing di “Facebook Ads”.  Le newsletter di Google sono altrettanto interessanti poichè c’è una “Comunità Google” che ci lavora e qui si può leggere un esempio della “qualità relazionale 2.0” con utenti esterni alla “Comunità Google”.

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    * stakeholder o multistakeholder

    Fonti:

    Ambiente, Città, Industria, Innovazione, Nordovest, Pubblica Amministrazione, Regioni, Sostenibilità

    Fiocco azzurro oggi in Svizzera: è nato il “treno tunnel” più lungo del mondo. Grazie ai 57 km del “San Gottardo” c’è più network struttuale tra nord e sud Europa

    Dopo 1o anni di gestazione, oggi abbiamo visto rompersi le acque, pardon, il diaframma, del tunnel Erstfeld – Bodio. Sarà pronto nel 2016.

    Il sito alptransit.ch lancia la news scrivendo che a “30 chilometri dal portale sud e a 27 dal portale nord è caduto il primo diaframma principale nel tubo est della galleria di base del San Gottardo: alle 14.30 circa la fresatrice ha perforato gli ultimi metri di roccia avanzando da Faido verso Sedrun”.

     

    Tra le tecnologie utilizzate: fresa meccanica TBM - Fonte: http://forum.milanotrasporti.org

     

    Da Zurigo a Milano (per i treni merci) sarà come andare a Milano da Venezia con la “Freccia Bianca”, cioè 2 ore e mezza.

    Ma almeno due domande sorgono spontane:

    • quanta CO2 in meno sarà emessa dall’equivalente merci che non andrà sui TIR?
    • quanti TIR (e quanti incidenti) in meno ci saranno in giro per strade e autostrade d’Europa?

    Lino Terlizzi del Sole 24 Ore racconta la cronaca “dall’interno del cantiere di Sedrun , nel Canton Grigioni” con il video dove si può vedere come la  “gigantesca scavatrice ha fatto scomparire gli ultimi metri che ancora separavano i due lunghi tratti del tunnel già realizzati”.

    L’investimento equivale a una manovra finanziaria di quasi 14 miliardi di €. Ma come si paga? Claudio Perozzo su “Il Giorno”, spiega che il finanziamento per realizzare il “big tunnel” proviene da “fondi ricavati in buona parte dall’imposta sul traffico pesante su gomma, che viene versata dai Tir che percorrono la rete autostradale Svizzera oltre all’accisa sulla benzina. Il trasporto su gomma paga insomma l’autostrada ferroviaria“.

    Il nuovo tunnel andrà quindi ad affiancare l’ottocentesca, ma ancora attuale, Galleria ferroviaria del San Gottardo che collega 15 km di galleria da Airolo in Ticino a Göschenen nel canton Uri.

    Per lo sviluppo dei lavori è stata particolarmente curata la qualità della comunicazione, le informazioni (nella prima foto sotto si vede l’infocentro di Pollegio appositamente creato per l’opera) e le relazioni con il territorio.

     

    infocentro Pollegio © AlpTransit San Gottardo SA

     

     

    Faido San Gottardo © AlpTransit San Gottardo SA

     

     

    Sigirino © AlpTransit San Gottardo SA

     

    Diverse imprese italiane hanno prestato le loro professionalità e tecnologie per questa opera da Guinness. Tra queste, come scrive “la Repubblica di Parma“, c’è anche la Pizzarotti “che ha contribuito a questo importante e lungo percorso lavorando in tre cantieri”.

    Galleria fotografica

    (nel sito alptransit.ch è specificato che la “pubblicazione del materiale fotografico è possibile solo citando la fonte: © AlpTransit San Gottardo SA. Non è permessa l’utilizzazione del materiale fotografico al fine di discriminare o di ledere gli interessi di AlpTransit San Gottardo SA”)

    Galleria di base del San Gottardo

    Galleria di base del Ceneri

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    Fonti:

    Video tecnologie scavo tunnel:

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    Siti di approfondimento suggeriti sull’argomento del trasporto ferroviario:

    Arte, Città, Comunicazione, Concorsi, Cultura, Eventi, Google, Innovazione, Nordest, Pubblica Amministrazione, Società della Conoscenza, Sostenibilità, Veneto, Venezia, YouTube

    Venezia, Spazio THETIS all’Arsenale (dal 15/10 al 5/11/2010): Felicity change your city change yout life

    interessante concorso di grafica internazionale a Venezia

    esposizione allo spazio THETIS Venezia / Italia

    15 ottobre / 5 novembre, 2010

    apertura: da lunedì a venerdì 10 – 18
    dove: Spazio THETISGoogleMap

    L’ingresso della sede di Thetis si trova presso la fermata BACINI delle linee circolari Actv 41, 42, 51, 52 (Giracittà).

    Hotel convenzionato: Hotel Rigel

    Fonte: www.felicityproject.it

    Coorganizzazione:

    Città di Venezia – Direzione attività e produzioni culturali,  dello spettacolo e della comunicazione.

    Obiettivo del progetto è promuovere riflessioni sul tema della vita nella società urbana e su come possa essere migliorata. Un’occasione per i grafici provenienti da tutto il mondo di esprimere e immaginare soluzioni per una città capace di accogliere e migliorare la vita dei suoi abitanti. Verrà pubblicato un catalogo che ospiterà, oltre ai poster selezionati dalla giuria, delle riflessioni relative ad alcuni Temi sensibili:

    • Integrazione delle diverse culture e religioni
    • Le esigenze dei cittadini: Giovani, Disabili, Bambini, Anziani, Emarginati…
    • Le innovazioni tecnologiche
    • Protagonismo delle comunità
    • Interazione tra aree urbane e natura
    • Sicurezza

    La giuria

    • David Carson
    • Fortunato D’Amico
    • Chaz Maviyane Davies
    • Ann Harakawa
    • Andreas Kipar
    • Yossi Lemel
    • Armando e Maurizio Milani
    • Marco Navarra
    • Woody Pirtle
    • Maria Alessandra Segantini
    • Raymundo Sesma
    • David Tartakover
    • Maurizio Varratta

    Patrocinio

    • ORDINE DEGLI ARCHITETTI PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA
    • ALA ASSOARCHITETTI
    • CONFINDUSTRIA VENEZIA
    • COMUNE DI GROSSETO

    Sponsor tecnici:

    • Business Press
    • Ditre Group
    • Favini
    • Gruppofallani
    • QWERTY Studio
    • SiteBySite

    Supporter

    • Fondazione Italia Cina
    • Scuola Internazionale di Grafica di Venezia
    • ADC ArtDirectorsClub New York

    Guarda i video di alcuni interessanti eventi realizzati allo Spazio THETIS e sull’Arsenale di Venezia:

    CUOA, enterprise, Imprese 2.0, Industria, Innovazione, Nanotecnolgie, Nordest, Padova, Politecnico di Milano, Pubblica Amministrazione, Regioni, Ricerca, Scuola, Società della Conoscenza, Unioncamere, VEGA, Veneto, Venezia

    Il tema “GLOCAL” nell’Atlante Tecnologico Italia 2010 (“Zeitgeist” ricerca Italia/Germania)

    Come si può comprendere l’importanza del Made in Italy delle eccellenze tecnologiche?

    Atlante Tecnologico Italia

    il portale italo/tedesco che fa lo zeitgeist della ricerca italiana!

    (visita il sito: Atlante Tecnologico Italia 2010)

    Nell’apertura dell’Atlante viene spiegato che con il termine “Ricerca e Sviluppo” si intende “quel settore di un’impresa industriale (uomini, mezzi e risorse finanziarie), coinvolto nello studio di innovazioni tecnologiche da utilizzare per migliorare i propri prodotti, crearne di nuovi, o migliorare i processi di produzione”.

    E proprio nell’ottica dell’innovazione per il miglioramento abbiamo visto l’esempio del Nordest che progetta un sistema “knowledge network” per mettere in rete la conoscenza. Questa prospettiva sembra andare nella stessa direzione indicata da “ditt” quando viene affermato che la “competitività sui mercati internazionali può essere realizzata attraverso l’innovazione nella ricerca, la disponibilità di capitale umano qualificato e la capacità di utilizzare le nuove conoscenze per lo sviluppo tecnologico”.

    Considerato che il “fine primario per garantire un incremento di competitività è l’integrazione fra innovazione e ricerca soprattutto a livello internazionale”, torna utile richiamare l'”Orientamento GLOCAL” suggerito da Studio Baroni sul tema del “km zero” e riproposto qui sotto.

    Orientamento GLOCAL”

    Per sviluppare una strategia che metta in rapporto il locale con il globale, Studio Baroni suggerisce un “orientamento “GLOCAL” che raccoglie l’ispirazione suggerita dal sociologo contemporaneo Zygmunt Bauman. “GLOCAL” è un termine che deriva da “glocalizzazione” e nasce dalla fusione di globale con locale.

    Interpretando il pensiero di Bauman, per una strategia di sviluppo orientata alla filosofia “GLOCAL” appare quindi necessario:

    • porre al centro le persone che abitano o sostano nel territorio e valorizzano il patrimonio locale materiale e immateriale;
    • affermare l’importanza della comunicazione tra le persone e iportatori d’interesse e presta particolare attenzione alle nuove tecnologie open source e social network per il web 2.0;
    • tutelare, esaltare e promuovere le caratteristiche delle aree locali intese ciascuna come “prodotto territorio” nella loro relazione con la cultura e il mercato globale;
    • enfatizzare il ruolo delle istituzioni e associazioni locali nelle relazioni internazionali e promuovere la Responsabilità Sociale delle Imprese per dare vita a innovative partnership tra istituzioni pubbliche e private.

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