Imprese 2.0, Industria, Innovazione, Partecipazione, Programma, Pubblica Amministrazione, Social Network

Imprese per Milano globale

Milano, 4 luglio 2011, stati generali delle piccole e medie imprese promossi dalla Camera di Commercio con l’obiettivo di rilanciare il sistema imprenditoriale della grande Milano.

Il programma dell’evento sarà articolato in tre sessioni tematiche dedicate all’approfondimento di alcuni temi di grande attualità per il mondo imprenditoriale. Nel frattempo è possibile partecipare al lavoro preparatorio con la piazza in rete.

Le sessioni tematiche

  • Reti d’impresa e innovazione, nuovi modelli per lo sviluppo del terziario e dell’industria. Per una PMI le piccole dimensioni sono ancora un vantaggio?
  • Credito e finanza per una maggiore competitività delle PMI
  • Internazionalizzazione delle imprese, fare sistema in una economia globale del terziario e dell’industria
Formazione, Innovazione, Partecipazione, Regioni, Sanità, Sistemi gestionali, Social Network, Società della Conoscenza, Statistiche, Web 2.0

Linee guida per comunicare la Salute online

Comunicare la SaluteLinee guida

Felice collaborazione quella tra il Ministero della Salute e l’Università Sapienza di Roma che ha coinvolto ben tre dipartimenti (Informatica e sistemistica, Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Scienze Sociali) per realizzare le “Linee guida sulla comunicazione on line in tema di tutela e promozione della salute”. Al termine di ogni capitolo c’è un’interessante sintesi sottoforma di “KEY POINTS”.

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Nel raccomandare di assumere il punto di vista dell’utente, cioè di rispettare i criteridi usabilità e accessibilità del sito, ecco i 6 punti chiave per un sito istituzionale di qualità in tema di salute:

  1. pubblicare materiale informativo/educativo sulla fisiopatologia del corpo umano, le principali malattie, i comportamenti a rischio e gli interventi sanitari di provata efficacia per aumentare l’alfabetizzazione informatica del cittadino in tema di salute (health literacy);
  2. contenere interventi (sistemi esperti e interventi ‘tailored’) volti apromuovere comportamenti finalizzati alla promozione della salute ed alla prevenzione delle malattie, nonché a favorire l’adesione ai programmi di prevenzione secondaria di provata efficacia;
  3. fornire informazioni per garantire il diritto di accesso all’assistenza sanitaria, offrendo indicazioni tuttavia per contenere l’utilizzo inappropriato delle strutture ospedaliere;
  4. erogare informazioni sulla ‘performance’ delle diverse strutture sanitarie e dei professionisti che vi operano, anche attraverso la creazione di un sistema informativo basato su relazioni cooperative con gli enti regionali del SSN;
  5. prevedere strumenti interattivi in grado di favorire una maggiore partecipazione dei cittadini, anche mediante strategie cooperative e di network con realtà associative del privato e del privato sociale;
  6. dedicare spazi e strategie specifiche alla comunicazione dell’emergenza, garantendo coordinamento, coerenza e sicurezza in tutti i flussi comunicativi attivati.

A pagina 78 viene riportata una scheda per l’autovalutazione della qualità del sito.

Ambiente, Imprese 2.0, Marketing, Partecipazione, Responsabilità Sociale, Ricerca, Sistemi gestionali, Social Network, Web 2.0

Come organizzare gli eventi all’inizio del Terzo Millennio? Fanno discutere le 10 linee guida dell’ecodecalogo presentato a Rimini

Lo scorso dicembre si è tenuta a Rimini la terza edizione di IndicativoPresente, il primo festival dedicato al trendwatching e all’osservazione delle tendenze socio-culturali. L’evento è stato promosso da Alberto Abruzzese, Paolo Fabbri, Andrea Pollarini.

Il tema è stato focalizzato sulle trasformazioni e significati presenti e futuro degli eventi. E’ stata compiuta un’analisi di come, la più antica delle forme di comunicazione sociale è diventata improvvisamente anche la più moderna. Secondo gli autori, non c’è più nessuna strategia di affermazione politica o commerciale, turistica o mediale che possa prescindere dalla “comunicazione per eventi”.

Come ha scritto “AQVA quotidiano di ambiente, natura e vita“, il tema ha indotto tutti a riflettere sul ruolo e sul significato attuale degli eventi e a ragionare sulla loro evoluzione. L’analisi circa le le linee di trasformazione attuali del sistema degli eventi hannpo portato a ipotizzare che gli eventi del futuro avranno delle caratteristiche riassumibili in un ecodecalogo articolato in 10 linee guida.

Ecodecalogo in quanto interpretabile in chiave ecologica ambientale (v. sotto al punto 10)?

Ma anche eco perchè adattabile secondo l’ottica suggerita dal modello ecologico di Urie Bronfenbrenner?

ECODECALOGO PER ORGANIZZARE EVENTI

  1. L’evento che verrà sarà sempre più vocazionale, specchio e motore di comunità di tipo nuovo per le quali l’evento funge da luogo di aggregazione, simbolo di appartenenza e occasione di riconoscimento reciproco.
  2. L’evento che verrà sarà sempre più progettato e/o iper-progettato, a partire dagli elementi spaziali e temporali dell’evento stesso.
  3. L’evento che verrà sarà sempre più interstiziale. I mega-eventi massivi ci appariranno sempre più obsoleti, in favore di eventi più diffusi e leggeri, finalizzati al recupero ed alla valorizzazione mirata di aspetti ed identità del territorio.
  4. L’evento che verrà sarà sempre più cross-mediale e multi-piattaforma. Se è vero che l’essenza di ogni evento è “esserci”, “partecipare” non possiamo fare a meno di considerare che in questi anni stanno cambiando radicalmente modi e strumenti per “essere” nelle situazioni.
  5. L’evento che verrà sarà sempre più collaborativo e questa collaborazione non riguarderà soltanto il rapporto tra organizzatori e fruitori ma anche il rapporto tra i diversi stakeholder dell’evento.
  6. Gli eventi che verranno saranno sempre più continuativi nel tempo, tenderanno a trasformarsi in veri e propri brand e, in quanto tali, risulteranno funzionali a strutture di continuità e ad un “ciclo di vita” di attività più esteso.
  7. L’evento che verrà sarà sempre meno occasionale e sempre più funzionale al posizionamento strategico ed alla caratterizzazione distintiva di brand geografici ed industriali.
  8. L’evento che verrà sarà “orchestrato” ai diversi livelli di governo del territorio. Nasceranno  cioè,  dei piani territoriali degli eventi, coordinati agli altri piani strutturali e strategici espressi dal territorio.
  9. L’evento che verrà sarà sempre più professionale e professionalizzante. Prenderà forma  – anche a livello accademico – la figura del producer di eventi in grado di sintetizzare competenze diverse (project management, design degli eventi, comunicazione below-the-line, gestione dell’incoming, ecc.)
  10. L’evento sarà sempre più green ed eco-compatibile, favorendo il recupero di spazi dismessi e degradati. Sostenibilità, riduzione d’impatto e qualificazione  ambientale diventeranno una pre-condizione per la costruzione dell’evento che verrà.

Ma cos’è davvero un evento? Qualcosa di “eccezionale” o solo un modo per incontrare pubblici con cui spesso si hanno rapporti solo “virtuali”? Rossella Sobrero propone ulteriori riflesioni su FERPi online con focus sul decalogo di Rimini e sottolinea che spesso emergono eventi solo per poter avere un contatto diretto con le persone e creare occasioni di incontro in grado di “bilanciare” il rapporto spesso solo virtuale che si crea in rete con il consumatore.

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fonti:

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Comunicazione, Concorsi, digitale, Facebook, Formazione, Imprese 2.0, Innovazione, LinkedIn, Marketing, Partecipazione, Ricerca, Social Network, Software libero, Twitter, Venezia, Web 2.0

Partecipazione al Concorso per il Master EUTROPIA 2011 “Le Nuove Frontiere del Marketing & della Comunicazione Digitale”

A questo link puoi dare il tuo gradimento “mi piace” in pagina fan facebook (N.B. se non sei già fan di EUTROPIA clicca prima sul “mi piace” pagina e poi un altro “mi poace” sul post di candidatura di Vittorio Baroni).

Descrizione dell’immagine

Due persone, padre e figlio, navigano sul web con il loro notebook WiFi, davanti a loro uno scenario che esprime senso di libertà. Colline sinuose nascondono il mare, sembra di essere in Sardegna, dove ci stanno incantevoli paesaggi, nell’entroterra, a pochi chilometri dalla costa. Il padre seduto su un costone di roccia con il cappellino che lo rende ragazzino. Il figlio sta sopra a una piramide di vecchi hard disk rottamati, da notare la fessura del mitico floppy. Diverse età, diverse generazioni che vivono bene il loro rapporto con le tecnologie a contatto comunque con l’ambiente reale e tangibile. Materiale ed immateriale, solida roccia ed impalpabile WiFi che permette di connettere entrambi all’immenso mare della conoscenza e relazioni web. Il padre sprona il figlio a cercare il suo futuro. L’invito non passa in secondo piano e non cade nemmeno nel vuoto che sta sotto ai loro piedi. Il figlio ci pensa un attimo e manifesta subito un feedback all’invito del padre pensando così di agire al meglio per il proprio futuro. Guarda avanti il figlio, guarda al 2020. E’ una cifra non scelta a caso ed è rappresentata in grafica alternata di numeri e punteggiature due volte il 2.0, cioè il web 2.0 che connette le persone vicine e lontane. Già, l’anno 2020… quali padri e quali figli si siederanno tra 10 anni su quelle stesse rocce? Quali tecnologie saranno rottamate? Quale possibile miglior formazione cercheranno le nuove generazioni nel 2020? Tuttavia, quel paesaggio, reale e tangibile, ci sarà ancora come anche le relazioni interpersonali.

La storia di questa idea

L’idea è nata la sera del 16 dicembre 2010 dopo l’attivazione del contatto con Alessandra Polo su LinkedIn e già amica in facebook. Nella colonna di destra, quella dove c’è scritto “Attività di Alessandra” in LinkedIn, compariva una news che mi ricordò  un post che feci il 14 dicembre nella mia bacheca in facebook . Riguardava il bando di concorso con in palio una borsa di studio a copertura totale delle spese per accedere alla 2^ edizione del Master “Le Nuove Frontiere del Marketing & della Comunicazione Digitale”. Ricordo che cliccai il “mi piace” sul post di Luca Conti. Lo avevo visto scorrere nella bacheca generale di facebook. Feci anche un secondo clic sul “condividi” e aggiunsi il link all’evento di Eutropia pubblicato in www.facebook.com/Eutropia.ca. Lì per lì, in quei giorni appunto, pensavo che l’informazione del concorso potesse interessare a qualche amico o amica del mio network in facebook. Poi, dopo LinkedIn, la cosa mi ha incuriosito, ci ho fatto un pensierino e ho letto tutto il bando. Ma sì partecipo, ho detto tra me e me. E così, quasi per gioco,  ho ricavato qualche oretta del mio tempo libero per ideare innazittutto il concept di quello che volevo comunicare. Poi son passato alla fusione di due diverse immagini (fonte: “Google immagini” con query “notebook social” e “landscape”) e al fotoritocco per farla apparire una sola. Ne è seguita la scrittura del lettering con carattere tipo twitter (creato con il programma free www.twitlogo.com), la produzione dell’immagine, la scrittura di queste spiegazioni e la pubblicazione web. Infine, email di comunicazione come da bando di concorso con segnalazione a info@eutropiasviluppo.it e in facebook… nonché tagging alla “fan page” facebook di EUTROPIA 🙂

Vittorio Baroni – Venezia


Arte, Concorsi, Cultura, digitale, Economia, Emilia Romagna, Eventi, Facebook, Formazione, Giovani, Imprese 2.0, Innovazione, Marketing, Partecipazione, Pubblica Amministrazione, Regioni, Ricerca, Social Network, Web 2.0

Bologna promuove Incredibol! Progetto per sostenere professioni creative, progetti start-up, sviluppo e innovazione

Incredibol! è:

  • indagine sul panorama dei progetti innovativi in Emilia-Romagna attraverso un bando per i nuovi artefici della creatività all’inizio della professione;
  • offerta di un kit di strumenti a supporto dei progetti innovativi: spazi gratuiti, contributi e strumenti per la crescita del settore economico più importante del futuro;
  • rete di partner formata da enti pubblici e privati, già attivi sul territorio cittadino e regionale con servizi di diverso tipo a favore dei giovani creativi che vogliono fare delle proprie idee una professione.
  • realizzato con il contributo di ANCI e Ministero della Gioventù e con la collaborazione di BAM – Bologna Art Managers, Governo Italiano (Ministro della Gioventù), Comune di Bologna (Area Cultura)

Informazioni e contatti:

Progetto Incredibol! – L’Innovazione Creativa di Bologna
Comune di Bologna, Area Cultura
via Oberdan 24, 40126 Bologna

www.incredibol.net
incredibol@comune.bologna.it
tel ++39 0512194661 | 4638 | 4663

il progetto e anche su:
facebook

Alto Adige/Südtirol, Città, Comunicazione, Cultura, Eventi, Friuli Venezia Giulia, Imprese 2.0, Innovazione, Nordest 2019, Partecipazione, Pubblica Amministrazione, Regioni, Ricerca, Sistemi gestionali, Social Network, Società della Conoscenza, Trentino Alto Adige, Veneto, Venezia

Oggi è un bel giorno per il NORDEST che guarda lontano… al 2019 :-)

Da Marsiglia in Francia, dopo aver appena incontrato il Servizio Comunicazione dell’“Associazione Marsille-Provence 2013” (il capoluogo e l’area metropolitana marsigliese sarà Capitale Europea della Cultura tra quasi 3 anni), Studio Baroni ringrazia del lavoro realizzato il network di www.nordesteuropa.it e www.nordest2019.eu e si unisce per l’augurio di buongiorno a tutto il NORDEST!

Oggi infatti, a Venezia, il Comune e la Provincia di Venezia, le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e le Province Autonome di Trento e Bolzano, firmeranno il protocollo d’intesa che pome le basi alla candidatura di “Venezia con il Nordest” a Capitale Europea della Cultura 2019.

1^ dicembre 2010… davvero un bel giorno x il NORDEST

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Fonte:

Alto Adige/Südtirol, Bandi europei, Comunicazione, Cultura, Economia, Eventi, Innovazione, Nordest 2019, Partecipazione, Pubblica Amministrazione, Regioni, Ricerca, Veneto

Venezia con il Nordest Capitale Europea della Cultura 2019

Capitale della Cultura 2019:

la pedemontana cuore dello sviluppo creativo del Nordest

Mercoledì 1 dicembre 2010 alle 18.30 a Bassano del Grappa (VI)

MUSEO CIVICO-Sala Chilesotti in Piazza Garibaldi


L’importante confronto in programma a Bassano del Grappa, promosso da Nordesteuropa.it e Adacta Studio Associato, avviene in occasione della firma del protocollo di intesa per la candidatura di Venezia con il Nordest a Capitale Europea della Cultura 2019, tra le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, il Comune e la Provincia di Venezia, le Province Autonome di Trento e Bolzano. Per confermare la partecipazione è sufficiente registrarsi sul sito www.nordesteuropa.it alla sezione eventi.

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PROGRAMMA

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Intervento di saluto

Stefano Cimatti, sindaco di Bassano del Grappa

 

Saluti

Luigi Bocca, Adacta Studio Associato

 

Introducono

Filiberto Zovico, editore Nordesteuropa.it

Carlo Ferraro, assessore alla Cultura e Spettacolo, Bassano del Grappa

 

Intervengono

Marzio Favero, assessore ai Beni Culturali, Provincia di Treviso

Pier Luigi Sacco, docente IUAV, Venezia

Cristiano Seganfreddo, direttore Fuoribiennale

Alessandro Verona, presidente Vicino/lontano

 

Modera:

Paolo Coltro, il Mattino di Padova

 

Nel corso del confronto sono invitati a intervenire i sindaci dei Comuni del Festival delle Città Impresa e delle Città Palcoscenico di Operaestate Festival Veneto

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In collaborazione con Nordest Rete Eventi:

Nordesteuropa Editore

Tel 049 87.57.589  Fax 049 82.20.053   info@nordesteuropa.it

www.nordesteuropa.it

www.nordesteuropacultura.it

www.nordest2019.eu

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Città, digitale, Economia, enterprise, Etica, Eventi, Facebook, Imprese 2.0, Innovazione, Melica - Scandelin & Partners, Nordest, Partecipazione, Pedagogia, Pubblica Amministrazione, Ricerca, Sistemi gestionali, Social Network, Società della Conoscenza, Software libero, Veneto, Venezia, Web 2.0

INNOVAZIONE DIGITALE “Manifesto per l’Open Government” e “Social Inbox” Facebook

Due importanti novità stanno vivacizzando il mondo della partecipazione digitale sull’onda innovativa italiana e americana.

La pubblicazione del “Manifesto per l’Open Government” e le modifiche apportate con il “Social Inbox”dal re dei Social network, ovvero facebook.

Intanto che le varie comunità territoriali e tematiche sparse in giro per l’Italia e l’Europa commentano con interesse a questa veloce fase di trasformazione della partecipazione digitale con i Social network, ecco che ci vengono utili due preziosi contributi:
  • Il primo è di oggi a cura di Giovanni Calia con riflessioni sul concetto che “il medium non è il messaggio”. Calia propone un interessantissimo approfondimento sulla “king news” della settimana, ovvero la “Social Inbox di Facebook“. Infatti, sua maestà dei Social network ha  “lanciato il suo nuovo concetto di comunicazione one-to-one, destrutturando il mondo della comunicazione moderna, disegnando un’era di comunicazione sempre più transmediale, destinata a cambiare le sorti della comunicazione tra persone, destinata quindi a cambiare la società prossima ventura”;
  • Il secondo importante contributo riguarda la pubblicazione finale del Manifesto per l’Open Government. I promotori di questa orginale iniziativa potrebbe essere letta in combinazione con quella di Innovatori relativa alla “Carta Etica Digitale” per la quale c’è stata la consultazione pubblica a Venezia il 25 ottobre 2009 in occasione del 1^ VeneziaCamp 2009. Insomma, i promotori del nuovo Manifesto, partono dalla considerazione che tutti noi siamo impegnati quotidianamente, con diverse modalità e professionalità, a promuovere l’innovazione all’interno del Paese e in particolar modo della Pubblica Amministrazione in tutte le le sue dimensioni centrali e territoriali. Ciò viene fatto con enorme passione e professionalità ma, spesso, anche con la grande frustrazione generata da una politica spesso distratta e poco sensibile ai temi dell’innovazione. In molti Paesi si stanno sperimentando sistemi di Open Government, ma l’Italia è restia ad abbracciare questa nuova dottrina e tende a restare impantanata nelle patologie istituzionali tipiche dei modelli organizzativi tradizionali che acuiscono la distanza con i cittadini. Qui sotto i contenuti del Manifesto.
Manifesto per l’Open Government 

  1. Governare con le persone – La partecipazione attiva è un diritto e un dovere di ogni cittadino. L’Open Government si propone di creare le condizioni organizzative, culturali e politiche affinché questo venga esercitato con pari opportunità per tutti.
  2. Governare con la rete – La Pubblica Amministrazione deve far riferimento a un nuovo modello organizzativo che abbandoni la logica burocratica verticale di gestione dei servizi pubblici a favore di una logica orizzontale, in grado di coinvolgere i diversi attori pubblici, privati e del non profit, nel raggiungimento di un obiettivo comune. Tale obiettivo può essere perseguito attraverso un efficace uso della Rete.
  3. Creare un nuovo modello di trasparenza – L’Amministrazione deve agire in modo da garantire sempre la più completa trasparenza dell’attività di governo e la pubblicità di tutto ciò che è relativo al settore pubblico. Fornire ai cittadini tutte le informazioni sull’operato dell’Amministrazione è indispensabile per realizzare un controllo diffuso sulle attività di governo e sulla gestione della cosa pubblica.
  4. Trattare l’informazione come infrastruttura – I dati delle Pubbliche Amministrazioni devono essere accessibili a tutti sul Web in formato aperto, gratuitamente ove possibile, e – in ogni caso – con licenze idonee a consentire la più ampia e libera utilizzazione. La disponibilità di dati aperti è, di fatto, l’infrastruttura digitale sulla quale sviluppare l’economia immateriale. Le Pubbliche Amministrazioni, liberando i dati che gestiscono per conto di cittadini e imprese, possono favorire lo sviluppo di soluzioni da parte di soggetti terzi e contribuire in modo strategico, allo sviluppo economico dei territori dalle stesse amministrati.
  5. Liberare i dati pubblici per lo sviluppo economico del terzo millennio – Le Pubbliche Amministrazioni devono concentrarsi sulla produzione, classificazione e pubblicazione di dati e informazioni grezzi e disaggregati, lasciando, salvo eccezioni espressamente previste dalla legge, all’iniziativa privata lo sviluppo di applicazioni ed interfacce per la loro rielaborazione, consultazione e fruizione. Un orientamento della Pubblica Amministrazione verso l’Open Data offre nuove opportunità a chi investe nella Rete, incentivando la crescita di nuovi distretti dell’economia immateriale che rappresenterebbero un nuovo modello di produzione da affiancare a quello tradizionale oggi in crisi e, troppo spesso, sostenuto dagli aiuti di stato.
  6. Informare, coinvolgere, partecipare per valorizzare l’intelligenza collettiva – La rete moltiplica il potenziale delle intelligenze coinvolte e aumenta l’efficacia dell’azione amministrativa. Le dinamiche organizzative ed i procedimenti della Pubblica Amministrazione vanno ripensati per  migliorare la qualità dei processi di informazione,  facilitare il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i cittadini, diffondere la cultura dell’Open Governement anche attraverso i social media e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
  7. Educare alla Partecipazione – Lo  Pubblica Amministrazione promuove la partecipazione di tutti i cittadini alla gestione  della cosa pubblica anche attraverso il ricorso alle tecnologie dell’informazione, eliminando ogni discriminazione culturale, sociale, economica, infrastrutturale o geografica ed educando alla partecipazione come diritto e dovere civico di ogni cittadino.
  8. Promuovere l’accesso alla Rete – La tecnologia, ed in particolare internet e gli strumenti di accesso alla Rete, sono elementi abilitanti ai processi di partecipazione. Per questo motivo è dovere dello Stato consentire a tutti i cittadini di accedervi e promuoverne la cultura d’uso.
  9. Costruire la fiducia e aumentare la credibilità della PA – La conoscenza e la partecipazione ai processi decisionali sono strumenti di costruzione della fiducia in un rapporto tra pari che coinvolge Amministrazione e Cittadini rendendo inutili gli attuali livelli di mediazione. L’appartenenza agli stessi ecosistemi (digitali e non), la pratica delle stesse dinamiche sociali e servizi efficaci costruiti intorno al cittadino e alle sue esigenze aiutano ad accrescere la fiducia, la credibilità dell’Amministrazione e la condivisione degli obiettivi.
  10. Promuovere l’Innovazione permanente nella Pubblica Amministrazione – La costruzione di servizi deve essere sempre realizzata in modalità condivisa e sviluppata, pensando l’utente al centro del sistema e mantenendo aperta la possibilità di far evolvere i sistemi. Una innovazione permanente per garantire una revisione continua, nelle forme di utilizzo, negli adeguamenti tecnici, funzionali ed organizzativi sempre in linea con l’evoluzione dei paradigmi della Rete.

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Fonti:

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Città, Creative Commons, digitale, Economia, Eventi, Formazione, Imprese 2.0, Industria, Innovazione, Marketing, Nanotecnologie, Nordest, Nordovest, Partecipazione, Politecnico di Torino, Pubblica Amministrazione, Ricerca, Sistemi gestionali, Social Network, Società della Conoscenza, Software libero, Torino, Venezia, Web 2.0, wikipedia, YouTube

INNOVAZIONE DIGITALE – Ecco tre importanti eventi da oggi a fine novembre tra Venezia e Torino

A proposito di innovazione e sviluppo digitale, questo fine mese di novembre si preannuncia davvero scoppiettante 🙂

Infatti, tra Venezia e Torino, sono in programma tre eventi di grande importanza per la comunità degli innovatori italiani che operano in ottica europea ed internazionale. Vediamoli ad uno ad uno :

    1. TORINO 27 Novembre 2010, seconda Conferenza Annuale del Centro NEXA su Internet & Società. Momento di discussione, da diversi punti di vista, sul Diritto d’Autore internazionale e il tema della libertà di espressione e di informazione online in Italia. I ricercatori e i fellows del Centro NEXA ne parleranno con esperti, policy makers, professionisti, appassionati e semplici cittadini. L’evento includerà anche CCIT2010, una sessione sullo stato di Creative Commons in Italia, riprendendo la tradizione degli incontri “CCIT”. Sempre in tema Creative Commons, in serata avrà luogo il Creative Commons Music Party. La partecipazione alla conferenza NEXA è gratuita, ma occorre registrarsi entro il 25 Novembre, fino a esaurimento posti disponibili (la registrazione è aperta su nexa2010.eventbrite.com);
    2. VENEZIA – TERRAFERMA/MARGHERA, venerdì 26 Novembre al Parco Tecnologico e Scientifico VEGA di Venezia con il patrocinio di APSTI Associazione Parchi Scientifici Tecnologici Italiani. A proposito di questo evento sulla Banda Larga, Studio Baroni raccoglie e rilancia l’invito di Michele Ficara di non perdersi il convegno  “cosa faresti se avessi 300 mbps” nel quale verranno esplorate le possibilità ed opportunità di business per le aziende innovative che decideranno di utilizzare i 300 mb di connettività messi a loro disposizione dal VEGA. Infatti, è ormai noto che la diffusione della banda larga costituisce un asset fondamentale per lo sviluppo del Paese. Se ne fa un gran parlare e un grande polemizzare, ma il VEGA ha deciso di fare e, in accordo con Fastweb, dal prossimo 1 gennaio 2011  i 300 MB saranno una realtà. Con il termine “video on demand” (“video su richiesta”), in sigla VOD, si intende un servizio interattivo della televisione. Il servizio permette agli utenti di fruire, gratuitamente o a pagamento, di un programma televisivo in qualsiasi momento lo desiderino. Ecco il video invito di Michele Ficara:
      . In merito alle prospettive sull’Open Source, va ricordato che lo scorso 11 novembre, sempre al VEGA, è intevenuto Bryan Cheung, Presidente di Liferay Inc., società leader mondiale nelle applicazioni Open Source;
    3. VENEZIA venerdì 19 novembre 2010 Università Ca’ Foscari, Aula Baratto (Dorsoduro 3246, Venezia) giornata di studio “Cinema e videogame nella rete: pratiche di contaminazione”. Nell’epoca del digitale, l’identità di un medium si negozia in maniera sempre più significativa attraverso la ripresa di altri media, più vecchi e più giovani: cinema, videogame, televisione, web attivano processi reciproci di incorporazione e rimodellamento di strategie espressive. Studiosi provenienti da ambiti di ricerca diversi (film studies, media studies, game studies, informatica giuridica) si incontreranno per cercare di cartografare un territorio complesso e mutevole, per discutere nuovi strumenti di indagine e di analisi che sappiano rendere conto della complessità senza tradirla, e che ci offrano i mezzi per orientarci in un’epoca che sempre più prepotentemente ci richiede di essere, oltre che spettatori e lettori, attori consapevoli della produzione culturale. Le due iniziative rientrano nella più ampia manifestazione “I play videogame”, che proporrà anche una mostra, una retrospettiva e una sfida live tra campioni internazionali.

    Rapida evoluzione del digitale nello scenario italiano.

    Come spiegano in qui in “TAFTER cultura é sviluppo”, lo scorso 10 novembre è stato sottoscritto un accordo nazionale pubblico-privato per lo sviluppo di reti a banda larga. Emerge che “il  secondo decisivo passo per l’attuazione del piano “Italia digitale”, dopo quello che il Governo sta operando insieme alle Regioni per il superamento del digital divide nel nostro Paese (oltre 2 milioni di italiani già usciti dal digital divide da inizio legislatura e risorse stanziate e cantieri in apertura per fare uscire dal dd altri 1,2 milioni di italiani entro la metà del 2011). L’Italia segna in questo modo un passaggio fondamentale per raggiungere gli obiettivi definiti dall’Agenda Digitale europea, affinché – entro il 2020 – il 50 per cento degli italiani possa abbonarsi a servizi con velocità superiore a 100 Mbps”.

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    Cinema e videogame nella rete: pratiche di contaminazione – Venezia 19 e 20 novembre 2010

    fonti:

    locandina

    venerdì 19 novembre 2010 ore 9.30

    Università Ca’ Foscari, Aula Baratto

    Dorsoduro 3246, Venezia

    giornata di studio

    Cinema e videogame nella rete:

    pratiche di contaminazione

     

    tavola rotonda

    sabato 20 novembre 2010 ore 16.00

    Centro Culturale Candiani, Mestre

    Fate il vostro gioco: videogame, letteratura e cinema nella cultura contemporanea

     

    Nell’epoca del digitale, l’identità di un medium si negozia in maniera sempre più significativa attraverso la ripresa di altri media, più vecchi e più giovani: cinema, videogame, televisione, web attivano processi reciproci di incorporazione e rimodellamento di strategie espressive.

    Studiosi provenienti da ambiti di ricerca diversi (film studies, media studies, game studies, informatica giuridica) si incontreranno il 19 e 20 novembre per cercare di cartografare un territorio complesso e mutevole, per discutere nuovi strumenti di indagine e di analisi che sappiano rendere conto della complessità senza tradirla, e che ci offrano i mezzi per orientarci in un’epoca che sempre più prepotentemente ci richiede di essere, oltre che spettatori e lettori, attori consapevoli della produzione culturale. Le due iniziative rientrano nella più ampia manifestazione “I play videogame”, che proporrà anche una mostra, una retrospettiva e una sfida live tra campioni internazionali.

    9.30-13.00

    presiede Fabrizio Borin
    Università Ca’ Foscari Venezia
    introducono:
    • Filippo Maria Carinci Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia
    • Giuseppe Barbieri Direttore del Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici “G. Mazzariol”
    • Roberto Ellero Direttore Attività e Produzioni Culturali – Centro Culturale Candiani, Comune di Venezia

     

    intervengono:

     

    • Ruggero Eugeni Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano > Prima persona. L’esperienza della relazione interpersonale tra cinema e videogioco
    • Massimo Melica Studio legale Melica, Scandelin & Partners > Entertainment tra economia, diritto e libertà di espressione
    • Giovanni Ziccardi Università degli Studi di Milano > Hacking artistico tra cinema e videogiochi, nuovo appropriazionismo, circolazione, scambio e riutilizzo delle opere in rete: limiti giuridici e diritti di libertà
    • Federico Zecca Università degli Studi di Udine > Dal movie franchise al (trans)media franchise. Cinema e videogame tra sfruttamento transmediale e traduzione intermediale

    15.00-18.30

    presiede Roberta Novielli

    Università Ca’ Foscari Venezia

     

    intervengono:

     

    • Guglielmo Pescatore Università degli Studi di Bologna > Dal gioco all’uso: machinima e dintorni
    • Mario Gerosa Politecnico di Milano > Cinema nei mondi virtuali e divismo transmediale
    • Domenico Quaranta Accademia di Belle Arti di Brera > Machine Animation. Videogiochi e machinima nell’arte contemporanea
    • Matteo Bittanti California College of the Arts > Il cinema technoludico tra update e refresh. Strategie di incorporazione del videogame nel cinema contemporaneo
    • Cristiano Poian User experience designer e Researcher > Oh… There’s a book/film/game on my pad!
    • Marco Benoît Carbone e Federico Giordano Master in Editoria Bologna e Università di Udine > Mirabilia/Digitabilia: dagli spazi artistici della visione al neon digitale

    ingresso libero


    Segreteria organizzativa: