CCIAA, Città, Cultura, digitale, Economia, enterprise, Etica, Facebook, Formazione, Imprese 2.0, Innovazione, Partecipazione, Pubblica Amministrazione, Responsabilità Sociale, Ricerca, Sistemi gestionali, Social Network, Società della Conoscenza, Sostenibilità, Venezia, Web 2.0, wikipedia

Enterprise 2.0 e Sviluppo Sostenibile Agenda 2030 con la Strategia GLOCAL in ottica multistakeholder

Da qualche anno si sente spesso parlare che è in atto una Rivoluzione a più livelli.

Tra i tanti futorologi lo ha detto  Paul Saffo (amico in facebook e docente di Ingegneria negli USA a Stanford) parlando della rivoluzione digitale con la celebre frase:

“Stiamo vivendo una fase compresa tra due rivoluzioni,

quella della carta, non del tutto trascorsa,

e quella dell’elettronica, non del tutto sviluppata”

Quindi, in un’ottica di interdisciplinarietà che è propria dei sistemi complessi, proponiamo di ragionare su quattro termini in modo coordinato: SVILUPPO SOSTENIBILE AGENDA 2030, STRATEGIA GLOCAL, MULTISTAKEHOLDER ed ENTERPRISE 2.0.

  • SVILUPPO SOSTENIBILE: Lo sviluppo sostenibile è una forma di sviluppo della società (che comprende lo sviluppo economico, delle città, delle comunità ovvero sociale e ambientale ecc.) che non compromette la possibilità delle future generazioni di perdurare nello sviluppo stesso, preservando la qualità e la quantità del patrimonio e delle riserve naturali (che sono esauribili, mentre le risorse sono considerabili come inesauribili). L’obiettivo è di mantenere dunque uno sviluppo economico compatibile con l’equità sociale e gli ecosistemi (ecocompatibilità), operante quindi in regime di equilibrio ambientale. In questa importante direzione si muove il DESS, Decennio per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, che in Italia è stato affidato alla CNI UNESCO dal 2005 fino a tutto il 2014. L’attività del DESS italiano è curata dal Comitato Nazionale e dal Comitato Scientifico DESS sulla base di uno Schema di Implementazione ONU operativo standard a livello Internazionale. Agenda 2030 è operativa dal 2015.
  • STRATEGIA GLOCAL: la cosiddetta neo Strategia Glocal è ispirata dal pensiero contemporaneo di Zygmunt Bauman quando egli parla di GLOCAL, ovvero un termine che deriva da “glocalizzazione” e che nasce dalla fusione di “globale” con “locale”. Nello specifico, la Strategia Glocal pone al centro le persone che abitano o sostano nel territorio e valorizza il patrimonio locale materiale e immateriale di una Città. Ma essa afferma l’importanza della comunicazione tra le persone e i portatori d’interesse (ovvero gli stakeholder come si diceva sopra). Essa presta particolare attenzione alle nuove tecnologie open source e social network per il web 2.0. La Strategia Glocal tutela, esalta e promuove le caratteristiche di una Città inteso come “prodotto territorio” nella sua relazione con il mercato globale. Ma anche enfatizza il ruolo di una Città nelle relazioni internazionali e promuove la Responsabilità Sociale delle Imprese (detta in sigla RSI o anche CSR, cioè Corporate Social Responsibility). Infatti, tale metodologia è curata principalmente dal Sistema Camerale italiano delle CCIAA, anche allo scopo di dare vita a partnership tra istituzioni pubbliche e private come spiegato ad esempio in Comunicatori Pubblici nell’editoriale di Vittorio Baroni  “Glocal, vivere la città nell’era digitale”.
  • MULTISTAKEHOLDER: Il termine multistakeholder fa riferimento ad un particolare tipo di Cultura Organizzativa (v. approdondimento in www.aiccon.it che pone le basi sul termine stakeholder, per il quale si individuano i soggetti portatori di interessi nei confronti di un’iniziativa economica, sia essa un’azienda o un progetto. Fanno, ad esempio, parte di questo insieme: i clienti, i fornitori, i finanziatori (banche e azionisti), i collaboratori, ma anche gruppi di interesse esterni, come i residenti di aree limitrofe all’azienda o gruppi di interesse locali.
  • ENTERPRISE 2.0: Il termine Enterprise 2.0 descrive un insieme di approcci organizzativi e tecnologici orientati all’abilitazione di nuovi modelli organizzativi basati sul coinvolgimento diffuso, la collaborazione emergente, la condivisione della conoscenza e lo sviluppo e valorizzazione di reti sociali interne ed esterne all’organizzazione. Dal punto di vista organizzativo l’Enterprise 2.0 è volto a rispondere alle nuove caratteristiche ed esigenze delle persone ed a stimolare flessibilità, adattabilità ed innovazione. In questo senso è importante fare un link zoom sul concetto Web 2.0 che poi sono tutti parte della stessa famiglia di significati circa le importanti innovazione apportate con la rapida diffusione dello strumento digitale Social Network/Rete Sociale.
Concorsi, Cultura, digitale, Economia, enterprise, Formazione, Giovani, Imprese 2.0, Industria, Innovazione, MECCATRONICA, Nanotecnologie, Nordest, Pubblica Amministrazione, Regioni, Ricerca, Scuola, Smart city, Società della Conoscenza, Software libero, Veneto, Web 2.0

Il Veneto sperimenta e innova con i FabLab, cioè i Fabrication Laboratory per i Makers. 18 progetti ammessi al finanziamento.

fablab veneto

La Regione del Veneto ha pubblicato la graduatoria dei FabLab, cioè i Fabrication Laboratory: 61 progetti presentati, 18 ammessi al finanziamento massimo di 100.000 €. 

Come scriveva lo scorso marzo Massimo Menichelli su chefuturo.it, l’Italia stava al terzo posto per numero di FabLab al mondo. Ora la mappa andrà aggiornata con il significativo impulso dato dal Veneto.

Ecco l’elenco dei beneficiari che potranno avviare i centri attrezzati per la fabbricazione digitale oltre che luoghi d’incontro e di relazione per la promozione della cultura digitale a beneficio di cittadini e imprese:

Soggetti beneficiari

Nome

Città

BCLEVER SRLS

FAB HUB VITTORIO VENETO

Vittorio Veneto

VERONA FABLAB

Verona FabLab

Grezzana

TALENTLAB APS

FABLAB PADOVA

Monselice

INNOVA SRL

FABLAB TINAI

Treviso

FABLAB VENEZIA SRLS

FabLab Venezia: supernodo regionale

Venezia Mestre

ASSOCIAZIONE SPORT SYSTEM

AFFARI PULITI IN 3D

Campolongo Maggiore

MAGIC SAS

CRUNCHLAB

San Donà di Piave

PIM LAB

FABLAB PORTOGRUARO

Portogruaro

IPSIA Galileo Galilei

MAKER LAB

Castelfranco Veneto

TEMPORIN VALENTINA

POPLab

Rovigo

SAMARCANDA COOP. SOC. ONLUS

MEGAHUB: fablab digitale e artigianale

Schio

IL MOSAICO Società Cooperativa Sociale

FABLAB 2 VILLE

Dueville

POLITECNICO CALZATURIERO SCARL

La Fabbrica del Futuro

Capriccio di Vigonza

FONDAZIONE CENTRO PRODUTTIVITA’ VENETO

FabLab Vicenza

Vicenza

UNINDUSTRIA TREVISO SERVIZI & FORMAZIONE SCARL

FABLAB TREVISO

Treviso

IM TECHNOLOGIES SRL

FABLAB PADOVA OFFICINA DIGITALE

Padova

FONDAZIONE UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI

DEL FabLab

Venezia Centro Storico

ADELANTE Onlus

FABLAB CRE.TA

Bassano del Grappa

L’elenco completo e il Decreto della Giunta Regionale del Veneto n.58 del 4 Giugno 2015 sono pubblicati qui.

Il progetto vuole contribuire alla costituzione e attivazione in Veneto di una rete di centri attrezzati per la “fabbricazione digitale”. Cogliendo le opportunità offerte dalla “terza rivoluzione industriale” la Regione vuole sostenere percorsi di acculturazione e contaminazione in grado di rinnovare le competenze manifatturiere del nostro territorio.

I centri per la fabbricazione digitale, liberamente e gratuitamente accessibili da studenti, cittadini ed imprese e chiunque del territorio regionale intenda avvicinarsi al mondo della fabbricazione digitale, avranno queste due finalità:

  • diffondere la conoscenza delle potenzialità delle tecnologie di fabbricazione digitale ad un pubblico vasto;
  • diventare un punto di riferimento per il territorio per la sperimentazione e la definizione di progetti innovativi attraverso un dialogo con le imprese ed il mondo delle professioni.

Nel sito agendadigitale.regione.veneto.it c’è la situazione aggiornata del Veneto sull’importante tema del digitale.

FabLab di Stanford by Stanford University
FabLab di Stanford by Stanford University

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Cookie e Privacy, il video tutorial del Garante.

Sono scaduti ieri 2 giugno i termini imposti dal Garante Privacy per adeguare i siti alle disposizioni sui cookie. Sono informazioni immesse sul tuo browser quando visiti un sito web o utilizzi un social network.  Per comprendere di cosa si tratta suggeriamo di visionare il video tutorial realizzato dal Garante:

Oltre alle tutele, ecco 4 indicazioni del Garante per navigare senza i cookie:

  1.  Bloccare i cookie di terze parti  I cookie di terze parti non sono generalmente indispensabili per navigare, quindi puoi rifiutarli per default, attraverso apposite funzioni del tuo browser;
  2. Attivare l’opzione Do Not Track L’opzione Do Not Track è presente nella maggior parte dei browser di ultima generazione. I siti web progettati in modo da rispettare questa opzione, quando viene attivata, dovrebbero automaticamente smettere di raccogliere alcuni tuoi dati di navigazione. Come detto, tuttavia, non tutti i siti web sono impostati in modo da rispettare questa opzione (discrezionale);
  3. Attiva la modalità di “navigazione anonima” – Mediante questa funzione puoi navigare senza lasciare traccia nel browser dei dati di navigazione. I siti non si ricorderanno di te, le pagine che visiti non saranno memorizzate nella cronologia e i nuovi cookie saranno cancellati. La funzione navigazione anonima non garantisce comunque l’anonimato su Internet, perché serve solo a non mantenere i dati di navigazione nel browser, mentre invece i tuoi dati di navigazione continueranno a restare disponibili ai gestori dei siti web e ai provider di connettività;
  4. Eliminare direttamente i cookie – Ci sono apposite funzioni per farlo in tutti i browser. Ricorda però che ad ogni collegamento ad Internet vengono scaricati nuovi cookie, per cui l’operazione di cancellazione andrebbe eseguita periodicamente. Volendo, alcuni browser offrono dei sistemi automatizzati per la cancellazione periodica dei cookie.

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Ambiente, Bandi europei, Energia, Europa, EUROPA 2020, green economy, Innovazione, INTERREG Europe 2020, Pubblica Amministrazione, Regioni, Società della Conoscenza

Cooperazione Territoriale Europea. Parte INTERREG Europe 2020. Attesa per giugno la prima call.

Quali sono i concetti chiave del nuovo Programma INTERREG Europe? Promuovere scambio e trasferimento di conoscenze, favorire buone pratiche tra regioni europee per l’innovazione con l’economia della conoscenza e per l’ambiente con la prevenzione dei rischi.

INTERREG EUROPE 2020 Programma europeo per la Cooperazione Territoriale Europa

L’apertura della prima call è prevista per metà giugno 2015 e sarà chiusa dopo circa 30 giorni. Nel frattempo l’Unione Europea si è già messa in moto con la campagna informativa. Il nuovo Programma interessa tutti i 28 membri UE, più Norvegia e Svizzera. La Regione Umbria svolge la funzione di Contact Point per l’Italia.

Il Programma vede già stanziati 107.5 M€ ed è cofinanziato dal FESR, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Per ciascun progetto, il budget deve essere compreso tra uno e due milioni di €. La quota di co-finanziamento è:

  • 85% per gli organismi pubblici e di diritto pubblico;
  • 75% per gli organismi privati senza scopo di lucro.
  • +15% di contributo nazionale per i partner italiani pubblici e pubblici equivalenti.

La Cooperazione Territoriale Europea (CTE in sigla) è considerata un pilastro dell’integrazione europea per avvicinare gli europei a collaborare insieme, favorire la soluzione di problemi comuni e condividere idee strategiche verso obiettivi comuni.

INTERREG EUROPE 2020 research innovation SME competitiveness low-carbon economy enrironment and resource  efficiency

INTERREG Europe si focalizza su quattro importanti temi: ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione; competitività delle PMI; economia a basse emissioni di carbonio; ambiente ed efficienza delle risorse. Ecco in sintesi le due priorità:

  1. Innovazione ed economia della conoscenza – Si collega in modo strettissimo con l’agenda della strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione nell’Unione Europea. Autorità regionali, locali e altri soggetti interessati a livello regionale, possono migliorare politiche, metodi e capacità nel campo dell’innovazione e dell’economia della conoscenza. Questa priorità si pone l’obiettivo di ridurre le disparità regionali per rafforzare il potenziale di innovazione regionale ed aumentare il livello generale di competitività delle regioni in Europa.
  2. Ambiente e prevenzione dei rischi – L’obiettivo di questa seconda priorità è connesso con l’agenda di Göteborg e i temi dello sviluppo sostenibile. Responsabilizzare le autorità pubbliche e altre parti interessate per migliorare le loro politiche territoriali e sviluppare nuovi approcci per migliorare la qualità dell’ambiente. Aumentare l’attrattività delle regioni in Europa mediante lo scambio di conoscenze e di esperienze tra le regioni.

Per comprendere come predisporre la documentazione di progetto, in attesa del via libera del Comitato di Sorveglianza, online sono già disponibili (in inglese, lingua ufficiale del Programma) i seguenti materiali informativi in bozza:

L’Unione Europea ha reso disponibile il database delle buone pratiche selezionate nel corso dei progetti INTERREG IVC.

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Web Marketing Festival. Rimini, 19 e 20 giugno 2015

web marketing festival 2015 Rimini

In Europa ci sono pochi eventi eventi dedicati al Web Marketing. Il Festival di Rimini si consolida alla 3^ edizione. Innovativa proposta di incontro e formazione. Interessante opportunità per promuovere business e candidare idee.

Formazione

  • 22 tematiche divise in 5 tipologie di interventi: Focus, Case Study, Dibattito, Conference e Workshop. Ogni tipologia è pensata per trattare gli argomenti in modo mirato, con un tempo diverso: i focus durano 40 minuti, come le conference; i case study e i workshop durano 120 minuti. I dibattiti non hanno una tempistica precisa. Verranno trattati questi argomenti: Google Adwords, Governance & Managment del Web Marketing, Affiliazioni ed Email Marketing, UX e Web Design, E-commerce, SEO (Search Engine Optimization), Tourism Web Marketing, International Track by SEMRush, Social Media Management, Social Advertising, Mobile Marketing, CMS, Content Marketing, Web Analytics

Startup

  • Le idee più innovative selezionate e supportate da investitori ed esperti digitali. In collaborazione con La Stampa.  “L’elevator pitch” è una breve presentazione che racchiude gli elementi chiave di un’idea imprenditoriale, pensata per attrarre possibili investitori o promuovere una business idea.

Sito di riferimento > www.webmarketingfestival.it

Info > 051 0951294

digitale, Eventi, Formazione, Innovazione, ISIPM, ISTAT, Partecipazione, Project Manager, Pubblica Amministrazione, Ricerca, Sistemi gestionali, Società della Conoscenza, Università Tor Vergata

Portfolio Management ICT Pubblica Amministrazione – Eventi ISIPM 2015

“Il Portfolio Management nell’ICT della Pubblica Amministrazione” è un interessante evento di ISIPM che si terrà a Roma il prossimo 21 Aprile.

Conferenza by www.isipm.org presso l’SGM Conference Center. Previa richiesta di iscrizione la partecipazione è libera e gratuita. 

banner Portfolio Management ICT della  PA Pubblica Amministrazione by ISIPM 2015

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Locandina Conferenza “Il Portfolio Management ICT della PA Pubblica Amministrazione” by ISIPM 2015

L’ICT della Pubblica Amministrazione è un fattore determinante per l’ampliamento ed il miglioramento dei servizi resi (a cittadini, imprese ed alla PA stessa), oltre che per il contenimento della spesa. Attraverso gli approcci adottati, ed i conseguenti risultati ottenuti nelle Direzioni ICT di due importanti Amministrazioni si cercherà di capire come possano essere uno stimolo per l’applicazione anche in altri contesti, sia pubblici che privati.

A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato valido 4 CFPM – Crediti Formativi di Project Management (I crediti di ISIPM sono validi come CFRP per gli iscritti all’Associazione Professionale ASSIREP e come PDU del PMI Cat. A).

Sul sito di ISIPM è disponibile il follow-up  dell’evento Identificazione ed Analisi degli Stakeholder: Aspetti di Gestione della Complessità, tenutosi lo scorso 26 marzo presso l’Università di Tor Vergata.

Comunicazione, digitale, Innovazione, Pubblica Amministrazione, Responsabilità Sociale, Ricerca, Sanità, Sistemi gestionali, Smart city, Società della Conoscenza, Sostenibilità, Statistiche, Veneto

In Veneto addio “ricetta rossa” da mercoledì 1 aprile 2015. Nuovo traguardo digitale nella Sanità.

Non è un pesce d’aprile*, il Veneto cambia davvero.

Il Consorzio Arsenal.IT, dopo i 72 milioni di € già fatti risparmiare alla popolazione veneta, il premio nazionale eGov e i 2 milioni di € all’anno risparmiati per ritirare i referti medici, informa che tra una settimana sarà più semplice e più veloce ottenere le ricette e le prenotazioni, anche cambiare le date per le cure.

Residenti di tutto il Veneto fate attenzione il prossimo mese. Famiglie e persone che lavorate nelle aziende, titolari nell’Artigianato, nel Commercio, Agricoltura, lavoratori professionisti che avete bisogno della prescrizione medica per le cure sanitarie specialistiche. Dalla settimana prossima, quando andrete dal medico di famiglia/medicina generale, non ci sarà più il solito foglietto colorato di rosso. Tutte le persone riceveranno una nuova ricetta senza particolari colori, cioè sarà bianca. Per questo lo slogan della campagna di comunicazione lanciata da Arsenàl.IT è “Cambia il colore, aumenta il valore”.

mr clic 1 aprile 2015 - addio ricetta rossa - cambia il colore aumenta il valore - Arsenàl.IT bb  - CSR ISO 26000 vb

Dal 1 aprile 2015 anche le prescrizioni di visite e prestazioni specialistiche, esami diagnostici e di laboratorio diventano digitali. Si completa così il percorso di dematerializzazione del ciclo prescrittivo avviato all’interno del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale (FSEr) il 1 settembre 2014 quando un promemoria bianco ha sostituito la ricetta rossa farmaceutica.

La nuova procedura garantisce di avere a disposizione in tempo reale in un sistema unico regionale dati verificati delle prestazioni prescritte e prenotate dai cittadini. Il Veneto è la prima regione in Italia che procede a digitalizzare il ciclo prescrittivo attraverso l’attivazione di un sistema di accoglienza regionale oltre a quello previsto per legge a livello di Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Cosa cambia? Dal 1 aprile tutta la gente veneta che necessita di una prescrizione di visite e prestazioni specialistiche, esami diagnostici e di laboratorio, al posto della consueta ricetta rossa riceveranno dal medico un promemoria stampato su carta bianca. Una precauzione che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha deciso di adottare per evitare disservizi. In un prossimo futuro anche il promemoria scomparirà e l’utente potrà basterà rivolgersi agli sportelli, identificandosi con la Tessera Sanitaria (TS-CNS).

La vera novità sta nel fatto che le innovazioni permetteranno di digitalizzare via via tutti i dati sanitari della popolazione collegati alla prescrizione e, quindi, al suo percorso di cura. Dati disponibili ovunque e in qualsiasi momento on line: questo l’obiettivo del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale, chiave di volta per l’accesso ai propri dati da parte dell’assistito, ma soprattutto occasione per garantire migliori processi di cura da parte dei professionisti della sanità.

Alcuni vantaggi reali offerti dalle innovazioni digitali:

  • riduzione tempi delle varie liste d’attesa;
  • eliminazione errori e doppie prenotazioni;
  • garanzia Regionale di conoscenza in tempo reale in merito all’andamento della situazione;
  • monitoraggio costante circa l’effettivo numero e genere di prestazioni prescritte e prenotate dalle persone;
  • gestione intelligente dei dati raccolti e verificati sulla base di un sistema unico regionale.

Quindi, da mercoledì 1 aprile, tutte le persone che prenoteranno una prestazione in una delle aziende ospedaliere o sociosanitarie del Veneto, non potranno più utilizzare il promemoria per una seconda prenotazione in altra struttura. Infatti, grazie al digitale, sarà più semplice procedere ad un cambio di data o sede. Tutto si farà con un clic perché il nuovo sistema Veneto velocizza i tempi della burocrazia.

Per informare la popolazione del Veneto, è già partita la campagna di comunicazione dal titolo “Cambia il colore, aumenta il valore”. Sono disponibili depliant e locandine, video e siti web che spiegano come la ricetta digitale sia una tappa essenziale verso il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale (FSEr).

L’iniziativa è coordinata da Arsenàl.IT, Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale, il FSEr. Attraverso una complessiva riorganizzazione dei sistemi informativi sanitari di ogni azienda è in corso la rivoluzione dei servizi di cura al fine di garantire una assistenza sociosanitaria più puntuale, efficiente e sostenibile.

http://it.wikipedia.org/wiki/Pesce_d%27aprile

fonti immagini e video > @consorzioarsenal.it   
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Nuova guida ai finanziamenti europei

Guida ai finanziamenti europei 2014 ricerca sviluppo tecnologico ambiente agricoltura fiscalità dogane innovazine infrastrutture formazione dg home cooperazione salute sicurezza fiscalità dogane istruzione cultura competitività

download -Guida ai Finanziamenti Europei 2014 – by Unioncamere Veneto

Circa 11 mesi fa la Commissione Europea aveva diffuso un innovativo comunicato stampa. Spiegava come l’Unione ha inteso ricalibrare la Politica di Coesione per l’Europa al fine di massimizzare l’impatto sulla crescita e l’occupazione. La comunicazione venne articolata nei 10 punti riportati più avanti, restando in questo post.

Prima di approfondire i 10 punti, “studio baroni” suggerisce di tener conto del bilancio europeo 2014-2020. La Politica di Coesione investirà 325 miliardi di euro negli Stati membri. Sono interessate soprattutto le regioni ed anche le città europee di qualsiasi dimensione.

Lo scopo della Commissione è orientato a realizzare importanti macro obiettivi in tema di crescita e occupazione. In particolare, sul tema Coesione, vedi qui come si stavano sviluppando gli indirizzi del Governo Italiano.

La notizia di questi giorni è l’avvenuta pubblicazione, da parte di Unioncamere Veneto, della “Guida ai finanziamenti europei“, in versione aggiornata 2014.

Anche questa modalità di comunicazione è interessante perché, a Nordest, il Sistema Camerale ha offerto la possibilità (a tutti gli enti, imprese ed organizzazioni) di seguire passo dopo passo la materia nel corso degli anni.

Per esperienza diretta e, nel richiamare il linguaggio digitale, “studio baroni” evidenzia la buona pratica Pubblica che, in questo questo post, viene intesa sottoforma di “Pubblic Release”. In Francia, giusto per avere un modello statale di riferimento, sanno fare molto bene la Pubblica Amministrazione. Ovvero, i francesi non fanno le riforme e le controriforme come in Italia che spesso si impantanano nelle pastoie dei veti e controveti incrociati, talvolta incomprensibili, sia dalle aziende che dalla stessa popolazione italiana.

“Public Release”, anche nel senso di aggiornare efficacemente la PA con semplicità. Come si fa con le nuove versioni dei software o delle app. Le release, nel linguaggio digitale, possono avere intensità “minor” oppure “major” quando si fa un cambiamento abbastanza radicale.

I francesi, che hanno un oliato sistema deliberativo, sono semplici ed efficaci, come una vera e propria “macchina” della PA. In pochissimo tempo riescono ad implementare le innovazioni. Ci sono moltissimi casi che si potrebbero citare. Così facendo riescono, senza troppa fatica e intoppi burocratici, ad adattarsi allo sviluppo e guidare responsabilmente la propria società contemporanea d’oltralpe. In questo modo ne traggono beneficio tutti, in particolar modo le aziende che hanno riferimenti utili e sicuri. Sono soddisfatti che i loro enti locali perché riescono a stare “al passo con i tempi” in modo intelligente e – soprattutto – nell’interesse generale del loro Paese per il Bene Comune.

Per fare un altro esempio, forse ancora più calzante, è come parlare dello sviluppo di un modello auto. In questo senso, viene più facile pensare ai passi evolutivi, fatti nel tempo dal 1974, dalla Volkswagen con la mitica Golf. Più di altre case automobilistiche, ha saputo comunicare bene le “Auto Release”. Coerenza nel nome del modello e nelle forme dell’auto, migliorando, innovando e progredendo in bellezza, comfort e sicurezza.

Quindi, nel prendere spunto dai concetti di “Public Release” ed “Auto Release”, ecco gli elementi chiave circa questa nuova release UE nei suoi 10 punti essenziali:

  1. Investire in tutte le regioni dell’UE e adattare il livello di sostegno e il contributo nazionale (tasso di cofinanziamento) ai loro livelli di sviluppo: regioni meno sviluppate (PIL < 75% della media UE-27); regioni in transizione (PIL dal 75% al 90% della media UE-27); regioni più sviluppate (PIL > 90% della media UE-27). 
  2. Indirizzare le risorse sui settori chiave per la crescita: gli investimenti a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) verranno concentrati su 4 priorità chiave: innovazione e ricerca, agenda digitale, sostegno alle piccole e medie imprese (PMI) ed economia a bassa emissione di carbonio, a seconda della categoria della regione (meno sviluppata: 50%, in transizione: 60% e più sviluppata: 80%). Circa 100 miliardi di euro saranno consacrati a questi settori, dei quali almeno 23 miliardi di euro serviranno a sostenere il passaggio a un’economia a bassa emissione di carbonio (efficienza energetica ed energie rinnovabili). In relazione a ciò le risorse del FESR saranno soggette a un’opportuna ripartizione (regioni meno sviluppate: 12%, in transizione: 15% e più sviluppate: 20%). Circa 66 miliardi di euro saranno consacrati alla priorità Reti transeuropee di trasporto nonché a progetti per l’infrastruttura ambientale chiave per il tramite del Fondo di coesione. Grazie al Fondo sociale europeo (FSE) la politica di coesione recherà un contributo significativo alle priorità unionali nel campo dell’occupazione, ad esempio mediante azioni di formazione e di apprendimento permanente, di istruzione e di inclusione sociale (almeno il 20% dell’FSE sarà stabilito in funzione delle esigenze di ciascuno Stato membro dovrà essere impiegato per questo obbiettivo). Lo stanziamento minimo per l’FSE sarà stabilito da ciascuno Stato membro, con un minimo predefinito, per un totale di almeno 70 miliardi di euro. La nuova iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, del valore di almeno 6 miliardi di euro, correlata all’FSE, sosterrà l’implementazione della garanzia per i giovani.
  3. Stabilire obiettivi chiari, trasparenti e misurabili e parametri di responsabilità e di risultato: i paesi e le regioni dovranno annunciare sin dall’inizio quali obiettivi intendono raggiungere con le risorse disponibili e identificare esattamente in che modo misureranno i progressi compiuti in direzione di tali obiettivi. Ciò consentirà il monitoraggio regolare e la discussione sull’uso delle risorse finanziarie. Ciò significherà che per i programmi che presentano migliori risultati potranno essere resi disponibili finanziamenti addizionali (attraverso la cosiddetta “riserva di efficacia ed efficienza”) verso la fine del periodo.
  4. Definire condizioni prima che i finanziamenti vengano convogliati in modo da assicurare investimenti più efficaci: ad esempio, le strategie di “specializzazione intelligente” volte a identificare i punti di forza particolari e le potenzialità, le riforme favorevoli all’imprenditoria, le strategie dei trasporti, le misure per migliorare i sistemi di appalti pubblici, il rispetto delle normative ambientali, le strategie di lotta contro la disoccupazione e contro la dispersione scolastica o quelle a promozione della parità tra i generi e della non-discriminazione sono tutte precondizioni irrinunciabili.
  5. Definire una strategia comune per assicurare un migliore coordinamento ed evitare le sovrapposizioni: un quadro strategico comune costituirà la base per un migliore coordinamento tra i Fondi strutturali e di investimento europei (FESR, Fondo di coesione e FSE nella loro qualità dei tre fondi che partecipano alla politica di coesione nonché il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e il Fondo per la pesca). Tale quadro consentirà inoltre di assicurare un migliore collegamento con altri strumenti unionali come Orizzonte 2020, il meccanismo per collegare l’Europa e il programma per l’occupazione e l’innovazione sociale.
  6. Ridurre la burocrazia e semplificare l’uso degli investimenti unionali attraverso un insieme comune di regole per tutti i Fondi strutturali e di investimento europei nonché regole di contabilità più semplici, oneri di rendicontazione più mirati e un maggior uso delle tecnologie digitali (“e-cohesion”).
  7. Accrescere la dimensione urbana della politica stanziando un importo minimo delle risorse a valere sul FESR per progetti integrati nelle città, al di là degli altri tipi di spesa consacrata alle zone urbane.
  8. Rafforzare la cooperazione transfrontaliera e agevolare la costituzione di un maggior numero di progetti transfrontalieri. Assicurare inoltre che strategie macroregionali come quella danubiana e del Baltico siano sostenute dai programmi nazionali e regionali.
  9. Assicurare che la politica di coesione sia meglio correlata alla più ampia governance economica dell’UE: i programmi dovranno essere coerenti con i programmi di riforma nazionali e dovrebbero affrontare le riforme pertinenti identificate nelle raccomandazioni per paese nel contesto del semestre europeo. Se del caso la Commissione può chiedere agli Stati membri, facendo leva sulla cosiddetta clausola di “condizionalità macroeconomica”, di modificare i programmi per sostenere le principali riforme strutturali. In ultima istanza la Commissione può sospendere l’erogazione dei finanziamenti se le raccomandazioni economiche venissero violate ripetutamente e gravemente.
  10. Incoraggiare l’uso degli strumenti finanziari per dare alle PMI maggiore sostegno e accesso al credito: i prestiti, le garanzie e il capitale netto/di ventura riceveranno un sostegno dai fondi dell’UE sulla base di regole comuni, allargando le possibilità del loro uso e erogando incentivi (ad esempio, tassi di cofinanziamento più elevati). L’accento posto sui prestiti piuttosto che sulle sovvenzioni dovrebbe migliorare la qualità dei progetti e scoraggiare la dipendenza dalle sovvenzioni.
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Croazia Mon Amour. Dopo il convegno di oggi, domani inizia il weekend B2B a Umago (Andromake/Thalion & Fusion SPA)

italia croazia by studio baroni venezia

Dopo il Convegno di oggi al VEGA di Venezia «Croazia e Unione europea: nuovi orizzonti di sviluppo – Fondi strutturali 2014-2020»si aprono le porte per un lungo periodo di Cooperazione Adriatica.

Gordan Maras SDP Ministro Imprenditoria Artigianato CROAZIA - news studio baroni 10.2014La partecipazione di Gordan Maras (SDP), Ministro dell’Imprenditoria e dell’Artigianato del Governo Croato, ha rafforzato le basi per il rilancio dell’economia europea in Adriatico.

Molte sono le opportunità di sviluppo economico e commerciale derivanti dall’entrata della Croazia nell’Unione Europea, avvenuta nel luglio del 2013.

Tra le varie  opportunità da cogliere c’è quella di ISTRATURIST che lavora in rete europea con l’agenzia di marketing Andromake Umag, Thalion & Fusion SPA, Unioncamere del Veneto-Eurosportello e la Camera di Commercio Istro Veneta.

B2B a Umago in Croazia. Meeting internazionale sul TURISMO delle EMOZIONI 24, 25 e 26 ottobre 2014 PNG

Si tratta di un weekend che inzia domani 24 ottobre a Umago, fino a domenica 26. Alle agenzie turistiche e agli albergatori un’occasione di incontro per progettare efficaci azioni di marketing territoriale e turistico dell’area adriatica. Il tema principale è la creazione di un prodotto innovativo e interdisciplinare come risposta alle esigenze emozionali dei viaggiatori: l’eccellenza del viaggio fatto su misura, con momenti di relax e benessere, enogastronomici, artistici e culturali, turistico medicali che valorizzano le identità culturali.

UMAGO Tina Sirotic

Si presterà attenzione anche alle modalità di acquisto delle vacanze: i recenti interventi dell’Antitrust a tutela dei viaggiatori dimostrano che i tempi dei rapporti diretti tra agenzie di viaggio e albergatori non sono definitivamente tramontati. Il tocco personale dell’agenzia turistica “off line” è la chiave vincente per modificare lo scenario della web promotion in una prospettiva più personalizzata e con possibilità di offrire ai propri clienti non solo servizi ma esperienze uniche.

Per progetti integrati, allo scopo di partecipare insieme a comuni, enti ed aziende ai bandi europei 2014>2020, anche “studio baroni”, con altri amici autori e professionisti, propone il progetto sviluppo business 2.0 con Carta Etica “Europa Adriatica”.

banner progetto europa adriatica

  • istria e dalmaziaRILANCIARE  il TURISMO
  • PROMUOVERE il PRIMARIO
  • VALORIZZARE la CULTURA e il BENESSERE
  • SENSIBILIZZARE alla RESPONSABILITA’
  • SVILUPPARE la RICERCA

Link utili:

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Agroalimentare, Ambiente, Arte, Biodiversità, Comunicazione, Cultura, Eventi, EXPO 2015, Facebook, Formazione, Giovani, green economy, Imprese 2.0, Innovazione, Lombardia, Marketing, Nordest, Partecipazione, Pedagogia, Responsabilità Sociale, Ricerca, Scuola, sicurezza, Smart city, Social Network, Società della Conoscenza, Treviso, Veneto, Web 2.0

Fattoria Didattica Borgoluce di Susegana (TV): esempio Expo2015 per fare esperienza concreta “in campo”

Borgoluce non finisce mai di stupirci!

Fattoria Didattica Borgoluce esempio Expo2015 per fare esperienza concreta in campo - Susegana TV

INFO PER SCUOLE E COMUNITA’: didattica@borgoluce.it

La bufala che risorsa: dalla mozzarella all’energia;
La rivoluzione della polenta: ilmais dall’America alle campagne venete;
Le erbe spontanee, fonte di nutrimento e simbolo di biodiversità.

Tutte le attività sono gratuite. Prenotazione obbligatoria (0438 435287). Programma sul sito  www.borgoluce.it

Ne parliamo ancora, per la seconda volta, merita davvero poiché “studio baroni” ha avuto modo di collaborare dal 2012 con il personale di Borgoluce circa la  formazione al Web 2.0 in chiave di Sviluppo Sostenibile & Responsabile.

Ora, l’attività dell’azienda è tutta orientata verso le sfide della Sostenibilità e della Responsabilità aziendale grazie al ponte di Educazione gettato tra Susegana – nel cuore della Marca Trevigiana – e Milano, EXPO 2015 – Italy.

Borgoluce facebook by sb for free - 10.2014

Già che ci sei, anche gli impianti che riciclano i letami per produrre energia.       Borgoluce Susegana Treviso Innovazione è Tradizione

Fattoria Didattica Borgoluce VIDEO YouTube - RAI UNO - Susegana TV - ITALY - Veneto - by sb

PDF – Programma Fattorie Didattiche Aperte

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Borgoluce accoglie a Susegana bambini, genitori ed insegnanti per mostrare i nuovi percorsi didattici legati al tema dell’Expo2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”

INFO e prenotazioni: didattica@borgoluce.it

L’agricoltura familiare per nutrire il futuro” è il filo conduttore della giornata di Fattorie Didattiche Aperte, indetta dalla Regione Veneto, cui Domenica 12 ottobre l’azienda agricola Borgoluce partecipa accogliendo a Susegana (Treviso) piccoli e grandi per raccontare l’insieme di saperi, tradizioni e cultura rurale della produzione agricola, indispensabile nel passato come nel futuro.

PRATO - Borgoluce laboratoprio residenziale scuole - educazione alla sostenibilità

Durante la giornata Borgoluce presenterà i nuovi percorsi didattici connessi alle tematiche proposte dall’Expo2015 per il Progetto Scuola. L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Istruzione, coinvolgerà nei prossimi anni gli istituti scolastici di tutta Italia per sensibilizzare le nuove generazioni sulle tematiche legate alla produzione e al consumo del cibo: la qualità derivata dal connubio tra artigianalità e innovazione, dalla stagionalità e dalla tracciabilità delle filiere; la sostenibilità delle produzioni e l’utilizzo responsabile delle risorse naturali.

STALLA - Borgoluce laboratoprio residenziale scuole - educazione alla sostenibilità

Nella mattinata bambini e ragazzi saranno impegnati nella visita didattica “La bufala che risorsa: dalla mozzarella all’energia”: conosceranno le simpatiche bufale, e tutto ciò che producono, dai deliziosi formaggi al biogas, metteranno poi in pratica le conoscenze acquisite nel “Puzzle della sostenibilità”. Nel pomeriggio li attende “La rivoluzione della polenta: il mais dall’America alle campagne venete”, percorso attraverso cui seguiranno la storia del mais che si concluderà con il laboratorio “La pannocchia riciclata”, un modo giocoso per educare i bambini a non sprecare le risorse.

Tutte le attività sono gratuite. Prenotazione obbligatoria (0438 435287). Programma sul sito www.borgoluce.it.

L’azienda agricola di Susegana ha una tradizione secolare alle spalle ed è allo stesso tempo costantemente impegnata nella ricerca per l’innovazione e lo sviluppo, tesi alla qualità e alla tutela dell’ambiente. Borgoluce, in cui l’intera filiera produttiva si completa all’interno della tenuta, si presenta come luogo ideale in cui bambini e ragazzi possono comprendere, attraverso l’esperienza diretta, le tematiche Expo2015: l’importanza della cultura del cibo come fattore identitario di un popolo e di un territorio, la qualità derivata da filiere corte e tracciabili, la biodiversità e l’utilizzo responsabile delle risorse.

Durante la giornata saranno aperti il punto vendita e la Frasca Borgoluce, per acquistare i prodotti o per uno spuntino genuino con la mozzarella di latte di bufala, i salumi e la polenta preparata per l’occasione.

Le famiglie e gli insegnanti potranno anche visitare le stanze di Casa Roccagelsa che ospitano una ricostruzione della vita e dei mestieri di inizio ‘900, con un percorso dedicato alla lavorazione del legno, gli ambienti della casa contadina, l’aula scolastica, l’ufficio del fattore e le stanze dei mestieri di una volta, dalla sarta al ciabattino.

INFO e prenotazioni: 0438 435287- didattica@borgoluce.it