Economia, Europa, Eventi, Imprese 2.0, Politecnico di Milano, Regioni, Social Network, Statistiche, Treviso, Turismo, Veneto, Web 2.0

SPUMANTI ITALIANI: Prosecco Doc avrà etichetta Zecca dello Stato dal 1 agosto 2011; record esportazioni in Russia +115%

Spumante Doc per brindare alla fine di questo non facile 2010 con l’augurio che il 2011 possa far uscire l’Italia dalla crisi economica.


In attesa di stappare le bottiglie alla mezzanotte di San Silvestro, ecco due buone notizie in tema che fanno ben sperare per l’Anno Nuovo:

Lo scorso ottobre a Venezia è stato lanciato il Consorzio di tutela del Prosecco Doc, campione dello spumante made in Italy con ben 900.000 ettolitri di produzione. Per tutelare il prodotto leader delle “bollicine italiane”, dal 1 agosto 2011 sulle bottiglie del Prosecco Doc ci sarà la fascetta stampata dall’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato.

Il mercato russo raddoppia il consumo di spumanti italiani nei primi 9 mesi 2010: + 115% rispetto al 2009. A tali risultati hanno sicuramente contribuito innovative attività di Marketing Esperienziale valorizzate dallo stile “business network 2.0”. Ne è un valido esempio il progetto “Flavours of Mediterraneo” per la promozione dei prodotti enogastronomici made in Italy in Russia. Una recente indagine condotta dall’Osservatorio Italian Way of Life di SocietàItalia ha fatto emergere che il vino è stato il prodotto più acquistato dai russi nel corso dei loro viaggi in Italia.

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Fonti:

Suggerimento per approfondire l’innovativo orizzonte del Marketing Esperienziale:

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Comunicazione, Concorsi, digitale, Facebook, Formazione, Imprese 2.0, Innovazione, LinkedIn, Marketing, Partecipazione, Ricerca, Social Network, Software libero, Twitter, Venezia, Web 2.0

Partecipazione al Concorso per il Master EUTROPIA 2011 “Le Nuove Frontiere del Marketing & della Comunicazione Digitale”

A questo link puoi dare il tuo gradimento “mi piace” in pagina fan facebook (N.B. se non sei già fan di EUTROPIA clicca prima sul “mi piace” pagina e poi un altro “mi poace” sul post di candidatura di Vittorio Baroni).

Descrizione dell’immagine

Due persone, padre e figlio, navigano sul web con il loro notebook WiFi, davanti a loro uno scenario che esprime senso di libertà. Colline sinuose nascondono il mare, sembra di essere in Sardegna, dove ci stanno incantevoli paesaggi, nell’entroterra, a pochi chilometri dalla costa. Il padre seduto su un costone di roccia con il cappellino che lo rende ragazzino. Il figlio sta sopra a una piramide di vecchi hard disk rottamati, da notare la fessura del mitico floppy. Diverse età, diverse generazioni che vivono bene il loro rapporto con le tecnologie a contatto comunque con l’ambiente reale e tangibile. Materiale ed immateriale, solida roccia ed impalpabile WiFi che permette di connettere entrambi all’immenso mare della conoscenza e relazioni web. Il padre sprona il figlio a cercare il suo futuro. L’invito non passa in secondo piano e non cade nemmeno nel vuoto che sta sotto ai loro piedi. Il figlio ci pensa un attimo e manifesta subito un feedback all’invito del padre pensando così di agire al meglio per il proprio futuro. Guarda avanti il figlio, guarda al 2020. E’ una cifra non scelta a caso ed è rappresentata in grafica alternata di numeri e punteggiature due volte il 2.0, cioè il web 2.0 che connette le persone vicine e lontane. Già, l’anno 2020… quali padri e quali figli si siederanno tra 10 anni su quelle stesse rocce? Quali tecnologie saranno rottamate? Quale possibile miglior formazione cercheranno le nuove generazioni nel 2020? Tuttavia, quel paesaggio, reale e tangibile, ci sarà ancora come anche le relazioni interpersonali.

La storia di questa idea

L’idea è nata la sera del 16 dicembre 2010 dopo l’attivazione del contatto con Alessandra Polo su LinkedIn e già amica in facebook. Nella colonna di destra, quella dove c’è scritto “Attività di Alessandra” in LinkedIn, compariva una news che mi ricordò  un post che feci il 14 dicembre nella mia bacheca in facebook . Riguardava il bando di concorso con in palio una borsa di studio a copertura totale delle spese per accedere alla 2^ edizione del Master “Le Nuove Frontiere del Marketing & della Comunicazione Digitale”. Ricordo che cliccai il “mi piace” sul post di Luca Conti. Lo avevo visto scorrere nella bacheca generale di facebook. Feci anche un secondo clic sul “condividi” e aggiunsi il link all’evento di Eutropia pubblicato in www.facebook.com/Eutropia.ca. Lì per lì, in quei giorni appunto, pensavo che l’informazione del concorso potesse interessare a qualche amico o amica del mio network in facebook. Poi, dopo LinkedIn, la cosa mi ha incuriosito, ci ho fatto un pensierino e ho letto tutto il bando. Ma sì partecipo, ho detto tra me e me. E così, quasi per gioco,  ho ricavato qualche oretta del mio tempo libero per ideare innazittutto il concept di quello che volevo comunicare. Poi son passato alla fusione di due diverse immagini (fonte: “Google immagini” con query “notebook social” e “landscape”) e al fotoritocco per farla apparire una sola. Ne è seguita la scrittura del lettering con carattere tipo twitter (creato con il programma free www.twitlogo.com), la produzione dell’immagine, la scrittura di queste spiegazioni e la pubblicazione web. Infine, email di comunicazione come da bando di concorso con segnalazione a info@eutropiasviluppo.it e in facebook… nonché tagging alla “fan page” facebook di EUTROPIA 🙂

Vittorio Baroni – Venezia


Arte, Concorsi, Cultura, digitale, Economia, Emilia Romagna, Eventi, Facebook, Formazione, Giovani, Imprese 2.0, Innovazione, Marketing, Partecipazione, Pubblica Amministrazione, Regioni, Ricerca, Social Network, Web 2.0

Bologna promuove Incredibol! Progetto per sostenere professioni creative, progetti start-up, sviluppo e innovazione

Incredibol! è:

  • indagine sul panorama dei progetti innovativi in Emilia-Romagna attraverso un bando per i nuovi artefici della creatività all’inizio della professione;
  • offerta di un kit di strumenti a supporto dei progetti innovativi: spazi gratuiti, contributi e strumenti per la crescita del settore economico più importante del futuro;
  • rete di partner formata da enti pubblici e privati, già attivi sul territorio cittadino e regionale con servizi di diverso tipo a favore dei giovani creativi che vogliono fare delle proprie idee una professione.
  • realizzato con il contributo di ANCI e Ministero della Gioventù e con la collaborazione di BAM – Bologna Art Managers, Governo Italiano (Ministro della Gioventù), Comune di Bologna (Area Cultura)

Informazioni e contatti:

Progetto Incredibol! – L’Innovazione Creativa di Bologna
Comune di Bologna, Area Cultura
via Oberdan 24, 40126 Bologna

www.incredibol.net
incredibol@comune.bologna.it
tel ++39 0512194661 | 4638 | 4663

il progetto e anche su:
facebook

Città, digitale, Economia, enterprise, Etica, Eventi, Facebook, Imprese 2.0, Innovazione, Melica - Scandelin & Partners, Nordest, Partecipazione, Pedagogia, Pubblica Amministrazione, Ricerca, Sistemi gestionali, Social Network, Società della Conoscenza, Software libero, Veneto, Venezia, Web 2.0

INNOVAZIONE DIGITALE “Manifesto per l’Open Government” e “Social Inbox” Facebook

Due importanti novità stanno vivacizzando il mondo della partecipazione digitale sull’onda innovativa italiana e americana.

La pubblicazione del “Manifesto per l’Open Government” e le modifiche apportate con il “Social Inbox”dal re dei Social network, ovvero facebook.

Intanto che le varie comunità territoriali e tematiche sparse in giro per l’Italia e l’Europa commentano con interesse a questa veloce fase di trasformazione della partecipazione digitale con i Social network, ecco che ci vengono utili due preziosi contributi:
  • Il primo è di oggi a cura di Giovanni Calia con riflessioni sul concetto che “il medium non è il messaggio”. Calia propone un interessantissimo approfondimento sulla “king news” della settimana, ovvero la “Social Inbox di Facebook“. Infatti, sua maestà dei Social network ha  “lanciato il suo nuovo concetto di comunicazione one-to-one, destrutturando il mondo della comunicazione moderna, disegnando un’era di comunicazione sempre più transmediale, destinata a cambiare le sorti della comunicazione tra persone, destinata quindi a cambiare la società prossima ventura”;
  • Il secondo importante contributo riguarda la pubblicazione finale del Manifesto per l’Open Government. I promotori di questa orginale iniziativa potrebbe essere letta in combinazione con quella di Innovatori relativa alla “Carta Etica Digitale” per la quale c’è stata la consultazione pubblica a Venezia il 25 ottobre 2009 in occasione del 1^ VeneziaCamp 2009. Insomma, i promotori del nuovo Manifesto, partono dalla considerazione che tutti noi siamo impegnati quotidianamente, con diverse modalità e professionalità, a promuovere l’innovazione all’interno del Paese e in particolar modo della Pubblica Amministrazione in tutte le le sue dimensioni centrali e territoriali. Ciò viene fatto con enorme passione e professionalità ma, spesso, anche con la grande frustrazione generata da una politica spesso distratta e poco sensibile ai temi dell’innovazione. In molti Paesi si stanno sperimentando sistemi di Open Government, ma l’Italia è restia ad abbracciare questa nuova dottrina e tende a restare impantanata nelle patologie istituzionali tipiche dei modelli organizzativi tradizionali che acuiscono la distanza con i cittadini. Qui sotto i contenuti del Manifesto.
Manifesto per l’Open Government 

  1. Governare con le persone – La partecipazione attiva è un diritto e un dovere di ogni cittadino. L’Open Government si propone di creare le condizioni organizzative, culturali e politiche affinché questo venga esercitato con pari opportunità per tutti.
  2. Governare con la rete – La Pubblica Amministrazione deve far riferimento a un nuovo modello organizzativo che abbandoni la logica burocratica verticale di gestione dei servizi pubblici a favore di una logica orizzontale, in grado di coinvolgere i diversi attori pubblici, privati e del non profit, nel raggiungimento di un obiettivo comune. Tale obiettivo può essere perseguito attraverso un efficace uso della Rete.
  3. Creare un nuovo modello di trasparenza – L’Amministrazione deve agire in modo da garantire sempre la più completa trasparenza dell’attività di governo e la pubblicità di tutto ciò che è relativo al settore pubblico. Fornire ai cittadini tutte le informazioni sull’operato dell’Amministrazione è indispensabile per realizzare un controllo diffuso sulle attività di governo e sulla gestione della cosa pubblica.
  4. Trattare l’informazione come infrastruttura – I dati delle Pubbliche Amministrazioni devono essere accessibili a tutti sul Web in formato aperto, gratuitamente ove possibile, e – in ogni caso – con licenze idonee a consentire la più ampia e libera utilizzazione. La disponibilità di dati aperti è, di fatto, l’infrastruttura digitale sulla quale sviluppare l’economia immateriale. Le Pubbliche Amministrazioni, liberando i dati che gestiscono per conto di cittadini e imprese, possono favorire lo sviluppo di soluzioni da parte di soggetti terzi e contribuire in modo strategico, allo sviluppo economico dei territori dalle stesse amministrati.
  5. Liberare i dati pubblici per lo sviluppo economico del terzo millennio – Le Pubbliche Amministrazioni devono concentrarsi sulla produzione, classificazione e pubblicazione di dati e informazioni grezzi e disaggregati, lasciando, salvo eccezioni espressamente previste dalla legge, all’iniziativa privata lo sviluppo di applicazioni ed interfacce per la loro rielaborazione, consultazione e fruizione. Un orientamento della Pubblica Amministrazione verso l’Open Data offre nuove opportunità a chi investe nella Rete, incentivando la crescita di nuovi distretti dell’economia immateriale che rappresenterebbero un nuovo modello di produzione da affiancare a quello tradizionale oggi in crisi e, troppo spesso, sostenuto dagli aiuti di stato.
  6. Informare, coinvolgere, partecipare per valorizzare l’intelligenza collettiva – La rete moltiplica il potenziale delle intelligenze coinvolte e aumenta l’efficacia dell’azione amministrativa. Le dinamiche organizzative ed i procedimenti della Pubblica Amministrazione vanno ripensati per  migliorare la qualità dei processi di informazione,  facilitare il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i cittadini, diffondere la cultura dell’Open Governement anche attraverso i social media e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
  7. Educare alla Partecipazione – Lo  Pubblica Amministrazione promuove la partecipazione di tutti i cittadini alla gestione  della cosa pubblica anche attraverso il ricorso alle tecnologie dell’informazione, eliminando ogni discriminazione culturale, sociale, economica, infrastrutturale o geografica ed educando alla partecipazione come diritto e dovere civico di ogni cittadino.
  8. Promuovere l’accesso alla Rete – La tecnologia, ed in particolare internet e gli strumenti di accesso alla Rete, sono elementi abilitanti ai processi di partecipazione. Per questo motivo è dovere dello Stato consentire a tutti i cittadini di accedervi e promuoverne la cultura d’uso.
  9. Costruire la fiducia e aumentare la credibilità della PA – La conoscenza e la partecipazione ai processi decisionali sono strumenti di costruzione della fiducia in un rapporto tra pari che coinvolge Amministrazione e Cittadini rendendo inutili gli attuali livelli di mediazione. L’appartenenza agli stessi ecosistemi (digitali e non), la pratica delle stesse dinamiche sociali e servizi efficaci costruiti intorno al cittadino e alle sue esigenze aiutano ad accrescere la fiducia, la credibilità dell’Amministrazione e la condivisione degli obiettivi.
  10. Promuovere l’Innovazione permanente nella Pubblica Amministrazione – La costruzione di servizi deve essere sempre realizzata in modalità condivisa e sviluppata, pensando l’utente al centro del sistema e mantenendo aperta la possibilità di far evolvere i sistemi. Una innovazione permanente per garantire una revisione continua, nelle forme di utilizzo, negli adeguamenti tecnici, funzionali ed organizzativi sempre in linea con l’evoluzione dei paradigmi della Rete.

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Fonti:

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Città, Creative Commons, digitale, Economia, Eventi, Formazione, Imprese 2.0, Industria, Innovazione, Marketing, Nanotecnologie, Nordest, Nordovest, Partecipazione, Politecnico di Torino, Pubblica Amministrazione, Ricerca, Sistemi gestionali, Social Network, Società della Conoscenza, Software libero, Torino, Venezia, Web 2.0, wikipedia, YouTube

INNOVAZIONE DIGITALE – Ecco tre importanti eventi da oggi a fine novembre tra Venezia e Torino

A proposito di innovazione e sviluppo digitale, questo fine mese di novembre si preannuncia davvero scoppiettante 🙂

Infatti, tra Venezia e Torino, sono in programma tre eventi di grande importanza per la comunità degli innovatori italiani che operano in ottica europea ed internazionale. Vediamoli ad uno ad uno :

    1. TORINO 27 Novembre 2010, seconda Conferenza Annuale del Centro NEXA su Internet & Società. Momento di discussione, da diversi punti di vista, sul Diritto d’Autore internazionale e il tema della libertà di espressione e di informazione online in Italia. I ricercatori e i fellows del Centro NEXA ne parleranno con esperti, policy makers, professionisti, appassionati e semplici cittadini. L’evento includerà anche CCIT2010, una sessione sullo stato di Creative Commons in Italia, riprendendo la tradizione degli incontri “CCIT”. Sempre in tema Creative Commons, in serata avrà luogo il Creative Commons Music Party. La partecipazione alla conferenza NEXA è gratuita, ma occorre registrarsi entro il 25 Novembre, fino a esaurimento posti disponibili (la registrazione è aperta su nexa2010.eventbrite.com);
    2. VENEZIA – TERRAFERMA/MARGHERA, venerdì 26 Novembre al Parco Tecnologico e Scientifico VEGA di Venezia con il patrocinio di APSTI Associazione Parchi Scientifici Tecnologici Italiani. A proposito di questo evento sulla Banda Larga, Studio Baroni raccoglie e rilancia l’invito di Michele Ficara di non perdersi il convegno  “cosa faresti se avessi 300 mbps” nel quale verranno esplorate le possibilità ed opportunità di business per le aziende innovative che decideranno di utilizzare i 300 mb di connettività messi a loro disposizione dal VEGA. Infatti, è ormai noto che la diffusione della banda larga costituisce un asset fondamentale per lo sviluppo del Paese. Se ne fa un gran parlare e un grande polemizzare, ma il VEGA ha deciso di fare e, in accordo con Fastweb, dal prossimo 1 gennaio 2011  i 300 MB saranno una realtà. Con il termine “video on demand” (“video su richiesta”), in sigla VOD, si intende un servizio interattivo della televisione. Il servizio permette agli utenti di fruire, gratuitamente o a pagamento, di un programma televisivo in qualsiasi momento lo desiderino. Ecco il video invito di Michele Ficara:
      . In merito alle prospettive sull’Open Source, va ricordato che lo scorso 11 novembre, sempre al VEGA, è intevenuto Bryan Cheung, Presidente di Liferay Inc., società leader mondiale nelle applicazioni Open Source;
    3. VENEZIA venerdì 19 novembre 2010 Università Ca’ Foscari, Aula Baratto (Dorsoduro 3246, Venezia) giornata di studio “Cinema e videogame nella rete: pratiche di contaminazione”. Nell’epoca del digitale, l’identità di un medium si negozia in maniera sempre più significativa attraverso la ripresa di altri media, più vecchi e più giovani: cinema, videogame, televisione, web attivano processi reciproci di incorporazione e rimodellamento di strategie espressive. Studiosi provenienti da ambiti di ricerca diversi (film studies, media studies, game studies, informatica giuridica) si incontreranno per cercare di cartografare un territorio complesso e mutevole, per discutere nuovi strumenti di indagine e di analisi che sappiano rendere conto della complessità senza tradirla, e che ci offrano i mezzi per orientarci in un’epoca che sempre più prepotentemente ci richiede di essere, oltre che spettatori e lettori, attori consapevoli della produzione culturale. Le due iniziative rientrano nella più ampia manifestazione “I play videogame”, che proporrà anche una mostra, una retrospettiva e una sfida live tra campioni internazionali.

    Rapida evoluzione del digitale nello scenario italiano.

    Come spiegano in qui in “TAFTER cultura é sviluppo”, lo scorso 10 novembre è stato sottoscritto un accordo nazionale pubblico-privato per lo sviluppo di reti a banda larga. Emerge che “il  secondo decisivo passo per l’attuazione del piano “Italia digitale”, dopo quello che il Governo sta operando insieme alle Regioni per il superamento del digital divide nel nostro Paese (oltre 2 milioni di italiani già usciti dal digital divide da inizio legislatura e risorse stanziate e cantieri in apertura per fare uscire dal dd altri 1,2 milioni di italiani entro la metà del 2011). L’Italia segna in questo modo un passaggio fondamentale per raggiungere gli obiettivi definiti dall’Agenda Digitale europea, affinché – entro il 2020 – il 50 per cento degli italiani possa abbonarsi a servizi con velocità superiore a 100 Mbps”.

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    Cinema e videogame nella rete: pratiche di contaminazione – Venezia 19 e 20 novembre 2010

    fonti:

    locandina

    venerdì 19 novembre 2010 ore 9.30

    Università Ca’ Foscari, Aula Baratto

    Dorsoduro 3246, Venezia

    giornata di studio

    Cinema e videogame nella rete:

    pratiche di contaminazione

     

    tavola rotonda

    sabato 20 novembre 2010 ore 16.00

    Centro Culturale Candiani, Mestre

    Fate il vostro gioco: videogame, letteratura e cinema nella cultura contemporanea

     

    Nell’epoca del digitale, l’identità di un medium si negozia in maniera sempre più significativa attraverso la ripresa di altri media, più vecchi e più giovani: cinema, videogame, televisione, web attivano processi reciproci di incorporazione e rimodellamento di strategie espressive.

    Studiosi provenienti da ambiti di ricerca diversi (film studies, media studies, game studies, informatica giuridica) si incontreranno il 19 e 20 novembre per cercare di cartografare un territorio complesso e mutevole, per discutere nuovi strumenti di indagine e di analisi che sappiano rendere conto della complessità senza tradirla, e che ci offrano i mezzi per orientarci in un’epoca che sempre più prepotentemente ci richiede di essere, oltre che spettatori e lettori, attori consapevoli della produzione culturale. Le due iniziative rientrano nella più ampia manifestazione “I play videogame”, che proporrà anche una mostra, una retrospettiva e una sfida live tra campioni internazionali.

    9.30-13.00

    presiede Fabrizio Borin
    Università Ca’ Foscari Venezia
    introducono:
    • Filippo Maria Carinci Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia
    • Giuseppe Barbieri Direttore del Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici “G. Mazzariol”
    • Roberto Ellero Direttore Attività e Produzioni Culturali – Centro Culturale Candiani, Comune di Venezia

     

    intervengono:

     

    • Ruggero Eugeni Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano > Prima persona. L’esperienza della relazione interpersonale tra cinema e videogioco
    • Massimo Melica Studio legale Melica, Scandelin & Partners > Entertainment tra economia, diritto e libertà di espressione
    • Giovanni Ziccardi Università degli Studi di Milano > Hacking artistico tra cinema e videogiochi, nuovo appropriazionismo, circolazione, scambio e riutilizzo delle opere in rete: limiti giuridici e diritti di libertà
    • Federico Zecca Università degli Studi di Udine > Dal movie franchise al (trans)media franchise. Cinema e videogame tra sfruttamento transmediale e traduzione intermediale

    15.00-18.30

    presiede Roberta Novielli

    Università Ca’ Foscari Venezia

     

    intervengono:

     

    • Guglielmo Pescatore Università degli Studi di Bologna > Dal gioco all’uso: machinima e dintorni
    • Mario Gerosa Politecnico di Milano > Cinema nei mondi virtuali e divismo transmediale
    • Domenico Quaranta Accademia di Belle Arti di Brera > Machine Animation. Videogiochi e machinima nell’arte contemporanea
    • Matteo Bittanti California College of the Arts > Il cinema technoludico tra update e refresh. Strategie di incorporazione del videogame nel cinema contemporaneo
    • Cristiano Poian User experience designer e Researcher > Oh… There’s a book/film/game on my pad!
    • Marco Benoît Carbone e Federico Giordano Master in Editoria Bologna e Università di Udine > Mirabilia/Digitabilia: dagli spazi artistici della visione al neon digitale

    ingresso libero


    Segreteria organizzativa:
    Comunicazione, Cultura, digitale, Economia, Etica, Facebook, Filosofia, Formazione, Imprese 2.0, Innovazione, Marketing, Nordest 2019, Partecipazione, Pedagogia, Psicologia, Ricerca, Scuola, Sistemi gestionali, Social Network, Società della Conoscenza, Software libero, Sostenibilità, Venezia, Web 2.0, wikipedia, Wordpress

    qualcosa su facebook

    Il blog “qualcosa su facebook” è nato ispirato grazie alla lettura di un Saggio di Maria Maddalena Mapelli (pubblicato sul n. 347 della rivista Aut Aut, “Web 2.0. Un nuovo racconto e i suoi dispositivi”, luglio-settembre 2010). Ecco i primi contenuti:

    Maria Maddalena Mapelli, filosofa, si occupa di Rinascimento, virtuale e formazione e coordina il blog Ibridamenti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

    Comunicazione, digitale, Economia, enterprise, Etica, Facebook, Google, Imprese 2.0, Industria, Innovazione, Marketing, Partecipazione, Privacy, Pubblica Amministrazione, Ricerca, Social Network, Società della Conoscenza, Web 2.0, wikipedia

    Newsletter aziendali e la FIAT con il caso “eco DriveGP”

    Quasi tutte le aziende, più o meno grandi che siano, comunicano con il loro mercato di riferimento. Anche con i propri pubblici interni ed esterni con relazioni in ottica stakeholder (o multistakeholder)*

    Come possiamo leggere dalla  più consultata e autorevole enciclopedia libera qual’è Wikipedia, per newsletter si intende un notiziario scritto o per immagini diffuso periodicamente per posta elettronica. Oggi è prevalentemente in formato HTML, che permette di gestire anche immagini.

    Ma le newsletter sono spesso invasive e talvolta invadono le caselle di posta elettronica in modo spropositato. Parecchi operatori e privati manifestano fastidio di tale invasività e fanno clic su “rimuovi iscrizione! per annullare l’iscrizione alla ricezione (autorizzata ai sensi del D.Lgs 196/2003 detto anche “Codice Privacy”).

    Le segnalazioni degli utenti infastiditi o quelle degli studi legali arrivano al Garante Privacy il quale esegue spesso richiami, esprime pareri oppure può anche attivare autonome procedure con procedimenti legali.

    Tra i vari operatori di servizi newsletter sul mercato, come il Gruppo SEAT Pagine Gialle (giusto per fare un esempio con le sue controllate Kompass e Consodata) è importante scegliere tra quelli che hanno un CODICE ETICO e soprattutto dichiarino pubblicamente quanto previsto dalla legislazione italiane ed europea. Nel senso che è preferibile scegliere la fornitura di servizi da società affidabili perchè certificate e con chiare regole legali comunicate all’atto dell’invio e nel testo stesso della newsletter.

    Nel panorama dei servizi newsletter è preferibile anche scegliere chi opera con formati HTML perché, come dice ancora Wikipedia, il formato testuale permette l’adattamento visuale con strumenti diversi dal personal computer, dotati di monitor più piccoli e di software incapace di interpretare l’HTML in maniera corretta, ovvero strumenti che via via vanno diventando di uso comune e pian piano vengono forniti di software sempre più capaci di leggere lo standard HTML.

    L’oggetto della newsletter può spaziare dall’informazione all’intrattenimento, anche se diversi portali e provider spesso usano questo canale in modo invadente e con fini prettamente pubblicitari, che si collocano fra il mailing e lo spam vero e proprio.

    La frequenza di invio è varia, può essere giornaliera o mensile-saltuaria. La ricezione in genere è gratuita, anche se talune newsletter divulgative, che trattano argomenti di nicchia, possono essere a pagamento, ma se ne incontrano ben poche.

    Le newsletter devono sottostare alla normativa relativa a privacy e vita privata, della quale si occupa il Garante Privacy che afferma come sia vietato inviare messaggi informativi o pubblicitari non sollecitati. La newsletter è caratterizzata da un singolo utente o un gruppo editoriale che invia messaggi unilateralmente verso la massa di iscritti, mentre questi ultimi possono inviare messaggi email al solo mittente originario e non anche a tutta la massa o a qualcuno degli iscritti, che restano vicendevolmente anonimi.

    Quest’ultimo aspetto segna la differenza sostanziale fra newsletter e mailing list. Stante che, in quest’ultima, ogni iscritto può inviare messaggi all’intera massa di iscritti, creando discussioni di sorta, private o pubbliche. Come mezzi analoghi alla newsletter c’è la E-zine, ma anche la Webzine e il Giornale on-line.

    Per capire cosa significa fare una buona newsletter, vediamo un attimo anche un’interessante caso che aprirebbe una riflessione sulla qualità dei contenuti newsletter (di questo ne parleremo una prossima volta).

    La newsletter di FIAT con il caso  “eco DriveGP” propone una comunicazione semplice. In grande evidenza c’è un’unica e accattivante immagine stile vignetta. FIAT invita a partecipare e offre la possibilità di vincere la partecipazione al Motor Show.

    bimbiambiente FIAT

    Il testo della newsletter è essenziale, asciutto in poche righe e dice:

    “Allaccia la cintura, controlla gli specchietti e metti alla prova le tua abilità di guida con eco:DriveGP. Dal 28 ottobre al 22 novembre non perderti la grande sfida che ti premia con il Motor Show di Bologna. Partecipare è semplice come usare eco:Drive: guida nel modo più efficiente possibile per scalare la classifica e diventare il miglior eco:Driver in Italia. Così potrai sfidare i campioni degli altri paesi europei a Bologna”.

    Ci sono anche due link e un collegamento al “the king of network” dei social network occidentali, ovvero facebook. Nelle informazioni legali FIAT scrive correttamente: “Ricevi questa newsletter in quanto iscritto ai siti Fiat. Se non desideri piu’ ricevere la newsletter, clicca qui. Questa e-mail e’ generata automaticamente, non rispondere al mittente, ma collegati al sito www.fiat.it e clicca sulla sezione Contattaci.

    Per ultimo, ma ne parleremo ancora prossimamente, ci sono altri interessanti casi. La newsletter di Facebook è senza immagini e fa riferimento alle iniziative marketing di “Facebook Ads”.  Le newsletter di Google sono altrettanto interessanti poichè c’è una “Comunità Google” che ci lavora e qui si può leggere un esempio della “qualità relazionale 2.0” con utenti esterni alla “Comunità Google”.

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    * stakeholder o multistakeholder

    Fonti:

    Arte, Comunicazione, Concorsi, Cultura, Eventi, Film, Innovazione, Partecipazione, Social Network, Venezia, Web 2.0, wikipedia, YouTube

    Anche Venezia partecipa al “YouTube Play”, Biennale di video creativi. Grande evento ieri al Museo Solomon R. Guggenheim di News York. 23.000 candidature da tutto il mondo

    Il Museo Solomon R. Guggenheim e YouTube, in collaborazione con HP e Intel, hanno annunciato i migliori video di YouTube Play, ovvero la Biennale internazionale dei  video creativi YT. Si tratta di 25 opere selezionate tra oltre 23 mila candidature provenienti da tutto il mondo. L’annuncio é stato ufficializzato ieri sera nel corso dell’evento YouTube Play.

    Live from the Guggenheim’ si è svolto presso la sede newyorkese del celebre museo ed è stato trasmesso in live streaming mondiale su www.youtube.com/play.

    Dallo scorso 20 settembre, la rosa dei 125 finalisti è stata visibile sul canale di YouTube Play e nei chioschi dei musei Guggenheim di New York, Berlino, Bilbao e Venezia.

    YouTube non è solo un social network internet tra i più popolari al mondo, ma la condivisione di video e i progetti di partecipazione creativa a livello musicale, artistico, scientifico… sta posizionando il brand YT su un orizzonte del tutto sorprendente e di grande attesa per le prossime news. Tecnologie e brand sono di proprietà di Google Inc. ed è il terzo sito più visitato al mondo dopo Google e Facebook.

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    Fonti:

    Agroalimentare, Ambiente, Comunicazione, Concorsi, Economia, Eventi, Imprese 2.0, Innovazione, Marketing, Nordest, Nordest 2019, Padova, Partecipazione, Pubblica Amministrazione, Regioni, Scuola, Social Network, Sostenibilità, Unioncamere, Web 2.0

    Il “KM ZERO”, ovvero quel 50% della filosofia “GLOCAL”, protagonista al Concorso Gastronomico del Veneto il 15 settembre a Torreglia (Padova)

    In una precedente riflessione in merito al “Territorio 2.0” parlavamo della storica delibera del Consiglio Regionale del Veneto. Si tratta della Legge Regionale del “KM ZERO” e diventata operativa agli inizi del 2010 a seguito del parere positivo di compatibilità da parte della Commissione Europea in merito agli aiuti di stato e alla libera circolazione delle merci.

    Dopo la pubblicazione nel BUR, la normativa è diventata operativa a tutti gli effetti autorizzando anche gli enti locali a promuovere l’orientamento del consumo dei prodotti di provenienza regionale in mense pubbliche, nella ristorazione collettiva e in tutti i supermercati. E’ stato così che il Veneto ha introdotto per la prima volta la definizione di “prodotti agricoli a km zero” individuando caratteristiche precise ed essenziali quali: stagionalità, sostenibilità ambientale, qualità organolettiche e legame con la tradizione culinaria veneta.

    Ed è proprio la tradizione veneta che sta alla base del “KM ZERO”, ovvero di quel 50% della filosofia “GLOCAL” che sarà protagonista al Concorso Gastronomico del Veneto il 15 settembre a Torreglia (Padova). L’edizione 2010 del Concorso sarà una vera e propria festa per ricordare la scelta del Consiglio Regionale del Veneto, approvata con unanime consenso politico trasversale, la norma unica nel panorama legislativo nazionale, partita da una petizione di 25 mila firme raccolte da Coldiretti Veneto.

    Per festeggiare il successo della filosofia e del progetto economico strategico del cosiddetto “km zero”, Coldiretti Veneto ha pensato di riunire presso l’Antica Trattoria Ballotta una rappresentanza trasversale delle autorità politiche regionali, associati ai ristoratori in gara al Concorso per condivisione di memorie culinarie e identità di vedute rispetto all’uso in cucina di prodotti stagionali e del territorio.

    E questo evento (che tra l’altro vuole sostenere la candidatura del Nordest 2019 per la Capitale Europea della Cultura) ci permette di riprendere il discorso sull'”orientamento GLOCAL” della Pubblica Amministrazione. Infatti, negli ultimi anni, diverse realtà locali italiane si sono accorte delle potenzialità offerte dalla rivoluzione elettronica in corso e soprattutto per innovare il marketing del turismo.

    Il cambiamento antropologico di portata internazionale che ruota attorno alla “glocalizzazione“. Le persone non vivono solamente la dimensione della prossimità fisica, la località del proprio vivere quotidiano, ma si interfacciano con il globale della comunicazione digitale. Ciò, a sua volta, genera nuova e diversa relazione nel reale. Relazioni di varia natura: sociali, economiche, culturali, istituzionali, politiche…

    Orientamento GLOCAL”

    Per sviluppare una strategia che metta in rapporto il locale con il globale, Studio Baroni suggerisce un “orientamento “GLOCAL” che raccoglie l’ispirazione suggerita dal sociologo contemporaneo Zygmunt Bauman. “GLOCAL” è un termine che deriva da “glocalizzazione” e nasce dalla fusione di globale con locale.

    Nello specifico, alla luce delle scelte del Consiglio Regionale del Veneto e il case study del Concorso Gastronomico in programma il 15 settembre, interpretando il pensiero di Bauman, per una strategia di sviluppo orientata alla filosofia “GLOCAL” appare quindi necessario:

    • porre al centro le persone che abitano o sostano nel territorio e valorizzano il patrimonio locale materiale e immateriale;
    • affermare l’importanza della comunicazione tra le persone e i portatori d’interesse e presta particolare attenzione alle nuove tecnologie open source e social network per il web 2.0;
    • tutelare, esaltare e promuovere le caratteristiche delle aree locali intese ciascuna come “prodotto territorio” nella loro relazione con la cultura e il mercato globale;
    • enfatizzare il ruolo delle istituzioni e associazioni locali nelle relazioni internazionali e promuovere la Responsabilità Sociale delle Imprese per dare vita a innovative partnership tra istituzioni pubbliche e private.

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