Davvero interessante il convegno in programma a Vicenza il prossimo 4 giugno, a partire dalle ore 15.30 presso la sede di Confindustria. Protagoniste le imprese del distretto veneto della Meccatronica, cioè quelle che hanno saputo unire la meccanica con l’elettronica e informatica.
Verrà presentata l’azione pilota implementata con l’azienda Marelli Motori e i Google Glass, nuove tecnologie indossabili per le imprese del distretto.
La presentazione si terrà nel secondo Research Cocktail organizzato da Unioncamere del Veneto – Eurosportello nell’ambito del progetto CLOUD – Clusters Orientation towards Up-to-date technologies and models for common Development che è finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione transnazionale dell’Unione Europea per il Sud Est Europa.
L’interesse per l’evento è amplificato dalla recente notizia che i Google Glass diventeranno un prodotto commerciale entro la fine di quest’anno. Lo ha confermato il co-fondatore di Google Sergey Brin durante il suo intervento alla conferenza Code di San Francisco. Il prezzo dovrebbe stare sotto ai 1.500 dollari.
INFO: Unioncamere del Veneto – Eurosportello (rif. dott.sse Lazzari, De Santi, Cioffi e Codognotto), tel. 041 0999411 o via email europa@eurosportelloveneto.it
N.B. è suggerito Google Chrome per sfogliare file a video e per download.
L’attuazione della nuova politica europea prosegue a pieno ritmo. C’è il coinvolgimento di numerose autorità, organizzazioni, imprese in tutta l’UE.
Nei documenti dellaCommissione è stato sottolineata la necessità per una piena consapevolezza generale delle nuove opportunità. L’Unione vuole che tutti potranno trarre vantaggio dalla riduzione della burocrazia.
Nell’aprile 2013 è stata pubblicata la bozza del’intesa preliminare con le parti accordate dell’Accordo di Partenariato. Il progress di tale lavoro è partito dal file “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014-2020“. Le intese sono state raggiunte grazie al “Position Paper” dei Servizi della Commissione sulla preparazione dell’Accordo di Partenariato e dei Programmi in ITALIA per il periodo 2014-2020.
Il confronto, aperto al pubblico e coordinato dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica, si è chiuso il 15 febbraio 2013. Ora è elaborazione la versione finale dell’Accordo di Partenariato per poterlo condividere con le Amministrazioni centrali e regionali. Dopo la sua approvazione da parte della Commissione Europea, è prevista la preparazione dei Programmi Operativi.
I referti online del progetto Veneto ESCAPE si aggiudicano il premio nazionale eGov 2013 dedicato al tema “L’Agenda Digitale parte dai territori”.
L’iniziativa, che da fine 2012 consente a tutti i veneti di scaricare i propri referti via web, ha ottenuto il riconoscimento nella sezione “Efficienza interna”, assegnato dalla giuria presieduta da Gianluigi Cogo che lo ha scelto tra i 107 progetti partecipanti.
“Un premio che valorizza ancora una volta un’esperienza che oggi rappresenta il servizio di eGov maggiormente utilizzato dai veneti – sottolinea il presidente di Arsenàl.IT Claudio Dario – un esempio di democrazia partecipativa tenendo, conto che il 60% dei referti prodotti in Veneto oggi sono scaricati online con punte che, in alcune realtà, superano il 90%”.
“Risultati che rappresentano elementi prioritari nel percorso avviato per la realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale – chiude Dario – un progetto che attualmente vede l’intero sistema della sanità veneta, operatori in primis, fortemente impegnato con l’obiettivo prioritario di migliorare la qualità di cura, valorizzando esperienze e ottimizzando risorse. E tutto ciò grazie a soluzioni di sanità digitale che rendono più sostenibili i servizi sanitari regionali”.
Nella motivazione per l’assegnazione viene sottolineato come “la rilevante numerosità dei soggetti coinvolti dimostra che è possibile estendere un progetto di successo, ottenendo grandi risparmi complessivi. L’iniziativa, inoltre, rappresenta un progetto pilota nell’ambito sanitario con riferimento al macrotema del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE)”.
Sono ben 23 le aziende sociosanitarie e ospedaliere venete riunite per la gestione digitale del ciclo di firma, certificazione, archiviazione, estrazione, distribuzione e conservazione dei referti digitali. Concluso nel 2012, permette oggi alla popolazione veneta, quasi 5 milioni di abitanti, di scaricare i propri referti dal sito internet delle aziende sociosanitarie e ospedaliere di riferimento, senza doversi recare allo sportello.
Il progetto della Regione Veneto coordinato dal Consorzio Arsenàl.IT – Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la sanità digitale che ha come socie le 23 aziende ulss e ospedaliere venete – ha permesso di ridurre i tempi di refertazione del 61,3%. Inoltre, non solo la pratica di riuso ha garantito di migliorare l’applicazione di scarico referti, rendendola più facilmente adattabile ad altri contesti, ma anche di mettere a disposizione dati certificati di utilizzo e risparmio economico.
120 milioni di euro ogni anno risparmiano i cittadini veneti che non si devono più spostare e perdere tempo in fila agli sportelli per ritirare i referti e 56 milioni di euro in tre anni a disposizione delle aziende sanitarie della Regione per migliorare i servizi, tenendo conto del personale impiegato e dei materiali consumati nel ciclo cartaceo.
AGGREGAZIONE di interessi, esigenze e fabbisogni di individui, organizzazioni e della collettività nel suo insieme. Nelle realtà virtuose esaminate, le idee migliori sono caratterizzate dall’attivazione di momenti di condivisione delle proposte;
GIOVANI come lo sono i principali attori delle iniziative di innovazione e sviluppo, i futuri imprenditori e manager, ma anche studenti e ricercatori, coinvolti attivamente nelle azioni promosse a livello territoriale;
INNOVAZIONE che valorizza le specifiche realtà produttive, cultruali e scientifiche delle singole realtà e che trova in queste spinta creativa e forza propulsiva;
RADICAMENTO, ovvero pensare globale e agire locale (vedi in proposito l’“Orientamento Glocal”) per un senso della comunità e del territorio riscoperto e valorizzato;
INTERNAZIONALIZZAZIONE per cogliere appieno le opportunità e le singergie offerte dall’estero nell’ambito delle quali individuare mercati di sbocco e parternship tecnologiche e produttive;
GOVERNANCE con la richiesta di luoghi di collaborazione tra organizzazioni pubbliche e private per guidare il processo, esercitare un ruolo attivo, di stimolo e di leadership, dimostrando capacità di cogliere e trasmettere i segnali di cambiamento;
APPRENDIMENTO perché la sfida della governance della complessità e dello sviluppo può essere vinta solo attivando le condizioni di un efficace apprendimento dell’intero sistema socio-economico.
Nell’attuale Società dell’informazione il passaggio all’economia digitale rappresenta un importante fattore di innovazione, sviluppo e creazione di nuovi posti di lavoro. Le grandi trasformazioni in atto interessano tutti i settori dell’economia. Nella Sanità l’innovazione si chiama eHealth.
eHealth, ovvero il complesso di risorse, soluzioni e tecnologie informatiche di rete che esprime un mercato europeo stimato attorno ai 15 miliardi con trend di crescita annua pari che sfiora il 3%. Studio Baroni propone questo sintetico approfondimento sull’argomento.
La benzina del futuro potrebbe costare sei volte di meno rispetto al prezzo attuale.
Benzina senza petrolio, ottenibile senza attendere milioni di anni che servono ai fossili per diventare idrocarburi e con l’enorme vantaggio di nessuna emissione in atmosfera se non vapore acqueo.
Il tutto grazie a un rivoluzionario utilizzo della tecnologia dell’idrogeno, messo a punto dall‘azienda inglese Cella Energy dopo quattro anni di studi nei laboratori della Rutherford Appleton vicino a Oxford.
Gli scienziati della “Cella Energy”, un’azienda all’avanguardia in questo settore, sono pronti a rivelare la scoperta che potrebbe sconvolgere non solo il mondo dei motori, della mobilità in generale e dei problemi dell’inquinamento, ma anche mettere in crisi l’industria più potente al mondo: quella del petrolio. Se poi si considera che alcuni Paesi, come la Norvegia, hanno già un’autostrada ecologica in quanto percorribile solamente dalle automobili il cui motore è alimentato ad idrogeno e non a benzina.
Questa scoperta potrebbe quindi sconvolgere il mercato del petrolio con una rivoluzione nei rapporti economici con i Paesi produttori di dell’oro nero hanno basato ricchezza e sviluppo.
Tutto consiste nella capacita’ di stoccare l’idrogeno a temperatura ambiente. Finora l’ostacolo al suo utilizzo era costituito dal fatto che l’idrogeno si può conservare solo a bassissime temperature oppure a pressione molto alta (e tutto ciò comporta costi e rischi). Ebbene, gli studiosi della azienda inglese, grazie alle nanotecnologie, sarebbero riusciti a incapsulare l’idrogeno in un tessuto polimero poroso. Questo nuovo carburante all’idrogeno sarebbe costituito da microcelle di borano di ammoniaca circondate da polimeri in modo da potere essere immesse nei serbatoi.
I motori di tutti gli autoveicoli (ma anche degli aerei) per funzionare perfettamente avrebbero bisogno soltanto di qualche lieve modifica. Le microfibre prodotte in laboratorio hanno lo spessore equivalente a un trentesimo di capello e si possono trasformare in sostanza liquida distribuibile alle pompe.
Il primo volume è dedicato a Facebook, il social network che, con oltre 16 milioni di italiani e 600 milioni di utenti nel mondo, rappresenta una grande piazza virtuale dove condividere informazioni per cui ogni azienda può trarre benefici dalla relazione con i clienti, potenziali e reali.
Il volume dedicato a Twitter spiega come il linguaggio dei 140 caratteri sia diventato una piattaforma straordinaria per il marketing dell’ascolto e per puntare sul passaparola.
«Personal branding», è invece rivolto a chi vuole puntare sulla rete per rafforzare la propria immagine e il proprio brand e aumentare così le opportunità di business.
Con il volume «E-mail marketing» si impara a realizzare strategie di marketing utilizzando la posta elettronica come canale di comunicazione con i clienti per sviluppare il business.
In «Search engine marketing» vengono svelati i segreti per farsi trovare in modo facile e veloce dai propri clienti attraverso i motori di ricerca.
La collana si chiude con «Web analytics», ovvero ogni azione sul web è misurabile e proprio nell’interpretazione delle statistiche c’è una miniera di opportunità di business
Tutti i volumi saranno in edicola ogni giovedì con Il Sole 24 Ore, a 9,90 € oltre al prezzo del quotidiano.
Davvero contemporaneo il Libro Bianco sui Contenuti digitali presentato oggi dall’AGCOM.
Nel documento pubblicato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che Google non solo rappresenta il motore di ricerca più utilizzato, ma è anche attivo, tramite YouTube, il principale aggregatore di contenuti video, e ha inoltre implementato diversi strumenti in grado di valorizzare più o meno la posizione di un operatore sul web (Google news, AdSense etc.), risulta in grado di incidere, a vario titolo, sulla posizione e sul successo commerciale degli operatori che investono in questo ambito.
L’AGCOM sottolinea che Google è stato coinvolto in due controversie instaurate, rispettivamente, da RTI (Reti Televisive Italiane SpA), società del gruppo Mediaset, dinanzi al Tribunale di Roma e dalla FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali), che si è rivolta all’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Come si trasformerà la nostra vita nei prossimi cinque anni? Secondo una ricerca IBM le identità saranno sempre più digitali, la tecnologia personale perderà il valore di “accessorio” e si innesterà sulle nostre esistenze. Fornirà nuovi servizi agli individui, ma anche energia alle città, recuperata da quella che oggi utilizziamo male.
Lo studio che ci racconta tutto questo si chiama “Next five in five” ed è basato su trend sociali e di mercato, tenendo conto delle potenzialità delle tecnologie emergenti. L’obbiettivo è capire come potrà cambiare il nostro vivere quotidiano, tra nuove risorse e possibilità che terremo in tasca nello smartphone, alla sostenibilità di un futuro sempre più connesso e affamato di energia.
1. Batterie, più piccole e potenti
L’ottimizzazione delle fonti energetiche mobili sarà un aspetto prioritario nei prossimi cinque anni, per soddisfare le richieste di gadget e telefoni sempre più potenti fino a quelle dei veicoli elettrici. Secondo lo studio IBM, le batterie presenti nei dispositivi elettronici saranno più piccole e più leggere, e allo stesso tempo 10 volte più potenti di quanto non siano oggi. Anche il concetto di “ricarica” come lo intendiamo oggi subirà un’evoluzione e probabilmente potremo rifornire la batteria del computer portatile o del cellulare senza “metterlo in carica”, ma utilizzando sistemi di nuova concezione, tra cui il recupero dell’energia in tutte le sue forme. La ricerca scientifica sta mettendo a punto tecnologie di rigenerazione che rivoluzioneranno le batterie di tutti i dispositivi, dalle macchine elettriche ai piccoli elettrodomestici. Ma che cosa succederebbe se si potessero eliminare del tutto le batterie? La ricerca di IBM punta a ridurre il fabbisogno energetico dei dispositivi elettronici: con il tempo potremmo essere in grado di fare a meno delle batterie in alcuni dispositivi come i telefoni cellulari o i lettori digitali. Questi apparecchi potrebbero infatti essere caricati semplicemente attraverso la tecnica con cui si ricaricano da tempo alcuni orologi da polso: con il movimento del braccio. Lo stesso concetto potrebbe essere utilizzato per ricaricare i telefoni cellulari, per esempio: basterebbe agitare e comporre il numero.
2. La salute dell’ambiente monitorata dai telefonini
Chiunque avrà un telefonino avrà anche un sensore di movimento sempre con sé e sempre acceso. Nei prossimi cinque anni, i sensori presenti negli smartphone, nelle automobili, negli oggetti personali, sommati agli indicatori di “status” dei Social network, potranno essere utilizzati per raccogliere dati in tempo reale dello stato dell’ambiente. Il cittadino comune diventerà un “agente di ricerca”, che assieme a milioni di altri produrrà enormi volumi di dati utili per analizzare lo stato dell’ambiente. Secondo IBM, i computer saranno in grado di individuare movimenti sismici, per rendere più semplici gli interventi mirati a salvare vite umane. La stessa azienda americana dispone di tecnologie capaci di analizzare eventi naturali e fenomeni geologici e tsunami. Nel futuro prossimo, si potranno misurare e analizzare perfettamente le zone interessate dagli eventi per fornire aiuto in maniera ottimale.
3. I computer forniranno energia alle città
Le innovazioni dei prossimi cinque anni consentiranno ai computer e ai data center di provvedere alla gestione termica delle zone urbane, riscaldando e raffreddando gli edifici a seconda delle necessità e contribuendo al raggiungimento del fabbisogno energetico nei picchi di temperatura. Secondo ‘Next five in five’ oggi oltre il 50% dell’energia consumata da un data center viene impiegata per il raffreddamento e gran parte si disperde a contatto con l’atmosfera. le tecniche di raffreddamento ad acqua attualmente in sviluppo consentiranno di riutilizzare le risorse per regolare le temperature degli edifici.
4. Viaggi e percorsi urbani personalizzati
Il sogno di ogni automobilista in città è percorrere strade senza traffico, senza singhiozzi nella circolazione e soprattutto senza l’ansia di arrivare in ritardo. Le tecnologia di navigazione satellitare evolverà al punto di prevedere quale sarà il percorso migliore per chi si mette in macchina, fino a definire suggerimenti personalizzati al metro e al minuto, incrociando i flussi di informazione sul traffico e la circolazione. Questo in attesa di automobili in grado di guidarsi da sole, rispettando limiti di velocità, divieti e distanze di sicurezza. A parcheggiarsi in autonomia sono già capaci adesso, ma nel prossimo futuro le macchine saranno davvero molto più “auto” di adesso.
5. Interazione sociale in 3D
Oltre alle innovazioni importanti ma quasi invisibili, non mancheranno novità più scenografiche, e però utilissime. Grazie al progresso della tecnologia 3d, presto potremo interagire con la nostra rete di contatti attraverso degli ologrammi, proiettati in tempo reale dal telefonino. Come e meglio di un film di fantascienza insomma. Dopo cinema e tv, la terza dimensione sta infatti per arrivare negli smartphone nelle fotocamere e le videocamere. Tutti oggetti che a breve saranno non solo in grado di riprodurre immagini in 3d ma anche di catturarle. Per fornire una dimensione virtuale in più alle comunicazioni tra individui, che potrà di fatto supplire quasi completamente all’assenza fisica di una persona in un determinato luogo. Le possibili applicazioni di questa tecnologia sono notevoli, dalle attività quotidiane più banali a quelle più complesse.
Lo scorso dicembre si è tenuta a Rimini la terza edizione di IndicativoPresente, il primo festival dedicato al trendwatching e all’osservazione delle tendenze socio-culturali. L’evento è stato promosso da Alberto Abruzzese, Paolo Fabbri, Andrea Pollarini.
Il tema è stato focalizzato sulle trasformazioni e significati presenti e futuro degli eventi. E’ stata compiuta un’analisi di come, la più antica delle forme di comunicazione sociale è diventata improvvisamente anche la più moderna. Secondo gli autori, non c’è più nessuna strategia di affermazione politica o commerciale, turistica o mediale che possa prescindere dalla “comunicazione per eventi”.
Come ha scritto “AQVA quotidiano di ambiente, natura e vita“, il tema ha indotto tutti a riflettere sul ruolo e sul significato attuale degli eventi e a ragionare sulla loro evoluzione. L’analisi circa le le linee di trasformazione attuali del sistema degli eventi hannpo portato a ipotizzare che gli eventi del futuro avranno delle caratteristiche riassumibili in un ecodecalogo articolato in 10 linee guida.
Ecodecalogo in quanto interpretabile in chiave ecologica ambientale (v. sotto al punto 10)?
Ma anche eco perchè adattabile secondo l’ottica suggerita dal modello ecologico di Urie Bronfenbrenner?
ECODECALOGO PER ORGANIZZARE EVENTI
L’evento che verrà sarà sempre più vocazionale, specchio e motore di comunitàdi tipo nuovo per le quali l’evento funge da luogo di aggregazione, simbolo di appartenenza e occasione di riconoscimento reciproco.
L’evento che verrà sarà sempre più progettato e/o iper-progettato, a partire dagli elementi spaziali e temporali dell’evento stesso.
L’evento che verrà sarà sempre più interstiziale. I mega-eventi massivi ci appariranno sempre più obsoleti, in favore di eventi più diffusi e leggeri, finalizzati al recupero ed alla valorizzazione mirata di aspetti ed identità del territorio.
L’evento che verrà sarà sempre più cross-mediale e multi-piattaforma. Se è vero che l’essenza di ogni evento è “esserci”, “partecipare” non possiamo fare a meno di considerare che in questi anni stanno cambiando radicalmente modi e strumenti per “essere” nelle situazioni.
L’evento che verrà sarà sempre più collaborativo e questa collaborazione non riguarderà soltanto il rapporto tra organizzatori e fruitori ma anche il rapporto tra i diversi stakeholder dell’evento.
Gli eventi che verranno saranno sempre più continuativi nel tempo, tenderanno a trasformarsi in veri e propri brand e, in quanto tali, risulteranno funzionali a strutture di continuità e ad un “ciclo di vita” di attività più esteso.
L’evento che verrà sarà sempre meno occasionale e sempre più funzionale al posizionamento strategico ed alla caratterizzazione distintiva di brand geografici ed industriali.
L’evento che verrà sarà “orchestrato” ai diversi livelli di governo del territorio. Nasceranno cioè, dei piani territoriali degli eventi, coordinati agli altri piani strutturali e strategici espressi dal territorio.
L’evento che verrà sarà sempre più professionale e professionalizzante. Prenderà forma – anche a livello accademico – la figura del producer di eventi in grado di sintetizzare competenze diverse (project management, design degli eventi, comunicazione below-the-line, gestione dell’incoming, ecc.)
L’evento sarà sempre più green ed eco-compatibile, favorendo il recupero di spazi dismessi e degradati. Sostenibilità, riduzione d’impatto e qualificazione ambientale diventeranno una pre-condizione per la costruzione dell’evento che verrà.
Ma cos’è davvero un evento? Qualcosa di “eccezionale” o solo un modo per incontrare pubblici con cui spesso si hanno rapporti solo “virtuali”? Rossella Sobrero propone ulteriori riflesioni su FERPi online con focus sul decalogo di Rimini e sottolinea che spesso emergono eventi solo per poter avere un contatto diretto con le persone e creare occasioni di incontro in grado di “bilanciare” il rapporto spesso solo virtuale che si crea in rete con il consumatore.
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