Innovazione, Pedagogia, Sanità, Società della Conoscenza, Uncategorized, Web 2.0

Ecco “iMamma”, l’App gratuita che innova ginecologia, ostetricia, psicologia, dieta e salute

Sono tante innovazioni tecnologiche utili alle persone, tra queste stanno riscuotendo molto interesse quelle per le mamme. Vediamone una in particolare che Apple ha selezionato tra le migliori nuove App: “iMamma”.

imamma, app gratuita per le mamme - fonte immagine iltempo

L’applicazione ha con una ventina di funzioni, è gratuita e sostiene le donne sotto diversi aspetti come la ginecologia, l’ostetricia, la psicologia, la dieta e la salute in genere. Scarica qui “iMamma”.

Tra le funzioni utili, oltre al monitoraggio della gravidanza da condividere con il proprio medico, c’è anche quella della fertilità per le donne alla ricerca di un nuovo bimbo. L’App, creata dall’azienda italiana OBScience, ha un punto di riferimento 2.0 in facebook che conta già quasi 17.000 mi piace.

Ecco le funzioni di “iMamma”: informazioni dettagliate per ogni settimana di gravidanza, illustrazioni fetali dei 9 mesi di gravidanza, calcolo data presunta del parto, impostazione durata ciclo e concludi gravidanza, iimpostazione ridatazione gravidanza, agenda personale, registro rapporti sessuali, sintomi e stati d’animo, esami in esenzione con date personalizzate, esami salva- invia mail o stampa il pdf, articoli scientifici inerenti alle tematiche più frequenti, registrazione dati personali, diario fotografico sincronizzato al calendario, album delle proprie ecografie, immagini ecografiche in 3D e 4D, alimenti consigliati, idratazione giornaliera, tracker bicchieri d’acqua, yoga in gravidanza, tutorial massaggio in gravidanza, conta calcetti, registro contrazioni, calcolo del peso fetale, valigia per gli acquisti, shopping premaman, shopping bebé, solidarietà, partnership con brand leader dediti alla gravidanza.

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Fonti: informazioni da base play.google, immagine da iltempo.

Agroalimentare, Ambiente, Arte, Biodiversità, Comunicazione, Cultura, Eventi, EXPO 2015, Facebook, Formazione, Giovani, green economy, Imprese 2.0, Innovazione, Lombardia, Marketing, Nordest, Partecipazione, Pedagogia, Responsabilità Sociale, Ricerca, Scuola, sicurezza, Smart city, Social Network, Società della Conoscenza, Treviso, Veneto, Web 2.0

Fattoria Didattica Borgoluce di Susegana (TV): esempio Expo2015 per fare esperienza concreta “in campo”

Borgoluce non finisce mai di stupirci!

Fattoria Didattica Borgoluce esempio Expo2015 per fare esperienza concreta in campo - Susegana TV

INFO PER SCUOLE E COMUNITA’: didattica@borgoluce.it

La bufala che risorsa: dalla mozzarella all’energia;
La rivoluzione della polenta: ilmais dall’America alle campagne venete;
Le erbe spontanee, fonte di nutrimento e simbolo di biodiversità.

Tutte le attività sono gratuite. Prenotazione obbligatoria (0438 435287). Programma sul sito  www.borgoluce.it

Ne parliamo ancora, per la seconda volta, merita davvero poiché “studio baroni” ha avuto modo di collaborare dal 2012 con il personale di Borgoluce circa la  formazione al Web 2.0 in chiave di Sviluppo Sostenibile & Responsabile.

Ora, l’attività dell’azienda è tutta orientata verso le sfide della Sostenibilità e della Responsabilità aziendale grazie al ponte di Educazione gettato tra Susegana – nel cuore della Marca Trevigiana – e Milano, EXPO 2015 – Italy.

Borgoluce facebook by sb for free - 10.2014

Già che ci sei, anche gli impianti che riciclano i letami per produrre energia.       Borgoluce Susegana Treviso Innovazione è Tradizione

Fattoria Didattica Borgoluce VIDEO YouTube - RAI UNO - Susegana TV - ITALY - Veneto - by sb

PDF – Programma Fattorie Didattiche Aperte

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Borgoluce accoglie a Susegana bambini, genitori ed insegnanti per mostrare i nuovi percorsi didattici legati al tema dell’Expo2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”

INFO e prenotazioni: didattica@borgoluce.it

L’agricoltura familiare per nutrire il futuro” è il filo conduttore della giornata di Fattorie Didattiche Aperte, indetta dalla Regione Veneto, cui Domenica 12 ottobre l’azienda agricola Borgoluce partecipa accogliendo a Susegana (Treviso) piccoli e grandi per raccontare l’insieme di saperi, tradizioni e cultura rurale della produzione agricola, indispensabile nel passato come nel futuro.

PRATO - Borgoluce laboratoprio residenziale scuole - educazione alla sostenibilità

Durante la giornata Borgoluce presenterà i nuovi percorsi didattici connessi alle tematiche proposte dall’Expo2015 per il Progetto Scuola. L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Istruzione, coinvolgerà nei prossimi anni gli istituti scolastici di tutta Italia per sensibilizzare le nuove generazioni sulle tematiche legate alla produzione e al consumo del cibo: la qualità derivata dal connubio tra artigianalità e innovazione, dalla stagionalità e dalla tracciabilità delle filiere; la sostenibilità delle produzioni e l’utilizzo responsabile delle risorse naturali.

STALLA - Borgoluce laboratoprio residenziale scuole - educazione alla sostenibilità

Nella mattinata bambini e ragazzi saranno impegnati nella visita didattica “La bufala che risorsa: dalla mozzarella all’energia”: conosceranno le simpatiche bufale, e tutto ciò che producono, dai deliziosi formaggi al biogas, metteranno poi in pratica le conoscenze acquisite nel “Puzzle della sostenibilità”. Nel pomeriggio li attende “La rivoluzione della polenta: il mais dall’America alle campagne venete”, percorso attraverso cui seguiranno la storia del mais che si concluderà con il laboratorio “La pannocchia riciclata”, un modo giocoso per educare i bambini a non sprecare le risorse.

Tutte le attività sono gratuite. Prenotazione obbligatoria (0438 435287). Programma sul sito www.borgoluce.it.

L’azienda agricola di Susegana ha una tradizione secolare alle spalle ed è allo stesso tempo costantemente impegnata nella ricerca per l’innovazione e lo sviluppo, tesi alla qualità e alla tutela dell’ambiente. Borgoluce, in cui l’intera filiera produttiva si completa all’interno della tenuta, si presenta come luogo ideale in cui bambini e ragazzi possono comprendere, attraverso l’esperienza diretta, le tematiche Expo2015: l’importanza della cultura del cibo come fattore identitario di un popolo e di un territorio, la qualità derivata da filiere corte e tracciabili, la biodiversità e l’utilizzo responsabile delle risorse.

Durante la giornata saranno aperti il punto vendita e la Frasca Borgoluce, per acquistare i prodotti o per uno spuntino genuino con la mozzarella di latte di bufala, i salumi e la polenta preparata per l’occasione.

Le famiglie e gli insegnanti potranno anche visitare le stanze di Casa Roccagelsa che ospitano una ricostruzione della vita e dei mestieri di inizio ‘900, con un percorso dedicato alla lavorazione del legno, gli ambienti della casa contadina, l’aula scolastica, l’ufficio del fattore e le stanze dei mestieri di una volta, dalla sarta al ciabattino.

INFO e prenotazioni: 0438 435287- didattica@borgoluce.it

Formazione, Giovani, Pedagogia, Psicologia, Ricerca, Web 2.0

Pedagogia 2.0. Pubblicato e-book “Non fate i bravi. Educare e normalizzare in Italia oggi”

non fate i bravi e-book claudia boscolo maddalena mappelliDa qualche giorno è disponibile su www.psychiatryonline.it un interessante e-book gratuito che si pone l’obiettivo di svelare la vacuità, l’inconsistenza e le insidie sottese alla promessa di un metodo che trasforma le famiglie da infelici a felici.

Si intitola “Non fate i bravi. Educare e normalizzare in Italia oggi”. E’ curato da Claudia Boscolo con la prefazione di Maria Maddalena Mapelli. Contiene contributi di Nadine Tabacchi, Tommaso Ariemma, Marco Pacioni, Enrico Valtellina, Paolo Mottana, Alessandro Siciliano, Luca Casadio, Fabio Milazzo, Riccardo Capecchi e Claudia Boscolo

Tutto nasce dal faccione sorridente di tata Lucia. I segreti delle famiglie felici. Il grande libro del prodigioso metodo “fate i bravi!”. Il faccione sorridente di tata Lucia aveva il posto d’onore, in una nota libreria di Padova.

Il format di Tata Lucia è uno dei tanti esempi con cui una pedagogia-propaganda plasma e normalizza le persone togliendo ogni spazio alla diversità, alla fragilità, ai vissuti di ciascuno, al mondo interiore, alle emozioni, alle relazioni.

Gli autori che hanno partecipato a questo e-book hanno, in primo luogo, analizzato gli aspetti sottesi all’ingiunzione di tata Lucia, a un paradigma pedagogico autoritario e irrispettoso della singolarità, del considerare ogni bambino o adolescente una persona irriducibile a ogni schematismo.

Ambiente, Eventi, green economy, Padova, Pedagogia, Sostenibilità, Veneto, wikipedia

Come interpretare la crisi: il contributo di Fritjof Capra – Padova 15 ottobre 2013

Segnavie orientarsi nel mondo che cambia

Il 15 ottobre Padova avrà l’onore di ospitare Fritjof Capra (ore 17.45 al Centro Culturale San Gaetano – ingresso libero su prenotazione).

CAPRAIl saggista di fama internazionale  interpreterà alcuni aspetti dell’attuale crisi economica, sociale e culturale alla luce dell’approccio che l’ha reso famoso nel mondo. Si tratta del pensiero ecologico, dove per “ecologia” si intende non solo il cosiddetto pensiero green ma l’interconnessione profonda tra tutti gli ecosistemi.

L’anno scorso Capra ha scritto “L’anima di Leonardo”, una rivisitazione della scienza del genio italiano alla luce della teoria dei sistemi e della complessità.

L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito di Segnavie. L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria sul sito www.segnavie.it. Segreteria organizzativa tel. 049.660405 – info@segnavie.it.

Segnavie Capra 15 ottobre a Padova

digitale, Formazione, Imprese 2.0, Pedagogia, Social Network

Proposte di Formazione su Benessere Organizzativo e Social media

Studio Baroni segnala due interessanti iniziative di formazione proposte da “Martini Associati” di Lucca/Padova e “OMNIA OFFICE” di Venezia, imprese specializzate nella Partecipazione sociale e ICT:

Collaborazione e Benessere Organizzativo

  • Le relazioni collaborative fanno bene alle persone e alle organizzazioni e pertanto sono ritenute un fattore di benessere organizzativo. Ma chi lavora nella complessità delle  organizzazioni sa quanto siano delicati e impegnativi i processi di collaborazione tra persone, uffici, settori, servizi, dipartimenti, assessorati, ecc. e sa che basta un nonnulla per vanificare il lavoro di mesi e che, talvolta, là dove si dovrebbe collaborare si incontra l’incomprensione e il conflitto.
  • Trento, 8 aprile 2011
  • INFO

Internet e social media

  • Una volta si usavano le lettere, il telefono, i volantini, la pubblicità negli elenchi telefonici, il passaparola. Oggi si utilizzano le e-mail, sistemi di chat/telefonia, siti Web, advertising in rete e i social network. Questa evoluzione nella comunicazione comporta la conoscenza di questi nuovi strumenti al fine di poterli sfruttare al meglio per un’adeguata promozione dell’immagine aziendale nonché per la vendita dei propriprodotti e/o servizi in rete.
  • Venezia, 17 maggio 2011
  • INFO
Città, digitale, Economia, enterprise, Etica, Eventi, Facebook, Imprese 2.0, Innovazione, Melica - Scandelin & Partners, Nordest, Partecipazione, Pedagogia, Pubblica Amministrazione, Ricerca, Sistemi gestionali, Social Network, Società della Conoscenza, Software libero, Veneto, Venezia, Web 2.0

INNOVAZIONE DIGITALE “Manifesto per l’Open Government” e “Social Inbox” Facebook

Due importanti novità stanno vivacizzando il mondo della partecipazione digitale sull’onda innovativa italiana e americana.

La pubblicazione del “Manifesto per l’Open Government” e le modifiche apportate con il “Social Inbox”dal re dei Social network, ovvero facebook.

Intanto che le varie comunità territoriali e tematiche sparse in giro per l’Italia e l’Europa commentano con interesse a questa veloce fase di trasformazione della partecipazione digitale con i Social network, ecco che ci vengono utili due preziosi contributi:
  • Il primo è di oggi a cura di Giovanni Calia con riflessioni sul concetto che “il medium non è il messaggio”. Calia propone un interessantissimo approfondimento sulla “king news” della settimana, ovvero la “Social Inbox di Facebook“. Infatti, sua maestà dei Social network ha  “lanciato il suo nuovo concetto di comunicazione one-to-one, destrutturando il mondo della comunicazione moderna, disegnando un’era di comunicazione sempre più transmediale, destinata a cambiare le sorti della comunicazione tra persone, destinata quindi a cambiare la società prossima ventura”;
  • Il secondo importante contributo riguarda la pubblicazione finale del Manifesto per l’Open Government. I promotori di questa orginale iniziativa potrebbe essere letta in combinazione con quella di Innovatori relativa alla “Carta Etica Digitale” per la quale c’è stata la consultazione pubblica a Venezia il 25 ottobre 2009 in occasione del 1^ VeneziaCamp 2009. Insomma, i promotori del nuovo Manifesto, partono dalla considerazione che tutti noi siamo impegnati quotidianamente, con diverse modalità e professionalità, a promuovere l’innovazione all’interno del Paese e in particolar modo della Pubblica Amministrazione in tutte le le sue dimensioni centrali e territoriali. Ciò viene fatto con enorme passione e professionalità ma, spesso, anche con la grande frustrazione generata da una politica spesso distratta e poco sensibile ai temi dell’innovazione. In molti Paesi si stanno sperimentando sistemi di Open Government, ma l’Italia è restia ad abbracciare questa nuova dottrina e tende a restare impantanata nelle patologie istituzionali tipiche dei modelli organizzativi tradizionali che acuiscono la distanza con i cittadini. Qui sotto i contenuti del Manifesto.
Manifesto per l’Open Government 

  1. Governare con le persone – La partecipazione attiva è un diritto e un dovere di ogni cittadino. L’Open Government si propone di creare le condizioni organizzative, culturali e politiche affinché questo venga esercitato con pari opportunità per tutti.
  2. Governare con la rete – La Pubblica Amministrazione deve far riferimento a un nuovo modello organizzativo che abbandoni la logica burocratica verticale di gestione dei servizi pubblici a favore di una logica orizzontale, in grado di coinvolgere i diversi attori pubblici, privati e del non profit, nel raggiungimento di un obiettivo comune. Tale obiettivo può essere perseguito attraverso un efficace uso della Rete.
  3. Creare un nuovo modello di trasparenza – L’Amministrazione deve agire in modo da garantire sempre la più completa trasparenza dell’attività di governo e la pubblicità di tutto ciò che è relativo al settore pubblico. Fornire ai cittadini tutte le informazioni sull’operato dell’Amministrazione è indispensabile per realizzare un controllo diffuso sulle attività di governo e sulla gestione della cosa pubblica.
  4. Trattare l’informazione come infrastruttura – I dati delle Pubbliche Amministrazioni devono essere accessibili a tutti sul Web in formato aperto, gratuitamente ove possibile, e – in ogni caso – con licenze idonee a consentire la più ampia e libera utilizzazione. La disponibilità di dati aperti è, di fatto, l’infrastruttura digitale sulla quale sviluppare l’economia immateriale. Le Pubbliche Amministrazioni, liberando i dati che gestiscono per conto di cittadini e imprese, possono favorire lo sviluppo di soluzioni da parte di soggetti terzi e contribuire in modo strategico, allo sviluppo economico dei territori dalle stesse amministrati.
  5. Liberare i dati pubblici per lo sviluppo economico del terzo millennio – Le Pubbliche Amministrazioni devono concentrarsi sulla produzione, classificazione e pubblicazione di dati e informazioni grezzi e disaggregati, lasciando, salvo eccezioni espressamente previste dalla legge, all’iniziativa privata lo sviluppo di applicazioni ed interfacce per la loro rielaborazione, consultazione e fruizione. Un orientamento della Pubblica Amministrazione verso l’Open Data offre nuove opportunità a chi investe nella Rete, incentivando la crescita di nuovi distretti dell’economia immateriale che rappresenterebbero un nuovo modello di produzione da affiancare a quello tradizionale oggi in crisi e, troppo spesso, sostenuto dagli aiuti di stato.
  6. Informare, coinvolgere, partecipare per valorizzare l’intelligenza collettiva – La rete moltiplica il potenziale delle intelligenze coinvolte e aumenta l’efficacia dell’azione amministrativa. Le dinamiche organizzative ed i procedimenti della Pubblica Amministrazione vanno ripensati per  migliorare la qualità dei processi di informazione,  facilitare il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i cittadini, diffondere la cultura dell’Open Governement anche attraverso i social media e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
  7. Educare alla Partecipazione – Lo  Pubblica Amministrazione promuove la partecipazione di tutti i cittadini alla gestione  della cosa pubblica anche attraverso il ricorso alle tecnologie dell’informazione, eliminando ogni discriminazione culturale, sociale, economica, infrastrutturale o geografica ed educando alla partecipazione come diritto e dovere civico di ogni cittadino.
  8. Promuovere l’accesso alla Rete – La tecnologia, ed in particolare internet e gli strumenti di accesso alla Rete, sono elementi abilitanti ai processi di partecipazione. Per questo motivo è dovere dello Stato consentire a tutti i cittadini di accedervi e promuoverne la cultura d’uso.
  9. Costruire la fiducia e aumentare la credibilità della PA – La conoscenza e la partecipazione ai processi decisionali sono strumenti di costruzione della fiducia in un rapporto tra pari che coinvolge Amministrazione e Cittadini rendendo inutili gli attuali livelli di mediazione. L’appartenenza agli stessi ecosistemi (digitali e non), la pratica delle stesse dinamiche sociali e servizi efficaci costruiti intorno al cittadino e alle sue esigenze aiutano ad accrescere la fiducia, la credibilità dell’Amministrazione e la condivisione degli obiettivi.
  10. Promuovere l’Innovazione permanente nella Pubblica Amministrazione – La costruzione di servizi deve essere sempre realizzata in modalità condivisa e sviluppata, pensando l’utente al centro del sistema e mantenendo aperta la possibilità di far evolvere i sistemi. Una innovazione permanente per garantire una revisione continua, nelle forme di utilizzo, negli adeguamenti tecnici, funzionali ed organizzativi sempre in linea con l’evoluzione dei paradigmi della Rete.

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Fonti:

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Arte, Città, Comunicazione, Cultura, digitale, Economia, enterprise, Etica, Eventi, Film, Formazione, Giovani, Imprese 2.0, Industria, Innovazione, Marketing, Melica - Scandelin & Partners, Nordest 2019, Partecipazione, Pedagogia, Psicologia, QR code, Ricerca, Social Network, Società della Conoscenza, Software libero, Venezia, Web 2.0, Wordpress

Cinema e videogame nella rete: pratiche di contaminazione – Venezia 19 e 20 novembre 2010

fonti:

locandina

venerdì 19 novembre 2010 ore 9.30

Università Ca’ Foscari, Aula Baratto

Dorsoduro 3246, Venezia

giornata di studio

Cinema e videogame nella rete:

pratiche di contaminazione

 

tavola rotonda

sabato 20 novembre 2010 ore 16.00

Centro Culturale Candiani, Mestre

Fate il vostro gioco: videogame, letteratura e cinema nella cultura contemporanea

 

Nell’epoca del digitale, l’identità di un medium si negozia in maniera sempre più significativa attraverso la ripresa di altri media, più vecchi e più giovani: cinema, videogame, televisione, web attivano processi reciproci di incorporazione e rimodellamento di strategie espressive.

Studiosi provenienti da ambiti di ricerca diversi (film studies, media studies, game studies, informatica giuridica) si incontreranno il 19 e 20 novembre per cercare di cartografare un territorio complesso e mutevole, per discutere nuovi strumenti di indagine e di analisi che sappiano rendere conto della complessità senza tradirla, e che ci offrano i mezzi per orientarci in un’epoca che sempre più prepotentemente ci richiede di essere, oltre che spettatori e lettori, attori consapevoli della produzione culturale. Le due iniziative rientrano nella più ampia manifestazione “I play videogame”, che proporrà anche una mostra, una retrospettiva e una sfida live tra campioni internazionali.

9.30-13.00

presiede Fabrizio Borin
Università Ca’ Foscari Venezia
introducono:
  • Filippo Maria Carinci Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia
  • Giuseppe Barbieri Direttore del Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici “G. Mazzariol”
  • Roberto Ellero Direttore Attività e Produzioni Culturali – Centro Culturale Candiani, Comune di Venezia

 

intervengono:

 

  • Ruggero Eugeni Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano > Prima persona. L’esperienza della relazione interpersonale tra cinema e videogioco
  • Massimo Melica Studio legale Melica, Scandelin & Partners > Entertainment tra economia, diritto e libertà di espressione
  • Giovanni Ziccardi Università degli Studi di Milano > Hacking artistico tra cinema e videogiochi, nuovo appropriazionismo, circolazione, scambio e riutilizzo delle opere in rete: limiti giuridici e diritti di libertà
  • Federico Zecca Università degli Studi di Udine > Dal movie franchise al (trans)media franchise. Cinema e videogame tra sfruttamento transmediale e traduzione intermediale

15.00-18.30

presiede Roberta Novielli

Università Ca’ Foscari Venezia

 

intervengono:

 

  • Guglielmo Pescatore Università degli Studi di Bologna > Dal gioco all’uso: machinima e dintorni
  • Mario Gerosa Politecnico di Milano > Cinema nei mondi virtuali e divismo transmediale
  • Domenico Quaranta Accademia di Belle Arti di Brera > Machine Animation. Videogiochi e machinima nell’arte contemporanea
  • Matteo Bittanti California College of the Arts > Il cinema technoludico tra update e refresh. Strategie di incorporazione del videogame nel cinema contemporaneo
  • Cristiano Poian User experience designer e Researcher > Oh… There’s a book/film/game on my pad!
  • Marco Benoît Carbone e Federico Giordano Master in Editoria Bologna e Università di Udine > Mirabilia/Digitabilia: dagli spazi artistici della visione al neon digitale

ingresso libero


Segreteria organizzativa:
Comunicazione, Cultura, digitale, Economia, Etica, Facebook, Filosofia, Formazione, Imprese 2.0, Innovazione, Marketing, Nordest 2019, Partecipazione, Pedagogia, Psicologia, Ricerca, Scuola, Sistemi gestionali, Social Network, Società della Conoscenza, Software libero, Sostenibilità, Venezia, Web 2.0, wikipedia, Wordpress

qualcosa su facebook

Il blog “qualcosa su facebook” è nato ispirato grazie alla lettura di un Saggio di Maria Maddalena Mapelli (pubblicato sul n. 347 della rivista Aut Aut, “Web 2.0. Un nuovo racconto e i suoi dispositivi”, luglio-settembre 2010). Ecco i primi contenuti:

Maria Maddalena Mapelli, filosofa, si occupa di Rinascimento, virtuale e formazione e coordina il blog Ibridamenti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

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Il marketing artistico si orienta al web 2.0 nel segno della riproduzione d’autore

L’interessante mercato della riproduzione d’autore ha un blog di riferimento e si chiama Arte 2.0 – Marketing artistico & Riproduzioni.

Nato nel maggio 2010 da un’idea di Jean-Gérard Anfossi, manager del sito Copia-di-Arte.com (100.000 clienti in 10 anni),  il blog recensisce le migliori tecniche adoperate dagli artisti contemporanei per referenziarsi, farsi conoscere e vendere sul web. Si propone anche come fonte d’informazioni, punto di ritrovo e di riferimento per tutti gli artisti desiderosi di sviluppare al meglio la loro promozione online.

Arte 2.0 perché mette in rete gallerie aperte alla partecipazione come Art Gallery CaffèSmartarea e sfrutta le opportunità offerte dai social network e canali open source (facebook, YouTube, twitter, Flickr, Dailymotion), ma anche le piattaforme e-commerce (eBay, VirtueMart, Magento).

Il blog non parla solo di riproduzioni artistiche, ma fornisce consigli utili tipo i 5 grandi errori da evitare sui siti di artisti contemporanei“,  propone interviste ad artisti avvezzi alle tecniche di promozione interattive che accettano di condividere la loro esperienza, presenta rassegne stampa di blog italiani e stranieri che trattano di marketing artistico.

Laurence Defabri, la 25enne Community Manager, spiega che  “aprirci al marketing artistico in ottica web 2.0 è stato una tappa naturale della nostra specializzazione in fabbricazione e vendita online di riproduzione quadri su misura. Con il nuovo blog, dedicato alla comunicazione e alla pubblicità nell’era delle nuove tecnologie, vogliamo proporre agli artisti varie forme di collaborazione, ad esempio, inserire le loro riproduzioni nel nostro catalogo”.

Laurence considera creative commons come valido strumento per tutte le piattaforme di scambio di informazioni tipo Wikipedia, perché con un controllo minimo della fonte si può ottenere una considerabile quantità di dati, senza tralasciarne la qualità. Noi desideriamo condividere  le differenti esperienze sperimentate dagli artisti che utilizzano il web 2.0 per farsi conoscere e promuovere le loro opere allo scopo di divenire una piattaforma e, al tempo stesso”.

Sotto il profilo dell’attività commerciale, in merito alle riproduzioni proposte sul web, i promotori di Arte 2.0 si attengono a specifiche direttive. Ad esempio, con gli artisti contemporanei sono vincolati a un contratto di utilizzazione dei diritti di immagine. Con le opere degli artisti morti da più da 50 anni viene condotta una trattativa con le agenzie che forniscono le diapositive, ma si è “liberi” dalle limitazioni previste dai diritti d’autore, che non appartengono più alla famiglia.

“Entro la fine dell’anno – annuncia Laurence Defabri – lanceremo due innovative linee editoriali 2.0 con nuovi blog – in piattaforma WordPress – sui temi arte e decorazione in quattro  lingue: italiano, francese, inglese e spagnolo”.

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digitale, Eventi, Innovazione, Pedagogia, Pubblica Amministrazione, Scuola, Società della Conoscenza

Finlandia prima nazione dove Internet è un diritto… e nelle scuole WiFi si va con il portatile

Da oggi l’accesso a Internet é un diritto civile fondamentale in Finlandia.

Entra in vigore la legge che rende fruibile l’accesso al web per 5 milioni di cittadini.

“Siamo il primo Paese al mondo ad averne fatto un diritto basilare”, commenta Olli-Pekka Rantala del Ministero alla Comunicaizoni finlandese, si tratta di una tappa importante del un percorso strategico con l’innovazione che guida la politica  finlandese.

Come racconta blogosfere, su ogni banco di scuola è presente un laptop sempre collegato ad una rete wifi. A 12 anni i finlandesi parlano perfettamente la loro lingua e l’inglese con un accento da far invidia a schiere di universitari italiani. Usano il computer non tanto per chattare distrattamente, ma per creare, approfondire, studiare e imparare.

Entro il 2015 la Finlandia (patria della Nokia) sarà infrastrutturata con rete in fibra ottica o via cavo. Oggi la connessione è di un megabit al secondo.

La Finlandia è senza dubbio la nazione pilota per l'”Agenda europea del digitale” lanciata dal  presidente europeo Barroso con “Europa 2020. L’Unione dell’Innovazione” allo scopo di trarre vantaggi socioeconomici sostenibili da un mercato unico del digitale basato sull’internet superveloce. Nel 2013 tutti gli europei dovrebbero avere accesso all’internet ad alta velocità.

Studio Baroni, nell’articolo “L’ECONOMIA DIGITALE ci farà uscire dalla crisi“, aveva approfondire il tema del settore digitale in Europa sottolineando i progressi dal 2005: oggi il 56% degli europei usa regolarmente Internet, di cui l’80% mediante un collegamento ad alta velocità.